| Eccomi scusate il ritardo... ma lo volevo aggiustare prima di postarlo perché è un capitolo a cui tengo molto...
Una scelta difficile Il ragazzo si sciacquò la faccia con vigore e alzò il viso verso lo specchio davanti al lavandino. Il suo viso pallido e ancora un po' da bambino era solcato da piccole gocce d'acqua che scendevano quiete. Gli occhi azzurro oceano che lo fissavano attraverso lo specchio, quegli occhi tristi e confusi. Gli avrebbe fatto piacere sapere cosa ci trovassero di attraente in lui. Insomma sì, poteva essere carino e molto romantico, ma quante persone al mondo si possono innamorare di un ladro? Gli scappò un sorriso mentre una sola parola gli ronzava in testa. Tutti Già tutti, col suo fare da esibizionista aveva conquistato molti più fan di suo padre, milioni di persone che tifavano per il ladro bianco, milioni di ragazze che avrebbero pagato per uscire una sola sera col romantico ladro gentiluomo. Eppure lui avrebbe accettato solo l'invito di due. Solo loro gli avevano colpito il cuore, solo loro erano riuscite a metterlo in quella maledetta situazione. Loro, che erano solo due ragazze, due semplici ragazze, eppure lo avevano conquistato e annientato. Una l'opposto dell'altra. Due realtà diverse, due vite diverse, due continenti diversi, due metà di cuore diverse. Sì due metà, Perché il suo cuore in quel momento era spezzato, dilaniato e separato in due perfette metà. Non poteva, non può, appartenere a due donne e quindi si era diviso. Diviso tra due visi completamente diversi, se una aveva due rassicuranti occhi azzurri e un misterioso sorriso, l'altra aveva un viso dolce e due occhi neri, misteriosi e profondi come pozzi scuri. Ma lui cosa poteva farci? Il suo cuore, come la sua mente, si sentivano amati e lui ricambiava seguendo l'istinto, non aveva pensato alle conseguenze che tutto questo poteva portare. Due opposti. Aoko era dolce, indifesa. Kaito si era stupito alla sua razione quando scoprì che era proprio lui Kid, pensava l'avrebbe preso a pugni, lei era l'unica persona che odiava Kid oltre ai detective, invece no, l'aveva guardato sconvolta per qualche secondo e poi era scoppiata a piangere, dicendo che aveva aspettato quel momento da una vita. Aoko era così, era fragile, faceva la finta forte ma poi non lo era. Anche quando l'aveva conosciuta, era triste aspettando che Ginzo, suo padre, venisse a prenderla e lui per tirarla su le aveva regalato una rosa. Kiaretta invece era diversa, era coraggiosa, sempre pronta a vivere l'avventura insieme a lui, solare e spigliata. L'unica che aveva condiviso con lui l'avventura di Kid. A Kaito sembrava di aver bisogno di lei per superare ogni singola giornata. Eppure anche lei in certi momenti era debole, per causa sua. Era lui la causa della sua debolezza, era sempre stato così, fin dal rapimento di quei due pazzi, l'anno che si erano conosciuti. Eppure quando incrociava lo sguardo di Aoko i suoi occhi sembravano chiedergli di proteggerla e di consolarla. Mentre se vedeva kiaretta, in qualsiasi stato emotivo si trovasse lei, gli veniva una voglia sfrenata di baciarla, come se le sue labbra potessero: rassicurarla se era nervosa, calmarla se era arrabbiata, consolarla se era triste e condividere la sua gioia se era felice. Il ragazzo tirò un pugno al muro di mattonelle bianche vicino al lavandino. Gli sembrava una scelta impossibile. Eppure doveva farla altrimenti prima o poi le avrebbe perse entrambe. Il cellulare sul davanzale del bagno iniziò a squillare e il ragazzo andò a prenderlo: "Pronto?" "Ciao Kaito...ti ho visto nervoso stamattina, come stai?" Il ragazzo sorrise. Era lei la ragazza giusta. Ora più che mani ne era sicuro.
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