Eccomi nuovamente qui con un nuovo capitolo.
Finalmente come tutti attendevate se entra nel vivo della storia. Diciamo che fino adesso c'è stata una specie di prefazione, come un ripasso per tutti voi, per ricordare cosa era accaduto nella ff precedente, ora però inizia tutto.
Vi avverto inoltre cari lettori, che per motivi di comprensione non potrò scrivere la ff solo dal punto di vista del mio personaggio, perciò da questo capitolo in poi, la ff si sposterà da un personaggio all'altro più spesso, rimanendo sempre in prima persona. Quando questo accade creerò uno stacco con questo simbolo ...***... in modo che non si confonda con lo stacco di tempo.
Ora vi lascio al capitolo.
Buona Lettura
Una vacanza rovinata
Purtroppo scoprimmo subito che quella promessa non poteva essere mantenuta.
Sebbene la mattina del giorno dopo sembrava essere iniziata per il meglio.
Quando aprii gli occhi quella mattina un bel sole splendido fu il primo a darmi il buongiorno.
Mi misi seduta sul letto, stropicciandomi gli occhi.
"Ben svegliata." disse lui dalla porta del bagno che era aperta.
Era già vestito e si stava lavando la faccia.
Per un attimo rimasi incantata a guardare il suo bellissimo volto, mentre piccole goccioline d'acqua lo solcavano.
Un'ora dopo, mentre tutti assieme facevamo colazione, iniziarono i problemi.
Ci stavamo organizzando per decidere cosa fare per il resto della giornata, quando il cellulare di Kaito squillò.
"Scusatemi. - disse, poi prese il cellulare dalla tasca dei pantaloni e rispose - Pronto?"
In un attimo vidi il suo volto trasformarsi. In pochi secondi riuscì a passare dallo stupito, al felice e subito dopo impallidì preoccupato.
"Arrivo subito! - rispose, poi chiuse la chiamata - Era Aoko, dice che voleva raggiungerci e farci una sorpresa, ma arrivata a Sidney il suo pulman ha avuto un incidente e ora è in ospedale per degli accertamenti."
"Beh? Allora che fai ancora qui? - chiese Shinichi - Muoviti, e facci sapere quando torni e se ci sono novità."
Lui rispose con un cenno di testa e si allontanò.
Lo bloccai per la camicia, facendolo voltare.
"Vuoi che vengo con te?" chiesi.
Averlo visto impallidire in quel modo mi aveva scosso parecchio.
"No piccola, non voglio che ti rovini la vacanza per una cosa del genere. Vedrai che tornerò presto, tu intanto divertiti anche per me." concluse dandomi poi un leggero bacio sulle labbra e uscendo.
...***...
Ero appena arrivato di fronte all'ospedale di cui mi aveva parlato, pagai il tassista ed entrai dentro.
Per un attimo mi chiesi per quale arcano motivo ogni città che visitavo dovevo ritrovarmi in un ospedale.
Scossi quei pensieri dalla testa e mi avvicinai al banco della segreteria, rivolgendomi in inglese alla signorina dietro alla scrivania.
"Cerco Aoko Nakamori, mi hanno detto che è stata portata qui."
Le si illuminò il viso.
"Sì sì, è andata col dottore per un controllo e mi ha lasciato questo da darle." a quelle parole mi consegnò un foglietto.
Non era la sua calligrafia, ma pensai che probabilmente era quello della segretaria.
Terzo piano, sala numero 310. Vieni subito.Mi allontanai e andai verso l'ascensore.
Per qualche strano motivo mi sentivo nervoso, il cuore mi martellava in petto e la mia mente, invece che ad Aoko, era rivolta a lei.
Quando entrai nell'ascensore feci un lungo respiro e mi obbligai a calmarmi. Lei stava bene, e probabilmente era in spiaggia a divertirsi, mentre era Aoko in quel momento ad aver bisogno di me. Sorrisi un attimo nel pensare, che alla fine la mia scelta di più di un anno prima era servita a poco, perché continuavo a dipendere da entrambe.
Arrivato al piano riuscii a trovare in fretta la stanza indicata dal messaggio, ma quando vi entrai Aoko non c'era.
"Mi scusi... - dissi tornando sui miei passi - credevo che..."
"No, non vada via, la sua amica è nella stanza accantoper finire la visita quindi se vuole può aspettarla qui, le chiedo solo di chiudere la porta."
Non ho la minima idea di come feci a cascare in una trappola così banale. Io, il miglior ladro del Giappone, che riusciva a ingannare qualsiasi detective e qualsiasi poliziotto, si era fatto ingannare da un trucco così stupido. Forse perché, inspiegabilmente il mio pensiero continuava ad essere rivolto a lei.
Chiusi la porta, e l'infermiera si voltò verso di me con un sorriso sornione compiaciuto.
"Tu?"
Non ebbi il tempo di pensare o dire altro, qualcuno da dietro mi bloccò e mi premette un fazzoletto bagnato sul naso, facendomi inalare quel forte e fastidioso odore di cloroformio.
Ebbi solo il tempo di vedere la sua affascinante sagoma avvicinarsi a me con una siringa. Poi fu tutto buio.
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Eh vi lascio qui... Con tanta suspance...
A voi le deduzioni, voglio sapere cosa pensate sia successo a Kaito e chi ha incontrato (ovviamente sotto spoiler).
Spero vi sia piaciuto...
Grazie mille.
