Detective Conan Forum

Fuoco di morte e acqua di vita, Shinichi e Ran in panni diversi dal solito

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view post Posted on 22/6/2012, 17:43     +1   -1
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Super detective

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Bellissimo!!! :clap: :clap:

Un capitolo davvero stupendo *^*
La descrizione del castello è perfetta, è davvero bello!

Molto dolce l'incontro tra Heiji e Kazuha :)
E così Ran è la principessa ^_^ Molto ben descritto l'incontro con Shinichi nella sala da pranzo; bello il vestito di lei xD

Deliziosa la parte finale; Ran è già innamorata :wub:

Aspetto il seguito, sei sempre più brava!!


 
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view post Posted on 22/6/2012, 21:10     +1   -1
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che beli capitoli kiaretta*-*
come avevo indovinato, Ran principessa! bellissima la sua entrata in scena, come pure quella di Kazuha! che dolce!!
anche le canzoni sono molto belle comunque^^
(io asconto di tutto e i Jonas Brothers li ho ascoltati qualche volta,alcune canzoni sono molto belle e ritmate!)
 
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view post Posted on 23/6/2012, 17:54     +1   -1
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Forse ritarderò a domani l'aggiornamento, purtroppo non ho avuto tempo di scriverlo, e per di più ho trovato la canzone adatta solo questo pomeriggio.
M avi prometto che entro domani mattina ci sarà.
 
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view post Posted on 23/6/2012, 21:23     +1   -1
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Black Lady

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Che bello sono riuscita anche oggi a postare in tempo. Ho appena finito ora di scrivere questo nuovo capitolo. Perciò aspetterò tranquillamente che commentiate domani mattina, perché ammetto che ora è un po' tardino.
Spero con tutto il cuore che questo capitolo vi piaccia. Perché pian piano entriamo nel vivo della storia.
Prima di lasciarvi alla lettura però, volevo ringraziarvi dei stupendi commenti che mi lasciate e dei meravigliosi complimenti.
Volevo inoltre avvertire MIB che può stare tranquillo, la nostra cara Shiho apparirà, ma a suo momento e potete stare tranquilli che non vi deluderà.
Vi lascio a questo capitolo, pregandovi di sentire la canzone, considerato che ci ho messo ben due giorni per trovarne una adatta.
Buona Lettura ^_^

CAPITOLO 10
Tell me the truth
Tutta la verità



Finalmente era passata un'altra giornata di lavoro. I due ragazzi si erano appena seduti al solito posto, con la loro ciotola di minestra.
Non ebbero neanche il tempo di prendere i due cucchiai vecchi e sollevare un po' di verdura da la piatto, che arrivò Tooru, il capo domestico, al loro tavolo.
"Shinichi, appena hai finito di mangiare, vieni con me. La principessa vuole vederti!" detto questo se ne andò com'era arrivato.
Il ragazzo impallidì e rimase col cucchiaio a metà strada tra la ciotola e la sua bocca, mentre guardava il biondo allontanarsi con passo svelto.
"Cosa diavolo hai combinato?" chiese l'amico iniziando a preoccuparsi.
Shinichi girò lentamente la testa verso l'amico e si portò l'utensile di metallo alla bocca.
Quando ebbe ingoiato il contenuto.
"Ricordi quella ragazza che ho incontrato il primo giorno che siamo arrivati qui?" chiese riempiendo di nuovo la conca di metallo del cucchiaio di quella poltiglia verde.
"Sì, me ne hai raccontato due giorni fa. Perché?" chiese il ragazzo dalla pelle scura, non riuscendo a capire cosa c'entrasse col discorso.
"Sta mattina, quando sono rimasto da solo a pulire l'ho rincontrata."
"L'hai incontrata?" il ragazzo sembrava capire sempre meno.
"Sì, aveva dimenticato il quaderno nella sala da pranzo." rispose, teneva gli occhi bassi e continuava a mangiare.
"Ma quel quaderno non era al posto della…"
Si fermò. Finalmente aveva capito. Questa volta fu il suo cucchiaio a fermarsi a mezz'aria.
"Stai scherzando spero." il volto completamente sconvolto in una smorfia di supplica.
"Affatto. Cinque giorni fa ho minacciato con un coltello la principessa. Non hai idea di come mi sono sentito scemo questa mattina."
Il ragazzo dalla pelle scura sospirò, dopodiché portò un nuovo cucchiaio di minestra alla bocca.
"Beh Shinichi vai tranquillo, vedrai che andrà tutto bene."

Stava camminando. Davanti a lui la schiena di Tooru coperta dalla giacca nera. Percorsero un labirinto infinito di corridoi, stanzoni e sale. E il ragazzo si preoccupò per come sarebbe tornato all'ingresso del palazzo. Forse se fosse stato più attento sarebbe riuscito a ricordare il percorso esatto. Purtroppo però, la sua mente era da tutt'altra parte. Pensava a Ran. Ran, una principessa. Anzi, la principessa. Non sapeva se essere spaventato per ciò che lo aspettava o felice perché l'avrebbe potuta rivedere.
Il ragazzo biondo si fermò davanti a una porta.
"Questo è l'ingresso agli appartamenti della principessa. Bussa e mi raccomando, fai i dovuti riguardi e non combinare pasticci." poi si allontanò di nuovo.
Il ragazzo rimase un po' lì. Davanti a quella porta, stupendamente decorata. Era in legno, ma era dipinta. Rappresentava una magnifica cascata dalle acque cristalline.
Il ragazzo alzò la mano per bussare alla porta, ma prima che le nocche potessero toccare il legno sentì quell'incantevole voce invitarlo a entrare.
Rimase un po' stupito, poi però prese il pomello e lo ruotò spingendo la porta verso l'interno.
La sentì ridere. Quella risata incantevole che non si sarebbe mai dimenticato. Ma in quella dolce risata non era sola. Un'altra ragazza rideva con lei.
Entrambe erano sedute su due sedie dall'aria molto comoda. Erano completamente coperte di velluto rosa pallido ed erano comprese di braccioli su cui potersi appoggiare.
"Kazuha, ti dispiace?" chiese la principessa.
L'altra ragazza, senza altre parole si alzò dalla poltrona, prese entrambi i lembi del suo vestito verde pallido, fece una riverenza e poi uscì, chiudendosi la porta alle spalle.
Lui era rimasto fermo. Immobile. Non aveva fiatato, non aveva fatto un inchino. Niente di niente.
"Prego accomodati" disse lei mostrandogli la sedia che si era liberata.
Il ragazzo si avvicinò con un andamento rigido e si sedette su quella comodissima poltrona senza riuscire a rilassarsi.
"Beh Shinichi. Cosa ne pensi dei miei appartamenti?" chiese la ragazza con un sorriso.
Poi si chinò in modo che le sue braccia arrivassero al tavolino di fianco a loro e prendessero la teiera di porcellana bianca, per poi riempire di thè caldo due tazze dello stesso servizio. Porse una delle tazze del ragazzo, che si stava guardando ancora intorno.
Era una stanza molto grande. Il soffitto era come tutte le altre sale che aveva visto a palazzo, compreso di lampadario. Mentre le pareti erano affrescate. Ritraevano un paesaggio maestoso, di cascate e alberi di ciliegio in fiore, che davano quel tocco femminile a tutta la sala. In due pareti s'intravedevano i pomelli in oro delle porte, che erano dipinte per confondersi con il resto dell'affresco. Una era quella da cui era entrato, mentre l'altra doveva portare alla zona notte degli appartamenti.
"E' stupenda" disse lui prendendo la tazza e dando un piccolo sorso.
Lei sorrise compiaciuta.
Ci fu qualche minuto di silenzio, in cui Shinichi sorseggiava nervosissimo il suo tè.
Quando la principessa finì la sua tazza, la posò nuovamente sul tavolino e si rivolse finalmente al ragazzo, mettendo le mani in grembo.
"Mi hai detto che non sei di Mizu e so che è la verità - iniziò, la sua voce era grave, ma sempre incantevole - Però non sei della Terra dei Mari. Mi hai mentito."
Il ragazzo impallidì. Per un'attimo perse la sensibilità alle mani, così posò in fretta la tazza sul tavolo per paura di farla cadere a terra.
Era la fine. Questa volta non se la sarebbe cavata con poco.
Una piccola goccia di sudore scivolò sulla tempia. In fondo alla miniera era abituato alle punizioni. Cosa mai poteva succedere a chi mentiva a un reale? E poi lui non sapeva neanche che lei fosse un reale.
La principessa riprese a parlare.
"Stai tranquillo. Non rivelerò a nessuno la verità. Ma io la voglio sapere. Voglio conoscere l'uomo di cui mi sono invaghita."
Il cuore gli saltò in gola. Quella giornata era stata fin troppo piena di sorprese e quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Era una cosa dell'altro mondo. La principessa. Lei, così bella, così splendida, ricca, e soprattutto una reale. Lei, si era innamorata di lui. Un semplice domestico, un ragazzo sconosciuto.
Ingoiò la saliva cercando di togliere quel groppo che gli si era creato in gola, ma non ci riuscì, così iniziò a parlare.
"Vengo da un paese della Terra dei Fuochi. Fino a un mese fa non sapevo neanche che ci fosse aldilà del mio paese. Poi ho conosciuto Heiji, anche lui come me è domestico qui. Siamo fuggiti insieme dal paese e abbiamo deciso di visitare le terre di Snaga insieme."
La ragazza sorrise.
"Sai, anche io non ho visto altro che Mizu in tutti i miei diciassette anni. Il travestimento con cui mi hai conosciuta è l'unico modo per poter star un po' all'aria aperta e mescolarmi tra la gente."

I due rimasero a parlare tutta la sera. Poi quando la luna era ormai da parecchio tempo alta nel cielo.
"Credo che dovrei andare a dormire." disse con un sorriso la principessa, alzandosi dalla sua sedia.
Il ragazzo scattò in piedi come una molla. E fece un profondo inchino.
"La ringrazio per tutto, altezza"
"Grazie a te per avermi fatto compagnia, Shinichi."
Ed entrambi presero le due porte, uscendo da quello splendido salotto rosa.

Edited by kiaretta_scrittrice92 - 25/6/2012, 17:07
 
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view post Posted on 24/6/2012, 14:06     +1   -1
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Mente Enigmistica

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Bellissimo Capitolo Collega! :D
Mi è piaciuto davvero tantissimo! *.*

L'incontro tra Shin e Ran è descritto molto bene e il palazzo mi piace tantissimo, mi sembrava di esserci dentro! :D

Bravissimaaa!!!! *O*Anche i dialoghi sono belli come sempre ;D Anche se qui preferisco di gran lunga le descrizioni che sono molto più accurate! :D
 
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view post Posted on 24/6/2012, 14:53     +1   -1
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Un capitolo bello e soprattutto romantico :) :)

Brava Ran che prende l'iniziativa e si dichiara :clap:
Shin poverino subito era davvero in imbarazzo :D

La stanza di Ran, davvero stupenda, descritta benissimo.

Complimenti!!!
 
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view post Posted on 24/6/2012, 15:30     +1   -1
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Accidenti, com'è precipitosa questa principessa :asd:! Ran si conferma come un "sex symbol" :lol:, non posso fare a meno di notare il tono burocratico e apparentemente insensibile di Amuro :lollo:, che crea un ottimo contrasto.
Gli intrighi di corte sono alle porte :sisi:... questa volta ne sono assolutamente certo :asd:.
 
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view post Posted on 25/6/2012, 18:41     +1   -1
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Ecco qua un nuovo capitolo per i miei carissimi lettori. Siete solo in quattro, ma i vostri commenti mi riempiono sempre di gioia. Non so davvero come ringraziarvi per il vostro sostegno, soprattutto in questa fan fic a cui tengo particolarmente.
Mi spiace che questo capitolo sia venuto un po' corto, ma la trama lo richiedeva.
Vi avverto però che dal prossimo capitolo inizierà finalmente a tornare un po' di tensione, quella vera.
Inoltre volevo informarvi che sto aggiornando anche il mio topic di video su "Lavori amatoriali" e che trovate tranquillamente i link diretti dei miei nuovi video sulla firma ;)
Ora vi lascio al capitolo e alla canzone di accompagnamento che sicuramente conoscete.
Buona Lettura ^_^

CAPITOLO 11
Stranger like me
Il paggio reale



"Ho sentito che hai trovato un paggio reale"
"Sì padre. E' uno dei nuovi assunti ed è un bravo ragazzo. Mi fa compagna quando Kazuha ha altre faccende da sbrigare." rispose la ragazza.
"Bene, sono felice per te mia cara, ma non dimenticare i tuoi impegni." si raccomandò l'uomo.
"No padre." rispose lei, poi con un'inchino si congedò da lui.
Il re guardò sua figlia allontanarsi e uscire. L'uomo si toccò i suoi piccoli baffi neri con l'indice e il pollice. I suoi piccoli occhi grigi persi nel vuoto. La sua bambina stava crescendo e doveva trovarle un buon partito per mandare avanti il regno.
Quando uno dei suoi servi arrivò dicendogli che era l'ora delle richieste, l'uomo si riscosse dai suoi pensieri, si aggiustò la corona sui capelli neri perfettamente in ordine e si mise comodo sul trono.

I giorni passavano veloci. Così veloci che al ragazzo sembravano sempre troppo pochi.
La giornata della principessa era sempre piena d'impegni, ma appena aveva un momento libero lo passava con lui. L'aveva nominato suo paggio reale, dicendogli che in quel modo potevano stare assieme. Quei brevi lassi di tempo in cui stavano insieme erano indimenticabili.
Solitamente erano le prime ora del pomeriggio, dopo il pranzo del ragazzo.
Shinichi aveva ricevuto da Tooru, dei vestiti adatti per il suo secondo impiego e ogni volta che veniva convocato dalla principessa li indossava. Erano delle brache scure e larghe rispetto a quelle che usava solitamente lui, e poi una casacca bianca tenuta aderente al corpo da un gilet a stringhe beige.
Solitamente quel tempo lo passavano i biblioteca.
La principessa si era decisa a insegnargli a leggere e scrivere. Lui all'inizio trovò l'idea alquanto strana, poi pian piano iniziò a piacerli.
Finalmente avrebbe potuto capire quegli strani grafemi che per lui erano sempre stati qualcosa d'irraggiungibile.
Provò una gioia immensa quando per la prima volta la sua mano prese una piuma d'oca e, dopo averla intinta nel calamaio, la poggiò sul foglio e con mano tremante iniziò a scrivere. Il suono gracchiante della punta che grattava sul foglio di pergamena era tranquillizzante, alimentando l'idea che come per magia quelle lettere tremolanti comparissero dipingendo di ghirigori neri il foglio giallino.
Più capiva il meccanismo di tutto più voleva sapere.
I libri diventarono la sua passione. E quando ebbe imparato a leggere in modo abbastanza veloce, chiese alla principessa un libro sulla storia delle terre di Snaga. Un capitolo al giorno, una pagina a testa. Quando il ragazzo non conosceva il significato di qualche parola si fermavano e lei glielo spiegava.
Shinichi scoprì che c'erano tante cose che il suo amico non gli aveva raccontato. Forse perché neanche le sapeva.
La scoperta più affascinante fu la descrizione della creazione delle terre, da parte dei quattro dei.
Feuer il dio della Terra dei Fuochi, Wasser la dea della Terra dei Mari, Luft il dio della Terra dei Venti e Boden il dio della Terra dei Boschi. Si erano ritrovati in una notte buia nei cieli di Snaga e decisero di creare una terra dove i quattro elementi potessero vivere uno di fianco all'altro. Feuer con la sua furia creò una terra arida, sotto un sole cocente in cui i paesaggi dominanti erano praterie e vulcani fumanti. Wasser con la sua mitezza creò una terra verdeggiante e bagnata dal mare, in cui il pallido sole rischiarava le giornate. Luft con la sua irrequietezza creò una terra percorsa dalle vette più alte in cui venti forti e leggeri muovevano le fronde, dove una leggera coltre di nuvole copriva i suoi cieli regalando pioggia e neve. Infine, Boden con la sua pazienza creò una terra costellata di boschi e foreste, in cui il sole era filtrato da enormi alberi secolari.
I quattro dei decisero che la loro opera era compiuta quando regalarono ad ognuna delle terre una risorsa immensa, le pietre cristallo. Queste pietre avrebbero potuto trarre l'essenza stessa di quelle terre per portarla in mano all'uomo fortunato che sarebbe riuscito a controllarne i poteri. Poteri che nessun umano mortale avrebbe potuto immaginare.

Mentre Shinichi e la principessa passavano quelle ore insieme, Kazuha aveva del tempo libero da passare col suo nuovo corteggiatore.
Anche loro stavano ore a parlare. Si ritrovavano alla mensa, che solitamente era ormai vuota e parlavano di tutto. Scoprirono di avere molte cose in comune. Entrambi i loro padri erano partiti per la guerra. Sebbene però la madre di lei se n'era andata poco dopo che nascesse. Lei non l'aveva mai vista di persona. Eppure alla ragazza sembrava non pesare quel fatto irrilevante, il padre era stato così protettivo nei suoi confronti che aveva tranquillamente interpretato entrambi i ruoli senza far mancare niente alla sua adorata figlia. Poi quando la ragazza aveva trovato lavoro al palazzo aveva subito fatto amicizia con la principessa che l'aveva nominata sua dama di compagnia.

I giorni continuavano a passare, imperterriti. Non davano segno di voler rallentare, passò più di un mese e i due amici della Terra dei Fuochi si trovavano sempre meglio in quel maestoso palazzo. Anche se ovviamente le uniche a sapere la verità sulla loro provenienza erano le due ragazze, che non si sarebbero mai azzardate a condannare i due.
L'odore di salsedine li svegliava ogni mattina e dopo qualche stiracchiamento si cambiavano e andavano a pulire la sala da pranzo in cui i reali avevano appena finito la colazione. Poi toccava a loro andare alla mensa e gustarsi una buona ciotola di latte caldo e due pezzi di pane. La mattinata purtroppo scorreva lenta e i due ragazzi si ritrovavano sempre a poltrire sui letti delle loro stanze. Poi quando il sole era all'ora più calda uscivano per il secondo turno di pulizie. Dopo quel turno Shinichi schizzava via a cambiarsi, mentre l'amico con molta calma si dirigeva alla mensa.
Il pomeriggio lo passavano uno in biblioteca e l'altro alla mensa, poi quando arrivava l'ora della cena per i reali i ragazzi si congedavano dalle loro dame e si ritrovavano per raccontarsi com'era andata.
Dopo l'ultimo turno di pulizie e la cena i due ragazzi esausti, ma soddisfatti tornavano nelle loro camere e si sdraiavano sui loro letti, per addormentarsi quasi subito.

"Sai credo proprio che non ci sia niente da fare" sospirò la ragazza guardando la pallida luna piena.
"So come ti senti amica mia. Ogni volta che lo vedo il cuore sembra esplodermi nel petto. Eppure se il mio povero padre che ora sta soffrendo in guerra sapesse che mi sono innamorata di uno di un'altra terra…"
"No Kazuha, al cuore non si comanda. Non puoi decidere di chi innamorarti. Se il nostro cuore è stato rubato da due ragazzi della Terra dei Fuochi e sia. Nessuno al mondo potrà farmi cambiare idea."
"Forse hai ragione. Anche se…"
"Anche se cosa?" chiese rivolgendo finalmente il suo dolce sguardo all'amica.
"Insomma, sua maestà rimarrebbe sconvolto a saperti con un domestico, per di più di un'altra terra."
"E' per questo che non dovrà saperlo. Non posso dargli questo dolore, soprattutto da quando mia madre l'ha lasciato. Ma io non posso evitare di stare con quel ragazzo, è più forte di me." concluse.
Quella sera la luna splendeva e illuminava di bianco gli occhi celesti della bella principessa innamorata del suo paggio.

Edited by kiaretta_scrittrice92 - 25/6/2012, 20:33
 
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view post Posted on 25/6/2012, 18:52     +1   -1
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scusa del ritardo kiaretta, capitoli stupendi, davvero!! sei una bravissima scrittrice, si vede che ti piace ^^
il fantasy poi lo adoro!!
che carini, ognuno passa le proprie giornate con la persona che ama...
sarà difficile che le loro storia vadano avanti...ma sono sicura che l'amore trionferà!! =D
 
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view post Posted on 25/6/2012, 18:56     +1   -1
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Bellissimo Capitolo Collega! *-*

E' strano immaginarmi Kogoro su un trono imperiale che comanda xD lo immagino con una birra davanti alla televisione xD Però è suggestiva la sua immagine nel ruolo del re! :D

Complimenti! *.* Sei sempre più brava e la tua FF entra sempre più vivo! :D E io aspetto la mia mitica Shiho! *-*
Bravissima! *O*
 
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view post Posted on 25/6/2012, 19:19     +1   -1
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Ok, l'amore va bene... ma quando arriva un dragone sputafuoco :devil: :asd:? Scemenze a parte, sembra che le cose vadano bene ai nostri eroi, anche se, in effetti, la relazione con un servo potrebbe generare qualche complicazione :D...

P.S.: per sbaglio hai scritto "Sò" invece di "So" ;).
 
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view post Posted on 25/6/2012, 19:24     +1   -1
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CITAZIONE (MAN_IN_BLACK @ 25/6/2012, 20:19) 
Ok, l'amore va bene... ma quando arriva un dragone sputafuoco :devil: :asd:? Scemenze a parte, sembra che le cose vadano bene ai nostri eroi, anche se, in effetti, la relazione con un servo potrebbe generare qualche complicazione :D...

P.S.: per sbaglio hai scritto "Sò" invece di "So" ;).

Sì sì...infatti stavo ancora rileggendo il capitolo per vedere se c'erano errori, ma purtroppo mi sono dovuta assentare per aiutare i miei, dato che casa nostra ormai è un cantiere...ora correggo subito...
Come ti ho già detto non ci sono dragoni...ma vedrai...
 
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view post Posted on 25/6/2012, 19:29     +1   -1
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CITAZIONE (kiaretta_scrittrice92 @ 25/6/2012, 20:24) 
Come ti ho già detto non ci sono dragoni...ma vedrai...

Infatti lo sapevo :D... stavo solo dando sfogo ai miei desideri infantili :asd:!
 
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view post Posted on 25/6/2012, 19:31     +1   -1
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Quando Kogoro scoprirà la verità saranno guai grossi^^

Un altro capitolo meraviglioso!!
Mi sono piaciute moltissimo le parti in cui Ran insegna a leggere e scrivere a Shin e anche la descrizione della creazione delle Terre da parte dei quattro Dei.

La frase finale è davvero perfetta *^*
 
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view post Posted on 26/6/2012, 21:21     +1   +1   -1
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Non posso far altro che ringraziarvi di nuovo, miei cari lettori. Sono contenta che l'ultimo capitolo vi sia piaciuto.
Ormai sforno capitoli molto più velocemente, non so il motivo. Solitamente mi metto a scrivere quando so perfettamente le parole da usare, per questo di solito mi prendo sempre un giorno di pausa per scrivere il capitolo successivo, però ultimamente riesco ad andare più veloce senza essere delusa di ciò che scrivo.
Perciò anche oggi vi lascio un nuovo capitolo, informandovi che finalmente entriamo nel vivo della storia.
Vi informo inoltre che ho postato nuovi video nella sezione "Lavori amatoriali".
Ora vi lascio al capitolo.
Buona Lettura ^_^

CAPITOLO 12
Kiss the girl
Un bacio innocuo



Il ragazzo bussò, com'era ormai sua abitudine, alla bella porta che ritraeva la cascata. Dall'altra parte sentì quell'incantevole voce invitarlo a entrare.
Appena fu dentro quella splendida stanza si chiuse la porta alle spalle. Era vuota, ma dall'altra porta socchiusa arrivò di nuovo quella bella voce.
"Arrivo Shinichi. Scusami, ma oggi sono un po' in ritardo"
Lui si sedette su una delle due sedie imbottite e aspettò con calma.
Quando finalmente la bella ragazza uscì dalla sua camera, lui assaporò quel momento, come faceva ogni giorno. Com'era ovvio, quando la ragazza non era a cena o si doveva presentare in pubblico i suoi abiti erano molto meno raffinati. Shinichi li trovava molto più adatti al suo corpo. Quegli enormi vestiti pieni di tulle, merletti e orli erano ingombrati e tutto gli sembrava più che superfluo.
Quando invece la ragazza si trovava con lui indossava sempre vestiti semplici. In genere erano vestiti dai colori pallidi e freschi. Il ragazzo pensava che ne avesse molti dello stesso modello dai colori diversi. Solitamente avevano la scollatura a barca che le copriva parzialmente le belle spalle chiare, il vestito poi le cadeva dolcemente sul corpo allargandosi ai polsi, per quanto riguarda le braccia, mentre scendeva sinuoso fino alle caviglie prendendo la forma di quel corpo perfetto.
Quel giorno il vestito era di un delicato azzurro cielo, quasi dello stesso colore dei suoi occhi. I suoi capelli castani le cadevano dolci sulle spalle, incorniciando quel viso delicato e sorridente.
"Oggi non andremo in biblioteca. Voglio stare un po' da sola con te e questo è l'unico luogo in cui non possiamo essere disturbati." disse sedendosi anche lei nell'altra sedia.
Il ragazzo si stupì a quell'affermazione.
In quel mese aveva imparato a conoscerla e sapeva che se aveva in mente qualcosa riusciva sempre ad ottenerla. E quello sguardo bellissimo, ma deciso lo preoccupava molto. Ormai però non era più nervoso, come le prime volte che la vedeva. Qualsiasi reazione di quella meravigliosa creatura dagli occhi color del cielo, non lo preoccupava più. Al massimo fremeva per un attimo, ma poi ritornava subito in sé.
"Come mai questa decisione?"
"Ho bisogno di parlarti. Solo tu puoi aiutarmi."
Il ragazzo notò subito che lo sguardo della ragazza aveva avuto un leggero cambiamento, prima che con un sorriso li chiudesse. Era preoccupata per qualcosa. Non l'aveva mai vista in quello stato d'animo era sempre stata una ragazza decisa, indipendente e regale. Un principessa che si rispetti, degna di quel titolo.
Il ragazzo allungò la mano e la posò su quella bianca e delicata della ragazza.
"Ran, cosa succede?" chiese.
Era da molto che gli dava del tu. La ragazza gli aveva dato il permesso molto prima, ma lui non si era mai azzardato a farlo, finché un giorno lei glielo dovette ordinare. Per lui chiamare quella ragazza stupenda per nome era qualcosa di così speciale che cercava sempre di pronunciarlo in modo delicato, come se quella sola parola di tre lettere potesse smuovere l'intero mondo.
La ragazza sospirò, poi riaprì gli occhi. E di nuovo quell'espressione sconvolta lo investì, facendogli male. Non riusciva a vederla il quello stato, era come tornare sotto la frusta delle guardie alla miniera o peggio.
"Mio padre mi ha trovato un partito, e vuole che lo sposi."
In un attimo gli sembrò che il cielo gli fosse crollato addosso. Ora più che mai il dolore era decisamente più forte delle frustate. Il suo cuore sembrava essere stato trafitto da un pugnale di quelli che lacerano, senza lasciare scampo alla povera vittima. Per un attimo pensò di scappare. Voleva andarsene da lì, rifugiarsi nel suo piccolo alloggio nell'ala dei domestici e non uscirne più. Poi, però, vide quei due stupendi occhi celesti fremere spaventati, allora cerco di riprendere il controllo di sé, mentre il suo cuore continuava nervosamente a martellargli nel petto annunciando il suo dolore.
"E perché sei triste? Finalmente avrai qualcuno che si prenderà cura di te." disse cercando di sorridere.
"Ma non capisci, brutto testone? - iniziò la ragazza, mentre una piccola lacrima le rotolò sulla guancia per poi cadere sul bel vestito celeste creando un piccolo cerchio più scuro - Io non voglio sposarmi, non con chi non amo"
Quella piccola lacrima fu seguita da altre e il cuore del povero ragazzo fu trafitto un'altra volta.
"Ma Ran non puoi sapere se lo amerai o no. Prima lo dovresti conoscere per sapere se…"
Lo schioccò fu fortissimo e la guancia destra del ragazzo iniziò a pulsare come il suo cuore, martellando un ritmo fastidioso.
"Sei uno stupido. Io non posso innamorarmi di qualcun altro." disse continuando a piangere, la mano ancora alzata nella fine di quel gesto.
Il ragazzo si massaggio la guancia. Sentiva che forse se l'era meritato. Sapeva bene i sentimenti che provava la principessa per lui. E sapeva che lei in quel momento si sentiva proprio come lui. Come se tutto intorno a loro fosse crollato in un sol colpo. Cancellato in pochi minuti. Un intero mese assieme li aveva uniti, forse anche troppo. E ora il pensiero di quello che stava succedendo corrodeva le loro anime e faceva male al cuore. Un male che non poteva essere curato da nessuno. Solo loro due potevano capirsi. Per questo la principessa aveva chiesto di lui. Eppure, anche se quello schiaffo se lo meritava sapeva che non poteva appieno apprezzare quel gesto.
La principessa aveva bisogno di uomo al suo fianco. Un uomo vero. Un uomo che avrebbe potuto darle un futuro sereno e tranquillo, un uomo che si sarebbe preso cura di lei ogni singolo giorno. Non un povero ragazzo di una terra con cui erano in guerra, che al minimo insulto sarebbe stato capace di farsi uccidere solo per non abbassare lo sguardo. Perché lui era questo. E lui, non avrebbe potuto regalarle un futuro.
"Ran ascolta tu…"
Non riuscì di nuovo a finire la frase. La bellissima ragazza, ancora in lacrime, si era alzata dalla sua sedia e dopo essersi avvicinata si era seduta sulle sue ginocchia e si era rannicchiata sul suo petto.
Per un attimo il ragazzo, stupito, rimase con le braccia aperte a mezz'aria, poi guardando quel fragile corpo avvolto nel suo vestito celeste tremare per i singhiozzi, le abbassò avvolgendole le spalle.
Rimasero in quella posizione per vari minuti. Lui le teneva la sinistra sulla schiena, mentre la destra le accarezzava dolcemente i capelli castani e profumati. Aveva il mento appoggiato sul suo capo e gli occhi chiusi. Lei invece rimase per molto tempo a singhiozzare, con il capo appoggiato nell'incavo del suo collo, mentre con le sue lacrime gli bagnava la casacca bianca.
Quando la ragazza sembrò calmarsi un po' alzò finalmente lo sguardo. Lo fissò su quello del ragazzo.
Lui ebbe un brivido quando quegli occhi celesti e ancora arrossati per il pianto incrociarono i suoi.
La ragazza aprì la bocca per parlare, la sua voce era tremula.
"Shinichi, giurami che non mi abbandonerai mai."
Quello sguardo gli dava delle fitte al cuore allucinanti. Non la poteva vederla in quello stato. Avrebbe preferito cento frustate a quello strazio.
Poi qualcos'altro balenò da dentro. E questa volta non era solo una sensazione del cuore, del cervello o dei muscoli. Era qualcosa che coinvolgeva tutto il corpo.
Quel visino fragile ancora bagnato dalle lacrime, straziato dal quella smorfia di tristezza.
Si avvicinò a quel viso, lentamente, come lentamente chiudeva gli occhi. Poi finalmente le sentì. Sentì le labbra di lei attaccate alle sue e subito si sentì in pace. Il suo respiro un po' affannato gli entrava in bocca per poi scendere alla gola. Stava per chiudere le labbra per dare un lieto fine a quel bellissimo momento quando in pochi secondi sentirono lo scatto della porta e un urlo.
"Tu!"
I due si staccarono di scatto e si volsero verso la porta.
"Gliel'avevo detto vostra maestà!"
Alla porta c'erano due persone. Il re, che aveva un aria quasi furibonda e Tooru che invece sorrideva compiaciuto.
"Ran, esci subito da qui!" urlò il sovrano indicando con il dito l'esterno degli appartamenti della principessa.
"Ma padre io…"
"Taci! - urlò lui, poi si rivolse al ragazzo - E tu, non ti azzardare mai più a rivolgere anche solo uno sguardo a mia figlia capito?"
"Padre io…" cercò d'intervenire la ragazza che era nuovamente tornata a piangere.
"Ran ho detto che devi uscire. Tooru, sai cosa fare."
Il ragazzo biondo rispose con un inchino, mentre il re si allontanava trascinando dietro a sé la figlia.

Edited by kiaretta_scrittrice92 - 26/6/2012, 22:39
 
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