Detective Conan Forum

La Morte Rossa

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MAN_IN_BLACK
view post Posted on 7/5/2012, 19:50 by: MAN_IN_BLACK     +1   +1   -1
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Sicario dei MIB

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Chiedo di nuovo venia per il doppio post (accidenti :doh:)... ecco a voi il file. Buona lettura!

FILE XX
UN UOMO SOLO
Shinichi trattenne la propria malsana furia, ingoiando i brani della moralità, che ribollivano crudelmente dentro l'encefalo e l'intero corpo, che pareva orribilmente teso.
«Questo è esattamente il gioco di Morte Rossa, non devo dargli questa soddisfazione…»
Dopo una breve pausa di riflessione, Conan cominciò a sogghignare silenziosamente, prorompendo infine in una fragorosa risata isterica che riempì il vuoto del contegno disperato che aleggiava nella stanza.
Haibara lo scrutò inorridita, cominciando a temere, per la prima volta, per la sanità mentale del detective, che non aveva mai dimostrato pensieri deviati o nevrosi. Kogoro, intanto, persisteva nella propria personale follia, totalmente incurante di ciò che avveniva intorno a lui.
«Maledizione… è il momento di iniziare a difendersi a oltranza, anche a costo di perdere tutto: ormai si tratta della nostra vita o della loro!», urlò Shinichi, il cui equilibrio razionale si stava disperdendo, riducendosi a un pallido ricordo.
Haibara si alzò, piangente, trascinandosi con lentezza verso Conan, che si accorse di lei solo dopo aver ricevuto un gelido schiaffo sulla guancia.
«Ma come... come ti permetti? Proprio tu, che mi hai salvata dall’oblio, dallo squallore, dalla violenza, dall’omicidio… proprio tu osi tradire ciò che è giusto? Io ti rispettavo, io ti…»
La scienziata s’interruppe e si voltò verso l’uscita, tentando di celare le copiose lacrime che rigavano il suo viso.
«Mi fai schifo!»
Un gelido timore avvolse la mente del detective liceale, opprimendo la sua brama di morte e i suoi funesti propositi. Conan spalancò gli occhi mentre la bambina si avviava zoppicando verso la porta.
«Ai… ti prego, fermati. Non so più che fare… se mi abbandonerai anche tu, non sarò più in grado di dominarmi, non sarò più nulla, mi perderò per sempre.»
La diciottenne rimpicciolita si fermò improvvisamente; Conan chinò il capo sconsolato e fissò mestamente il pavimento, finché non avvertì il tocco di una delicata mano, intenta a sollevare il suo mento. Conan si specchiò a lungo negli occhi di Haibara, prima che quest’ultima lo baciasse.
La silente aura di mistero della geniale donna impregnava l’inebriante candore della sua pelle, mentre intorno a loro l’orrore era ancora consumato, perseguendo se stesso in un eterno ciclo. Quando la bocca di Ai si separò infine dalla sua, avvertì di nuovo l’antica forza della sua volontà, rafforzata dai sentimenti contrastanti che lo carezzavano dolcemente.
«Ti ringrazio, Ai: ciò che hai appena fatto mi ha infuso di nuovo la speranza e l’energia che mi servivano… puntavi a questo, vero?», domandò Conan, sinceramente riconoscente verso Shiho, che sorrise, annuendo lentamente con il capo.
«Non deluderò la fiducia che hai riposto in me… che tutti hanno riposto in me», disse, prima di correre al piano inferiore. Haibara si diresse verso la porta, sdraiandosi tra le braccia di Ran, ancora svenuta, prima di sprofondare nuovamente nei suoi incubi.

«Dottor Agasa, setacci subito la casa alla ricerca di microcamere e distrugga quelle di sorveglianza. Aspetti un momento… che fine ha fatto Akira?»
«Non so come dirtelo, Conan… Akira si è lanciato all’inseguimento di quei due assassini con il pugnale e non siamo riusciti a fermarlo. Abbiamo anche sentito, in lontananza, due raffiche di mitragliatrici, seguite da un urlo maschile… temiamo il peggio.»
Mentre Agasa rispondeva alla domanda di Conan, gli altri ospiti si sorreggevano terrorizzati.
Il giovane detective sussultò. L’unico estraneo presente all’interno dell’albergo di cui si fidasse era morto, dilaniato dalla Morte Rossa.

Edited by MAN_IN_BLACK - 2/1/2019, 14:17
 
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