Detective Conan Forum

La Morte Rossa

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view post Posted on 16/5/2013, 15:43     +1   +1   -1
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Super detective

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Bel capitolo!
Mi e' piaciuta la lettera di Kudo, chissa' dove sara' ora?
In effetti hanno tutti perso alla fine...e Gin l'aveva profetizzato :D
Aspetto l'ultimo capitolo ( pero' mi manchera' sta fic :cry:)
 
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view post Posted on 16/5/2013, 16:01     +1   +1   -1
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Mente Enigmistica

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Anche questa volta in ritardo, chiedo umilmente scusa!
Allora, sono due file che veramente danno i brividi, per due ragioni totalmente differenti, perché in uno vediamo la morte del Titano e quindi la fine di un terrore e lo smascheramento totale di questo mostro, che alla fine dimostra di essere un comune mortale morendo sotto la volgarità delle armi da fuoco, dopo aver fatto un bellissimo discorso alla figlia che rivela l'essenza dell'anima in sé, nascosta nel profondo del proprio cuore.
Il secondo file, il penultimo (oh Dio, non voglio crederci!) è qualcosa di eccezionale, perché finalmente quest'aurea maligna, macabra che regnava per tutta la Fic qui si sciolta, lasciando spazio quasi ad una lirica dolce e rilassante, che lascia spazio a riflessioni profonde e benigne, senza più vedere la dominanza del nero delle anime dei personaggi: davvero un file brillante ed indimenticabile di tutta la Fic secondo me....

Adesso devo solo aspettare l'ultimo file, a quanto ho capito e quindi preparati ad una mia recensione, perché ce ne saranno da dire di cose ;D
Complimenti!!!!
 
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view post Posted on 16/5/2013, 18:29     +1   +1   -1
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Sicario dei MIB

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Grazie davvero, carissimi lettori: siete sempre gentilissimi :D.
Ah, è vero... la recensione di Quella Persona è ormai prossima (per l'esattezza, giungerà in seguito al prossimo file, cioé l'ultimo): sono davvero curioso di leggerla :shifty:.
Non mi sembra vero di essere arrivato alla fine dopo così tanto tempo :lol:!
 
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view post Posted on 19/5/2013, 18:39     +1   -1
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Sicario dei MIB

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Signore e signori (incredibile ma vero), siamo arrivati all'ultimo spoiler...
TITOLO: Il cerchio si chiude / COMMENTO: la verità è una sola...
 
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view post Posted on 22/5/2013, 21:16     +3   +1   -1
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Sicario dei MIB

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I can't stop loving you - Ray Charles
FILE C
IL CERCHIO SI CHIUDE

Non negare mai a te stessa la verità.
Non dimenticare.



Sera Masumi smise di rammentare le dolci parole che la madre le aveva rivolto anni prima, focalizzando la propria attenzione sull’attraversamento della rumorosa via di Tokyo.
Madre… tuttora non avrebbe saputo definirla diversamente: troppi nomi, troppi intrighi che avevano fatto solo del male a una persona che avrebbe amato la vita.
Era ingiusto non poterle rendere onore nemmeno dopo la morte: del resto, Ran Mouri era stata costretta ad abbandonarne il cadavere come richiesto da Kudo, che le aveva ordinato di attenderlo nei pressi del corpo e di allontanarsi, subito dopo un'esplosione, per portare all’ospedale l’ancora debole Ai.
Chissà cosa le avevano fatto e perché Shinichi aveva permesso che la prendessero, ignorando i sentimenti di tutte le persone che l’amavano... se l’era spesso domandato.
Dopo aver ottenuto tutte le possibili informazioni da Ai, Ran e Heiji, aveva collegato le due voci, udite da Ai quasi in stato d’incoscienza e assassine dello scienziato, alla sua sparizione: probabilmente, non volevano che lei e il marito fossero sottoposti ad analisi oppure li avevano prelevati proprio per lo scopo opposto… impossibile accertarlo senza avere tutte le carte in mano.
Più probabile era, comunque, la prima, considerando la presenza del modulo di rilevazione del battito cardiaco di cui la sorella le aveva parlato: sua madre lo aveva disattivato, impedendo definitivamente la diffusione della formula che tutti gli sciacalli volevano per soddisfare gli interessi di pochi.
Questo strano eroismo le sarebbe piaciuto... se si fosse rivelato vero.
La giovane procedette nella strada rumorosa e trafficata, concedendosi qualche momento di pausa dai ricordi per vedere le ultime notizie sugli schermi di un negozio.
Si continuava ancora a parlare del video di "colui che si è spacciato per Atsushi Miyano", trasmesso in diretta nella capitale e divenuto il fenomeno del momento ormai in tutto il mondo.
Per quanto la comunità scientifica fosse nel migliore dei casi estremamente scettica, una simile scena aveva destato l’attenzione della gente comune, che ora disquisiva per strada sulle occupazioni cui si sarebbe dedicata se avesse avuto secoli di vita. La storia era divenuta folclore, oggetto di pettegolezzi e d’inconcludenti battibecchi sulla vanità della vita della “povera gente, sempre schiacciata dai segreti del potere”.
Anziani e giovani si ritrovavano in un enorme gorgo d’ignoranza ed egocentrismo.
«Al mondo bisogna farsi i fatti propri e non pensare alle fandonie generate dai mass-media per un controllo facile delle masse degli idioti senza cultura», aveva detto un yuppie che ostentava la propria condizione sociale insieme a un collega vicino a Sera, facendo ben attenzione a incensarsi.
Sera chinò lo sguardo e si addentrò ulteriormente nella marea di cemento.
Non le importava: aveva ben altro per la testa.
Chissà cosa sarebbe accaduto se Atsushi avesse vinto; nemmeno Shiho aveva voluto darle una risposta precisa in occasione del loro primo discorso da vere sorelle. Forse il mondo, con il suo aiuto, avrebbe davvero sconfitto tutte le ingiustizie che l’egoismo caduco e mesmerizzante dell’umanità aveva generato… nessuno avrebbe potuto negarlo con totale certezza.
Non era importante, comunque: per ora le bastava sapere di non essere mai del tutto sola.
La sua “sorellina” voleva continuare a vivere come una normale bambina delle elementari, mentre, stando alle notizie ottenute dall’agente Jodie, fuggita con gli altri agenti FBI dal Giappone grazie all’aiuto di Akai, il suo fratellone si era ritirato in pace da qualche parte senza dire a nessuno le sue reali intenzioni; forse era persino lì vicino a lei, a pedinarla per controllare che non si facesse male… e chi poteva saperlo? A stento era riuscita a contenere il dolore per la perdita di sua madre, ma le presenze vitali di Akai e Ai le avevano nuovamente infuso la speranza di una vita felice, che ultimamente pareva mancare a Ran.
Dopo l’ennesima fuga di Shinichi, la figlia di Eri s’era chiusa in se stessa. Lei, Kazuha e il suo Heiji avevano fatto tutto ciò che era in loro potere per aiutarla a superare i traumi della morte di Sonoko e della nuova partenza di Shinichi per ignote destinazioni, ma era stato tutto vano: quando i suoi amici le parlavano, si ritraeva come se fosse persa in un mondo di fantasia, di progetti, di sogni, di speranze, di viaggi alla perenne ricerca del suo amato. Stando a quanto le aveva raccontato Ai, che ancora viveva nella bizzarra e accogliente dimora del dottor Agasa, Ran si fermava ogni giorno davanti alle macerie della casa dei Kudo, abbandonata dai suoi genitori dopo la notte della rivelazione. La gente si era sbizzarrita, divertendosi alle spalle della famiglia e del figlio, ora capro espiatorio delle frustrazioni del quartiere, sempre alla ricerca di nuovi zimbelli.
«Tanto per cominciare, i suoi genitori non dovevano farlo diventare un poliziotto, o quello che diavolo era… a furia di guardare la cattiveria in faccia tutti i giorni, ne diventi schiavo; per forza si è venduto per quella specie di esperimento alla televisione», aveva sentito dire da un’anziana signora del luogo la cui opinione era grandemente condivisa.
Sera Masumi inspirò profondamente l’aria malsana della città inquinata.
Che continuassero pure a parlare: niente era mutato nel suo cuore.
Nulla sarebbe mai cambiato.
 
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The Callender
view post Posted on 22/5/2013, 22:14     +1   +1   -1




Mi aspettavo qualcosina in più dall'ultimo capitolo, e anche da quello precedente come già affermato la settimana scorsa, in ogni caso ci hai sorpreso di nuovo visto che nessuno (penso) si attendeva un finale del genere :P
Che dire: i ricordi di Masumi risultano forti, "pesanti" anche da digerire ma sicuramente è sottinteso che si riprenderà per rifarsi una vita sociale, e lo stesso discorso per Ai/Shiho :sisi:
Se Atsushi avesse trionfato cosa sarebbe accaduto? Beh, di sicuro molta meno sofferenza in giro per il mondo xD
Riguardo alle malelingue o alle chiacchiere del popolo senza alcun fondamento, si vede anche qui che sono troppo suggestive per essere estirpate :lollo:

Mi sarebbe piaciuto più che altro se fosse stato approfondito il luogo e ancor più il motivo per cui Shinichi sia andato via, e magari con chi o se da solo, ma evidentemente ti piacciono i finali "in sospeso" o "aperti" tanto per far rimanere nella storia un'aura più "oscura" o thriller :asd:
Piccola nota conclusiva: alla fine i veri "trionfatori" dell'acerrima battaglia sono stati Ai, Ran, probabilmente Masumi e...Gin, che aveva preannunciato la "non vittoria" o la "falsa vittoria" di tutti i contendenti in gioco: quest'uomo ci ha stupito anche dopo la sua morte :lollo: :muhaha:

Eccoci dunque arrivati alla fine: questa FanFic mi mancherà senz'altro, anche se naturalmente la cosa che più conta è che abbia trasmesso dei valori importanti e abbia analizzato accuratamente tematiche concernenti la morte, il male e le contraddizioni di questo mondo.
Complimenti vivissimi autore! :D
 
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Subaru Okiya
view post Posted on 22/5/2013, 22:21     +1   +1   -1




Complimenti per tutta l'opera! I tuoi file hanno trasmesso molto oltre ad essere scritti benissimo :sisi:
 
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view post Posted on 23/5/2013, 07:02     +2   +1   -1
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Sicario dei MIB

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CITAZIONE (The Callender @ 22/5/2013, 23:14) 
Mi aspettavo qualcosina in più dall'ultimo capitolo, e anche da quello precedente come già affermato la settimana scorsa, in ogni caso ci hai sorpreso di nuovo visto che nessuno (penso) si attendeva un finale del genere :P
Che dire: i ricordi di Masumi risultano forti, "pesanti" anche da digerire ma sicuramente è sottinteso che si riprenderà per rifarsi una vita sociale, e lo stesso discorso per Ai/Shiho :sisi:
Se Atsushi avesse trionfato cosa sarebbe accaduto? Beh, di sicuro molta meno sofferenza in giro per il mondo xD
Riguardo alle malelingue o alle chiacchiere del popolo senza alcun fondamento, si vede anche qui che sono troppo suggestive per essere estirpate :lollo:

Mi sarebbe piaciuto più che altro se fosse stato approfondito il luogo e ancor più il motivo per cui Shinichi sia andato via, e magari con chi o se da solo, ma evidentemente ti piacciono i finali "in sospeso" o "aperti" tanto per far rimanere nella storia un'aura più "oscura" o thriller :asd:
Piccola nota conclusiva: alla fine i veri "trionfatori" dell'acerrima battaglia sono stati Ai, Ran, probabilmente Masumi e...Gin, che aveva preannunciato la "non vittoria" o la "falsa vittoria" di tutti i contendenti in gioco: quest'uomo ci ha stupito anche dopo la sua morte :lollo: :muhaha:

Eccoci dunque arrivati alla fine: questa FanFic mi mancherà senz'altro, anche se naturalmente la cosa che più conta è che abbia trasmesso dei valori importanti e abbia analizzato accuratamente tematiche concernenti la morte, il male e le contraddizioni di questo mondo.
Complimenti vivissimi autore! :D

Il motivo logico per cui Conan è partito è stato spiegato nel penultimo file da lui stesso:
CITAZIONE
Devi capirmi: non posso tornare indietro come Conan o Kudo… a lungo tutti mi cercheranno, avidi di risposte e verità.

In pratica, non può permettersi di farsi trovare dai governi né dalla stampa, giacché consentirebbe a tutti di appurare che Conan Edogawa era effettivamente Shinichi Kudo, permettendo così ad Atsushi di far capire al mondo che è effettivamente riuscito a ottenere l'immortalità (per ora, invece, pochi hanno creduto al video) :sisi:.
Per tale ragione, è stato costretto a "fuggire" lontano (magari con l'aiuto di due personaggi che erano già fuggitivi, come spiegava la prima saga :rolleyes:, ma queste sono solo ipotesi che si possono fare e comunque non necessarie).
Del resto, il finale stesso è lasciato alla soggettività del lettore: può pensare che Shinichi Kudo sia "sparito" per crearsi una nuova identità (dunque era effettivamente "l'ultima volta" in cui Ran stringeva Shinichi ;)), farsi trovare da Ran e assumere l'antidoto per vivere felicemente con lei come può ritenere che non si rivedranno mai più e Ran si ricostruirà una vita diversa (anche se, ovviamente, non molto lieta) oppure rimarrà sempre legata a lui pur senza cercarlo.
Parlavo di questo quando ho detto che avrei reso omaggio alla letteratura realista: la "realtà", come può essere concepita, non ha mai "fine": possiamo distorcerla e pensare di darle il corso che vogliamo, ma non possiamo davvero inscriverla dentro qualcosa di "temporaneo" come una storia, visto che è un continuum che va ben oltre le nostre possibilità :sisi:.
Spero di essermi espresso con chiarezza :).
Dov'è andato Shin? Capirai come non sarebbe sensato dirlo, a questo punto ;).
Grazie, Berni: anche tu mi hai trasmesso molto con i tuoi commenti psicologici e introspettivi :P.
CITAZIONE
Complimenti per tutta l'opera! I tuoi file hanno trasmesso molto oltre ad essere scritti benissimo :sisi:

Subaru, ti ringrazio infinitamente: sei tornato dopo un periodo d'assenza dimostrando una "fedeltà" di cui pochi lettori sono capaci... grazie davvero :D.

Edited by MAN_IN_BLACK - 23/5/2013, 08:22
 
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view post Posted on 23/5/2013, 09:44     +1   +1   -1
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Super detective

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Ed ecco l'ultimo capitolo.
Quindi Sera ora ricominciera' una nuova vita mentre Shiho rimarra' bambina e stara' con Agasa e i DB: per quanto riguarda Ran, secondo me rimane in questo stato quasi di shock a vita.
Non si sa quindi per certo dove siano andati Akai e Kudo....riguardo a quest'ultimo mentre leggevo ho pure pensato che fosse morto, invece e' fuggito chissa' dove, finale aperto insomma.
Un bel capitolo per una splendida fic :D
 
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view post Posted on 23/5/2013, 10:11     +1   +1   -1
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CITAZIONE (secrom98 @ 23/5/2013, 10:44) 
Ed ecco l'ultimo capitolo.
Quindi Sera ora ricomincera' una nuova vita mentre Shiho rimarra' bambina e stara' con Agasa e i DB: per quanto riguarda Ran, secondo me rimane in questo stato quasi di shock a vita.
Non si sa quindi per certo dove siano andati Akai e Kudo....riguardo a quest'ultimo mentre leggevo ho pure pensato che fosse morto, invece e' fuggito chissa' dove, finale aperto insomma.
Un bel capitolo per una splendida fic :D

Grazie, Sec... non mi dimenticherò mai di questa bella esperienza né dei tuoi commenti relativi alla parti degli intrighi, che puntualmente intuivi o addirittura scoprivi nonostante fossero, talvolta, piuttosto complicati (tra l'altro, ricordo che sei stato il primo lettore in ordine d'arrivo, dunque ti ringrazio per avermi seguito così a lungo :D!).
Ah, mi mancherà tutto questo :cry:.
 
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view post Posted on 26/5/2013, 08:56     +1   +1   -1
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Mente Enigmistica

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Ed ecco che dopo un po' di ritardo e di riflessione per questa recensione, anche io commento finalmente tutta la Fic nel suo complesso... Sperando che la recensione possa piacere, ma prima dico due parole sul capitolo in questione, come ho sempre fatto e poi passo alla mia recensione e valutazione del lavoro in sé.
Allora, questo capitolo è maestoso, sobrio e la poetica in certe parti viene a mancare per dare un aspetto molto più reale a quello che sta succedendo, il che mi piace da morire! E' un file davvero maestoso, nella sua semplicità, nella sua scorrevolezza nel suo rievocare gli eventi per l'ultima volta e concludere con una grande osservazione finale, dove tutto alla fine rimane superfluo per Sera, la quale conosceva la verità e la massa degli ignoranti rimane nella sua ignoranza.... Davvero bellissimo!

Adesso però passiamo alla recensione:

La Trama: Devo dire che tutte le mie prime impressioni sulla trama, cioè il fatto che la definivo lineare, senza troppi intrighi ed estremamente semplice sono andate a farsi benedire e sono state smentite quando a storia andava avanti, in ogni file, dopo la rivelazione di Akira la trama si intrigava sempre di più, i misteri aumentavano e la tensione saliva, scandita però sempre dal tuo stile poetico che dava sempre quel senso di astrattezza a tutta la storia, che man mano prendeva sempre una sua consistenza, si evolveva e cresceva assieme ai personaggi, raggiungendo il suo culmine nella parte finale, dove si era scatenato un caos totale e le parti d'azione prendevano il sopravvento su quelle più calme che poi sarebbero state scritte per ultime, con un intenso scambio di battute, di cui però dovrò fare un punto apposito.... Quindi una trama che parte facendoti credere che sia lineare, ma in realtà non lo è! Un ottimo lavoro, anche perché alla fine tutto si scioglie e nessun punto rimane oscuro, tutto perviene sotto gli occhi del lettore che può avere tutte le ben meritate risposte alla storia!

I personaggi: Qui posso dire solo due parole, in quanto la maggior parte dei personaggi sono del maga originale, ma mi è piaciuto il fatto che hai saputo caratterizzarli leggermente meglio di Gosho, nel senso che li hai fatti crescere, hai mostrato più a fondo le loro paure, entrando nella loro psiche, permettendo al personaggio di prendere coscienza della storia...
I personaggi che invece sono di tua invenzione sono a dir poco geniali ed inquietanti, tutti con una loro psicologia perversa che sembra non lasciar spazio a sentimenti come la pace, la libertà e l'amor per la vita: un incredibile psicopatia che aleggia in tutti i personaggi malvagi, che però hanno un loro scopo, quindi sono giustificati e non è cattiveria gratuita, ma cattiveria che ha uno scopo, seppur malato, ma ha uno scopo! Cattivi coscienziosi di quello che fanno!

Lo Stile: Ecco qui il punto al quale volevo arrivare e adesso posso esprimere tutti i miei elogi, ma anche quella piccola critica di cui ti accennavo tempo fa, che è proprio piccola, ma che ai primi tempi che leggevo la Fic mi faceva un po' storcere il naso (almeno adesso non ci saranno più misteri neanche da parte mia). Lo stile che hai adoperato è di una poetica fantastica che lascia davvero stupiti, anche se va molto a calcare sui lati oscuri del mondo, quindi i termini che usi sono molto duri, coinvolgo sempre la morte, la pazzia, e spiegano i personaggi in una maniera maestosa, ogni piccolo difetto o pregio veniva esposto con una bellissima lirica che mi lasciava a bocca aperta, un modo totalmente nuovo di vedere i personaggi, un nuovo punto di vista e soprattutto una narrazione degli eventi che tendevano a marcare ogni singola azione, ogni singolo dialogo con parole auliche, che variavano di capitolo in capitolo, come nel caso di Vodka, che la poetica più raffinata lascia spazio alla truce volgarità, il che mi ha divertito e ha creato un ottimo stacco con il personaggio, facendoci capire che Vodka non è poetico, non ha dei valori, è un personaggio volgare e sgradevole, una perfetta rielaborazione di ciò che DC è, ma in chiave lirica.
Ed ecco che ti faccio la mia piccola critica, che c'entra con lo stile, ma che riguarda un altro punto, inerente però al tuo stile di scrittura, cioè....
I Dialoghi: Sono maestosi, te l'ho detto almeno un centinaio di volte, mi hanno sempre lasciato a bocca aperta e mi ha trasmesso tante di quelle emozioni che davvero sono difficili da trovare in un dialogo, ma nei primissime file della Fic mi stupivo molto per il modo in cui certi personaggi parlavano, come ad esempio Kogoro, il quale si esprimeva in una maniera che non era tipica sua, con un linguaggio molto raffinato e poetico il che mi lasciava un po' a bocca aperta, come così anche Conan e gli altri. Sarebbe difficile e anche divertente vedere Kogoro che si esprime in quel tono nel manga e nella Fic mi aveva fatto un po' storcere il naso perché anche il modo di parlare di un personaggio è importante e i termine che Kogoro utilizzava non erano di certo suoi, ma alla fine i personaggi hanno abbandonato questo lessico così elaborato per finire a parlare come nel manga, sempre però mantenendo una certa dignità, quindi diciamo che la correzione sei riuscito a farla da solo e per questo mi complimento ancora di più: non so se sia sta deliberata oppure no, ma complimenti comunque!

Il Discorso tra il Boss e Conan: Per questi ultimi file, che racchiudono questo discorso ho dovuto per forza creare un punto a parte, perché solo questi capitoli valgono tutta la fic, in quanto non solo si mostra finalmente la vera natura del boss, le sue vere ragioni la sua vera identità, ma si ricostruisce, passo per passo, con riflessioni e narrazioni da parte del Capo tutta la storia dell'Organizzazione, tutti i misteri vengono a galla, mescolati in un unico grande intrigo che va sciogliendosi tra spiegazioni e argomentazioni, mostrando quanto i due personaggi, da diversi che vengono identificati, cioè uno come la nemesi dell'altro, in verità siano molto simili: è un ottimo lavoro letterario e poetico, che lascia sbalorditi appunto per il fatto che si nota come un cerchio largo che separa i due personaggi, ma alla fine questo cerchi di restringe e rimane solo una conclusione: non sono tanto distanti nella loro psiche e nel loro modo di pensare, ma sono diverse le cause per le quali decidono di agire! Messaggio maestoso per due personaggi epici!

Penso di aver detto praticamente tutto quello che c'era da dire, con elogi e critiche: spero che a te sia stato tutto di aiuto e sia stato tutto gradito e che non ci siano dubbi, in questo caso puoi chiedermi pure se vuoi un approfondimento e che parli di un punto in particolare che magari ho tralasciato, ma per concludere devo dire che tutta la fic racchiude l'essenza di DC nella sua poetica, valorizzando ogni momento e tutte le morti sono strazianti, perché tutta una vita scorre davanti agli occhi del lettore e alla fine solo egli può giudicare se quel personaggio se la sia meritata davvero la morte, perché esprimi tutto quello che una persona è nell'ultimo istante della sua vita, hai la capacità di mostrare il vero aspetto del personaggio soltanto il momento prima del suo grande riposo eterno, un lavoro da Maestro, i miei più veri e sinceri complimenti!

Anche la mia recensione finisce qui!
Be', questa Fic mi mancherà senza subbio, ma penso proprio che un giorno me la stamperò, così potrò leggermela in formato cartaceo ogni volta che vorrò!
Un vero Capolavoro della Fic, davvero Grandiosa!
Bravissimo e ancora.... COMPLIMENTISSIMI POETA!!!!!!!!!! :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
 
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view post Posted on 26/5/2013, 15:49     +1   +1   -1
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Sicario dei MIB

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Che messaggio, Lodo :D! So che non è professionale dirlo, ma mi sono sentito estremamente felice quando l'ho letto :lol:.
La critica che mi hai rivolto era assolutamente sensata, ma posso spiegare la motivazione per cui i dialoghi dei primi file avevano uno stile "bizzarro": il problema era la mia condizione di "anonimo" del forum.
Giacché non avevo ancora redatto alcuna FF fino a quel momento, temevo che i lettori più esigenti mi avrebbero etichettato come "scrittore incapace" o "volgare" se avessi utilizzato prematuramente termini come quelli apparsi nel file di Vodka da te citato :sisi:. Con l'andare del tempo, non ho più avuto bisogno di convincere i miei amati followers a seguirmi per il mero stile ricercato, bensì per ciò che davvero contava, la storia e i messaggi ;).
Spero di essermi espresso con chiarezza senza essere parso troppo arrogante o "timoroso" :asd:.
Hai persino trattato il discorso del Boss in un punto a parte! Che dire... sono lusingato :)!
 
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view post Posted on 23/4/2014, 16:50     +1   +1   -1
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Dopo tantissimo tempo sono riuscita finalmente a riprendere la lettura di questa storia.
Voglio fare moltissimi complimenti a MIB per aver saputo, file dopo file, portare avanti una storia complessa, personaggi strutturati splendidamente e una tensione sempre più crescente.
Un finale all'altezza delle aspettative!! Bravissimo!
Ancora tanti complimenti
 
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view post Posted on 24/4/2014, 08:41     +1   +1   -1
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Dea, ti ringrazio sinceramente per il commento e per il ritorno davvero inatteso e la costanza nella lettura a dir poco ammirevole (specialmente dopo così tanto tempo) :D!
 
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view post Posted on 4/8/2020, 20:23     +2   +1   -1
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Dopo molti anni, ho deciso, senza pensarci troppo sopra, di scrivere di getto un capitolo "aggiuntivo" di questa mia fanfic, cui dedicai tanto tempo e fatica, aggiungendo che, in futuro, avevo perfino pensato di dedicarne un altro ad Ai. Molte cose, fra cui il mio stile e il mio temperamento, sono cambiate e presumo che ciò risulterà ben chiaro a chi già mi conosce. In ogni caso, a chiunque di voi desideri leggere questo mio piccolo capriccio, io porgo i miei più sinceri ringraziamenti.


GLI ULTIMI RIMPIANTI



Il grande detective incompleto



Come ogni altra mattina, un giovane emaciato si unì alla lunga fila di cappotti e guanti laceri, in attesa del temporaneo tepore di un pasto dal sapore sempre identico, mentre l’aria, che si faceva ogni giorno più gelida, gli rammentava gli eventi quasi sbiaditi avvenuti svariati anni prima nella medesima stagione.
La figura tremante e solitaria sapeva già come avrebbe trascorso (o, per meglio dire, come avrebbe sprecato) la giornata: già si vedeva nascosta agli occhi di tutti, con le braccia avvolte attorno alle proprie gambe, sotto uno dei ponti della periferia di quella metropoli alienante in cui nessuno contava. Aveva imparato ad amare la vista del rivo sporco che non rifletteva nemmeno la sua ombra, in cui, del resto, non si sarebbe riconosciuta neppure.
Tale era l’esistenza di un fantasma, del tutto insignificante persino agli occhi dei passanti più poveri, che si affrettavano a tornare alle proprie umili stamberghe dopo aver raccolto quanto potevano dai cassonetti dei quartieri limitrofi per avviare l’ansia quotidiana della ricerca di un lavoro che non c’era.
Il sonno non avrebbe potuto dargli alcun conforto: ogni volta che le palpebre cedevano all’amara tentazione, gli sovvenivano le memorie familiari di coloro che, un tempo, lo chiamavano con il suo morente nome; tuttavia, le ultime due persone ad averlo conosciuto davvero lo avevano abbandonato, dopo essersi date a loro volta alla macchia, venendo meno a ogni promessa e speranza di compagnia. A causa loro, perfino i ricordi più puri erano segnati da delusione e rammarico.
In tutti quegli anni, nell’acqua scura gli era parso spesso di scorgere un angelo, intento a prenderlo per mano e condurlo fuori dal vuoto abisso in cui aveva scelto di precipitare, illuminando un sentiero fino a quel momento ignorato, affinché egli potesse risalire verso la superficie e ammirare ancora una volta un cielo limpido e sincero, non ancora avvelenato dalle nubi innaturali che ammantavano come un pesante sudario le distese di ferro e vetro dell’uomo.
Ormai faticava a ricordarne persino il volto, nonostante si sforzasse di collegare l’amato nome, quasi impercettibilmente ripetuto davanti al fiume che scorreva senza sosta, ai suoi contorni e tratti delicati e cari.
«Ran…»
Nella sua mente, la ragazza si era ripresa innumerevoli volte, si era sposata e aveva avuto anche dei figli, cui avrebbe donato tutto il proprio affetto. Chiunque fosse stato il marito, sarebbe senz’altro risultato migliore di lui, perché, a differenza sua, egli non l’avrebbe abbandonata, le avrebbe dato conforto e le sarebbe stato accanto. Quel fortunato sconosciuto avrebbe dedicato la propria vita a tutto ciò che egli aveva rifiutato ed ella, altrettanto colma di amore, lo avrebbe ricambiato.
Un miserabile come lui, invece, non aveva più alcun valore: la morte si era già impadronita di ogni sua azione e pensiero, relegando il suo guscio di carne in un eterno presente, in cui un’inquieta illusione era tutto ciò che lo separava dal salto nel definitivo ignoto.
«Io… io ti amo.»
Non poteva tornare da lei: l’arrogante genio dell’investigazione era morto… e tale sarebbe rimasto, perché ogni sua scelta aveva soltanto rischiato di distruggerla per sempre.
«Perché...»
Una voce roca interruppe il flusso dei suoi desideri.
«Scusa, ragazzo… ma qui c’è gente che aspetta. Vai avanti o lasci il posto?»
Senza voltarsi né replicare, colui che era stato Shinichi Kudo si separò dal gruppo e si avviò verso il ponte, mentre l’altro senzatetto scosse il capo, riconoscendo il medesimo atteggiamento che aveva con amarezza rilevato su tanti altri come loro prima che svanissero nel silenzio.
Il detective incompleto proseguì meccanicamente fino al suo angolo di solitudine, dove si fermò come preventivato e, dopo qualche minuto, si addormentò.
Quando egli riaprì gli occhi, il sole si era levato e la fame era tornata come sempre a reclamare quanto le spettava, impedendogli di accorgersi della persona che attendeva di fianco a lui.
«Shelling Ford... per uno che non vuole essere trovato, hai scelto una nuova identità troppo strana.»
Lo spettro delle strade non rispose né alzò lo sguardo: troppe volte aveva udito la sua voce per poter credere ancora alle falsità dei sogni.
«Sai, in tutti questi anni non è stato per niente facile seguire gli indizi che mi hanno portata da te… mi sa che non sono proprio adatta a questo genere di cose. Anche se i miei genitori e i nostri amici hanno fatto di tutto per darmi una mano, li avevi preparati in modo che soltanto io potessi decifrarli per intero e ritrovarti qui. Una vera impresa, non c’è che dire.»
Ancora una volta… sarebbe rimasto solo.
Una sensazione di gelo lo costrinse a reagire e girarsi, ritrovandosi di fronte a una lattina rossa, stretta con forza dalle lisce dita di una donna.
«Sposami.»

Edited by MAN_IN_BLACK - 6/8/2020, 14:27
 
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