| Grazie a te collega, leggerò molto volentieri il tuo commento alla fine della fan fic XD
Mi spiace siemmina, sono anche io una fan di Kaito per Aoko, ma purtroppo non so perché in questa fan fic volevo creare un po' di triangoli amorosi ed è spuntata fuori questa coppia... Il fatto è che per quanto riguarda la parte amorosa delle mie storie, vado sempre ad istinto, al contrario di tutto il resto che ho bene in mente... Quindi no, non credo che Aoko tornerà con Kaito, ma stai tranquilla che non rimarrà da sola... vedrai^^
Ora però mi accingo a scrivere questo maledetto capitolo, sperando che sia venuto bene, perché mi ha davvero fatto impazzire XD
Panico
"Ok, noi entriamo" disse Chiara accendendo per un attimo il microfono e spegnendolo di nuovo.
Il ragazzo ebbe un brivido e guardò le carte che gli erano appena state date senza vederle sul serio. Solo una attirò la sua attenzione, l'Asso di cuori. Il suo asso di cuori stava per andare incontro al pericolo. Deglutì, cercando di far passare quel maledetto groppo in gola che gli si era creato sentendo la sua voce pronunciare quelle parole. Dopodiché, vedendo che non passava si concentrò sulla partita.
"Chi è messo meglio sta volta?" chiese Tony sporgendosi verso il bambino. "Credo Shinichi, insomma Kaito ha carte buone ma sono troppo miste" commentò il bambino. "Assolutamente Shinichi - rispose la bambina - Basta che scambia le due carte e può fare colore" "Sempre se trova le carte giuste - disse Genta sporgendosi verso i due monitor - Insomma se già Kaito e Koriko, hanno in tutto tre carte di fiori. Rimangono solo altre quattro carte di fiori, e chi ci dice che quelli lì non ne hanno altre?" "Dobbiamo tentare. Genta!" "Ok… Shinichi cambia le due carte che non sono fiori e cerca di fare colore"
"Ha cambiato due carte, chissà se trova quelle che gli servono" sussurrò la ragazza dopo aver sentito la voce del suo amato. "Ran dietro di te!" disse a mezza voce Aoko guardando alle sue spalle. La ragazza capì al volo la situazione e senza nemmeno voltarsi si preparò all'attacco. Caricò tutto il peso sulle gambe per darsi lo slancio poi tirando su la gamba destra, ruotò il busto e sferrò un calcio in pieno viso all'uomo dietro di lei. Con prontezza, prese il corpo inerme, per far sì che non facesse rumore, poi si rivolse a Kimine. "Apri questa porta, così lo mettiamo dentro, dopodiché la blocchiamo" La ragazza più giovane fece come chiesto, mentre Aoko prendeva i piedi dell'uomo per aiutare Ran a trascinarlo. Entrarono nella stanza in silenzio, per non svegliare, l'altro membro che dormiva beato nel suo letto. Appena lo poggiarono per terra uscirono in punta dei piedi e chiusero la porta, bloccandola.
"Accidenti" esclamò Tony, passandosi una mano sulla faccia. "Ve l'avevo detto io, che era difficile" disse Genta, sornione contento di aver indovinato. "E adesso che facciamo?" chiese Mistuhiko. "Non lo so io…"
"Vedo"
"Ma è pazzo? Che vuole fare?" chiese il ragazzo sulla sedia a rotelle sconvolto. "Bluffa" rispose tranquillamente Ayumi. "Sì ma se…" Non finì di parlare, perché la voce di quello che aveva lanciato l'offerta risuonò in tutti gli auricolari.
"Poker" disse sorridente uno dei due alberi rimasti. Il ragazzo sospirò. "Ho bluffato, non ho niente" concluse poi mostrando le carte. I tre uomini rimasti in gara risero di gusto, poi quando trono il silenzio Light si rivolse a Shinichi. "Allora, chi elimini sta volta?" chiese. Il ragazzo rifletté un po', poi sospirando, fece il nome di Kaito.
La ragazza ebbe un fremito, e si sentì gelare il sangue nelle vene. "Shiho, tutto ok?" chiese Eisuke guardadola. "Sì, tranquillo… Ero preoccupata del fatto che non stesse andando bene ai ragazzi" "Tranquilla, vedrai che…" Il resto delle parole, pronunciate da Sonoko, non le ascoltò nemmeno. Quella sensazione. Non l'aveva più avuta da quella maledetta sera. Si sentiva gli occhi di uno di loro addosso, ne era sicura. Eppure non poteva essere. Forse invece era uno del Giardino. No, quella sensazione era troppo simile a quelle vissute quando era Ai. La sensazione sparì all'improvviso. Provò a girarsi, ma nessuno sembrava sospetto. Tutti sghignazzavano, chi ubriaco chi più sobrio. Solo un'uomo sulla quarantina si stava allontanando, per uscire dal locale. Mentre un cameriere si stava avvicinando al loro tavolo. "Un cliente, mi ha detto di consegnarle questo" sorrise il cameriere, che però sta volta li guardava in modo più che sospetto. La ragazza prese il foglietto strappandoglielo di mano, intonando un lieve "Grazie". Aprì il foglietto e i suoi occhi si spalancarono. "Che dice?" chiese Sonoko, curiosissima. "State attenti, il gruppo negli uffici è in pericolo. Firmato V." "V? Chi è V?" chiese Eisuke titubante. "Non lo so però è strano! Perché mai un cliente saprebbe che del gruppo negli uffici?" chiese Hidemi nervosa. "Chi c'è in quel gruppo?" chiese Koriko cercando di ricordare. "Kiaretta, Lodovico, Hakuba, Alice e Gabriele" gli rispose velocemente la ragazza. I ragazzi sembravano indecisi se credere a quel biglietto o pensare fosse uno scherzo di qualcuno. Poi però qualcosa esplose nelle loro orecchie. Non solo nelle loro orecchie in quelle di tutti i gruppi. Poi una voce nervosa.
"Maledizione, levati da lì"
Di nuovo silenzio totale. I ragazzi che stavano nella Sala delle riunioni a giocare, ebbero un fremito. Non potevo parlare e il non sapere cosa succedeva li innervosiva. Per di più non avevano avuto il tempo di riconoscere la voce, quindi non sapevano neanche quale gruppo era in pericolo. Le mani di Shinichi volevano tremare, ma lui con tutta la sua forza di volontà le serrò sulle carte che aveva in mano. Mentre Koriko ascoltava il suggerimento di uno spaventato Genta.
I ragazzi al bar però avevano riconosciuto benissimo la voce. "Sbaglio o era Saguru?" chiese Koriko preoccupato. Hidemi, non ci pensò due volte e accese il microfono, così che la sua voce si sentisse in tutti gli auricolari. "Hakuba, che succede? Ti abbiamo sentito gridare e quello era…"
"Sì, diciamo che siamo un po' incasinati e…" non riuscì a finire di parlare, perché un'altra voce lo distrasse, quella di Gabriele, che risuonò anch'essa in tutti gli auricolari. "Pervinca!" Poi il collegamento si staccò di nuovo.
Koriko sgranò gli occhi, ma recò di controllarsi e calò le carte, vincendo la parità e facendo eliminare un'altro membro del Giardino. "Bene io penso che potremmo tranquillamente giocare solo noi due ora, che ne dici?" propose Light sorridendo al giovane detective. Lui con un cenno di assenso accettò e il boss del Giardino mescolò le carte e le distribuì.
Ayumi fece un gridolino. "E' l'ultima partita?" chiese poi con voce tremante. "Sì, quindi dobbiamo far vincere Shinichi a tutti i costi"
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