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La Morte Rossa

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MAN_IN_BLACK
view post Posted on 17/5/2012, 18:04 by: MAN_IN_BLACK     +2   +1   -1
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Sicario dei MIB

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A voi!
FILE XXIV
DANZA MACABRA
La donna si levò dinanzi al detective dell’impossibile, stagliandosi tra i pallidi raggi solari, che cominciavano timidamente ad addentrarsi all’interno della coltre di fumo, mentre la vastità della follia della Morte Rossa sfiorava silenziosamente la mente dell’uomo razionale.
«Lo senti? Lui ci guida… il Dio ci parla. Non declama cosa dire, cosa pensare o cosa fare… non ne ha bisogno: la sua mente e quella dei suoi alleati sono affini. Le voci effimere degli esseri striscianti non si dimenano più: tutto diventa muto, silente, futile. Lui mi ha amata, mi ha sedotta, mi ha protetta, mi ha violentata, mi ha svelato il vero senso dell’esistenza. Intorno a me danzavano gli umani scheletri, invitati inevitabilmente alla mascherata della civiltà nei loro abiti consueti.»
Conan pose lentamente il dito sull’orologio, continuando a guardare la folle, che sussurrava a se stessa le parole che il suo padrone le aveva ordinato di dire.
«Non capisci? Lui è l’unica speranza per ritornare nuovamente… veri.»
Wakana distolse lo sguardo da Conan, voltandosi verso la città.
«Dio, ascoltami: ho eseguito i tuoi ordini; anch’io sono parte della Morte Rossa!»
La donna estrasse rapidamente un pugnale dal vestito e lo scagliò contro Conan, che aveva puntato il mirino dell’orologio contro quest’ultima.
L’arma disegnò ampi archi nell’aria, scivolando armoniosamente verso la carne del detective, che crollò a terra. Prima che egli potesse aprire la bocca per urlare, una mano gli serrò le labbra.
«Arrogante, infimo, debole, ignorante, patetico. Non vedi? Siccome tutto il resto, la carne è passeggera e vulnerabile.»
La donna s’inginocchiò con regalità sull’inerme ed estrasse il pugnale dalla spalla di Conan prima di leccare avidamente il suo sangue, che ancora macchiava la lama, e incidere scientemente la propria lingua, mescolando il suo plasma con quello della vittima.
«Sarai legato a noi… per sempre.»
Detto questo, lo trafisse alla gamba.
La porta dell’albergo si spalancò improvvisamente.
Clarence e Hope si scagliarono verso la selva, imprecando e maledicendo il nome di Wood, che si stava precipitando all’inseguimento dei fuggitivi, che stavano tentando disperatamente di fuggire. Non appena Andrew uscì dalla porta, vide Hirai, intenta a torturare un bambino. Lo sguardo, inizialmente incredulo, s’incupì.
«Lascialo, maledetta… non ti permetterò di fargli del male.»
«Come scordarsi dell’eroe senza macchia e senza paura, del “cavaliere dalla trista figura”? Sei un’immagine così nobile e incompresa! Non ti crucciare: presto sarai di nuovo unito al cerchio universale.»
Un altro pugnale, nascosto sotto la calza, fu lanciato verso il collo del poliziotto.
Il grido strozzato si tramutò in un orrido fiotto di sangue, che macchiò rapidamente la polverosa strada, affrescandola con l’inquieto e quotidiano messaggio rivolto al mondo. Hirai strappò violentemente la carne dell’investigatore liceale ferito, sfilando l’arma da taglio e gettandola a terra, sicché Conan fissò con sgomento gli occhi terrorizzati di Wood.
«Vedi, detective? Quelli sono gli ultimi spasmi di disperazione, l’atto finale dell’illusione cui imponete il nome di vita. Voglio che tu lo veda morire.»
Una raffica di mitragliatrici spezzò il funereo silenzio.
«Cosa? Sono in anticipo… non importa!»
Wakana issò Conan, la cui mente stava cominciando a cedere al dolore insopprimibile, sulla schiena, lasciando i due pugnali sul posto.
«A quanto pare, dovrò correre più in fretta del previsto.»

Edited by MAN_IN_BLACK - 17/5/2012, 19:19
 
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