| Eccomi qui...prima di cominciare però devo dirvi una cosa...in questi giorni non sono sicura di riuscire a postare i continui...questa sera parto e torno domenica...A casa dei miei nonni, dove vado, c'è il computer ma non so se avrò il tempo materiale di usarlo...perciò se non vedete post per un giorno o due non vi preoccupate...io comunque cercherò di far sì che non succeda... Ora vi lascio alla lettura^^
Un ritorno movimentato I due finirono la cena silenziosamente. Shinichi era scocciato, non avrebbe voluto che quella sera fosse andato così. Subito dopo aver pagato il conto andarono in macchina. Shinichi infilò la chiave nel cruscotto e la stava per girare quando Ran gli afferrò il polso. "Mi devi un po' di spiegazioni!" Lui fece un sorrisetto. Ran notò subito che non era un sorriso dei suoi, ovvero da ragazzo che è sicuro di se e ha sempre la risposta pronta, ma era un sorriso nervoso, tirato che aveva visto poche volte sul volto del ragazzo. Shinichi mise in moto e partirono. Erano usciti da poco dal parcheggio del ristorante: "Ok, ti racconterò tutto...ma per darti tutte le spiegazioni che vuoi devo partire da molto prima e devo riprendere il discorso che stavamo facendo a cena" disse continuando a guardare la strada. "Come vuoi tu, basta che mi spieghi tutto" "Ti ricordi...quando siamo andati al Tropical Land?" "Come posso dimenticarlo? Quel giorno se sparito" Il solito masso che a Shinichi sembrava che vorticasse dentro il suo corpo si posò con tutto il suo peso sul cuore. Si sentiva in colpa. E devi esserlo...se non avessi seguito Vodka quel giorno...tutto questo non sarebbe successo... "Già - continuò poi ad alta voce - quel giorno sono iniziati tutti i miei problemi. Da quel giorno ho... - non finì la frase che il cellulare squillò - Uffa - disse prendendolo, poi rispose - Pronto?" "Kudo...come stai?" "Chi sei?" chiese il ragazzo che aveva solo capito che dall'altro capo del telefono c'era una donna. "Mi chiamo Cognac...guarda dietro" Ran vide il ragazzo irrigidirsi con uno sguardo più che terrorizzato. Poi lo vide spostare quello stesso sguardo sullo specchietto retrovisore. Anche lei guardò e vide una Porche nera vecchio stile. Alla guida c'era una donna coi lunghi capelli neri che salutava il ragazzo. "C***o!" disse Shinichi chiudendo la telefonata e lanciando il cellulare sul cruscotto. Dopodiché accelerò. "Cosa succede?" chiese Ran preoccupata girandosi verso la macchina nera che li seguiva. "Quel giorno sono iniziati i miei problemi che continuano a torturarmi anche ora...Ran ti dispiace se deviamo? Ti riaccompagno a casa più tardi" "Va bene...ma è tutto apposto?" chiese lei vedendo le mani di Schinichi tramare sul volante. "No...vorrei lo fosse, ma non lo è...Doveva essere una sera importante e speciale e invece se mbra che come al solito debba capitare tutto nei momenti sbagliati, e si è trasformata in uno schifo" "Non è vero! - rispose lei dolcemente - Davanti a me ho una rosa stupenda, ho sentito la canzone più dolce che abbia mai ascoltato e l'hai tradotta apposta per me. Ho cenato con una vista stupenda, ho visto la tua espressione quando hai un caso in pugno e... - arrossì un po' - ...e sono vicino al ragazzo più importante della mia vita!" Lui accennò un sorriso. "Grazie Ran, sei davvero un angelo" e le strinse la mano. Lei si accorse che che tremava ancora e la strinse più forte.
La Spider continuava a sfrecciare sull'asfalto, seguita dalla Porche. "Ma perché non si arrende? - disse Shinichi prendendo il cellulare e digitando un numero - Ai, ho un problema!" "Sarebbe?" "Tu dove sei?" "Sono quasi arrivata a casa, perché?" "E' possibile che ce ne sia sfuggito uno?" "Di cosa?" "Dell'organizzazione...ho la Porche di Gin con una donna al volante alle calcagna!" "Che cosa?" urlò lei. "Già...potrebbe essere uno scherzo, ma non ne sono tanto sicuro mi segue ormai da più di venti minuti" "Dove sei tu ora?" "In tangenziale" "Ok, vieni a casa mia, sarai al sicuro" "Sì certo...e Ran?" "Portala qui con te e poi troviamo una soluzione" "Va bene, ci vediamo tra un po'" e chiuse la chiamata. "Allora?" chiese Ran. "Scusami per tutto questo casino, ora andiamo a casa della ragazza che c'era al ristorante. Ma ti prometto che in un modo o nell'altro ti riporterò a casa" "Ok tranquillo, non preoccuparti" disse, e gli strinse di nuovo la mano tremante sul cambio.
Allora che ne dite?? Spaventate?? Sorprese?? Secondo voi è davvero dell'organizzazione??
|