Detective Conan Forum

La Morte Rossa

« Older   Newer »
  Share  
MAN_IN_BLACK
view post Posted on 2/5/2012, 21:11 by: MAN_IN_BLACK     +1   +1   -1
Avatar

Sicario dei MIB

Group:
Member
Posts:
2,244
Location:
Torino

Status:


Volete sapere la verità? Eccola :D!
P.S. per Secrom: non preoccuparti, l'avevo immaginato ;).

FILE XVIII:
LO SPETTRO:
Haibara tentò di scendere dal letto, mentre gli altri sopravvissuti la osservavano con apprensione.
«Scusa se ti abbiamo svegliata… il volume della nostra voce era troppo alto», proferì Ran, carezzando i capelli della bambina.
«Ti senti meglio, Ai?»
Solitamente non avrebbe permesso a Conan di chiamarla per nome, ma, in quel frangente, glielo permise.
«Il dolore al braccio persiste, ma almeno sono salva», costatò amaramente la scienziata.
«Stai tranquilla: qui siamo al sicuro... per ora.»
«Tra l’altro, Conan, volevo domandarti cosa ti avesse spinto a cercare riparo proprio qui», chiese la sua inconsapevole ragazza.
Il detective liceale scrutò Kogoro con sguardo incerto; Shinichi aveva sfoggiato le sue abilità deduttive soltanto per preservare la sanità mentale di quest’ultimo, ma, a quel punto, avrebbe desiderato evitare di aggiungere altri particolari e teorie per non destare sospetti sulla sua vera identità; tuttavia, era giusto che anche gli altri conoscessero le motivazioni delle sue scelte.
«L’albergo rappresenta il luogo più protetto dell’intera città: dopo aver telefonato al signor Okiya, ho notato i costosissimi sistemi di sicurezza e sorveglianza nascosti all’interno dell’edificio… a causa della presenza di tali meccanismi di difesa, per il fatto che il receptionist fosse l’unico addetto presente e per le sue inconsuete reazioni al nostro arrivo, la mia curiosità si è scatenata. Dopo l’incontro al ponte, le rivelazioni di Kogoro e il mio ritorno in questo posto, ho finalmente collegato gli indizi: il receptionist, che è, in realtà, il direttore dell’hotel, ha temporaneamente congedato il personale per liberarsi di eventuali testimoni scomodi (ad esclusione degli altri ospiti, già inclusi nel piano di Morte Rossa) ed eliminare Kogoro senza problemi, monitorando i suoi movimenti. Ha, inoltre, telefonato all’ufficio investigativo per attirare qui anche la figlia e i suoi amici, così come gli era stato ordinato, poiché il ricattatore aveva presagito la reazione impulsiva di Ran, che avrebbe sicuramente tentato di salvare il matrimonio del padre. Una prova della mia teoria è fornita dal fatto che Morte Rossa abbia riferito la nostra posizione a Kogoro durante l’incontro sul ponte: sapeva già che lo avremmo seguito. Le telecamere dell’albergo, invece, sono collegate, probabilmente, al covo del killer, permettendo a quest’ultimo di controllare ogni nostra mossa e agire con precisione e rapidità. Ci sta osservando persino ora.»
Kogoro e Ran sobbalzarono con orrore.
«Perché non ci hai avvertiti?», domandò Ran, trattenendo a stento le lacrime, provocate da un inquieto senso di oppressione.
«Era tutto collegato… ho partecipato consapevolmente al perverso gioco di Morte Rossa. L’unico modo per salvarsi sarebbe stato il confronto con il suo riluttante complice (come egli aveva pianificato), giacché desidera citare insanamente il famoso racconto di Edgar Allan Poe, La maschera della Morte Rossa. Ha optato per quest’albergo proprio per il numero delle sue stanze, che corrisponde alle sette ivi presenti.»
«Non credo di aver mai letto quella storia… qual è la trama?», chiese Kogoro.
«In una regione devastata da una terrificante e fatale epidemia, soprannominata Morte Rossa, il sagace principe Prospero decide di rinchiudersi all’interno di un’abbazia fortificata insieme ai cortigiani, alle dame, ai cavalieri e alle sue ricchezze, abbandonando il popolo alla disgrazia e alla devastazione. L’edificio, costituito da sette stanze, ornate e parate rispettivamente con colori differenti, diventa la sede di una costante e futile fuga dalla fine. Il principe, dunque, si crogiola con superbia nella vittoria e indice una festa mascherata per la compagnia scelta. Al rintocco della mezzanotte, un uomo, occultato da un vestito chiazzato di sangue e celato da una maschera cadaverica, si mostra impunemente al resto degli invitati nella prima sala. Prospero, furioso, insegue la figura fino alla settima camera, interamente velata di nero ed evitata, in precedenza, a causa dell’inquietudine che generava nei cuori umani, perendo urlante di fronte allo sconosciuto. Quando gli altri invitati bloccano la figura, scoprono che sotto la maschera non v’è alcun volto e, dunque, che la Morte Rossa è riuscita a entrare, condannandoli impietosamente alla fine.»
Quando Haibara, che si era intromessa improvvisamente nel discorso, terminò la narrazione, la verità apparve chiara.
«Quel pazzo sta solo giocando con noi… come ha affermato il messaggio, Kogoro rappresenta Prospero, che tenta vanamente di sottrarsi all’inevitabilità della sorte che egli ha decretato. L’SMS rivela, inoltre, che la Morte Rossa si è “introdotta nella mascherata”; in base a tale affermazione, possiamo dichiarare con certezza che uno degli ospiti è un infiltrato, un sicario del nostro nemico o addirittura lui stesso. In sostanza, quest’albergo è l’unico luogo in cui potevamo rifugiarci durante la distruzione della città, giacché il nemico desidera eliminarci in uno scontro diretto, senza nascondersi dietro ad anonimi ordigni. Vuole dilaniarci e cibarsi delle nostre anime.»

Edited by MAN_IN_BLACK - 2/5/2012, 22:45
 
Top
817 replies since 16/4/2012, 12:07   25186 views
  Share