| Eccomi come ho già annunciato nel post precedente scritto all'alba (XD) posto presto stamattina perché poi sono tutto il giorno in giro...Molto probabilmente se non trovo una connessione leggerò i vostri commenti sta sera quando torno a casa^^ Vi ricordo che Ran e Shinichi si è avvicinata di più ai fatti veri...ma non vuol dire che ha detto tutto giusto...quindi... Buona Lettura...
Caso chiuso all'ultimo respiro Poco dopo l'uomo della scientifica rientrò nella saletta e fece un segno di assenso a Shinichi che si alzò soddisfatto dalla sedia su cui era seduto. "Bene ispettore, sono come si so svolti i fatti" Tutta la sala si zittì, persino Shio alzò il viso dal suo piatto di carne appena arrivato. Mentre lui assumeva la sua aria sicura. "Credo che abbia notato la smussatura sul bordo del bicchiere" "Certo!" "Bene, i fatti sono andati in questo modo. Tutti si incontrano qui, e ho qualche dubbio che sia successo per caso. Ad un certo punto la signorina Timiki riceve un messaggio dal signor Huzumi dove molto probabilmente le diceva che il piano poteva iniziare è probabile che si fossero messi d'accordo prima e che avessero entrambi un movente per farlo. Il primo ad avvicinarsi al tavolo della vittima fu Huzumi che fingendo di assaggiare il vino, smussa coi denti il bicchiere..." "Questa è una sciocchezza! - esclamò Kimito - Come si può smussare un bicchiere di vetro coi denti?" "Ma lei ha un dente d'oro signore - disse Shinichi tranquillo - l'ho notato proprio pochi secondi fa. L'oro è abbastanza resistente per smussare un minimo il vetro. Ma tornando ai fatti, a quel punto poco più tardi la signorina Kuriru si avvicinò al tavolo. Il complice le aveva creato una scusa per per passare il veleno, che probabilmente avevano creato insieme, sul bicchiere." "Non ha prove!" insistette l'uomo. "Le prove ce l'ho! - rispose lui senza scomporsi - Mentre uscivate per essere perquisiti lei ha cancellato il messaggio che ha mandato alla signorina per dare il via al piano. Non sa però che i cellulari di ultima generazione come il suo, non solo salvano le ultime chiamate, ma anche il destinatario dell'ultimo messaggio, inoltre non credo che la signorina Timiki si sia presa la briga di cancellare il messaggio ricevuto, perché poco dopo aver visto la vittima morire si è pentita di ciò che aveva fatto. E se avesse altro da ridire su queste prove...beh sono sicuro che nel suo preziosissimo dente d'oro troveremo piccole schegge di vetro." Non ci fu più niente da dire, mentre tra i pianti della maggiorparte della gente nella saletta i due accusati venivano portati fuori seguiti da Megure e Takagi. "Allora?" chiese Shinichi voltandosi verso Ran "Cosa?" disse lei che stava ancora pensando al caso appena risolto "Andiamo?" "Sì" rispose lei tornando alla realtà e prendendo la mano che lui le aveva porto. Uscirono dalla saletta. Stavano percorrendo il corridoio per arrivare all'ascensore quando all'improvviso. Shinichi sentì quell'orribile sensazione che l'aveva accompagnato per i due anni precedenti. Il cuore sembrava dovergli scoppiare in petto. Con un gemito si portò la mano al petto e si piegò in avanti. Non ora ti prego...non di nuovo...perché sempre in questo momento...ti prego non adesso... "Shinichi cosa ti prende?" chiese preoccupata Ran chinandosi su di lui. Non era la prima volta che lo vedeva comportarsi in quel modo, ma ogni volta sembrava preoccupatissima. "Vai a chiamare Shio, sbrigati!" disse lui a mezza voce prima che un'altra fitta gli mozzò le parole in bocca. "Perché?" chiese lei. "Vai!" la esortò lui. Lei si alzò e corse di nuovo verso la saletta, lasciando Shinichi appoggiato al muro che continuava ad ansimare. Ti prego...ti prego...ti prego...Non ora...ti prego... Poco dopo, per un'altra fitta si era accasciato a terra mentre vide Shio e Ran correre verso di lui. "Kudo, dimmi quello che senti" disse la bionda avvicinandosi a lui. "E' come le altre volte, sono fitte al cuore lancinanti e non riesco a muovermi dal male" disse ansimando "Ok, respira con calma" disse togliendogli dolcemente la mano dal petto e mettendo la sua. Una fitta lo colpì di nuovo e lui gemette. "Dimmi che non ritornerò come prima, ti prego" disse. "No tranquillo, anche se ci stai andando molto vicino" disse lei aprendo la borsa ed estraendone un porta-pillole, dopodiché prese da esso una capsula bianca e verde. Rimise il porta-pillole nella borsa e ne tirò fuori una bottiglietta. Lui prese la pillola poi dopo un paio di minuti il ragazzo si sentì di nuovo molto meglio. "Grazie di nuovo" disse, rialzandosi con un po' di fatica. "E di cosa? Ora se non ti dispiace vado a finire sta benedetta cena!" e se ne andò disinvolta. "Ran - disse lui voltandosi verso la ragazza - scusa se ti ho fatto preoccupare, possiamo tornare in sala anche noi a mangiare"
Allora?? Avete avuto paura che tornasse Conan eh??
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