| Eccomi qua...posto il capitolo^^
Corsa verso l'ospedale L'aereo atterrò, per fortuna in perfetto orario. Kaito però era ugualmente nervoso, tanto che per tutto il viaggio notturno, aveva dormito sì e no un'ora, non di più. Si ritrovò in aereoporto e sebbene non ci fosse mai stato, andò spedito all'esterno e fermò un taxi. "How many hospitals are there in turin?" chiese. Il tassista ci mise un po' a rispondere. "Ehm...troppi...cioè...more" "A friend of mine is in the hospital, but do not know what...Can you make me go round all the hospitals? I pay all!" "Ehm...ok"
Ci misero più di mezza giornata. Ad ogni ospedale il tassista si fermava, faceva scendere il ragazzo per andare a chiedere e poi tornava. Verso mezzogiorno finalmente il ragazzo tornò con un'altra espressione. "Thank you" e gli porse dal finestrino delle banconote, che aveva prontamente cambiato in aereoporto, dopodiché scappò. L'uomo sul taxi guardò le banconote, c'erano almeno cinquanta euro in più, provò a chiamare il ragazzo, ma lui non si voltò e sparì all'ingresso dell'ospedale.
La ragazza era sdraita sul letto. La sua stanza era occupata solo da lei. Era pensierosa. Domani i miei torneranno a Torino...cosa accidenti gli dirò? Non mi viene in mente niente accidenti... Poi qualcosa bloccò i suoi pensieri "Quindi sei ancora viva! Avrei dovuto prendere meglio la mira" Riconobbe quella voce, parlava in giapponese per non farsi capire dagli infermieri, si girò di scatto, ma non vide ciò che si aspettava. Appoggiato al muro della stanza c'era Kaito che la guardava coi suoi occhi azzurri. "Sapevo che era stata Giada..." disse con la sua voce chiudendo la porta. Chiara era paralizzata. Sicuramente sto sognando...non è possibile che sia lui...mi devo svegliare... Avvicinò lentamente la mano alla guancia e si diede un pizzicotto. "Ahi" le scappò quando sentì dolore. Il ragazzo scoppiò a ridere, e quando tornò serio. "Pensi forse che sapendo che eri stata ferita, me ne sarei stato tranquillo in Giappone?" "Io...beh...ecco..." non riusciva a parlare. Quel viso, quello sguardo, quegli occhi azzurri. Si sentì subito le guance bagnate e per un attimo si chiese cos'era. Kaito sospirò, avvicinandosi al letto. "Che fai ora piangi?" Lei si asciugò le lacrime e tornò seria. Si era ripromessa che non avrebbe mai più pianto davanti a lui. "Non saresti dovuto venire. Come vedi sto benissimo. Mi serviva solo una copertura per..." "Taci! - disse lui duro - Ora mi ascolti bene. Non m'interessa se è solo un graffio. Mi avresti dovuto chiamare subito. Appena era successo e sul mio numero, non in studio come se mi dovessi riferire qualcosa chiaro? Quando Bianca mi ha detto il motivo per cui hai chiamato mi è quasi venuto un infarto!" La ragazza rimase muta. Il viso basso. Lui glielo tirò su con una mano e inchiodò lo sguardo al suo. Gli occhi di lei tremarono, pronti a versare nuove lacrime. Ma si trattenne, spostò la mano di lui dal suo volto. "Te l'ho già detto non c'era bisogno che venivi, ora che hai visto che sto bene puoi anche andare" Il ragazzo rimase zitto a quelle parole. Quando si riprese parlò. "Kiaretta che diavolo sta succedendo?" "Niente!" "No, questo non è niente. Cosa ti ho fatto? Perché mi tratti così?" "Perché? - tirò su lo sguardo - E me lo chiedi? Vieni qui come se non fosse successo niente come se fosse tutto uguale a due anni fa quando ci siamo conosciuti. Non me ne sono andata dal Giappone solo perché era finito l'anno scolastico. L'ho fatto soprattutto per te. Per te e per Aoko. Non riesco a vederti come un amico nè tantomeno come un fratello, mi è impossbile. E so che tu ami Aoko. Quindi per favore, ora che sai che sto bene vattene. Ti scongiuro" Il ragazzo prese il suo volto, stavolta con entrambe le mani, e la guardò di nuovo negli occhi. "Kiaretta ascoltami, so benissimo cosa provi. I primi mesi che te ne sei andata mi sono sentito così anche io. So che io ho avuto Aoko - disse quando lei stava per parlare - ma comunque è stato lo stesso difficile. Credi che quello che è successo due anni fa l'abbia rimosso? Capodanno, il bacio, la lettera, quei due pazzi... Quell'anno è uno dei più speciali che abbia mai vissuto. E sebbene io amo Aoko, tu per me sei speciale e non me ne andrò di qua finché tu non starai meglio. Non ho la minima idea di cosa provi per te. Non so se ti voglio solo bene o se forse sono ancora innamorato, ma una cosa è certa non ti lascerò da sola. Mai!"
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