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La principessa Heart e la rosa rossa, La recita scolastica e...

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KiarettaScrittrice92
view post Posted on 4/3/2012, 11:24 by: KiarettaScrittrice92     +1   -1
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Black Lady

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Ecco qua il nostro capitolo speciale...questa volta la canzone non è mai stata più azzeccata di questa...
Buona lettura

www.youtube.com/watch?v=6h6Jh-ihzsQ&ob=av2e

Ran aprì il libro...
La mamma
Passa il tempo e la ritrovo qui
come se non fosse andata mai via.
Mentre fruga tra gli armadi miei
mette quel maglione enorme che so già.


Chissà quante volte queste parole ti sono passate per la testa.
Ricordo perfettamente quel giorno. Facevamo seconda elementare.
Quel giorno non venisti a scuola.
Capii subito che era qualcosa di grave. Non avevi mai perso un giorno di scuola, in fondo non sei mai stata cagionevole di salute.
E quel giorno la tua assenza mi preoccupò.
Uscito da scuola chiesi subito a mia madre di accompagnarmi da te, ma lei mi rispose che non era il caso.
Quando le chiesi il perché non mi dette risposta.
Feci il pazzo per tutto il tragitto verso casa. Volevo vederti. Volevo sapere cosa era successo. Ma mia madre non accennava a cambiare idea e stette zitta per tutto il tragitto.
Quando arrivai a casa persi il telefono e ti chiamai.
Il telefono continua a squillare, ma nessuno rispondeva.
A questo punto penso che ti chiederai come ho fatto ad essere da te quel giorno, dato che non te l'ho mai raccontato.
Uscì dalla finestra della cucina. Non ho idea di come abbia fatto a calarmi senza ammazzarmi. Anche se era al piano terra per un bambino di sei anni era alta.
In compenso, mi guadagnai un bel livido sullo zigomo. Ricordi? Ti avevo detto che me l'ero procurato giocando a pallone a scuola, invece avevo sbattuto contro il davanzale per calarmi.
Corsi subito verso casa tua. Chissà cosa pensava tutta la gente che vedeva un bambino correre come un forsennato con un livido sulla faccia. Magari pensavano che stessi scappando da qualcuno.
Arrivai a casa tua col fiatone e mi attaccai al citofono in modo che non potessi evitarmi.
Mi aprì tuo padre e mi chiese cosa diavolo ci facevo lì. Chiesi di te e mi disse che eri in camera tua.
Non lo calcolai più e corsi in camera levandomi le scarpe al volo.
Entrai e ti vidi piangere, con la foto di tua madre in mano. Chissà quante cose mi son passate per la testa in quel momento.
Ma l'unica sensazione che ricordo è una morsa che mi stringeva il cuore. Non ho mai sopportato il fatto di vederti piangere.
Mi sedetti vicino a te sul letto e senza chiederti niente tu mi raccontasti tutto.
Di come tu e tua madre foste andate a trovare Kogoro a lavoro, all'uomo che prese in ostaggio tua madre, a come tuo padre sparò e secondo tutti mancò il bersaglio. Fino alla litigata a casa che fece fare le valigie a tua madre.
Dopo quel racconto disperata di accucciasti su di me e ti addormentasti di botto.
Non mi mossi di lì. Non mi addormentai anch'io. Volevo vegliare su di te. Dovevo vegliare su di te.
Quando ti svegliasti sembravi più tranquilla.
Col passare del tempo dimenticasti quell'esperienza.
Non sapevi più perché i tuoi si erano separati. Pensavi per una qualsiasi litigata, o per il caratteraccio di tuo padre.
Poi dal tuo compleanno dei dieci anni che cercasti per la prima volta di far riappacificare i tuoi continuansti fino ad ora.
Ma quel giorno. Quel giorno appena ti svegliasti mi dissi quelle parole che non dimenticherò mai. Quelle parole che mi fecero rendere orgoglioso delle mie azioni e del mio livido sulla guancia.
"Grazie Shinichi, senza di te avrei pianto tutto il giorno"
 
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987 replies since 24/10/2011, 11:02   17285 views
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