Per concludere questa splendida esperienza, ho scelto di concludere i capitoli aggiuntivi con un capitolo breve, proprio come quello che la inaugurò, incentrato su un certo inventore
.
Ancora una volta, ringrazio di cuore tutti voi e prendo definitivo congedo con sincera commozione da una storia cui ho dato molto, ma che mi ha restituito ancora di più.
GLI ULTIMI RIMPIANTI
Albe e crepuscoli
Io sono vecchio: ormai non c’è un istante in cui non senta di essere di troppo, un peso che sa di dover essere abbandonato ai flutti dell'oceano, ma ancora indugia.
E sempre più spesso mi capita di sognare i tuoi genitori, Ai.
Ai… ricordo che fui io a darti quel nome, sicuro che ti avrebbe portato a una felicità nuova e ti avrebbe permesso di ricominciare, ricordandoti ciò che eri stata senza perderti di nuovo.
Quando la incontro, tua madre mi ringrazia per averti cresciuta come si deve e si scusa tanto.
Tuo padre non parla, ma resta sempre fermo e in disparte, come se non sapesse cosa dirmi; se si muove, è solo per dirigere il proprio sguardo verso un orizzonte lontano con il volto rigato da timide lacrime di rimpianto.
Talvolta, mi capita di voltarmi con lui e guardare verso il mare, riempiendomi i polmoni con un’aria fresca e dolce, che mi chiama con amore a sé, mentre i tuoi genitori mi abbracciano.
Ultimamente non riesco più a giudicare le loro ombre sincere: se non fosse stato per loro, forse anche la mia vita e la mia casa sarebbero state vuote.
Vedere i tuoi figli, con i loro occhi sognanti, mentre giocavano spensierati con quelli di Ran mi ha salvato da quella giostra di anni tutti uguali in cui mi ero rinchiuso, nella speranza di un futuro che non sarebbe mai giunto senza di voi.
Fusae, ti aspetterò con pazienza sotto i nostri alberi, contando le foglie una ad una, finché non ripercorreremo quella strada ancora una volta insieme.
Edited by MAN_IN_BLACK - 19/9/2020, 09:38