| Eccomi qua...pronta apostarvi il nuovo capitolo... Avverto che dalla prossima settimana inizio l'università, quindi non so come sarò organizzata e quando riuscirò a postare... Probabilmente qualche volta salterò o posterò la sera quando torno... Ora vi lascio alla lettura^^
Ricordi in sogno Stava correndo a perdifiato, nel labirinto di corridoi scuri. Gli mancava il fiato, ma non poteva smettere di correre. L'uomo dietro di lui gli stava addosso. In sottofondo alla sua corsa sfrenata si sentivano solo urla e spari. Il caos più totale regnava in quel luogo, ma lui continuava a correre, mentre se passava vicino a qualcuno già a terra esangue o privo di vita chiudeva gli occhi e gli sfrecciava accanto. Era strano provare quella sensazione. Non gli era mai successo di inorridirsi in quel modo per dei cadaveri. A un tratto sentì uno sparo troppo vicino per provenire da quei rumori che lo circondavano. Non ebbe il tempo di girarsi per vedere da dove provenisse, che un dolore lancinante al fianco lo fece cadere a terra, mentre una macchia scura cominciava ad allargarsi sulla sua camicia. Il ragazzo si girò, puntellandosi sulle mani. L'uomo si stava avvicinando pericolosamente, lui cercò d'indietreggiare spostando le mani una dietro all'altra e strisciando i piedi, ma fu tutto inutile. Aveva il fiatone per la corsa, la vista gli si annebbiò per la ferita. Eppure riconosceva ancora benissimo la sagoma che si avvicinava a lui. I lunghi capelli biondi, gli occhi di ghiaccio e la pistola che l'aveva appena ferito puntata su di lui. "Sei stato una palla al piede fin dall'inizio. So che ci sei sempre stato tu dietro a tutto. E so anche che sei stato tu a provocare questo - e con un gesto ampio indicò tutto ciò che aveva attorno - Non so che debito abbia con te lei, ma non voleva ti uccidessimo, io però non ho nessun problema a farti fuori, perciò dì pure addio a questo mondo piccoletto" Serrò gli occhi. Sentì partire lo sparo e poi sentì un forte rumore metallico. Aprì gli occhi. Davanti a lui un uomo dell' FBI teneva in alto lo scudo protettivo. Qualcuno corse verso di lui e lo prese in braccio, continuando la corsa. Ebbe appena il tempo di riconoscere gli occhi verdi e il berretto di lana poi cadde nel buio più totale.
Si risvegliò nel suo letto, aprendo gli occhi e stropicciandoseli. Un bel po' di gente stipata nella sua stanza tirò un sospiro di sollievo. Li guardò uno per uno, dopodiché con un gemito si mise seduto sul letto. La ferita gli doleva molto e ricordò cosa era successo. "Allora?" chiese mettendosi gli occhiali. Non ne aveva bisogno, ma ormai era diventata un'abitudine. "E' finita!" disse una donna bionda occhialuta con un grosso sorriso. Questa volta fu lui a sospirare per il sollievo. Pian piano la sua stanza si svuotò, finché non rimase solo lei, che si sedette sul letto di fianco a lui. Sembrava triste, oppure era sempre la sua espressione seria. "Allora? Non sei contenta? Finalmente protrai vivere una vita normale!" disse lui. "Già...finalmente..." disse lei poco convinta. "Che ti prende?" "Io...Shinchi io...ti devo dire una cosa... - si girò verso di lui col viso e col corpo, ma lo sguardo era sempre basso - ...io vorrei...devo dirti che..." Non poté più parlare. Lui le aveva preso il viso e in un solo gesto l'aveva baciata. Un normalissimo bacio a stampo, ma che la fece arrossire. Appena si staccarono. "So benissimo quello che vuoi dirmi. E tu sai benissimo la risposta. Perdonami Ai, ma davvero non posso. Io amo Ran. Tutto quello che ti posso dare è questo. In Inghilterra i migliori amici si salutano in questo modo, e tu per me potrai essere solo un'amica. Lo so che hai già sofferto tanto e ne soffrirai ancora, e ti giuro che finché non ti passerà ti starò vicino. Ma non potrò vederti in altro modo che come un'amica" "Capisco" disse lei poi si alzò e senza una parola uscì dalla stanza.
Si svegliò. Di nuovo quel sogno. Ogni volta che la rivedeva sognava quell'orribile giorno. La fine di tutto, e l'inizio della sua vecchia vita. Quante volte l'avrò illusa? Come diamine ha fatto ad innamorarsi di me? Eppure davvero tra me e lei non c'è niente? No...io sarò sempre pronto a sacrificarmi per lei, perché ha sofferto troppo e non voglio che le succeda niente. Eppure solo quando sono con Ran il cuore mi batte a tremila...solo quando parlo con lei sento il sangue pulsare nelle vene e mi prende l'agitazione. Solo Ran riesce a farmi sentire bene. No...Io amo Ran...Ma ti prometto Ai...che non ti abbandonerò mai...
Come avrete notato amo molto i triangoli amorosi XD ...tra Shin-Ran-Shiho e Kaito-Chiara-Aoko XD Spero il capitolo vi sia piaciuto...Ora sapete un pezzettino di quello che è successo all'eliminazione dell'organizzazione^^
Edited by kiaretta_scrittrice92 - 17/2/2012, 19:04
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