Dovete scusarmi per il grosso ritardo, ma questo capitolo non sapevo proprio come scriverlo. Insomma avevo bene le idee in testa, ma non sapevo come applicare su carta.
Ammetto anche che non credo mi sia venuto bello come avrei voluto, perciò vi chiedo scusa in anticipo per tutto. Spero che vi piaccia comunque.
Buona Lettura
Progetti da laboratorio
Rimasi sbalordita da ciò che c'era là dentro. Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo. Quel luogo mi ricordava in modo impressionante il mio laboratorio nel covo dell'organizzazione.
Era un laboratorio di quelli multi accessoriati. Al bordo della stanza, percorrendo tutte le pareti, c'erano un enorme bancone pieno di documenti, provette contenenti elementi chimici e microscopi di ogni genere. Proprio al centro della stanza c'era una scrivania su cui vi era un computer.
Mi sedetti alla scrivania e lo accesi.
All'avvio del computer sul monitor apparì la schermata che richiedeva la password. Provai a ragionare, proprio come faceva Kudo nelle sue riflessioni. Non doveva essere così difficile. Spesso, sotto le sembianze di Ai, anche io provavo a fare quel tipo di ragionamenti, anche se molto spesso lui mi correggeva.
La prima parola che mi venne in mente fu
Golden Garden, ma era troppo ovvio e anche troppo semplice, perciò non ci tentai neanche. Continuai a pensare e poi mi venne un'idea.
Digitai i caratteri inglesi di quel bellissimo fiore blu che rappresentava il capo di quella organizzazione.
P-E-R-I-W-I-N-K-L-ECon mio enorme stupore, il computer si avviò e finalmente potei accedere a quell'insieme di dati e nozioni che speravo mi facessero capire di più sui loro progetti.
Il primo file che attirò la mia attenzione era denominato
Progetti MIB. Aprii la cartella e trovai parecchi dei vecchi progetti su cui avevo lavorato anche io e prima ancora i miei genitori.
Rividi tutti quei logaritmi e quelle formule che avevano caratterizzato il mio soggiorno all'organizzazione.
Ma non vi erano solo i miei progetti, c'erano anche quelli su cui avevano lavorato gli altri scienziati assunti dall'organizzazione e di cui ovviamente non sapeva nulla.
La maggior parte di quegli studi e di quei calcoli era ovviamente, come aveva già intuito Kudo più di due anni prima, riguardante la giovinezza e la vita eterna.
Rimasi stupita da quanto erano andati avanti e a giudicare dai file erano riusciti a sperimentare nuovi metodi e, a giudicare dalle relazione finali, funzionavano tutti.
Eppure non riuscivo a capire per quale motivo tutti quegli esperimenti.
Stavo per aprire il file denominato
Help Body quando.
"Kudo, pensavi davvero che ti avrei sottovalutato in quel modo? Io so esattamente come trattarvi e come incastrarvi. Mi dispiace, ma siete caduti in trappola, mia cara rosa rossa."
Fu un colpo al cuore e atterrita mi voltai verso la porta del laboratorio, indecisa se uscire e provare a cercarli o rimanere lì. Era incredibile come quel ragazzo aveva la capacità di farmi perdere la mia solita lucidità.
Cercai di calmarmi, decidendo di rimanere dov'ero. In fondo non sapevo nemmeno dov'erano loro e c'era il rischio che mi sarei persa pure io, mettendomi così nei guai.
Continuai per un lungo tempo a sfogliare tutti quei documenti archiviati nel computer.
Progetti di clonazione, progetti di creazione di corpi organici, progetti di macchine del tempo, addirittura progetti sulla mutazione.
Poi lessi una cosa che mi lasciò senza parole. Ebbi appena il tempo di leggere il titolo, che sentii l'anello rovente della canna di una pistola poggiarsi sulla mia nuca.
"Beccata!" disse una voce che mi fece gelare il sangue nelle vene.
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E vi lascio qui. Spero davvero che vi sia comunque piaciuto, sebbene sia un po' più cortino rispetto al solito.
Grazie mille.
