| ù.ù dopo molto tempo ecco il capitolo 3 scritto dala socia, ma visto che il suo computer ci ha lasciato, lo posto io!
Capitolo 3: Sensazioni?
Il cielo era limpido, senza alcuna nuvola, e il sole risplendeva, inondando con la luce dei suoi caldi e pungenti raggi tutti i tetti, i palazzi, le case e i giardini della città.
Un sottile venticello aleggiava per le strade di Beika, percorreva gli incroci, ogni marciapiede per poi soffiare dispettoso sul viso dei passanti indaffarati a chiacchierare con i propri amici, sbraitare sul cellulare, controllare la borsa della spesa…
Un gruppetto di ragazzini procedeva spedito per il parco ridendo allegramente. Due della combriccola stavano uno a fianco all’altra e scrutavano quel manto celeste che li sovrastava, in silenzio.
<< giornata meravigliosa per la fioritura dei ciliegi, non credi? >>
<< uhm? Oh, sì, hai ragione Ai…>>
Conan era perso nei suoi pensieri, lo si capiva dal suo sguardo mentre gli occhi azzurri osservavano ogni particolare del paesaggio… Cambierà mai? Ai non credeva proprio. La bambina dai capelli ramati continuò a camminare, respirando l’aria fresca portata dal vento. Intanto Genta, Ayumi e Mitsuhiko ridevano felici.
Una normalissima giornata di primavera. Ma per quanto poteva durare questa quiete?
Ai sentì una strana sensazione, come se uno di loro fosse proprio lì… Si voltò più volte, doveva accertarsene, non era possibile, era troppo provare anche per giorno un po’ di pace?! Cercava disperata chi potesse essere, poi si appoggiò alla vetrina del negozio di giocattoli e sbiancò in volto, gli occhi dilatati dal terrore, mentre una goccia di sudore le percorse la fronte. E se fosse lui? Ai come avrebbe fatto? Guardò ancora in giro, non riuscì a vedere nessuno… A parte due persone in moto.
Conan capì al volo e corse dalla ragazzina.
<< che cosa succede Ai? >>
<< Sono qui, sono qui…>>
Il ragazzino guardò in giro e vide anche lui due persone in moto. Erano esattamente davanti l’incrocio.
Conan riuscì a vedere Kir, riconoscendola dalla moto, ma l’altra? Chi poteva essere?
Kir ci parlava tranquillamente, quindi doveva far parte per forza di loro… La persona si girò di scatto verso Conan e Ai. Nonostante indossasse un casco nero, il ragazzino avvertì lo sguardo del’individuo puntato su di lui.
Dopo un po’, distolse l’attenzione da Conan, disse qualcosa a Kir, poi, fregandosene del semaforo rosso, sfreciò con la moto nera tra le macchine, suscitando proteste da parte degli automobilisti arrabbiati. Kir sospirò, commentando:
<< non può correre così, accidenti!>> e partì pure lei, sparendo nel traffico.
<< Raaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaan! >>
<< Ma che urli!>>
Ran vide la sua migliore amica ansimare, poi ricominciò a parlare a macchinetta appena riprese fiato.
<< Un ragazzo nuovo, viene in classe nostra! >>
<< Comeee??>>
Un altro allievo?? La curiosità era diventata fortissima e Ran chiese a Sonoko se per caso lo avesse visto.
<< Meno di zero, chissà dove sarà?! >>
<< Accidenti!>>
<< Ti pensi se è uno tutto brufoli?>>
<< Uhm?>>
Da quando Sonoko era diventata pessimista? Di solito era sempre la prima che sperava in meglio…
<< Come mai pessimista?>>
<< Bah, oggi non è la mia giornata, poi mi sa che che questo qui non sarà il massimo…>>
<< Stavate parlando di me? >>
Si sentirono dei passi, Ran e Sonoko si voltarono e videro un ragazzo alto, dalla pelle leggermente abbronzata, occhi color zaffiro e qualche ciuffo biondo che cadeva armonioso sulla fronte. La maglietta bianca rimaneva aderente ai pettorali e, inoltre, metteva in evidenza il bel collo. L’attraente ragazzo mise le mani nelle tasche dei jeans e continuò a presentarsi, sorridendo sereno.
<< Hiromi Baiko, ma potete chiamarmi solo Baiko… >>
Fece un inchino e baciò la mano di Sonoko che divenne rossa come un pomodoro.
<<oh, scusa per prima, non sapevo che…>>
<< stessi ascoltando? Stai tranquilla, non è niente. Mi sapete dire dove posso prendere la divisa? >>
Baiko girò la testa spaesato, così Ran gli indicò un edificio accanto all’entrata del liceo.
<< ecco, lì c’è la sartoria, ti prenderanno le misure, poi…>>
Ran venne interrotta dal Sonoko che, ammiccando, disse:
<< ma se vuoi puoi restare anche così, non serve la divi…>>
<< SONOKO!>>
Che situazione imbarazzante! Baiko non era irritato, anzi, rideva.
<< siete simpatiche, spero di ritrovarvi in classe, sapete? >>
Il ragazzo fece il baciamano alle due amiche, poi si avviò verso la sartoria.
<< per fortuna che doveva essere brufoloso, eh? >>
<< ho… ho visto un.. un angelo leggermente abbronzato! >>
<< sì sì, e le ali dov’erano? >>
<< sotto la maglietta bianca!>>
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