Detective Conan Forum

Fine? Una parola che non mi piace!, ConanxAi-RanxShin, e varie ...

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Shiho Love
view post Posted on 29/8/2012, 21:22     +1   -1




Uao,davvero bello,mi sono decisa a commentare.
è troppo forte la scena della riunione col boss,aspettiamo il prossimo capitolo!!
e complimenti DolceAi<3,la tua firma è bellissima!!!
 
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dolceAi <3
view post Posted on 30/8/2012, 11:15     +1   -1




CITAZIONE (Shiho Love @ 29/8/2012, 22:22) 
e complimenti DolceAi<3,la tua firma è bellissima!!!

Grazie mille! ^^ <3 Vedo con piacere che anche tu sei una Shiho fan! :D
Anche il tuo avatar è stupendo! *__*
 
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Cordelia Gray
view post Posted on 30/8/2012, 17:18     +1   -1




Scusa il ritardo...
stupendo questo "momento"! Proprio sicuro di aver improvvisato? xD
Sei migliorato molto nelle descrizioni! E non solo per quanto riguarda l'ambiente, ma anche i diversi atteggiamenti che assumono i personaggi nel corso del racconto ^_^

Continua così :clap: :clap: :clap:
 
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view post Posted on 31/8/2012, 14:29     +1   -1
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Super detective

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Bellissima la parte iniziale con la descrizione del cielo notturno xD
Mi è piaciuta molto anche la scena della riunione con il Boss, davvero inquietante :sisi:
Il finale con il lancio della stilografica è di grande effetto :D

Complimenti!!!
 
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view post Posted on 3/9/2012, 11:31     +1   +1   -1
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Sicario dei MIB

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CITAZIONE
Gridò il Capo alzandosi dal suo posto e guardando con occhi seri e pieni di sicurezza il suo agente migliore. Il ragazzo che aveva raccolto per strada e che raccoglieva l'elemosina per i suoi padroni ricchi, senza un briciolo di cuore, che ovviamente fece fuori non appena il Capo gli diede in mano una pistola e gli ordinò di farlo...

L'ultimo momento è stato veramente ottimo, in particolare per la breve narrazione del passato di Gin (che, tra l'altro, non avrei mai immaginato e che mi ha veramente colpito :D)!
Una nota: Gin mi è sembrato più una fiera feroce da controllare (vedi reazione incontrollata) piuttosto che un sicario silenzioso e dall'aria permanentemetne "scaz***a" :asd:... come mai hai optato per tale scelta? C'è un motivo particolare :)?
Sono sempre più affascinato dal tuo stile... continua così :clap:!
 
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-EleKidda<3-
view post Posted on 3/9/2012, 14:34     +1   -1




Wow!!!!!!!!!!!! :jump:
Bellissimo il tuo ultimo momento! La parte della stilografica è a dir poco fantastica,geniale! E poi c'è Voddy,sììììì,da quanto non lo vedevo... :1st:
CITAZIONE
- Lo faccio fuori! Lo Faccio fuori!!!!!!!-

Brucia essere battuti in amore da un tappetto,eh? :shifty: :shifty:
Comunque complimenti,le descrizioni sono sempre più realistiche e il tuo modo di narrare mi piace un sacco!!! :clap:
Non vedo l'ora di leggere la tua prossima FF!!!!
 
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view post Posted on 3/9/2012, 17:23     +1   -1
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Mente Enigmistica

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CITAZIONE (MAN_IN_BLACK @ 3/9/2012, 12:31) 
CITAZIONE
Gridò il Capo alzandosi dal suo posto e guardando con occhi seri e pieni di sicurezza il suo agente migliore. Il ragazzo che aveva raccolto per strada e che raccoglieva l'elemosina per i suoi padroni ricchi, senza un briciolo di cuore, che ovviamente fece fuori non appena il Capo gli diede in mano una pistola e gli ordinò di farlo...

L'ultimo momento è stato veramente ottimo, in particolare per la breve narrazione del passato di Gin (che, tra l'altro, non avrei mai immaginato e che mi ha veramente colpito :D)!
Una nota: Gin mi è sembrato più una fiera feroce da controllare (vedi reazione incontrollata) piuttosto che un sicario silenzioso e dall'aria permanentemetne "scaz***a" :asd:... come mai hai optato per tale scelta? C'è un motivo particolare :)?
Sono sempre più affascinato dal tuo stile... continua così :clap:!

Ti ringrazio per lo splendido commento! ^^ Sono davvero lusingato! :D
Be', per la risposta alla tua domanda è molto semplice: ho voluto caratterizzare un attimo una psicologia un pochino più "umana", nel senso... Gin è un personaggio freddo e taciturno, come lo hai descritto tu, sempre calmo, ma in questo caso, ho voluto fargli avere una reazione umana, facendogli perdere la pazienza in modo che il suo carattere risultasse "umano"... Ecco, tutto qui!
So che è una spiegazione piuttosto banale, ma il fatto sta semplicemente nel voler caratterizzare la sua psicologia, facendolo innervosire per il suo errore.

Lo so, carissimi Lettori! Non ho ancora postato niente :( Sappiate che mi dispiace davvero un mondo! Mi scuso davvero!
Vi ringrazio però per tutti questi favolosi commenti :woot: Grazie mille, davvero! **
La prossima FF inizierà in questi giorni, promesso! :D
Grazie davvero di cuore!
Scusate per la mia mancanza in questi giorni, ma vi prometto che riprenderò l'aggiornamento quotidiano non appena verrà pubblicato il primo capitolo della prossima Fic ;D
 
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view post Posted on 9/9/2012, 13:12     +1   -1
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Black Lady

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Ehi Collega hai visto?? sono tornata...ancora non ho letto i tuoi due nuovi aggiornamenti... ma prometto recupererò al più presto^^
 
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view post Posted on 9/9/2012, 13:29     +1   +1   -1
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Black Lady

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Letti^^
Povero Shin... ho come l'impressione che il boss sia uno della polizia...
Comunque bellissimi entrambi...complimenti collega^^
 
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view post Posted on 26/11/2017, 15:00     +1   +1   -1
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Mente Enigmistica

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A casa.
E' sempre bello tornare a casa, dopo tutta questa distanza. Mi è mancato questo posto. Ora sono di nuovo qui, a scrivere. Sentire di nuovo questo brivido sulla pelle. Non è un caso che abbia deciso di postare proprio qui, in questa Fic, fatta appunto di piccoli momenti, di piccoli posticini in cui rilassarsi con qualche racconto. E' stata una lunga attesa, ben cinque anni dall'ultimo "momento", ma ora sono di nuovo qui. Non so per quanto, ma so che ci sono.
Buona Lettura!

MOMENTO 55
L'emozione del ritorno.

Il cancello si ergeva davanti a lui. Da qualche minuto era fermo, in piedi, davanti alle sbarre di ferro che assieme, come un ricamo, componevano l'entrata della sua abitazione. Casa sua era dietro quel vialetto: vedeva la porta in legno che da tanto tempo era chiusa. Il cielo era bianco. Le nuvole non erano minacciose, ma si addensavano sopra la sua testa, coprendo tutta la città di Tokyo.
Dal cielo, dolcemente, cadde un fiocco di nero che andò a posarsi sopra sul naso del giovane detective, che con il polpastrello si toccò il naso sentendo la morbidezza del fiocco appena caduto, a cui ne stavano seguendo altri.
- Com'è ritornare?-
Shinichi Kudo ebbe un sussulto, conosceva bene quella voce, ma era strano risentirla. Girò leggermente il capo e vide la ragazza coi capelli rossi appoggiata al muro, poco distante da lui, con lo sguardo dritto e impenetrabile.
- Haibara....-
- Haibara? Ancora?-
- Miyano!-
- Puoi chiamarmi semplicemente Shiho.-
I due si guardarono e sorrisero, mentre i fiocchi di neve si appiccicavano alla strada e pian piano i tetti e i comignoli si tingevano di bianco.
- Tutta questa storia è finita.- Continuò la ragazza: - Tu sei vivo. L'organizzazione è stata sconfitta. Chi doveva pagare ha pagato e chi doveva essere premiato è stato premiato. Direi che alla fine il puzzle è completo. Tutto al suo posto. Cosa ne dici, detective?-
Shinichi non rispose subito. Era strano vederla davanti a lui, così tranquilla, eppure così malinconica.
- Sì, tutto al suo posto...-
- Più o meno.-
- In che senso?-
Shiho sorrise e si spostò dal muro. Fece qualche passo verso di lui e lo guardò dritto negli occhi azzurri. Il silenzio era più eloquente di mille parole. Lentamente le labbra della ragazza si piegarono in un sorriso e i suoi occhi freddi e impenetrabili si addolcirono.
- Non penso si debba aggiungere altro.-
Shinichi rimase fermo, non capendo. Il volto di Shiho si modificò in una smorfia di incredulità:
- Sei incredibile!- disse - Dici di essere un grande detective, ma... ma... ancora il mistero più grande non lo hai risolto. Davvero sei una frana!-
Shinichi inclinò la testa e una gocciolina di sudore gli scorse lungo la guancia:
- Eh, sempre la solita simpaticona!-
- Sempre il solito tontolone!-
- Senti, Shiho... che cosa farai adesso?-
Shiho girò sui tacchi e cominciò a camminare, lanciando, con la coda dell'occhio, degli sguardi al giovane detective che era rimasto paralizzato, senza sapere che cosa fare. Possibile che se ne andasse senza nemmeno dirgli qualcosa?
- Cosa pensi? Di liberarti di me?- La ragazzi si voltò verso di lui e lo guardò con durezza. - Starò sempre qui per tormentarti, mi trasferisco qui!- E allungò il dito indice della mano destra verso l'altro cancello in ferro che conduceva alla casa... del professor Agasa.
- Che cosa?-
Il volto di Kudo era tra lo spaventato e l'incredulo.
- Non fare quella faccia! E' naturale! Il professore ha bisogno di un assistente e diciamo che insieme possiamo davvero far una fortuna... con la formula segreta dell'APTX.-
Kudo raggelò e fece un passo indietro lanciando uno sguardo di sfida alla ragazza, che con piegò le labbra in sorriso maligno, mostrando dietro di esse, i suoi denti bianchi e congiunti. Dopo qualche secondo scoppiò in una risata sarcastica e schernì il povero detective.
- Scemo! Ci sei anche cascato! Ho bruciato tutto, nessuno saprà mai dell'APTX, ma dovresti vedere la tua faccia... Ha fatto professore?-
Il vecchietto coi grossi baffi saltò fuori da un cespuglio con in mano una macchina fotografica e mostrò lo schermino digitale a Shiho, la quale sospirò con gusto e disse:
- Che bello! Questa faccia me l'appenderò nel mio laboratorio così te la potrò sempre rinfacciare!-
- Sempre simpatica...- Kudo guardò male anche il professore che rideva sotto i baffi, anche se cercava di non farsi notare.
Da lontano di udirono delle voci di bambini. Dal vialetto, voltato l'angolo, saltarono fuori Ayumi, Genta e Mitsuiko, i quali stavano correndo uno dietro l'altro, ma appena incontrarono lo sguardo di Shiho e Shinichi si bloccarono.
- Chi sono professore?-
Agasa non sapeva che cosa dire, le mani gli tremavano e cercava aiuto negli sguardi dei due giovani, i quali però non erano concentrati sul prof, bensì su quei tre piccoli faccini curiosi. Era strano non essere riconosciuti da coloro con cui avevano passato la maggior parte del tempo.
- Shinichi Kudo!-
- Shiho Miyano!-
I tre volti si rabbuiarono un attimo e poi si illuminarono di nuovo di colpo e Gente esplose in un grido:
- Il famoso detective! Ecco chi sei! Mi spiace, bello, ma la tua assenza ti ha fatto perdere i clienti, adesso ci sono...-
- I detective boys!- Urlarono tutti e tre i ragazzini, mettendosi in posa. Shiho e Shinichi rimasero a bocca aperta e in silenzio. I tre ragazzini non aspettarono risposta e corsero via, ma ad un tratto solo Ayumi si fermò prima di svoltare l'angolo. Sorrise e chiuse gli occhi, proprio come se stesse visualizzando qualcosa:
- Ciao... Ai e Conan!- E scappò via.
Shinichi e Shiho ebbero un sussulto e il loro fiato si bloccò per un istante. Agasa stesso rimase pietrificato. Era così strano, ma allo stesso tempo così dolce. Shiho riprese subito contegno di sé. Aveva sentito una macchina arrivare e una voce roca, stanca e annoiata dire:
- Sbrigati! Che non ho tutto il tempo del mondo!-
La scienziata si voltò e cominciò a incamminarsi verso il vialetto.
- Ricorda... non hai ancora risolto il mistero più grande.-
Agasa la seguì immediatamente, mentre Shinichi si fermò, col braccio alzato come per poter dire qualcosa, ma la scienziata era già sparita dalla sua vista.
- Shinichi!-
Il ragazzo si voltò e vide una ragazza, con un grandissimo ciuffo in testa, correre verso di lui.
Ran.
La ragazza aveva il passo lungo e svelto, come se avesse paura di riperderlo. Nella mente del giovane detective, però, risuonava quella frase... quelle parole dette così con sicurezza da fare rabbrividire e pensare...
Non hai ancora risolto il mistero più grande.
Sì, aveva capito cosa intendesse dire Shiho prima di scomparire dentro la casa del professore. Il puzzle aveva tutti i tasselli... o quasi. Ne mancava ancora uno.
Ran si bloccò di colpo davanti a Shinichi Kudo, il quale sorrise e afferrò la ragazza per le spalle cercando di tenerla dritta e di farla respirare dopo la corsa. I fiocchi di neve avvolgevano i due ragazzi, che ora si fissano negli occhi sorridendo, sentendo l'una il contatto dell'altro. Ran divenne rossa quando si accorse della situazione e cercò di rimettersi in ordine, togliendosi anche il sudore dalla fronte con il palmo della mano e dopo aver farfugliato qualcosa sentì la mano del detective stringere la sua, come ad infonderlo coraggio.
Lei si calmò e aprì la bocca per prendere un bel respiro fresco di inverno e con sicurezza, senza più rossore e timidezza, lo accolse:
- Ben tornato, Shinichi.-
 
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view post Posted on 26/11/2017, 20:49     +1   +1   -1
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Super detective

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Complimenti.
 
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view post Posted on 2/12/2017, 16:50     +1   +1   -1
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Super detective

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Ed eccomi a commentare un altro capitolo di questa bellissima raccolta :)

Il titolo dice tutto, è una grande emozione rileggerti qui :rolleyes:

Come al solito ti faccio i miei complimenti, davvero ben scritto

Aspetto il prossimo 'momento' :)
 
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view post Posted on 30/12/2017, 16:19     +1   -1
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Mente Enigmistica

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Salve lettori,
Vi ringrazio tantissimi per i complimenti! Grazie infinite a Todoroki e Deamatta! :)

Per concludere in bellezza questo 2017 non potevo non postare un altro Momento. Auguro a tutti quanti un buon proseguimento di feste e un Felice 2018, con la speranza che porti qualcosa di meraviglioso! Auguri! :D

MOMENTO 56
Dubbi e Desideri...

Il bianco della neve si rifletteva sulla finestra. Dentro quella stanza faceva caldo, mente fuori il freddo era pungente. Si poteva sentire il vento soffiare violentemente e i passanti correre velocemente alle proprie abitazioni. Ogni tanto qualche bambini lanciava uno schiamazzo a qualcuno.
In quel seminterrato, al contrario, il calore emanato dai macchinari e dal riscaldamento creava contrasto con ciò che succedeva fuori.
La scienziata dai capelli ramati era da sola. Attorno a lei solo il silenzio. Solo, qualche volta, lo scoppiettare degli ingranaggi dei macchinari scientifici. Il respiro di Shiho era leggero e si diffondeva nello spazio, sperdendosi. La giovane si osservava attorno. Quanto le sarebbe piaciuto uscire fuori, godersi la neve. Poter sentire il proprio piede sprofondare nella neve, mentre i fiocchi, gentili e delicata, si poggerebbero sul suo viso pallido.
Shiho guardava la miscela che aveva davanti a sé e che ben presto sarebbe stata tramutata in polvere bianca per essere messa nei cachets bianchi e rossi che aveva pronti dentro una scatola beige. L'organizzazione ne aveva ordinati tantissimi. Nemmeno lei sapeva che cosa farci con tutti quelli. La polvere ottenuta dalla miscela sarebbe bastata per poche capsule, forse una decina.
Doveva mettersi al lavoro, ma non ce la faceva, le braccia rimanevano incrociate! Non riusciva a ragionare, la sua testa, come un treno, aveva cominciato a correre tra i ricordi e i pensieri, ma soprattutto tra i suoi desideri di evasione: voleva uscire da quella stanza calda e puzzolente e raggiungere il mondo fuori, che nonostante fosse stato freddo, sarebbe stato pieno di aria: voleva respirare.
Shiho si abbandonò completamente sulla sedia, sentendo che le rotelle sotto il suo peso l'allontanavano lentamente dal tavolo di lavoro.
Che cosa fare?
Ecco a che cosa pensava.
Come devo comportarmi?
Si chiedeva.
E' questa la mia vita?
Si martoriava con questa domanda: non aveva una risposta. Non aveva vissuto come gli altri bambini. Lei era speciale! Questo le dicevano i suoi genitori! Questo si sentiva dire da tutti quanti. La sua vita è stata un programma fatto da altri.
Deve continuare ad essere così?
Una lacrima uscì dal suo occhi e scivolò lungo la guancia. Non aveva nemmeno la forza di alzare la testa verso la provetta che conteneva la miscela verde. Non le importava più di quell'esperimenti a cui aveva dedicato tutta la sua esistenza, già dai tempi dell'università!
E' giusto comportarsi in questo modo? Essere così meschini? Sono io la creatrice di tutto questo... Sono io la responsabile. E' giusto che la vita mi sia negata, dato che io la sto negando ad altri.
Così si colpevolizzava. Lei aveva diretto il progetto e aveva creato uno dei veleni più mortali e introvabili di sempre. Sarebbe passata alla storia non come una grande scienziata, ma come una matta che ha tradito i presupposti della scienza e tutta la sua moralità. Aveva creato qualcosa per distruggere il genere umano e non per aiutarlo.
Alzò le braccia e si portò le mani alla faccia, coprendosi il volto dalla vergogna e per non mostrare i lacrimoni che scendevano velocemente lungo il fiume salino delle sue guance. Tutto era diventato nero, anche il suo sguardo.
All'improvviso... un colpo contro al finestra del seminterrato e il corpo di Shiho ebbe un sobbalzo. La ragazza guardò subito in direzione di quel colpo! E una voce angelica, di bambina si mise a protestare dolcemente
- Ehi, sorellona, non devi lanciare così forte! Tra poco rompi il vetro!- Quella figura innocente, candida e tenera, sparì dopo poco... una volta preso il pallone la sua immagine si allontano dalla finestra...
Sorellona... Sorellina... Sorella...
E fu lì!
Sì, capì in quel momento, in quell'istante, grazie a quel colpo che cosa doveva fare. Chi era lei. C'era qualcuno che le aveva detto una cosa diversa.
Akemi....
Shiho sorrise dolcemente e si alzò dalla sedia, lanciando un'ultima occhiata alla provetta che la stava fissando con sfida, come per vedere quale fosse la prossima mossa della ragazza, riflessa sul vetro e nel liquido verde: la sua creazione la stava fissando, ma Shiho, con disprezzo, voltò lo sguardo dall'altra parte e corse a prendere il suo cappotto.
Aprì la porta del seminterrato, del laboratorio dell'organizzazione e senza degnare di uno sguardo niente di ciò che c'era dentro, la richiuse alle sue spalle, salendo velocemente la tromba della scale, per uscire all'aria aperta, che l'accolse in un abbraccio forte, come per darle il bentornata!
Shiho era lì, in mezzo alla neve e il suo volto si colorò subito di rosso, mentre le sue labbra si piegarono in un sorriso e alle sue spalle il laboratorio, silenzioso e morto.
La scienziata mosse il primo passo e vide che dietro di lei le sue scarpe lasciavano la sua impronta. Era un sentiero: i suoi passi, il suo percorso....
Gli occhi della scienziata cercarono subito qualcosa e appena videro la piccola bambina con i capelli lunghi e biondi apri le sue labbra mostrando un sorriso a trentadue denti. Si piegò sulle ginocchia e prese un po' di neve, appallottolandola per bene e facendo una palla di neve tonda, sferica, lucente.... prese la mira e la lanciò contro la bambina, la quale rimase paralizzata e appena si girò e vide Shiho con quel sorriso sulle labbra non poté fare a meno di ridere anche lei, con la sua vocina angelica. Si chinò anche lei e fece una palla di neve lanciandola contro la scienziata, che prese a giocare seriamente con la bambina.
Shiho con i suoi piedi, il suo correre, il suo prendere la neve lasciava una traccia per terra, una strada... il suo percorso fuori da quel laboratorio. Il suo sentiero di vita. Per un momento tutto era svanito nel nero e il bianco aveva preso il suo posto.
 
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view post Posted on 21/2/2018, 15:15     +1   -1
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Super detective

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Mi scuso per non aver visto subito il nuovo "momento" postato

E c'è il mio personaggio preferito....Shiho :wub:

Tormentata dai dubbi e dalle sue cupe riflessioni chiusa nel laboratorio, ancora al lavoro per l'organizzazione nera, e poi finalmente alla ricerca della libertà

Molto bello il contrasto tra il 'nero' e il 'bianco' della neve, come una rinascita e ritorno alla vita

Questa raccolta si arricchisce ancora una volta di un bellissimo capitolo :)
 
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373 replies since 7/3/2012, 21:45   8356 views
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