mi picchiate se vi dico che me ne stavo dimenticando?
passiamo subito alla posta:
@shi- star: sono felice che ti piaccia questa ffXD anche io adoro yukiko. e mi sono fatta mille risate immaginando kudo versione harry potter! non odiarmi, ti prego
piuttosto, tu quando aggiorni?!
@sherry: no, mi pare che tu sia arrivata al capitolo 3. dal capitolo 4 in poi, è tutto prima visioneXDXD anche se conosci perfettamente la storia...pur sempre la mia segretaria, no?
ho visto che postato!!!! dopo vado assolutamente a leggere!!!!!
@harry: noi tifi(amo) shiho, più che shinxshihoXDXD kudo si trova in mezzo per caso. i due nobili che sorbiscono il brodino senza risucchio mi ha fatto morire...aspetto notizie della tua opera
yukiko ha la vista lunga
@tatiana: penso che yukiko abbia la stima di tutti
@ai chan: vorremmo tutti bacchettare kudo come fa yukiko!
@calvin: si, chiamiamo stupendoman! giusto per ridergli dietro....XD yukiko non ha dato nessuna bustina al figlio, lui merita di soffrire!!!!!!
ora veniamo al capitolo. avevamo lasciato kudo madre e kudo figlio ad una certa discussione....
CAPITOLO QUATTRO: UN VECCHIO RIVALE
Seconda Parte
“Mamma!” Shinichi sollevò di scatto la testa, emettendo un gemito soffocato quando una fitta dolorosa gli trapassò la testa.
“È inutile che ti arrabbi, mio caro. La mia è una semplice constatazione, un’osservazione.” Yukiko si strinse nelle spalle, quasi offesa. Poi agitò la paletta di ferro con cui stava girando le frittelle, corrugando la fronte con severità. “Non sono cieca, mio caro...ed anche papà l’ha notato. Quando siete nella stessa stanza, si percepisce una forte corrente tra di voi... una strana energia. Come quando è in arrivo un temporale e l’aria si fa crepitante, piena di elettricità.”
“Stai dicendo un sacco di sciocchezze, mamma.” Shinichi si prese la testa tra le mani, cercando di alleviare il dolore. Inutilmente.
“Se non ti conoscessi, Shin- chan, penserei che tu nutra una certa attrazione verso quella ragazza…attrazione fisica, intendo.”
“Mamma!” esclamò Shinichi, scandalizzato, arrossendo violentemente ed ignorando la fitta di dolore alle tempie. “Ma...che dici? Ti ricordo che io sono innamorato di Ran...di R- A- N! Capisci, vero?”
“Oh, certo.” Lei fece spallucce, e tornò ad occuparsi delle frittelle. “Comunque sia, attrazione ed amore non sempre viaggiano a braccetto. Può anche accadere che un ragazzo si dimostri attratto fisicamente da una ragazza, pur non essendone innamorato e pur avendo una fidanzata che adora.”
“Ti assicurò che non è il mio caso, mamma.” borbottò Shinichi, offeso ed irritato. Lui attratto da Haibara? Ma nemmeno tra diecimila anni luce!, si disse con sufficienza. Lui amava solamente Ran, lei era la luce della sua vita e nessun’altra poteva offuscarla.
Figurati se Haibara può piacermi...Qualche minuto dopo Yusaku raggiunse moglie e figlio, e fu sufficiente una sola occhiata per comprendere come aveva trascorso la serata e la nottata. Il volto pallido, gli occhi rossi e cerchiati, l’aria afflitta ed infelice: il Barone della Notte non aveva certo lesinato con l’alcool la sera prima. Yukiko gli fece una bella ramanzina, poi servì la colazione e disse che doveva uscire, lasciandoli soli con il loro mal di testa e la loro infelicità. Consumata la colazione in silenzio, Yusaku andò nel suo studio e Shinichi afferrò la cartella, recandosi al suo appuntamento mattutino, l’espressione cupa ed il passo un po’ strascicato.
Shiho era lì. Fresca e riposata. Appena gli occhi blu del giovane detective incrociarono la snella figura in divisa, la sua mente traditrice gli rammentò il motivo del suo malessere.
“Buongiorno, Kudo.”
“Mmm…ciao.”
“Sei di poche parole oggi. Ti è successo qualcosa?”
“No. Niente.” borbottò, sempre più cupo, evitando di guardarla negli occhi. Accidenti, perché si sentiva così a disagio? E perché non riusciva a guardarla in faccia senza pensare alle sue labbra morbide che gli sfioravano la guancia ed alla scossa elettrica che gli era scesa lungo la spina dorsale?
“Hai una brutta cera, Kudo.” Shiho inclinò leggermente la testa di lato, com’era solita fare quando pensava o rifletteva. “Non hai dormito stanotte?”
“Ho un tremendo mal di testa.” sbottò Kudo con tono lamentoso.
“Dovresti dormire, invece di giocare a fare il detective.”
“Io non…” Espirò a fondo, nel tentativo di placare il pulsare fastidioso delle tempie. Poi curvò le spalle, con espressione afflitta. “Beh…forse non hai tutti i torti.”
“È strano vederti così arrendevole, Kudo. Di solito, borbotti come una pentola in ebollizione e vuoi sempre avere ragione.”
“Non è vero.”
Shiho accennò un lieve sorriso. Prese la sua cartella, vi frugò dentro per qualche istante e ne cacciò una piccolo scatolina di metallo a forma quadrata. Sollevò il coperchio e lo tese verso Shinichi: era pieno di piccole pillole rosa. Lo sguardo di Shinichi si incupì maggiormente.
“Cosa sono?”
“Efficaci pillole contro il mal di testa. Due di queste, e ti sentirai meglio.”
“Davvero?” replicò Shinichi, scettico.
“Davvero…sono mie.”
Shinichi corrugò la fronte, perplesso. “Vuoi dire che queste pillole…le hai inventate tu?”
“Esatto.”
“Ah, beh…allora scusa se ho qualche riserva!” esclamò Shinichi, arricciando il naso in una smorfia. “Ricordi cosa mi è successo quando ho presto l’ATPX?”
“Questo non è un veleno.” fu la replica pacata d Shiho.
“Con te, non si può mai stare sicuri.” sbottò Shinichi, scuotendo la testa. Venne colto dall’ennesima fitta di dolore, e d’improvviso la prospettiva di passare tutta la giornata in quelle condizioni risultò assai più sgradevole del rischio che correva nell’ingoiare le pillole create da Shiho Myano, ex membro dell’organizzazione degli uomini in nero e valente scienziata.
Al diavolo! Prese due pillole e le buttò giù tutto d’un fiato, incrociando gli occhi della ragazza e sorridendole quasi con sfida.
Ed ora, vediamo cosa succede!Pochi minuti dopo vennero raggiunti da Ran e Sonoko. Ran notò subito che il suo fidanzato era pallido in volto e subito si dimostrò ansiosa e preoccupata, mentre Sonoko non perse occasione per stuzzicarlo, suscitando naturalmente la sua reazione immediata. Ancora una volta, l’intervento di Ran fu inutile, ed i due continuarono a punzecchiarsi a vicenda finché non giunsero a scuola, dove per fortuna la presenza delle altre ragazze distrasse Sonoko e lasciò libero Shinichi.
“Sei sicuro di stare bene, Shinichi?” gli chiese Ran, ansiosa, mentre lui si sedeva al banco.
“Si, si…è solo un po’ di mal di testa.” rispose lui, massaggiandosi le tempie.
“Posso fare qualcosa per te?” chiese Ran, premurosa, posandogli la mano sul braccio. Shinichi fissò quella mano.
Non è come allora…non è come quando ho toccato lei… Era totalmente diverso. “Shinichi?”
“Eh?” Si rese conto che lei aspettava una risposta e si sforzò di tornare con i piedi per terra. Le sorrise, coprendole la mano con la propria. “Non preoccuparti, Ran, sto bene. Tra poche ore sarà tutto finito.”
A metà della seconda ora di lezione, inglese, Shinichi si rese conto di aver già consumato due bottiglie da mezzo litro di acqua, comprate al bar della scuola, e di avere la gola incredibilmente secca. Stava letteralmente morendo di sete. Che diavolo stava succedendo?, pensò alzando la mano per chiedere di andare in bagno.
Questa sete non è normale... La situazione non migliorò nemmeno nell’ora che seguì, per quanta acqua bevesse la sete sembrava non placarsi mai. All’intervallo, esasperato, era giunto al massimo livello di sopportazione ed alla conclusione che la colpa di quell’inspiegabile arsura era sicuramente delle pillole che Haibara gli aveva dato. Perciò, di ritorno dal bagno, dove aveva bevuto e riempito le bottiglie per l’ennesima volta, intercettò Shiho sulla soglia della classe e decise di chiarire quella strana faccenda.
“Haibara, vuoi dirmi cosa hai combinato?” gli chiese, irritato. Shiho sollevò un sopracciglio, perplessa.
“Non ti capisco, Kudo.”
“Quelle pillole...mi hanno fatto venire una sete tremenda!” borbottò Shinichi, con espressione cupa e infelice.
“Ah, quello.” Shiho incrociò le braccia sul petto e si appoggiò al muro dietro di lei con la schiena. Sorrideva appena, e questo infastidì Shinichi. “È solo un piccolo effetto collaterale delle pillole. È stato riscontrato in alcuni soggetti durante la sperimentazione: il venti per cento dei soggetti studiati presentava una forte arsura, ed era capace di arrivare a bere anche cinque litri di acqua, peraltro senza successo. La sete rimaneva...tu quanto hai già bevuto?"
“Non è divertente, Haibara.” protestò Shinichi, seccato.
“Evidentemente, non hai molta fortuna con gli effetti collaterali...sei un soggetto davvero interessante, Kudo.”
“Haibara!”
Lei si strinse nelle spalle, tranquilla, nonostante l’occhiata inceneritrice che Shinichi le lanciò. “E comunque, il mal di testa ti è passato, no?”
È vero. Ha ragione, pensò Shinichi, dopo essersi fermato qualche istante a riflettere. Effettivamente, il martellare continuo e fastidioso alle tempie era scomparso: era stato troppo impegnato a concentrarsi sulla sete implacabile per ricordarsi del problema iniziale. “Comunque sia, non...”
“Ehi, Mister Saputello! Sei tornato tra noi comuni mortali, eh?”
adoro quanto yukiko gli fa notare la sottile ma palpabile corrente d'energia che passa tra lui e shiho!!!!!
ed adoro ancora shiho che rifila al kudo un'altra delle sue pillole con effetti collaterali....kudo cavia forever!!!!!
chi sarà stato ad interrompere i nostri eroi? un rivale di kudo o un estimatore della puccia?
mi sento tanto "calvin" con i suoi quizzoni!!!!
leggete, commentate se avete voglia e...al prossimo aggiornamento, mercoledì!
*se lo segna sul calendario*
vado a vedermi "trappola di cristallo"....delirio assoluto con la piovani!!!!! è tutta un'altra cosa