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Magic Xmas, ...in viaggio...

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KiarettaScrittrice92
view post Posted on 11/11/2013, 19:28 by: KiarettaScrittrice92     +1   -1
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Wow… Sta diventando dura aggiornare questa fanfic XD
Comunque sia siamo agli sgoccioli. Vi ringrazio per i bei commenti che mi lasciate che mi rendono sempre felice.
Vi lascio ora al capitolo.
Buona Lettura ^_^

Passeggiata da soli
3htv



Finalmente eravamo di nuovo fuori da quell'inferno.
Solo quando uscimmo dall'edificio, capimmo davvero quanto tempo avevamo passato dentro il Giardino. Le ombre si erano allungate e il sole stava iniziando a calare.
Arrivammo alle due auto parcheggiate, su una delle quali era appoggiato Shuichi Akai, che appena ci vide si eresse dritto, come sull'attenti.
"Sono dentro." dissi quando ci fummo avvicinati a lui.
"Ok Kudo, ora ci pensiamo noi, voi godetevi la vacanza, ve lo siete meritato."
"Grazie Shuichi…" risposi io sentendomi finalmente sollevato.
Dopodiché lui fece segno ai suoi uomini ed entrarono nell'edificio.

…***...



"E ora come facciamo? - chiese Kikuito - Insomma non ci stiamo in macchina. Siamo in undici e i posti sono solo dieci."
"Tranquilli, io e Kiaretta andiamo a piedi." dissi subito io.
"Eh?" vidi lei guardarmi stupita.
"Ho bisogno di parlarti da solo." dissi risoluto, rispondendo al suo stupore.
"Ok…" acconsentì lei ancora un po' dubbiosa.
Poi sentii la mano di qualcuno sulla mia spalla. Mi voltai e incrociai quel paio di occhi molto simili ai miei che mi guardavano severi.
"Posso dirti due parole?" mi chiese con un sussurro.
Io acconsentii con un cenno di testa e lui mi portò lontano dal gruppo.
"So benissimo cosa stai pensando - attaccò subito - e non penso posso convincerti a fare diversamente, ma ti ricordo che in questo periodo ne ha già passate fin troppe."
Io rimasi zitto, preso in flagrante. Mi chiesi come diavolo aveva fatto a capire le mie intenzioni, ma non tramutai i miei pensieri in parole, anzi fu lui a parlare di nuovo.
"So che la ami davvero e so che lei ti ama altrettanto, perciò non esagerare."
Io non risposi e mi allontanai da lui, andando verso l gruppo, ma sentii il suo passo alle mie spalle.

…***...



Ci congedammo dal gruppo e mi voltai solo un attimo per vederli salire in macchina.
Per vari minuti tra me e Kaito regnò il silenzio. Attorno a noi c'era molto rumore, tra le macchine sfrecciavano per le strade e il vociare della gente che tornava a casa.
Non mi ero mai sentita così oppressa dal silenzio, anzi sono sempre stata una persona che apprezza volentieri la quiete assoluta, eppure in quel momento ero tesa come una corda di violino, come se già immaginassi cosa stava per accadere.
Ad un tratto Kaito parlò.
"Finalmente è finita, eh?" chiese freddamente.
Io, come una stupida, non riuscii a rispondere altro che un misero
"Già…"
Poi calò di nuovo il silenzio, finché dopo qualche altro metro ricominciò a parlare.
"Tu lo sai che per me sei l'unica persona con cui vorrei stare, vero?" chiese, sempre con quel tono freddo che mi metteva i brividi.
Rimasi per qualche attimo muta, non capivo il motivo di quella domanda, ma poi decisi di rispondergli.
"Certo che lo so, vale anche per me…"
"Bugiarda!" disse con tono secco lui, subito dopo che avevo finito di parlare.
"Cosa?" chiesi d'istinto.
Non capivo e qualcosa dentro di me scattò, un panico tangibile mi inondò il cuore. Ecco la bufera che avevo previsto.
"Kaito cosa dici?" uscì dalla mia bocca spontaneamente.
Non ero stata io a parlare, era stata la mia paura, il mio terrore folle di perderlo di nuovo.
Lui si fece, se possibile, ancora più serio. Si voltò verso di me e mi bloccò con le spalle al muro.
Il sole stava ormai tramontando. Le sue mani erano poggiate all'edificio dietro di me e il suo bellissimo viso, a pochi centimetri dal mio, era bagnato dalla luce rossastra del crepuscolo facendolo sembrare di bronzo. Appena parlò sentii il suo respiro sul mio viso e rabbrividii.
"Voglio la verità, cosa provi per Michael?"
Rimasi sconvolta a quella domanda, non potevo credere che me lo stava chiedendo davvero. Per anni avevo cercato di evitare quel momento, ed ora era arrivato. Possibile che le mie emozioni fossero così evidenti?
"In che senso?" chiesi cercando di sviare il discorso, ma sapevo benissimo che con lui era inutile.
"Sai benissimo cosa intendo, quattro anni fa per quale motivo sei venuta da me?"
Quella domanda mi lasciò ancora più scioccata di quella precedente e cercai per l'ennesima volta di eclissare il discorso.
"Ma Kaito…"
"No Chiara! Non voglio scuse, voglio la verità! Io ho fatto una scelta l'anno scorso, ed è ora che la faccia anche tu!"
Aveva ragione. Lui aveva affrontato i suoi dubbi, mentre io dopo quattro anni ancora non l'avevo fatto.
Restai qualche secondo a guardarlo, senza sapere cosa dire. Poi i suoi occhi azzurri, profondamente tristi, mi suggerirono le parole.
Alzai le mani e le posai sul suo viso, mi avvicinai lentamente a lui e gli diedi un leggero e veloce bacio sulla bocca. Quando mi staccai gli sorrisi e poi parlando col cuore in mano, mi rivolsi a quegli occhi che erano diventati stupiti.
"Io amo solo te! Come potrei amare una persona che ha cercato di uccidermi? - poi gli persi la mano e ricominciai a camminare - E' vero che quattro anni fa sono venuta da te perché mi ricordavi Michael, ma se ricordi in quel periodo ho cercato sempre di farti capire la mia confusione. Il fatto è che quello per Michael è stato un amore difficile da dimenticare. - rimasi zitta per qualche secondo, cercando di riordinare le idee, per me era davvero difficile parlare di loro - Vedi, fin da piccoli, Michael, Giada ed io eravamo inseparabili. Ci eravamo conosciuti alle elementari e da allora siamo rimasti sempre insieme. Avevamo deciso che un giorno saremmo andati in Giappone, la terra dei nostri sogni, e già dalle medie avevamo iniziato ad organizzare quel viaggio. Il giorno prima della partenza Michael dovette operarsi urgentemente di appendicite, io, già innamorata di lui, rinunciai a partire per stargli vicino e l'unica a partire fu Giada che non volle assolutamente rinunciare al quel viaggio. Alla fine dell'anno scolastico, al suo ritorno, era cambiata. Non era più la stessa, mi trattava come fossi una persona qualunque e arrivò al punto di rivelare a Michael i miei sentimenti per lui, che avevo confidato solo a lei. Lui ovviamente non provava niente per me se non amicizia e quando all'inizio del nuovo anno scolastico saremmo dovuti partire insieme per il Giappone, lui mi mandò da sola dicendo che non voleva più venire. Sono partita lo stesso, era sempre stato il mio sogno andare in quella terra ricca di tradizioni, e soprattutto volevo conoscerti. Non avrei mai pensato che fossi così simile a lui, ma appena ti conobbi non riuscii più a fare a meno di te. Alla fine dell'anno mi costrinsi a partire e ti assicuro che fu davvero difficile, perché mi ero già innamorata di te. Tornai in Italia e scoprii che Giada e Michael si erano fidanzati. Rimasi sconvolta da quella notizia, ma a loro sembrava non importare, anzi iniziarono a non considerarmi più e alcune volte mi prendevano anche in giro. Quello che successe dopo lo sai… - un'altra pausa in un cui sentii salirmi un groppo in gola - Io amo solo te, ma mai avrei pensato che i miei migliori amici mi potessero fare questo."
Non riuscii più a trattenere le lacrime, le sentii scendere calde dalle guance.
Poi tutto d'un tratto sentii tirarmi e avvertii le sue braccia intorno al mio corpo. Appoggiai il viso al suo petto, come fosse l'unico modo per non stare più male.
Appena ricambiai l'abbraccio, stringendolo a me, sentii la sua voce sussurrarmi all'orecchio.
"Perdonami… Sono stato uno stupido a dubitare di te…"
Risposi solo scuotendo la testa e lo strinsi più forte.
Non avevo più parole da dire, le avevo finite tutte, come ormai avevo finito le lacrime che non riuscivano più ad uscire. L'unica cosa che volevo era stare abbracciata a lui. Sapevo che al suo fianco avrei potuto affrontare tutto.
Passò qualche minuti, poi quando mi ripresi, mi staccai da lui e gli sorrisi.
"Non sapevo fossi così geloso…" dissi, prendendolo in giro, per riportare l'allegria.
"Io geloso?" chiese lui facendo il finto tonto, ed entrambi scoppiammo a ridere.

----

Anche questo capitolo è finito. Come ho già detto ormai siamo agli sgoccioli. Mancano solo due o tre capitoli alla fine.
Spero che anche questo lungo capitolo vi sia piaciuto.
Grazie mille.

Edited by kiaretta_scrittrice92 - 14/11/2013, 19:45
 
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