Sperando che le due lettrici femmine tornino, pensavo di postare un nuovo capitolo. Questa vacanze purtroppo hanno sfasato tutto e pensare che non posto neanche frequentemente o in modo fisso.
Beh comunque sia non posso fare altro che andare avanti, almeno per non far aspettare troppo gli altri miei due lettori. Ammetto però che un po' mi dispiace, questa ff non ha avuto molto successo come le altre. C'è anche da dire che tutti i miei vecchi lettori, per problemi di vario tipo non riescono più a connettersi spesso.
Comunque sia ringrazio chi ha letto e commentato e mi accingo a postare il nuovo capitolo.
Buona Lettura
Destinazione Australia
Ero disperata. Ogni santa volta che paro per un viaggio, la storia si ripete. E quella volta non feci eccezione.
Fare le valige per me è sempre stata una tragedia. Ogni volta che chiudevo la valigia, mi ricordavo qualcosa da aggiungere o me la ricordava mia madre.
Dopo due ore ininterrotte di apri e chiudi, finalmente avevo messo tutto. E meno male che non sono una di quelle ragazze che si porta diecimila borse e altrettante valige.
Quel giorno, per quell'imminente vacanza, avevo preparato una valigia, neanche tanto grande e una borsa molto capiente come bagaglio a mano che avrei, poi, potuto usare come borsa da mare.
Non passò molto tempo che qualcuno suonò al citofono, e mia madre rispose. Poco dopo spuntò, per la seconda volta in pochi giorni, dalla rampa delle scale. Era avvolto nel suo solito cappotto bianco e dopo aver salutato gentilmente mia madre, mi prese dalle mani la valigia, sorridendo.
Intanto io salutai mia madre con un abbraccio, chiedendole di salutarmi mio padre e mio fratello, che erano usciti.
Caricammo la mia valigia nella sua macchina e con essa ci dirigemmo all'aeroporto.
Il tragitto fu lungo e parlammo del più e del meno. Più che altro parlavamo delle imminenti vacanze che ci attendevano.
"Hanno prenotato in qualche Hotel?" chiesi a un certo punto.
"No - mi rispose lui col suo solito ghigno compiaciuto e divertito - hanno affittato una villetta che si affaccia sul mare, credo anche abbia la spiaggia privata."
"Dici sul serio?" chiesi stupita.
"Puoi ben dirlo, fidati ci divertiremo da matti in questa vacanza!" mi rispose lui per una volta con un'espressione davvero contenta e senza quell'aria un po' compiaciuta.
Arrivammo all'aeroporto in perfetto orario. Kaito consegnò la macchina che aveva affittato per quei giorni in Italia.
"Come mai hai preso lo stesso modello?" chiesi quando scaricammo la macchina.
"Perché lo adoro, e anche se non è la mia macchina mi piace lo stesso guidarla."
Entrammo in aeroporto e subito notammo il numeroso gruppo che mi salutò di nuovo calorosamente.
"Ma con tutti quelli che siamo, occuperemo un quarto d'aereo." dissi divertita guardando i miei compagni.
"No, ne occupiamo uno intero!" disse Shinichi avvicinandosi a uno dei tanti sportelli del check-in, mentre la maggior parte lo guardavamo stupiti, anzi l'unica che non lo guardava sconvolta era Ran.
"Ho prenotato un volo per l'aeroporto di Sidney." disse in un perfetto inglese mostrandole un foglio.
La signorina dall'altro lato del bancone con un ampio sorriso chiese, continuando a usare la lingua del suo cliente, i documenti di tutti.
Dopo vari minuti in cui controllò i nostri documenti e copiò alcuni dati sul computer che aveva davanti, suggerì al nostro amico di dirigersi all'uscita 6 per l'imbarco, mentre gli restituiva tutto.
Dopo che tutti superammo il metal detector ci dirigemmo verso l'uscita numero 6.
Subito ci accolse una simpaticissima hostess che ci accompagnò attraverso il tunnel che collegava direttamente l'aeroporto all'aereo.
Appena entrammo sul veivolo sgranai gli occhi per lo stupore, capendo finalmente cosa intendeva con l'occupare un aereo intero.
"Tu sei completamente pazzo, Kudo!" esclamò Shiho, sconvolta quanto me e gli altri.
Lui per tutta risposta si voltò verso di noi sorridente, come se fosse compiaciuto dell'effetto che aveva fatto su di noi quella sorpresa.
Era un aereo privato, di quelli lussuosi, con le poltrone sistemate in modo che tutti i passeggeri potessero vedersi in faccia e parlare, mentre al centro c'era un tavolo ricco di aperitivi e salatini.
Ci sedemmo tutti quanti in perfetto silenzio e dopo le varie raccomandazioni dell'hostess, l'aereo finalmente partì.
Mentre l'aereo correva sulla pista Shinichi riempì quattordici bicchieri di aperitivo e ognuno di noi ne prese uno.
Proprio quando l'aereo si staccò dal suolo, lui alzò il suo bicchiere in segno di brindisi.
"Alla nostra vacanza!" disse.
"Alla vacanza!" rispondemmo tutti in coro alzando anche noi i bicchieri.
Poco dopo eravamo già in mezzo alle nuvole, diretti dall'altra parte del mondo.
____________________
Innanzi tutto mi scuso per la pessima risoluzione dell'immagine iniziale, purtroppo ho avuto un problemino di download e me l'ha scaricata troppo piccola.
Poi volevo avvisarvi che ormai mancano pochi capitoli all'inizio adrenalinico della ff, precisamente quattro capitoli.
Vi ringrazio nuovamente per i complimenti e spero che questa volta riescano a commentare tutti.
Grazie mille.
