Un Posto Nel Mondo

eccomi puntuale, nonostante sia praticamente mezza morta! no, sono in ritardo, di solito aggiorno un pò primaXD cmq, oggi giornata piena! alle sei e mezza ero a fare la baby sitter, fino alle dieci e mezza. poi sono tornata a casa, ho mangiato e sono andata in piscina con mio fratello, si!!!! erano due anni che non prendevo il sole, che fa bene alla mia povera pelle con la dermatite. c'era un sole da spavento, l'acqua era fresca e si stava benissimo...poi ho incontrato anche due mie ex compagne di classe(ci siamo fatte elementari, medie e superiori nella stessa classe), che tra l'altro vivono nel mio cortile, ed abbiamo fatto un pò comunellaXD mi sono divertita, e rilassata come non accadeva da tempo...e meno male che dalle sei e mezza alle otto e mezza, che ho svegliato il bimbo, mi ero fatta un bel pisolo sul divanoXDXD

ma passiamo alla posta! visto che tutti chiedete informazioni, le mie mani stanno benissimo, ormai sono guarite. fino all'altro giorno ho messo la crema al cortisone, anche se non c'era nulla, tanto per essere sicuri. adesso la prox settimana non andrò a fare la baby sitter, perchè c'è il papà, quindi vado in fumetteria...e dovrò mettermi i guanti da chirurgo, così da evitare altri incidenti simili.

shi star: come vanno gli esami?

e torna anche la nostra amata rubrica! nun ce pò fregà de meno oggi ci dice che.....ebbene, calvin aveva ragione! kudo non può passare tre ore a fissare le bocce di shiho, per quanto siano un belvedere, ignorando totalmente il caso a cui sta lavorando! dimenticarsi di un caso che ha un cadavere????? giammai, è un sacrilegio!!!! quindi quello non era kudo, ma un suo cloneXD anche se non ci è dato di sapere quando è stato sostituito....chiedete a giacobboXD
e shiho adesso ha la quarta di senoXDXD

capitolo! ah, dobbiamo vedere che succede tra ran e shiho.....mmm, mi ricordo cosa si dicono......

CAPITOLO TRENTUNO- PAROLE IMPORTANTI

Seconda Parte

“Oh.” Shinichi si grattò la punta del naso. “E tu? Cosa le hai detto?”
Shiho curvò le labbra in un sorrisetto sardonico. “Non si rifiutano favori alle novelle spose.”
Finita la colazione, portarono Shiho all’asilo. Shinichi si offrì di accompagnarla al luogo dell’appuntamento con Ran, ma la donna disse che avrebbe preso la metro: il giovane era un po’ restio a lasciarla andare da sola, ma sapeva benissimo che nulla poteva essere imposto a Shiho Myano, se non era lei a volerlo. Si separarono, e Shiho si diresse al negozio di abiti da sposa, arrivando prima di Ran, che giunse di corsa dieci minuti più tardi.
“Haibara, scusami!” esclamò, affannosa. “La macchina ha fatto i capricci, e come se non bastasse ho incontrato un incidente...ed ho il cellulare scarico, e nemmeno me ne ero accorta!”
“Non preoccuparti. Sarai molto impegnata.”
“Oh, si! A volte non vorrei sposarmi!”
Shiho ricambiò il suo sorriso, divertita. “Da dove cominciamo?”
Per tutta la mattina le due ragazze furono impegnate con fiori, decorazioni ed abiti da cerimonia. Alla fine, si recarono al ristorante in cui si sarebbe tenuto il pranzo di nozze, una volta esaurita la funzione religiosa. Mentre Ran era occupata a parlare con il responsabile, Shiho si osservava intorno con interesse. L’edificio era una villa antica, trasformata in un grande albergo di lusso, che aveva comunque mantenuto la linea elegante e medievale che la caratterizzava, seppure in chiave moderna. Il pianterreno era stato trasformato e diviso in ampie sale ricevimento, mentre i piani superiori in camere e suite per gli sposi ed i loro invitati. Sembra quasi uno di quei locali di lusso in cui il Boss riuniva i suoi sottoposti, quando voleva svagarsi o festeggiare un affare importante. L’alcool scorreva a fiumi, l’aria era sempre pesante e piena di fumo, e donne poco vestite si aggiravano tra tavoli e divanetti...odiavo quelle serate...
“Allora, ti piace?” le chiese Ran, raggiungendola alle grandi vetrate che davano su un’ampia terrazza circolare.
“È molto elegante. Di lusso.”
“In realtà, non potrei permettermelo...i signori Kudo hanno voluto donarmi la festa che tanto desideravo. E Shinichi la suite in cui passerò la mia prima notte con il mio amore, da marito e moglie.” Sospirò, estasiata. “A volte, mi sembra tutto un sogno, sai? Non smetterò mai di ringraziare i signori Kudo e Shinichi per avermi permesso di realizzare tutto questo.”
“Shinichi tiene molto a te. Da sempre.”
“Io e Shin siamo molto amici, fin dall’infanzia. Ci siamo sempre voluti bene, e questo non cambierà nemmeno dopo il mio matrimonio.” Ran aprì la grande porta- finestra, ed uscì in giardino, inspirando l’aria profumata di fiori. Shiho la seguì, osservando il suo volto radioso illuminato dai raggi del sole. “Da quando abbiamo scoperto i nostri veri sentimenti, il nostro legame si è rafforzato, ed ora finalmente siamo entrambi sereni ed appagati. Io con il mio Tomoaki, e lui con la piccola Shiho...e te, naturalmente.”
Shiho evitò il suo sguardo limpido, sfiorando con dita gentili i petali di un fiore azzurro. “Pensavo che tu e Shinichi foste la coppia perfetta, e che alla fine vi sareste sposati.”
“È quello che pensavano tutti. A quanto pare il destino ha deciso diversamente...e per fortuna!” esclamò Ran, allegramente. “Se tutto fosse andato come dici, saremmo stati infelici entrambi, e probabilmente anche il nostro rapporto ne sarebbe uscito completamente rovinato.”
“Sembri molto felice.”
“Lo sono.”
Shiho si piegò sulle ginocchia, inspirando il dolce profumo dei fiori. “Eppure dovresti avercela con me. E non dovresti stare qui a parlare con me, come se fossimo vecchie amiche.”
“E perché, scusa?”
“Shiho- chan è una ragione più che sufficiente.”
“Capisco.” Ran scosse la testa, sorridendo. “Tranquilla, io non ce l’ho con nessuno. Né con Shinichi, né con te...in fondo, abbiamo tutti le stesse colpe.”
“Sei andata a letto con il ragazzo di un’altra e ci hai fatto un bambino?”
“Dura e spietata come sempre, eh?” Ran sorrise, sollevando il volto ed offrendola alla brezza sottile che si era appena alzata. “No, niente di tutto questo...ma ho anche io le mie colpe. Anche se non sono stata a letto con un altro, ho comunque tradito Shinichi.”
Shiho corrugò la fronte, osservando il suo profilo serio e malinconico. Quella ragazza dolce e generosa aveva tradito il suo fidanzato? Non è possibile. Questo è più un comportamento adatto a me...ed infatti, Shiho- chan ne è la conferma. Che mi stia dicendo questo solo per non farmi sentire in colpa? Il cellulare di Ran squillò, mettendo fine a quella strana conversazione, che aveva lasciato a Shiho dubbi e domande. La ragazza mora si affrettò a rispondere.
“Pronto? Oh, ciao Yukiko! Sono con Haibara al ristorante...oh si, grazie ancora! Ci vediamo a pranzo al solito posto!”
Lasciato il ristorante, le due ragazze raggiunsero un piccolo locale al centro di Tokyo che portava l’insegna Da Gino. Entrarono, ed una giovane cameriera le accolse e le condusse ad un tavolo sul patio, dove ad attenderle c’era Yukiko Kudo. La Baronessa della Notte abbracciò e baciò entrambe, le invitò a sedere ed a visionare il menù. Dopo che la cameriera ebbe portato loro un bel piatto di cannelloni fumanti, Yukiko chiese a Ran gli ultimi dettagli del matrimonio, e per tutto il pranzo non si parlò altro che di quello. Al termine, mentre mangiavano una fetta di crostata alle fragole, Ran ricevette una telefonata e si allontanò per rispondere. Yukiko e Shiho rimasero sole. Shiho si accorse che la donna la stava fissando con insistenza, e ricambiò il suo sguardo senza paura.
“Le serve qualcosa, signora Kudo?”
“In effetti, si.” La donna sorrise, picchiettandosi le labbra con la forchettina per dolci. “Shiho- chan è davvero meravigliosa, vero?”
“È una bambina in gamba.”
“Lei è la gioia della mia vita, il mio gioiello più prezioso...ti sarò grata in eterno per avermela donata.” I suoi occhi chiari si strinsero in due fessure gelide. Non vi era più traccia di calore e simpatia. “Allo stesso modo, non ti perdonerò mai se con il tuo comportamento farai soffrire la mia nipotina e mio figlio. È forse per questo che sei tornata? Per renderli ancora infelici?”
“No.” rispose Shiho, sostenendo il suo sguardo di ghiaccio.
“Lo spero...per tutti. Tieni bene a mente che Shinichi e la piccola Shiho non sono bambole che puoi buttare quando non hai più voglia di loro...lei è tua figlia, e per quanto sia un piccolo genio, è pur sempre una bambina. E non merita di soffrire...e nemmeno Shinichi.”
Dopo il pranzo, Yukiko si recò agli studi televisivi e Ran tornò a casa, per controllare come stava Kazua. Shiho, gettata una veloce occhiata all’orologio, vide che era presto per andare a prendere la figlia, e decise di andare a visitare la casa che l’aveva ospitata per un certo periodo.
“Ai! Non mi aspettavo la tua visita!”
“Non dovrebbe chiamarmi così, dottore...ormai non è più il mio nome.” Shiho sorrise all’uomo anziano, che si scostava dalla soglia per farla entrare.
“Per me, rimarrai sempre quella bambina taciturna che occupava la mia cantina e mi riempiva la casa di riviste di moda.” Agasa la guidò nell’ampio salone. Shiho si gettò una veloce occhiata al pianoforte nell’angolo: un ricordo sopito le tornò alla mente, ma lei si affrettò a relegarlo nuovamente nell’angolo buio da cui era scappato. “Vuoi qualcosa da bere? Da mangiare?”
“Ho già pranzato, grazie.” Osservò il tavolo rettangolare coperto da fogli e pezzi metallici. “Una delle sue ultime invenzioni?”
“Ho progettato un nuovo videogioco. Mi manca solo qualche dettaglio, poi potrò testarlo.” Guardò l’orologio al polso. “In effetti, tra un paio d’ore verranno i ragazzi a provarlo.”
“Intende i Detective Boys?”
“Proprio loro.”
Shiho corrugò la fronte, con uno strano sguardo. “Oh. E come se la passano?”
“Direi bene. Genta si è finalmente messo a dieta e sta dimostrando notevoli abilità nel baseball...e Mitsuhiko ed Ayumi sono una coppia affiatata ormai.”
“Sono contenta per loro.”
“Non ti andrebbe di aspettarli con me?”
“Meglio di no.”
“Sentono molto la tua mancanza...specialmente Ayumi. Ogni domenica mattina vanno a visitare le piccole tombe di Ai e Conan.”
“Io non sono più Ai Haibara. Vedermi, non cambierebbe la realtà.”
“E Shiho- chan?”


uh, mamma! che rivelazione....anche kudo è cornuto!!!! adesso gli cresce il corno anche a lui!
e nonna yukiko difende i suoi cuccioli!!!!
e scopriamo qualcosa anche sui mocciosi....genta dimagrito?!?!
non ci credoXD

e torna anche il quizzone by shiho!!!! ringrazio ancora harry per avermi sostituitaXD

- quanto avrà speso kudo per la suite matrimoniale?
- genta sarà il nuovo idolo del teitan?
- ma soprattutto, l'incidente incontrato da ran era stato provocato dalla sfiga di kudo?

quizzate e leggete numerosi! vi aspetto per il prossimo aggiornamento, martedì! prossima settimana sto a riposoXD un pò mi dispiace, per sei giorni di lavoro mi sono fatta 100 euro!!!!!!

ps. mi sto facendo un sacco di risate con i gialappi, mentre scrivoXD
il gatto è un mito!

Sono felice che le mani siano guarite

Il capitolo è stato davvero bellissimo!!
Si scopre che Ran ha tradito Shinichi, interessante

Mi è piaciuto molto il dialogo tra Yukiko e Shiho: la mamma di Shin è stata un po' dura, ma vuole giustamente proteggere il figlio e la nipotina, da brava nonna

Che dolce l'incontro tra Shiho e Agasa *^*
Spero che incontri anche i DB nel prossimo capitolo!

Quiz:

1. sicuramente moltissimo, ma tanto Kudo è ricchissimo^^
2. ovviamente sì!
3. probabile, la sfiga di Kudo aleggia un po' ovunque a Tokyo

A martedì!

buonasera! oggi giornata meno calda, e sono andata dalla parrucchiera a tagliare un pò i capelli. mi sono fatta la piega liscia, ogni tanto mi piace cambiare un pò(io sono riccia), specialmente quando a pettinarmi è la parrucchieraXD
questa settimana sono a riposo, e domani vado in fumetteria.
ho messo su italia 2, il film di conan, tenendo senza voce....caspita, voglio solo sentire la piovani, poi cambio ed attendo one piece!

posta!

shi star: come sono andati i tuoi esami? tutto ok? hai fatto sfracelli?

harry: ma tu sai perchè i gialappi non commentano le partite dell'italia? spinta dalla curiosità domenica ho acceso la radio su 102.5, dove di solito ci sono i gialappi...c'era un telecronaca normalissima, e noiosissima!
davvero ti ho rivelato la taglia di seno di shiho?


mentre per la rubrica nun ce pò fregà de meno, rispondiamo alle domande di kaito cry. cleo è ancora viva e vegeta, naturalmente, e vive nella villa dei kudo. mentre mr e mrs teitan all'epoca, ovviamente, furono shiho e quel maniaco di kudo...era un risultato scontato, d'altronde lui ha il club del culetto che lo veneraXD


ho appena sentito la piovani........che nostalgia *piange commossa*
...
...
ora ho visto kudo....cambio canale


ma passiamo al capitolo! dove eravamo rimasti? non ricordoXD
ah, si, shiho in compagnia della sua rivale di sempre, che le confessa di aver tradito il tonno(chissà con chi) e yukiko che protegge i suoi cuccioli. ed agasa...

CAPITOLO TRENTUNO- PAROLE IMPORTANTI

Terza Parte

La giovane donna socchiuse appena le palpebre, il suo sguardo insondabile. “Che intende dire, dottore?”
“Vuoi abbandonare anche lei, come hai fatto con tutti noi, cinque anni fa?”
“Dottore...”
“No, Haibara. Non puoi fare come vuoi, non adesso...scapperai ancora, lascerai tua figlia? E Shinichi?”
“Kudo non c’entra.”
“E invece si. Che intenzioni hai, Haibara? Perché sei tornata?”
Nessuno aveva osato rivolgerle quella domanda. Sapeva benissimo che tutti volevano conoscere la verità, e leggeva quel desiderio negli occhi di Shinichi ogni volta che i loro sguardi si incrociavano. Solo Agasa aveva il coraggio di osare. Caro, vecchio dottore... Gli volse le spalle. “Posso usare il suo computer? Solo qualche minuto, poi vado...sono stata invitata ad un matrimonio domani, non ho l’abito adatto. Ed ho una bambina da prendere.”

Shiho arrivò davanti all’asilo dieci minuti dopo il suono della campanella. Nella classe erano rimasti solo Shiho e tre bambini: appena vide la madre, la piccola schizzò in piedi e corse ad abbracciarla con il solito entusiasmo. “Ciao, mammina! Hai portato anche Chibi!”
“Non potevo lasciarla sola.” replicò Shiho, prendendo in braccio la figlia e passandole il cucciolo. “Scusa il ritardo. Sono andata a comprare il vestito per il matrimonio.”
“Davvero?” Gli occhi azzurro- verde di Shiho- chan divennero enormi. “Me lo fai vedere?”
“Quando saremo a casa.”
“Sono sicura che sarai bellissima...e papi non smetterà di guardarti!”
“Ah, si?”
Shiho- chan ridacchiò dietro la manina, mentre la madre la deponeva sull’armadietto. “Papi ti guarda sempre, quando tu non lo vedi.”
“Ah, si?” ripeté Shiho, dopo qualche momento. La bimba annuì, solennemente.
“Si, si. È perché gli piaci, mammina...tu sei la più bella di tutti, e piaci tanto al papi.”
In effetti, una volta me lo disse... Shiho non riuscì ad impedire a quel pensiero di sfuggire al controllo della sua mente. Scosse la testa, quando l’immagine di una baita sperduta si presentò repentina, scacciandola con decisione ed una punta d’ansia. No, Shiho. Non è proprio il caso...
“Mi scusi."
Shiho sollevò lo sguardo concentrato dalle scarpine gialle della figlia, incrociando un paio di meravigliosi occhi neri e profondi, appartenenti ad un uomo alto e ben vestito. Decisamente, un bel tipo. Uno di quelli che trovi nei romanzi d’amore..., pensò trattenendo un sorriso divertito. Sarebbe stato scortese ridergli in faccia, perciò atteggiò il volto ad un’espressione cortese. “Si? Posso aiutarla?”
“Lei è la mamma della piccola Kudo, vero?”
“Non è evidente?” replicò Shiho, chiedendosi cosa volesse da lei quel tizio. Ci sta forse provando?
“Certo.” L’uomo si passò la mano tra i capelli, sfoderando un sorriso smagliante e mettendo in mostra i denti bianchissimi. “Mi scusi, non era mia intenzione essere scortese. Ma è la prima volta che la vedo, e devo dire che non mi aspettavo fosse così...”
“Così come?”
“Esageratamente bella e sensuale.” rispose l’uomo con voce bassa, aumentando l’ampiezza del sorriso e percorrendo con lo sguardo il suo corpo, indugiando qualche istante sul seno.
“La ringrazio molto.” commentò Shiho, togliendo il grembiule alla figlia. Ci sta provando...
“Lei non è giapponese, vero?” le chiese l’uomo, incurante della sua risposta fredda.
“Da cosa l’ha dedotto?”
L’uomo sorrise, non cogliendo la sottile ironia nella sua domanda. “Dal colore dei capelli. Dai tratti del viso...dagli splendidi occhi, che ricordano le meravigliose boscaglie irlandesi.”
“Le ha mai viste?”
“No, purtroppo.”
“E allora, come fa a dire i miei occhi ricordano i boschi d’Irlanda?” gli chiese Shiho, a bruciapelo, facendo scendere la figlia dall’armadietto.
“Un amico mi ha mostrato le foto.” rispose l’uomo, senza scomporsi. Era un osso duro, riconobbe Shiho con una punta di sarcasmo. “Lei è mai stata in Irlanda?
“No.”
“Le piacerebbe andarci?”
“È la patria di mia madre.”
“Oh.” Sorrise, compiaciuto. “Allora il mio paragone era perfettamente azzeccato.”
“A quanto pare.”
L’uomo appoggiò il braccio sugli armadietti, sporgendosi verso di lei con atteggiamento e sorriso confidenziale. “Senta, conosco un posticino delizioso qui vicino in cui fanno dell’ottimo caffè...che ne dice se continuassimo questo discorso davanti ad una bella fetta di torta alle fragole, io e lei, lontani da questa confusione?”
“Mi piacerebbe.” Shiho stese le labbra in uno dei suoi sorrisi obliqui, che avevano il potere di confondere ed ammaliare ogni interlocutore. “Ma ho una bambina ed un cucciolo da portare al parco, ed un uomo impaziente che mi aspetta a casa... sono sicura che non sarebbe felice di sapere di questa conversazione, e di questo invito. E nemmeno sua moglie.”
Prese la figlia in braccio ed uscì dall’asilo senza nemmeno salutarlo, voltandosi solo una volta ad osservare compiaciuta l’espressione incredula che aveva lasciato dietro di sé. Ben ti sta, stupido pallone gonfiato... Shiho- chan esultò quando la madre le disse che l’avrebbe portata al parco, e si scatenò a correre con Chibi e giocare a palla. La giovane donna si sedette ad una panchina poco distante, osservandola mentre rideva e si rotolava nell’erba con il cucciolo, cosa che lei non aveva mai fatto durante la sua infanzia triste e solitaria. Non devo pensare a queste cose tristi... Lo squillo del telefonino l’aiuto a scacciare la malinconia che l’aveva assalita.
“Pronto?”
“Ciao, sono io. Dove siete?”
“Al parco vicino all’asilo.”
“Qui ho finito. Aspettatemi, arrivo subito.”
Dieci minuti più tardi, il giovane detective percorreva il sentiero in terra battuta che si apriva tra le chiazze di verde. La bambina lo vide e gli andò incontro, buttandosi tra le sue braccia e ricoprendolo di baci. I due parlarono qualche momento, poi Shiho lo baciò ancora sul naso e corse a giocare con il cucciolo. Shinichi raggiunse Shiho e si sedette sulla panchina accanto a lei. “Andata bene la giornata?”
“Si.” Indicò la busta sulle ginocchia. “Ho comprato il vestito per il matrimonio.”
“Shiho- chan me lo ha detto.” Si grattò la punta del naso. “È andata bene con Ran?”
“Ho visto il ristorante...è stato davvero un bel gesto da parte tua regalarle quel posto meraviglioso.”
“Il merito maggiore è dei miei.”
“Ma anche tu hai fatto la tua parte.”
“Sentivo di doverglielo.” Si grattò di nuovo la punta del naso, imbarazzato. “E...il pranzo con mia madre?”

ahahah....kudo che sbircia shiho quando lei non guarda, e la piccola shiho- chan che vede e spiffera tutto! tremendi i bambini, eh? non hanno proprio peli sulla lingua!
ed il tizio che ci prova con shiho.....

quizzone!

- quale sarà la password del vecchio pc di shiho, all'epoca ai haibara?
- il tizio che ci prova con shiho morirà per uno "strano incidente"?
- ma soprattutto, come mai kudo ha finito così presto di lavorare?

la prossima volta inizia un capitolo nuovo. che mi ricordo benissimo di cosa parla, quindi....preparate i fazzoletti, scenderà qualche lacrimuccia!
vi aspetto sabato, salto un giorno perchè venerdì penso che sarò troppo stanca per fare qualcosa