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When I promise you, Scritto da EleKidda e da Sophie Vyneyard

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SophieVineyard
view post Posted on 17/5/2012, 13:53 by: SophieVineyard     +1   -1




Al volo capitolo 4!!!

CAPITOLO 4: LA VILLA NELLA NOTTE
Un’elegante moto nera sportiva si fermò davanti ad una lussuosa villa color della notte. Una ragazza scese abilmente e si tolse il casco, liberando i lunghi capelli color pece mossi dal vento. Il folto ciuffo che copriva l’occhi destro scendeva ribelle e sottolineava l’alone di mistero attorno alla ragazza. Indossava un cappotto di pelle nero aperto, una canotta violacea sotto e dei pantaloncini attillati di vernice. Cominciò a camminare verso l’enorme portone, mentre il rumore dei tacchi a spillo riecheggiava nell’aria, la ragazza suonò tre volte e una voce profonda rispose.
<< chi è? >>
<< Brandy >>
Il portone si aprì lentamente.
La ragazza entrò e percorse il lungo corridoio pieno di candelabri e ritratti di figure importanti del passato. In fondo al corridoio c’era una porta rossa come il sangue decorata con una scritta argentata molto famosa tra gli uomini in nero: “A Secret Makes A Woman Woman”.
Brandy aprì la porta e si trovò davanti una bionda provocante seduta davanti a un grande computer. Vermouth spostò la sigaretta dalla bocca per salutare l’ospite e girò la sedia verso la giovane.
<< ti aspettavo >>
<< come te la passi Sharon? >> chiese la ragazzina appoggiandosi alla parete opposta alla bionda.
<< da quando mi chiami per nome, Brandy? >>
<< boh, mi gira di chiamarti così, tutto qui >>
<< oh, va bene, come preferisci, Chiiko. Sigaretta? >> chiese la bionda porgendole un pacchetto ancora pieno. La giovane ne prese una e l’accese con l’accendino che trovò sul tavolo che aveva a fianco.
<< ho visto il ragazzo sveglio questa mattina…con Sherry >> disse Chiiko espirando una manciata di fumo << ero con Kir, all’incrocio principale di Beika. Non pensavo si fosse ridotto così.. avevi ragione, l’APTX fa solo che danni. >>
Vermouth sorrise fiera e si girò verso il computer dando le spalle alla ventenne. Cliccò qualche programma o cartella ed entrò nel database. Mentalmente, Chiiko cominciò a leggerli: “Gin, Vodka, Vermouth, Chianti, Korn, Kir, Campari… Brandy… “
Tutti i membri dell’organizzazione! Ma cosa…
<< Korn, Chianti e Campari mi vogliono morta per vendicare Calvados e Gin non vede l’ora di piantarmi una pallottola in mezzo alla fronte. In poche parole se non ci foste tu e il Boss, a quest’ora riposerei in pace 10 metri sotto terra >>
Brandy cominciava a preoccuparsi, non sapeva dove Vermouth volesse arrivare. Non capire era la cosa che sopportava di meno: il suo orgoglio smisurato pretendeva che lei le desse una spiegazione.
<< sai che mi da fastidio non sapere le cose. Mi stai cominciando a dare sui nervi. Ti sono fedele, ma a volte non ti capisco proprio! >>
<< lascia stare, ne riparliamo un altro giorno>> con la coda dell’occhio guardò lo schermo che segnalava l’ospite indesiderato << è arrivato Campari a prenderti>>
Brandy fece un sorriso soddisfatto e spense la sigaretta nel posacenere ormai terminata.
<< ricordati ciò che ti ho detto, Chiiko. Ah, fai attenzione oggi >>
<< uccidere un imprenditore non è difficile. Mi hai addestrata per questo >>
Vermouth fece una smorfia come per dire “mi fido di te”. Chiiko salutò la bionda e chiuse la porta dietro di se.
<< be careful, my little devil. I trust you * >> bisbigliò Vermouth quando… la ragazza se ne andò.
La giovane percorse di nuovo il lungo corridoio e varcò il portone principale. Ad attenderla, un ragazzo appoggiato alla sua Ducati rosso fuoco. Teneva gli occhi color del mare puntati su di lei mentre il vento scompigliava i pochi ciuffi biondi che non erano coperti dal cappello nero. Le braccia incrociate e il sorriso compiaciuto lo rendevano irresistibile.
<< perché sei qui? >> chiese lei.
<< non posso venire a prendere la ragazza più affascinante del mondo? >> chiese avvicinandosi in modo provocante.
<< ma certo tesoro >> rispose lei prendendogli il colletto della camicia.
Erano vicini circa 10 cm, lui attratto da lei, lei attratta da lui. Ma era una di quelle relazioni… “stronze”. Ricche di passione, sguardi provocatori e parole seducenti. Ma a loro piaceva così.
Con un’eleganza impareggiabile, Chiiko salì sulla moto e si mise il casco, lasciando i lunghi capelli svolazzare al vento. Campari la osservò in silenzio, inspirando la bellezza che la ragazza emanava.
<< perché sei salita sulla MIA moto? >> chiese Campari curioso.
<< problemi? Tanto la nostra meta è la stessa >>
Campari si sedette sulla Ducati davanti alla giovane, mentre lei cingeva le mani attorno al cecchino per non cadere. Il biondo divenne tutto rosso in volto, ma la ragazza non lo vide perché anche lui indossava il casco.
Il ragazzo accese la moto e partì prendendo la strada che passava poco distante dalla villa.
L’aria gelida accompagnava i ragazzi verso la loro meta, mentre lo sguardo di Campari si posò sul braccialetto fatto di conchiglie che portava la giovane al polso.
 
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