Ed eccomi nuovamente ricomparire, dopo tanto, nel forum...
Vi dirò, questa shot non è proprio un granchè, ma spero che a voi piaccia.
La Principessa Spaziale e il Principe Ninja
Nella scuola elementare Teitan si stavano tenendo i soliti preparativi per la festa di primavera che ci sarebbe stata di lì a poco. Ogni classe avrebbe partecipato in una maniera diversa alla grande manifestazione, che attirava sempre molta gente, e non solo i genitori degli alunni.
In una classe in particolare, incaricata di organizzare la recita per lo spettacolo teatrale, si discuteva sulla rappresentazione da fare.
« Io suggerisco la bella addormentata nel bosco! »
« No, no è meglio Biancaneve! »
« E che ne dite di Cenerentola? »
« O la Sirenetta! »
Avevano iniziato a proporre le bambine, entusiaste.
« Perché dobbiamo fare sempre storie da femmine? – si lamentò un bambino. – Sta volta scegliamo una storia in cui ci sono robot spaziali che combattono draghi meccanici! » suggerì.
« Oppure una storia di ninja! »
« O di mostri e alieni che invadono la terra! »
Ognuno consigliò la propria idea, ma non era stato ancora trovato un giusto accordo: i maschi non volevano storie da femminucce, e le bambine, a loro volta, non avevano intenzione di recitare in una storia piena di mostri, robot o fantasmi.
« Non è giusto! Finiamo sempre per fare qualche favoletta sdolcinata! » urlò qualcuno.
« Sempre meglio delle vostre idee assurde! »
La lite cominciò e il caos regnava sovrano…
Due ragazzini, spostatisi all’ultimo banco appositamente per allontanarsi il più possibile da quel casino, stavano in silenzio, annoiati.
« Mi chiedo per quanto andrà avanti questa storia…» disse il bambino con gli occhiali.
« Forse fino all’infinito. I bambini non si stancano facilmente. » proferì invece la bambina bionda al suo fianco, impegnata a leggere una rivista di moda.
« Ok, allora chiediamolo ad Ai e Conan! » esclamò una voce improvvisamente. I due, tirati in ballo, si voltarono verso la folla scalpitante, che però in quel momento si trovava in un silenzio tombale.
« Conan-kun! Tu cosa preferisci? Cenerentola o Biancaneve, o una stupida storia di robot? » gli chiese Ayumi.
« B-beh io…» il ragazzino lanciò un’occhiata supplichevole alla bambina al suo fianco, per cercare aiuto. Ma quella sorrideva quasi…divertita, mentre continuava a leggere la propria rivista.
« Allora, Conan? – chiese stavolta Mitsuiko. Poi si rivolse ad Ai – E tu Haibara-san? Cosa ne pensi? »
Stavolta fu Kudo a ghignare: « Già, Haibara. Tu cosa proponi? »
Tutti la guardavano curiosi della sua risposta, ma lei – anche se all’inizio presa in contropiede – rispose pacatamente: « Perché non mescolate tutte le vostre idee e ne tirate fuori una storia originale? »
Il silenzio regnò per qualche minuto, fin quando un urlo generale di approvazione si levò nell’aria. Finalmente era stato trovato un accordo, e i due poterono tornare alla “tranquillità” del loro banco.
« Visto? Non ci voleva poi molto. Bastava un po’ d’ingegno. Mi hai deluso tantei-kun…»
« Ah, spiritosa. Ma almeno grazie a te non ci daranno più fastidio. » disse stendendo le braccia sul banco.
« Tu dici? » chiese la scienziatina osservando alcuni dei bambini tornare alla carica:
« Edogawa-kun! Haibara-san! Fareste il principe e la principessa della storia? »
E non accettarono un No secco come risposta…
*
Finalmente le lezioni erano finite. O meglio, finalmente era giunto a termine il caos infernale! Mai come in quel momento Shinichi aveva preferito ascoltare una lezione elementare sulle divisioni a due cifre, piuttosto che sorbirsi tutta la mattinata gli urli e le grida dei bambini.
Naturalmente, dopo che alla fine era stato deciso cosa rappresentare, era nata una nuova discussione su chi avrebbe interpretato chi, e gli strilli non avevano fatto che aumentare! Per non parlare del fatto che l’avevano obbligato a recitare il ruolo del principe…
« Non ci credo. Ci hanno letteralmente costretto a partecipare alla recita! »
« Inutile che ti lamenti, Kudo. Ormai ciò che è fatto è fatto…- proferì rassegnata Haibara. Nemmeno a lei andava giù il fatto di dover recitare. Però… – Chissà, potrebbe essere divertente! » disse quel che pensava.
« D-divertente?! – esclamò osservandola stralunato – Chi sei tu? E che ne hai fatto della vera Haibara? »
« Ah ah…molto spiritoso Kudo. Io dico sul serio, potrebbe davvero rivelarsi qualcosa di piacevole. Almeno potrebbe distrarci un po’ dalle nostre preoccupazioni. »
« Beh, forse hai ragione ma…è imbarazzante! »
« Dì la verità, hai solo vergogna di farti vedere da Mouri in calzamaglia! » lo prese in giro Ai.
« Ah, ma sta zitta! »
*
Finalmente, non dopo qualche altro litigio, la trama e i personaggi vennero definitivamente scelti. La storia parlava della principessa di un pianeta lontano che, per scappare dall’attacco di alcuni robot dell’esercito nemico, si rifugia sulla terra. La giovane viene poi ritrovata svenuta nel grande giardino reale del regno dei ninja. Il principe dei ninja e la principessa dopo poco si innamorano, ma il loro amore è ostacolato sia dai continui attacchi di robot e mostri che inseguono la giovane, sia dal re, che ha già promesso in sposa al figlio un’altra ragazza. Ma questa ragazza è in realtà una strega malvagia che non accetta il rifiuto del principe, e scatena in tutti i modi la sua ira. Alla fine, dopo le varie battaglie che i due giovani dovranno affrontare, riusciranno a stare insieme grazie all’aiuto della gemma dei desideri.
« Allora? Non vi pare grandiosa? Si chiama “La principessa spaziale e il principe ninja” »
Tutti i bambini guardavano quelli che avrebbero dovuto interpretare i protagonisti in attesa di una risposta.
« E noi…dovremmo rappresentare questa roba? » chiese un Conan alquanto sconcertato.
Aiumy lo guardò triste: « Non ti piace Conan-kun? »
« Ecco…» il ragazzino non sapeva come risponderle. Infondo era pur sempre una bambina!
« A te piace, Ai-chan? » si rivolse poi ad Haibara.
« La trovo una trama originale. »
« Davvero? »
« Si. »
« Che bello! Bene, allora la recita si fa! » esclamò. Tutti esultarono.
Ai si voltò verso Conan: « Sei un insensibile, sai? »
« Ehi! Senti un po’ chi parla! – Haibara lo guardò di traverso, e lui si zittì su quell’argomento. Poi parlò di nuovo – Ma dico, davvero sei disposta a recitare una cosa simile? »
« In realtà lo eviterei volentieri ma…ormai non c’è modo di tornare indietro. Non ci resta che interpretare i due principi innamorati…»
*
Le prove e operazioni per scene e costumi cominciarono subito. Tutti si misero a lavoro; ognuno svolgeva il proprio compito entusiasta. Tutti tranne i due rimbambititi…
In quel momento stavano provando la scena in cui i robot – naturalmente non a grandezza naturale - erano giunti sulla terra per rapire la principessa, e il principe stava dando tutto se stesso per sconfiggerli.
« Hem…tranquilla principessa! Questi…questi robot presto diverranno…diverranno…ehm…»
« Spazzatura! Diverranno spazzatura! » gli suggerì Mitsuiko.
« Ah si! Hem…non temere, presto sarai salva! »
« Oh, mio principe! È pericoloso! Non andare! Non lasciarmi sola! » lo pregò la principessa.
Il giovane cavaliere si voltò e le si inginocchiò di fronte: « Non aver paura – pronunciò posandole una mano sul viso. – Ti prometto che…io ti salverò e…»
Una risata fragorosa lo interruppe nel bel mezzo della battuta: « No! Ti prego! Se fai quella faccia così seria non resisto! » disse Ai ridendo a crepapelle.
« E che faccia dovrei fare, scusa? » le domandò imbarazzato. Ma quella continuava a ridere.
Mitsuiko sospirò: « Ok, a quanto pare per ora è meglio che voi due facciate una pausa. Ne approfitteremo per aggiustare la scenografia. » ordinò come un vero regista.
I due “bambini” non se lo fecero ripetere due volte, e colsero l’occasione per allontanarsi e uscire dalla classe, in cui si stavano tenendo i lavori.
« Visto? Avevo ragione. Questa recita si è rivelata divertente. » proferì Haibara ripensando all’espressione di Kudo.
« Beh, per te forse. Io mi sento in imbarazzo! Ma come fai a rimanere così impassibile? »
« Ricorda che è solo una recita elementare. Non trovo il motivo per cui essere nervosi…»
Il piccolo Conan trasse un sospiro. Si, Haibara aveva ragione. Però doverla guardare in quel modo, insomma, lo metteva in soggezione!
« Tra l’altro se ridi ogni volta che assumo un’espressione seria la recita non finirà mai…»
« Non prendertela con me, se non sai nemmeno fare una faccia seria come si deve. »
« Che vorresti dire? »
« Che non sai recitare. »
« M-ma se è quello che faccio tutti i giorni! »
Haibara fece spallucce, poi si appoggiò al muro. Conan le si avvicinò e, con aria di sfida, le disse:
« Visto che sei così brava, perché non mi fai vedere tu, come dovrei recitare? »
Ai lo guardò con finta aria superiore: « Ok. Se è quello che vuoi ti accontento…»
Prese la mano di lui e iniziò a guardarlo intensamente negli occhi. Assunse un’espressione malinconica ma naturale, poi parlò: « Mio principe, fatelo per me, non andate! Se vi perdessi anche per me sarebbe la fine! Io…non posso più vivere senza di voi! – fece una pausa e abbassò la testa. Poi la rialzò di scatto – Ti amo! » concluse quasi con le lacrime agli occhi.
Conan rimase a guardarla, confuso. Come riusciva ad essere così spontanea? Poi la vide avvicinarsi sempre più al suo viso, lentamente: « C-che fai? »
« Beh…dopo questa parte c’è il bacio…» proferì, con un tono che a Shinichi sembrò…forse…sensuale?
« C-c-che? M-m-ma n-non esiste! H-Haibara! »
« Shh. Se vuoi recitare sul serio non bisogna saltare alcuna scena. Ed ora zitto. » ordinò.
Conan vide le labbra di lei accostarsi pericolosamente alle sue. Perché non si spostava?
Strinse gli occhi, non riuscendo a fare altro.
Sentì un soffio sulla bocca e le parole « Just Kidding! » pronunciate da Ai.
Quando Kudo riaprì gli occhi, tutto rosso per l’imbarazzo, la vide sghignazzare di gusto.
« H-Haibara! Sei la solita, tu e i tuoi stupidi scherzi! Avrei dovuto capirlo, dato che nella recita non c’è alcun bacio…»
« In realtà c’è. È nell’ultima scena…»
Conan incrociò le braccia: « Non ci casco di nuovo. »
Ai lo imitò: « Fai come vuoi, ma visto che non mi credi guarda il copione! » proferì, per poi voltarsi e andarsene.
« C-che? Ehi, dove vai? »
Quella, senza girarsi, gli rispose: « In bagno. Vuoi venire con me? »
« Ah! Smettila! »
*
Il giorno della festa arrivò, e con esso quello della recita. Alla fine, se pur con qualche fatica, Conan era riuscito ad imparare tutte le battute e Ai a non ridere per le espressioni del ragazzo.
« Forza! Manca poco! Indossate questi! » Kaori, una delle tante bambine della classe, porse a Conan e Ai i loro costumi e li spinse nei camerini. Quando il primo uscì una risata generale si levò tra i bambini. Kudo indossava un abito che era un incrocio tra lo stile ninja e quello “principe azzurro” ed era verde e marrone.
« Ecco…ci mancava solo l’abito ridicolo…»
Ayumi lo avvicinò: « Ma no, Conan-kun. Secondo me ti sta davvero bene! »
La seconda ad uscire fu Haibara. Il suo abito non era il classico da principessa, ma nemmeno una tuta spaziale: il vestito azzurro le arrivava fin sopra le ginocchia e le maniche erano a sbuffo. Aveva poi dei guanti corti, argentati e lucidi, e degli stivaletti simili. I capelli erano raccolti da un fermaglio a forma di coccinella azzurra e argento.
« Come sto? » chiese.
« Ah! Ai-chan stai benissimo! Sei bellissima! » le disse Ayumi.
« S-si Haibara-san, stai davvero…davvero bene! » aggiunse Mitsuiko.
« Ah si? Tu cosa ne pensi, Edogawa-kun? » domandò poi al principe ninja. Il diretto interessato la guardava curioso. Certo, non poteva dire che non stesse bene, ma indosso ai bambini andava bene tutto – eccezion fatta per il vestito che stava indossando lui. Tuttavia Haibara non era una vera bambina e, magari, immaginando l’insieme in proporzioni maggiori, con la gonna più corta e le gambe più lunghe beh…di certo il risultato era migliore.
« Allora? »
La voce della ragazzina lo risvegliò dalla sua “constatazione”: « Ah, ecco…- arrossì per i suoi strani pensieri – Stai bene. »
Ben presto la voce della loro maestra li richiamò, avvisandoli che era giunto il loro momento.
Le luci si abbassarono e la narrazione cominciò:
C’era una volta, tanto tempo fa, una bellissima principessa. Ma non una comune principessa, bensì una principessa spaziale…La recita ebbe inizio.
*
Sia i robot che la strega cattiva erano stati battuti. Il giovane principe, ferito durante il duro combattimento, si trovava disteso tra le braccia della sua amata…
« Mio principe, resistete vi prego! Non potrei vivere senza di voi! » pronunciò la principessa, piangendo.
« Mi spiace…non ho mantenuto la mia promessa…ma almeno voi siete salva…» disse il giovane a fatica.
« Avremmo dovuto trovare la gemma desiderio, ed evitare di affrontare questa stupida battaglia! »
« Ma non l’abbiamo trovata…e questa stupida battaglia, come l’avete chiamata…almeno ha permesso di salvarvi la vita…» i suoi occhi cominciarono a chiudersi.
« No! NO! » gridò la principessa.
Poi, nell’istante in cui le lacrime della giovane caddero sul terreno, da questo spuntò un fiore – grazie ad un foro sul palco appositamente creato per l’evenienza. Quando la principessa lo colse i petali caddero, lasciando brillare una piccola pietra preziosa. Poi, presa in mano, cominciò a risplendere. Una voce sussurrò: « Le tue lacrime hanno rivelato un cuore puro. Esprimi il tuo desiderio…»
La giovane principessa sorrise, finalmente. Poggiò il cristallo sul cuore del suo amato e disse:
« Desidero che possa tornare da me…»
Tutto si illuminò. Quando la ragazza riaprì gli occhi, chiusi per la forte luce, vide il suo principe sveglio che le sorrideva.
« Sei qui! » esclamò abbracciandolo.
« Si…»
Si fissarono negli occhi per un po’, poi i loro visi cominciarono ad avvicinarsi.
Shinichi sussurrò: « È proprio necessario? »
« Zitto e bacia! » gli ordinò Ai.
« M-ma Haibara! Io… » prima che completasse la frase la recita era già finita, chiusa dallo schiocco di un bacio sulla guancia di lui da parte di lei.
E vissero tutti felici e contenti.*
Dopo i numerosi complimenti ricevuti da Ran, finalmente Conan fu libero di andare negli spogliatoi – fortunatamente già vuoti – dove poté liberarsi di quel costume opprimente.
« Non ne potevo più…oh Haibara! - esclamò trovandola ad aspettarlo fuori la porta. – Che ci fai qui? »
« Mi riprendo da quel finale…devo ammetterlo, avevi ragione. È stato imbarazzante. »
« Ah, allora lo ammetti! Almeno è una specie di rivincita! »
« Rivincita per cosa? »
« Per non avermi detto che il bacio era sulla guancia. Non so perché non hanno mai voluto farci provare quella scena, fatto sta che me l’hai tenuto segreto di proposito! »
« Ignorando che era scritto sul copione...comunque, perché te la prendi tanto per questa storia? Sarebbe stato in ogni modo un bacio finto! »
« Beh…ecco…è che…» già, perché si preoccupava per una cosa del genere?
Haibara, vedendolo impacciato – tremendamente divertita da quel comportamento – si alzò e gli si avvicinò, dopodiché poggiò la sua mano sul suo petto. Kudo la guardava stranito: « Non è che ci sei rimasto male perché ne avresti voluto uno vero? Ti confesso che a me sarebbe piaciuto...»
Conan arrossì: « M-ma che dici? »
Ai si allontanò: « Scherzo, Kudo, scherzo. Oppure no? »
« H-haibara...»
« Muoviti Kudo, gli altri aspettano. » disse cominciando ad avviarsi. Conan rimase fermo per qualche attimo, poi si avviò anche lui.
Non avrebbe mai capito quella ragazza...
che puccia ai! l'hai fatta uguale XDXDXD sempre grande!!
Sono felice che vi sia piaciuta! Spero tanto di poter tornare con una long-fic, prima o poi! 
