e continuiamo a congelare!!! da una settimana circa, quando torna a casa, ormai è tradizione che mio fratello ci porti su delle belle stalattiti di ghiaccio, che stacca dalle tettoie che ci sono nel nostro cortile. ho fatto le foto, un giorno le metteròXD
ed avviso gli utenti che sono senza soldi nel cellulare
ma diamo il benvenuto ai nuovi lettori!!! sherry e deamatta, spero che vi troviate bene con noi e che continuate a seguirmi fino alla fine, non ve ne pentirete!!!! e partecipate anche al quizzone, non si vince niente e le domande sono quasi demenziali, ma ci facciamo un sacco di risateXD
lo scorso capitolo è piaciuto a tutti, e diamo anche due notizie in esclusiva, tanto per rispondere a qualche interrogativo: il tizio che urla "sono il re del mondo" in stile di caprio è pierre, che si è ubriacato per dimenticare il due di picche di shiho. tranquillizzatevi, qualcuno gli ha rifilato un calcione nel didietro, ed è caduto in mare...forse lo recupereremo, forse no.
kudo ha imparato a slacciare i reggiseni usando le bambole con cui giocava sua madre da piccola, usando i reggiseni della madre...però mi piace anche la teoria di harry, secondo cui si è esercitato sui cadaveriXD
calvin: si, lo ammetto, ci ho preso gusto al quizzone. però lo faccio anche per teXD
capitolozzo!!!!!! avevamo lasciato il kudo alle prese con gli ormoni impazziti, ma purtroppo per lui qualche idiota gli ha impedito di andare oltre con la bella shiho. poi per farsi perdonare si è offerto di comprarci la colazione.....XD
CAPITOLO DICIOTTO- ACQUE BOLLENTI
Terza parte
Alla villa, tutti dormivano ancora. Apparecchiò il tavolo in terrazza, sistemò le brioches e mise i cappuccini al caldo, poi si sedette per fare colazione. Qualche minuto più tardi venne raggiunto da Heiji.
“Ehilà, Shinichi!” esclamò allegramente, sedendosi davanti a lui ed osservando la tavola imbandita. “Questa è opera tua?”
“Mi sono svegliato presto.”
“Si.” Heiji socchiuse gli occhi, scrutandolo con attenzione. “In effetti, hai l’aria di uno che ha trascorso la notte in bianco...qualche incubo?”
“Oh, si...un incubo con gli occhi verdi e gambe da modella.” replicò Shinichi, con sarcasmo.
“Capisco. Ancora problemi con Haibara ed il suo fascino?”
“Già.”
“Non ti avevo raccomandato di starle lontano?” Heiji sospiro, trattandosi la punta del naso.
“Ti sembra forse facile?” sbottò Shinichi, irritato. “Ci ho provato, ma...ma non ci riesco, ecco!”
“E come la mettiamo con Ran? Intendi forse lasciarla e fidanzarti con Haibara?”
Shinichi gli lanciò un’occhiataccia. “Stai scherzando, vero? Io non lascerò mai Ran!”
“E allora? Cosa intendi fare?”
“Starle alla larga e dimenticarla.”
“E credi che funzionerà?”
“No.” replicò Shinichi con un sibilo. Si alzò dal tavolo ed andò ad affacciarsi al balcone. “Io... l’ho baciata.”
Heiji sollevò un sopracciglio, ironico. “Si. L’abbiamo visto tutti...sei un grande attore, sai? Potresti provare la strada del successo.”
“Peccato che io non stessi recitando!” replicò Shinichi, con foga. “E peccato che non lo stessi facendo nemmeno ieri sera!”
“Aspetta, aspetta...mi stai confondendo, amico.” Heiji si alzò e lo raggiunse alla ringhiera, con espressione incredula. “Mi stai forse dicendo che...che su quel palco non stavi recitando la parte di Alì?”
“Quel bacio non era finto.” confermò Shinichi, seriamente.
“Per tutti i violini di Sherlock!” esclamò Heiji, con un fischio sommesso. “E poi...l’hai baciata anche ieri? Scusa, ma quando è successo? Siamo sempre stati tutti insieme.”
“Quando siamo tornati dalla festa. Sono sceso in spiaggia e c’era pure lei: abbiamo parlato un pò, poi lei se n’è uscita con la faccenda del bagno...e si è spogliata.”
“Haibara...era nuda?”
“Non proprio. Comunque, non è questo il punto...il punto è che non ho saputo resistere, e l’ho baciata. L’ho baciata, e l’ho accarezzata...le ho slacciato il reggiseno.”
“E poi?”
“E poi niente!” esclamò Shinichi, esasperato. “Per mia fortuna, un paio di ragazzi ubriachi ci hanno interrotti...altrimenti non oso pensare a cosa sarebbe successo.”
“Possiamo immaginarlo.” commentò Heiji, malizioso. Shinichi arrossì, imbarazzato. “E come è stato...baciare Haibara?”
“È stato...bello.” ammise Shinichi con un sospiro, curvando le spalle. “Non avevo mai provato nulla di simile. È come essere travolti da un mare in tempesta...è sconvolgente. Ed eccitante.”
“È pericoloso.”
“Pensi forse che non lo sappia?” mormorò Shinichi, con espressione triste. “Ma qualunque cosa faccia, sembra proprio che io non riesca a starle lontano. E quando sono vicino a lei, perdo il controllo e faccio sciocchezze simili...nemmeno il pensiero di Ran riesce a fermarmi.”
“Sei messo male, amico.” Heiji si passò la mano nei capelli, spettinandoli ancora di più. Osservò un uccellino rosso che si posava sulla ringhiera a qualche metro da loro, sicuramente in cerca di qualche briciola. “Ed Haibara? Hai provato a parlare con lei?”
“Figurati. Haibara è più muta di un pesce.” Scrollò le spalle. “Non è facile capirla, e lei non esterna mai quello che prova...anche se mi è parsa un pò turbata, quando ci siamo baciati alla recita.”
“E ieri?”
Lui scosse la testa. “Ieri sembrava che non fosse successo niente tra di noi.”
“Forse non ti impegnavi abbastanza.”
Shinichi gli lanciò un’occhiataccia. “Il punto è che non so cosa fare, Heiji. Sono nei guai fino al collo, e non so come tirarmene fuori. Dovrei starle lontano, ma lei è praticamente la mia vicina di casa, la vedo tutti i giorni a scuola e sembra che qualcuno dai piani alti faccia di tutto per creare situazioni favorevoli a...quello che sai. Per quanto io mi sforzi, sembra davvero che non riesca a starle lontano.”
“Devi farti coraggio e comportarti da vero uomo...oppure sarà Ran a soffrire per questa situazione. La tua è una sbandata provvisoria, una pura illusione...pensi che Haibara ti piaccia, ma non è così. È solo una passsione momentanea, il fascino del proibito: il tempo aggiusterà ogni cosa, devi solo stare attento a non superare il limite...altrimenti non potresti più tornare indietro.”
“Già, hai ragione. Devo cercare di mantenere il controllo dei nervi, devo tenere a bada le mie emozioni, oppure finirò per rovinare ogni cosa.”
Rimasero in silenzio finchè non vennero raggiunti dagli altri ragazzi. Shiho si presentò in compagnia di Araide e nonostante i suoi buoni propositi, Shinichi non potè fare a meno di sentirsi infastidito dalla loro intesa e dal volto rilassato della ragazza.
Si può sapere cosa pensi di tutto questo, Shiho? Mi sento un vero idiota, ma mi fa rabbia constatare che tu non sei sconvolta quanto me... Avrebbe voluto prenderla in disparte e parlarle seriamente, ma si sforzò di ignorarla e concentrò la sua attenzione su Ran. Finita la colazione, scesero tutti in spiaggia: Shinichi si impose di farsi coinvolgere dalle attività del gruppo, perciò accettò di giocare a pallone con i ragazzi e fare lunghe nuotate. Anche quel giorno, Shiho era rimasta sotto l’ombrellone a leggere il suo libro e non si era tolta i vestiti: per un momento, Shinichi ricordò la sua figura coperta solo dalla biancheria intima, e pensò che forse era meglio così.
Se ora mostrasse le sue grazie, tutti i miei propositi verrebbero meno...Pranzarono con i panini preparati dalle ragazze, poi Shinichi si sistemò sotto l’ombrellone e si mise a dormire: aveva trascorso la notte a rimuginare su Shiho, ed ora stava morendo di sonno. Quando riaprì gli occhi, si accorse di essere rimasto da solo. Sembrava non esserci nessuno sulla spiaggia, né in acqua.
Accidenti! Mi hanno mollato qui da solo! Poi si accorse del biglietto attaccato alla sua asciugamano.
Siamo andati in barca con Pierre. Torniamo subito. Shinichi strinse il biglietto in pugno, irritato.
Ancora lui! Ha forse intenzione di seguirci fino a Tokyo? Si alzò, stirando le braccia verso l’alto e sbadigliando.
Che razza di amici aveva! Potevano anche svegliarmi, cavolo! Anche se l'idea di passare il pomeriggio con quel galletto gasato non è il massimo...ma si ricorderanno di tornare indietro ad un'ora decente? Abbiamo un treno da prendere! Stava pensando cosa fare, se dare un colpo di telefono agli amici, quando vide una figura sbucare da dietro un gruppo di scogli: zoppicava vistosamente, appoggiandosi alla superficie ruvida delle rocce salmastre, ed il suo bel volto era contratto in una smorfia di dolore.
“Shiho!” esclamò, correndole incontro ed aiutandola a sostenersi. Shiho gli appoggiò la mano sul braccio, e lui le cinse la vita, cercando di ignorare il sottile profumo dei suoi capelli e la scossa di energia che gli infiammò il corpo. “Cosa ti è successo?”
“Devo aver calpestato una conchiglia rotta.”
“Fammi dare un’occhiata.” La fece sedere su un asciugamano e si inginocchiò accanto a lei, prendendole delicatamente il piede sinistro e controllandone la pianta. Vide subito qual era il suo problema. “Si, hai preso una conchiglia. Ti è rimasta qualche scheggia nella carne...se hai una pinzetta, posso togliertele.”
“Sono una ragazza anche io, Kudo.” replicò lei, scavando nella borsa e tirandone fuori la pinzetta. Sorrise appena, mentre la passava al giovane.
“Forse ti farò un po' male.” si scusò Shinichi, sedendosi a gambe incrociate. Esitò un momento, poi le prese delicatamente la caviglia e si appoggiò il piede di lei in grembo.
Ora devo stare calmo. Non c'è motivo di agitarmi come uno stupido... cavoli, non sono più un moccioso!l'avreste mai detto che i due detective liceali sanno parlare anche di questioni amorose, oltre che di delitti e moventi?
io noXD
interessante conversazione. ed interessante situazione, con kudo che si prende cura di shiho
ma ora c'è il momento più atteso....quissssssss!!!!!
- premesso che kudo ha comprato brioches miste, shiho quale avrà mangiato?
- araide arriverà vivo alla fine della storia?
- ma soprattutto, pierre si sarà accorto che il suo motoscafo è stato rigato con una chiave, formando la frase "re degli idioti"?
che fatica però pensare alle domande! è divertente, ma faticoso!!!!
se volete sapere cosa succede nel prossimo capitolo, vi aspetto martedì^^
sperando che il gelo finisca e che possa tornare a torino...sono due settimane che non vado in fumetteria, cavoli!!!!!
(ed io che lo chiamavo Harry...)
Anche perchè non credo che il Kudo abbia in casa delle bambole e soprattutto non credo che il Kudo (ma neanche io a dir la verita) abbia in casa delle bambole col reggiseno.
Comunque se ne acorgerà il padre di Pierre: il motoscafo è suo e sarà lui a pagare per ripararlo. Chissà se metterà in punizione suo figlio???? "Per un mese intero non potrai usare la Ferrari figliolo! Da domani solo Maserati e Lamborghini" 
E non escludo che qualche ricordo sopito dalla prima lettura mi abbia aiutato.
