Bene eccomi^^
Innanzi tutto volevo fare gli auguri a deamatta ^^
E poi ecco qua il capitolo apposta per voi^^
La quiete dopo la tempesta"Come stai?" chiese il ragazzo preoccupato.
"Molto meglio" sorrise lei.
Il ragazzo però non sembrava rasserenarsi
"Perdonami Kiaretta io..."
"Shinichi smettila, se non era per te io ero ancora tra le grinfie di quella vipera"
Lui abbozzò un sorriso.
La situazione in casa Kudo era cambiata di nuovo.
Erano ancora tutti nel soggiorno, ma Chiara era sdraiata sul divano, mentre Gabriele e Koriko che erano tornati tenevano sotto tiro gli uomini in nero e Giada, che erano legati in un angolo.
Il ragazzo si girò verso la donna seduta su una sedia attorno al tavolo in legno che stava tranquillamente fumando una sigaretta.
"Grazie...di nuovo" disse il ragazzo sforzandosi di essere educato.
Lei in risposta buttò fuori il fumo e sorrise compiaciuta. Uno di quei sorrisi che si fa quando si prende in giro una persona.
Il ragazzo irritato strinse i pugni e rispose tra i denti.
"Ci provi così tanto gusto?"
"Molto - sbuffò di nuovo - E ti dirò la verità, mi diverto solo con te!" disse e poi aspirò dalla sigaretta.
Lui le diede le spalle, dopodiché
"Ti conviene andartene se non vuoi finire anche te di nuovo in prigione" disse.
La donna non se lo fece ripetere due volte, spense la sigaretta nel posacenere sul tavolo, si alzò e se ne andò.
Calò il silenzio, in alcuni momenti qualcuno sussurrava a qualcun'altro, ma nessuno ci faceva davvero caso.
"Kaito smettila" disse a bassa voce Aoko che era proprio vicino a lui.
Il ragazzo si girò interrogativo.
"Non fai altro che girarti, se vuoi puoi avvicinarti, non hai mica bisogno del mio permesso" disse la ragazza.
"Di che parli?" chiese lui ancora più confuso.
"Di Kiaretta, so che vuoi andare a chiederle come sta e starle vicino. Ormai ti conosco troppo bene. Perciò vai!"
Lui rimase un po' a guardarla poi le diede un lieve bacio sulla bocca e la ringraziò.
Mentre muoveva i passi verso il divano iniziava ad affiorare un peso sul cuore.
Devi fare una scelta Kaito... Non puoi rimanere in questa situazione... Così fai stare male te e loro... Scegli, maledizione, scegli...Quel sorriso lo sconvolse come sempre.
"Come stai?"
"Tutto ok" disse continuando a sorridere.
Poco dopo suonò il citofono
"Vado io dev'essere la polizia"
La polizia arrivò e arrestò nuovamente gli uomini in nero, convinti a detta di Shinichi che Giada fosse Vermouth. Fortunatamente per i ragazzi i polizziotti che erano stati mandati non avevano avuto a che fare con loro quindi non potevano sapere com'era fisicamente la donna.
Il giovane detective si sedette con un sospiro di sollievo, solo quando anche Eisuke era arrivato a casa sua sano e salvo.
"Cosa è successo qui?" chiese il ragazzo, cercando di stare attento ai vetri.
"Hanno cercato di uccidere Kiaretta" disse Shinichi.
"No - disse Kaito - ci dev'essere sotto qualcos'altro. Giada non è una che si fa scrupoli, avrebbe potuto tranquillamente ucciderla davanti a noi. Se non l'ha fatto c'è un motivo preciso"
Il gruppo rimase in silenzio, poi la ragazza italiana parlò:
"E se anche io fossi una possibilità del cuore?"
Due "No" risuonarono in tutta la stanza. Kaito e Gabriele, che avevano parlato sembravano terrorizzati da quello che aveva detto la ragazza.
"Perché? - chiese Shinichi - Che vuol dire?"
Kaito fece un grosso respiro, ma Koriko lo bloccò prendendo la parola.
"Vedi Shin, il fatto è che... Beh quello che intende Chiara è... che forse hai qualcosa in comune con lei..."
"Cioè?" chiese il ragazzo confuso.
"Il contorno che hai sulla rosa! - disse Kaito tutto d'un fiato - Quel colore vuol dire che per gli scienziati del Giardino tu sei una possibilità al cuore della creatura"
Ran e Kazuha si misero le mani sulla bocca, mentre Heiji gridò sconvolto.
Shinichi invece era rimasto immobile, paralizzato sulla sedia.