| Ecco qui il capitolo di oggi ^^
Papavero Il gruppo scese di nuovo all'ingresso. "Quante persone risiedono attualmente qui?" chiese Shinichi al portiere che sembrava essere più tranquillo sebbene sudasse ancora vistosamente. "Sette" disse asciugandosi la fronte con un fazzoletto. "Abbiamo bisogno che raduni tutti quanti!" disse l'ispettore. "Certo" L'uomo prese la cornetta del telefono che c'era sul bancone e premendo il tasto 0. Subito dopo la sua voce echeggiò per tutto l'albergo. Mentre i clienti dell'albergo venivano chiamati alla sala da pranzo dal portiere, un uomo della scientifica entrò nell'albergo. "Ispettore sul corpo della vittima sono state trovate tracce di smalto rosso, tra cui una molto particolare sul lato destro del collo" "Sarebbe a dire?" chiese l'ispettore e Shinichi si fece attento. "E' una sagoma di fiore, sembrerebbe un papavero, ma è tutta sbavata" A quelle parole Shinichi s'irrigidì, e si voltò verso Ran. Nei suoi occhi chiari vide la stessa preoccupazione che attanagliava lui in quel momento. "C'è altro?" chiese l'ispettore Megure. "Sì sono state riscontrate delle fibre di stoffa verde sotto le unghie della vittima" Quelle le avevo notate anche io... Ma come diavolo ho fatto a non accorgermi del fiore... Ora ricordo...il lato destro era quello rivolto al terreno... "Ispettore le posso parlare in privato, mentre i sospetti si dirigono nella sala da pranzo?" chiese poi ad alta voce. "Certo Shinichi" e s'incamminò verso l'esterno dell'Hotel. Il ragazzo afferrò la mano di Ran e la portò con se seguendo l'ispettore. "Allora cosa succede? Mi sembri nervoso, ti senti bene?" chiese l'ispettore preoccupato. "Non è niente ispettore... Credo di sapere come smascherare l'assassino, ma non deve far niente finchè non glielo dico io?" "Come vuoi tu...ma ricordati che devi anche avere le prove" "Ispettore mi prende forse per uno sprovveduto? Non si preoccupi le prove ci saranno!" "Benissimo - disse lui con un sorriso - Ora ci conviene rientrare" "Lei inizi ad andare, arrivo tra poco" gli rispose di nuovo lui, stringendo più forte la mano di Ran. Quando l'ispettore attraversò l'ingresso dell'Hotel: "Shinichi, cosa hai intenzione di fare?" chiese preoccupata. "L'unica cosa possibile, far capire all'assassino che sono uno di loro" "Non lo fare... - disse Ran - Ho paura, ti ricordi come finiva la recita?" la voce era già smorzata. "Non finirà così" disse abbracciandola all'improvviso. Ran però lo conosceva bene. Aveva capito tutto. Aveva capito che lui era preoccupato. La stringeva forte. Ma che mi sta succedendo? ...Non mi è mai successa una cosa del genere...neanche con i Man in Black... Si sciolse dall'abbraccio e la baciò.
Shinichi e Ran entrarono poco dopo nella sala da pranzo, mettendosi lontani da tutti gli altri. Oltre all'ispettore Megure, Takagi e alcuni poliziotti, c'erano otto persone. Quatrro uomini, tra cui il portiere, e tre donne. Il ragazzo con un'occhiata veloce e attenta individuò il suo uomo, ma non si espose. Rimase lì lontano dagli altri, doveva attenersi al suo piano. "Bene - disse, e la sal da pranzo si zittì mentre tutti, compresa Ran, si girarono attenti verso di lui - Prima di dirvi chi è l'assassino vorrei parlare con voi. Vi devo dire una cosa che solo uno di voi capirà" disse levandosi la giacca e passandola a Ran. Sotto aveva ancora la camicia rossa della recita. Si sbottonò il polsino e iniziò a tirare su la manica, come aveva fatto sul palco davanti al pubblico.
Eeeeeeeee...vi lascio qui XD...
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