Detective Conan Forum

Finché non ti stancherai ♥, HeijixKazuha

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Mìele;
icon12  view post Posted on 24/9/2011, 16:31     +1   -1




Finché non ti stancherai

Fanfic su Heiji Hattori e Kazuha Toyama.
Ambientata in un, si spera non tanto, futuro.



Capitolo 2!
Capitolo 3!
Capitolo 4!
Capitolo 5!
Capitolo 6(Ultimo)!



ele No Sekai.
Wo, wo wo! Prima ff su "Detective Conan"!
Chi avrebbe mai detto che ne avrei scritta una? Tra l'altro con una storia decisamente Kazuhei, cioè una coppia che, all'epoca di quando mi vedevo Dc giusto per fare qualcosa durante il pranzo, neanche conoscevo. Ora invece l'adoro! Questi due sono i miei personaggi preferiti.
Ovviamente dopo Kid-sama. *O*
Allora, iniziamo a far sfollare qualcuno (ç_ç): Per prima cosa vi avviso che questa storia si baserà molto sul 7° film (La mappa del mistero), quindi non so quanto certe cose si capiranno per chi non lo ha visto..
Ma cercherò di mettere più note possibili (quindi fate una capatina a fondo pagina ogni tanto), così da rendere possibile la lettura a tuttituttitutti.
In realtà non è proprio ambientato dopo quel film (non ha un momento preciso nella storia, è sicuramente in un futuro -speriamo non tanto- remoto., considerando quanto ci vorrà ancora per far concludere la storia ad Aoyama-sensei) ma alcune affermazioni o il fatto di associare Heiji al servitore della leggenda Benkei e Conan/Shinichi al samurai Yoshizune viene dal film.
Beh, per adesso non ho altro da dire, ci vediamo a fondo pagina!





I Capitolo
- Capo e dipendente -
Dovrei avere occhi solo per te?

Heiji's POV
Personaggi: Heiji, Kazuha, nuovo, un po' tutti..
Genere: Romantico, Commedia
A tratti introspettivo.
Raiting: Verde con qualche spruzzo di giallo/arancio
Avvertimenti: Incompiuta. Scherzo, nessuno!
Couple: HeijixKazuha, ovvio. u.ù
Dedicato al mio primo amore.









"Il primo grande amore di Benkei fu Hizune
ma sfortunatamente la ragazza dovette sposare
un altro uomo.
Quando Benkei lo scoprì come reagì?
1, si arrabbiò.
2, si rallegrò.
3, si mise a piangere."

Nessuna di queste tre risposte era, in realtà, giusta,
perché Benkei fece tutte e tre le cose.
Parecchie volte.



-Cosa? Dovrei risolvere questo indovinello?-
-Certo! Allora, Heiji, riuscirai a risolverlo? Conan-kun è stato velocissimo!-
Heiji Hattori guardò stupito i tre ragazzini (la banda dei giovani detective) che gli dedicavano tre paia di occhi entusiasmatissimi.
Dopo aver visto quel documentario in Tv su Benkei e Yoshizune ai tre ragazzi era subito tornato inmente l'indovinello che il dottor Agasa aveva rifilato loro in occasione della gita a Kyoto(*) e, senza perdere tempo, erano corsi ingiro a chiedere a tutti se sapevano risolverlo.
Conan avrebbe dovuto essere l'ultima vittima, dopo aver risposto in 0,3 secondi, ma poi era arrivato Hattori e aveva risvegliato l'entusiasmo dei bambini.
-Allora, Heiji?-
Il detective di Osaka si mise le mani sui fianchi ed abbassò il volto guardare in faccia i giovani detective. -Certo che so risolverlo, per chi mi avete preso?-
In realtà il diciassettenne l'aveva già risolto a piangere ma, come dire, non gli andava proprio di stare appresso a dei ragazzini delle elementari.
Ma dato che ci aveva perso tempo anche Conan-kun..
Heiji si aprì una lattina di Coca-cola e la bevve tranquillamente, poi guardò con un sorriso i ragazzini che aspettavano, attenti.
-Tsk, ovviamente è la terza.- Annunciò, con tono di superiorità.
-E perché, scusa?-
Heiji si girò di scatto verso la porta, dove erano appena comparse Ran e Kazuha, che lo guardava scettica.
La ragazza fece qualche passo nella sua direzione, storcendo la bocca -Scusa, pensa alla bambina dei tuoi ricordi(*2), il tuo primo amore, se lei si sposasse non ti arrabbieresti?-
Cretina.
Heiji davvero non si spiegava come una ragazza come lei potesse essere tanto ingenua.
E lui così stupido.
C'erano volte, volte come quella, dove Heiji avrebbe davvero voluto prendere quella ragazza per le spalle e urlarle infaccia che era lei quella bambina.
Ma poi rinunciava sempre, infondo era stata una cosa successa da bambini, poco importante. Occhei, una volta da piccolo l'aveva trovata carina e l'aveva cercata per anni per poi scoprire che era stata da sempre proprio accanto a lui, ma questo non significava mica che era ancora innamorato di lei, no?
E il fatto che lei lo fosse di lui, beh, era completamente da escludere.
"Se la bambina dei tuoi ricordi si sposasse non ti arrabbieresti?"
Heiji guardò l'amica d'infanzia che era difronte a lui.
-Decisamente no, fidati.-
Kazuha spalancò gli occhi, realmente stupita -Cosa? Certo che sei strano, Heiji..-
Ecco che ricominciavano a bisticciare, possibile che non sapessero fare altro? Heiji scrutò irritato la ragazza, mani sui fianchi.
-Senti, qui quella strana sei tu! Semplicemente non me ne importerebbe un fico secco se lei si sposasse.-
Ecco, ovvio che non glie ne sarebbe importato niente. Infondo era di Kazuha che si parlava, poteva fare quello che voleva.
Ormai la guerra era aperta e inutili erano i tentativi di Ran e degli altri di tenerli lontani, ormai urlavano tanto da far traballare i mobili.
-Cosa? Strana io?! Sei tu il cretino che non glie ne frega niente se la ragazza di cui è innamorato si sposa!-
La reazione di Heiji fu decisamente inaspettata, per tutti.
Il giovane, infatti, diventò tutto rosso, ma parecchio, e indietreggiò vertiginosamente balbettando, cosa che fece scoppiare il bambino occhialuto in una serie di risatine incontrollabili.
-Guarda che ti sbagli di grosso, Kazuha! Io non sono affatto innamorato di lei!-
Ovvio che no, cosa si metteva a dire quella stupida?!
Erano amici da una vita, come poteva provare qualcosa di più che affetto?
Va bene che lei non sapeva di essere quella bambina, ma affermare convinta che lui l'amasse ancora..
-Beh, comunque!- Biascicò sudando Hattori-kun in direzione dei giovani detective, decisissimo a cambiare discorso -La risposta è la tre per il semplice motivo che è un gioco di parole. Infatti sposa in giapponese si dice muko, e l'unione di muko con Hizune (Il nome della ragazza) da la parola mukohizune, e cioè stinco. E, guarda caso, lo stinco era il punto debole di Benkei, cioè l'unico punto che, se colpito, lo faceva piangere.-
Era, in realtà, un indovinello semplice e stupido. Uno di quelli che inventava il professor Agasa quando non aveva niente da fare, giusto per mettere in difficoltà i bambini.
Ma a Heiji quell'indovinello avrebbe dato parecchio da pensare, soprattutto dopo quella serata.

-Cosa? Altri ospiti?-
Heiji non contenne lo stupore e la mamma di Heiji guardò imbarazzata Conan, Ran, Goro e gli altri, che quella sera erano stati invitati in casa Hattori per pregustare la famosa e deliziosa cucina della signora di casa.
-Già, vi chiedo davvero scusa, ragazzi, ma è stata una cosa improvvisa.. Non ho fatto intempo ad avvisare mio marito della vostra visita e lui, proprio oggi, si è portato a casa alcuni amici sui e di tuo padre, Kazuha, infatti c'è anche lui.-
Kazuha spalancò leggermente stupita gli occhi -Mio padre? Eppure non mi aveva detto niente..-
Ran si intromise e sorridendo rispose per tutti che non sarebbe stato un problema, anzi, che li ringraziava molto dell'invito e che sarebbero stati onorati di passare la serata con persone così importanti.
-Oh, cara, ma che dici- Le rispose sorridendo la signora Hattori -Siamo noi a dovervi ringraziare per prendervi sempre cura del mio Heiji, è un ragazzo così impulsivo e testardo!-
L'affermazione scatenò le risatine degli ospiti e l'imbarazzo del diciassettenne che lanciò occhiate leggermente arrabbiate alla madre che sorrise e li scortò in sala da pranzo, ignorandolo.
-Ragazzi, prego accomodatevi.-
La sala dove entrarono era ampia e spaziose, in perfetto stile giapponese, bellissima e degna della famiglia Hattori.
Al tavolino erano già sedute sei persone: Il signor Hattori, il signor Toyama, cioè il padre di Kazuha, una signora piuttosto anziana, due uomini ed un giovane di poco più di 20 anni.
-Oh, ecco finalmente i nostri ospiti da Tokyo!- Esclamò il signor Hattori non appena i ragazzi entrarono -Loro sono amici di Heiji e lui, lo conoscerete di certo, è il famoso detective Goro.-
Nella stanza si alzò un leggero coro di ammirazione che fece gongolare non poco Goro.
Il signor Toyama si schiarì la voce per attirare l'attenzione e sorrise.
-E' un piacere rivedervi, ragazzi! Lasciate che vi presenti i nostri amici..-
E indicò le persone che gli erano accanto -Questa è la signora Izumi, una mia vecchia conoscenza, loro invece sono due miei colleghi Tsurumi e Oba e lui invece è il giovane Yusaku Kurokawa, prossimo a entrare nella polizia con noi. E' venuto qualche volta a casa nostra quand'era piccolo, Kazuha, magari ti ricordi..-
Cos'era quello?
Una specie di fotomodello che giocava al poliziotto e a quanto riuscisse a far scintillare i denti, in quel suo sorriso da fottutissimo fotomodello che dedicò alla ragazza?!
Una specie di pompato versione biondo ed occhi azzurri, dalla pelle lattea, pronto a tirare fuori un mazzo di rose e un sorriso ammicante da un momento all'altro.
Heiji non sapeva se gli dava più fastidio il fatto che un tizio del genere sarebbe entrato nella polizia o se il tizio in questione aveva fatto accomodare accanto a lui la sua amica d'infanzia cominciando subito a chiacchierarci.
-Allora, Heiji..- Cercò di attaccare il signor Hattori imbarazzato, vedendo la nuvola nera alle spalle del ragazzo, l'aura assassina e gli sguardi glaciali e intimidatori che questo mandava, senza risultato, al giovane che spruzzava rose da ogni poro. -Hai per caso lavorato a qualche nuovo caso, ultimamente?-
Heiji si voltò digrignando i denti verso il padre che sorrise mentre, dal canto loro, tutti gli altri indietreggiavano spaventati, eccezzion fatta per Kazuha e Yusaku, talmente presi dalla loro conversazione affiatata da non accorgersi di nulla.
Heiji ghignò e rispose, a voce più alta del necessario.
-Effettivamente si..-
Conan scosse la testa, sconsolato, già sapeva dove voleva andare a parare e come, probabilmente, sarebbe andata a finire la cosa.
Tante urla, insulti, e forse qualche piatto tirato dalla furiosa Kazuha.
-Prima mi hanno fatto un indovinello parecchio semplice, ma Kazuha, convintissima delle sue idee, non faceva che affermare che la risposta era un'altra. Era parecchio ridicola.-
Cercando di ignorare le occhiate di futuro-omicidio che il signor Toyama gli inviava Heiji scoppiò in una fragorosa risata di scherno.
-Heiji sei un idiota!-
Ed ecco che iniziavano a volare piatti..
-Cosa? Come ti permetti, stupida?-
E, nonostante gli ospiti, nessuno riusciva, ovviamente, più a farli ragionare.
-Io stupida? Sei tu l'unico cretino che non si arrabbierebbe se la ragazza di cui è innamorato si sposasse! Io solo quello dicevo.-
Heiji ebbe la stessa identica reazione di prima, iniziò a boforchiare e a coprirsi di ridicolo e, in mezzo alle risate dei leggermente confusi altri, spiccarono i sorrisi leggermente stupiti dei genitori dei ragazzi.
Ma cos'era? Tutti contro di lui, adesso?!
-M-ma cosa dici, stupida? Ti ho già detto che non sono innamorato di lei!-
-Ma se tu..-
-Kazuha-chan..- Yusaku Kurokawa si intromise, timidamente, nella conversazione accanita dei due, prendendo la mano della ragazza.
Una fastidiosa e davvero pericolosissima vena iniziò a pulsare sulla fronte del detective di Osaka, che cercò nuovamente di intimorire il ventenne con lo sguardo, con scarsi risultati.
-Perdonami se mi intrometto, ma avevo assolutamente bisogno di dirti che sei davvero bellissima arrabbiata, ma che forse è meglio lasciar perdere il discorso, è chiaro che Hattori-san si sente a disagio, quindi..-
E Kazuha, che si era fermata a bellissima, arrossì. Per poi scoppiare in una risatina nervosa e imbarazatta, ringraziando e negando.
La sua Kazuha arrossì.
Quella che conosceva da una vita, con cui si era ammanettato giocando a guardie e ladri, con cui aveva fatto il bagno da piccolo, quella che si preoccupava sempre per lui, quella che si sarebbe tranquillamente buttata in un burrone pur di salvarlo(*3), quella che gli sorrideva sempre, che era sempre allegra, che gli diceva con noncuranza di volere un bambino(*4), che passava le giornate con lui, quella con cui, teneramente, litigava sempre.
Quella Kazuha era arrossita per un affermazione di un uomo.
Di un uomo che non era lui. Era davvero troppo.
Noncurandosi di tutte le persone che avevano intorno, velocemente e furioso afferrò il braccio della ragazza per trascinarla fuori dalla stanza, boforchiando un "Vieni un attimo con me!" poco cortese, che lasciò tutti spiazzati e in silenzio.
Conan sospirò di nuovo -Mamma mia, avrà anche un grande intuito, ma quando si tratta di sentimenti è davvero uno stupido..-
Tutti si girarono verso di lui e il bambino si tappò la bocca, se l'era proprio fatto scappare. Ran avvicinò il viso, curiosa. -Scusa, Conan, ma i sentimenti di cui parli sono quelli di Heiji?-
L'occhialuto arrossì per la vicinanza e, cercando di allontanarsi, balbettò: -Ehm, si.. Cioè no.. Cioè, volevo dire..-
-Che nonostante questi chiarissimi segni mio figlio insisterà a dire che non prova niente per Kazuha.- Terminò il capo della polizia Hattori, con un sorrisetto.
-E' davvero un idiota.-
Nel frattempo l'idiota in questione aveva trascinato Kazuha nella prima stanza abbastanza lontana da quelle orecchie impiccione e l'aveva sbattuta al muro.
-Kyah! Che cavolo combini, Heiji? Si può sapere che ti prende?-
Lui restò fermo un attimo a guardarla con odio, poi appoggiò una mano al muro e si avvicinò vertiginosamente al suo viso, facendola arrossire non poco, scrutandola male. -Senti, mia cara, tu proprio non mi ascolti, vero?-
La ragazza alzò le sopracciglia innocentemente, senza capire dove lui volesse andare a parare..
-Mi pare di averti già detto che non voglio che tu fai la smorfiosa con altri ragazzi..-
Dal tono si capiva che era davvero arrabbiato, Kazuha non sapeva se rallegrarsi o..
-Vuoi capire che sei una mia dipendente?! Te l'ho già detto quella volta con Hoshikawa(*5), che figura ci faccio io che sono il tuo capo?!-
Che stupida, eppure glie l'aveva detto molto chiaramente.
-Eh?- E perché adesso sembrava stupita? -Sarebbe questo il motivo?-
Stupita e.. Delusa? Ma no, impossibile!
Heiji si allontanò un poco e annuì, ovvio che era quello, ce ne potevano essere forse altri?
-Heiji sei davvero un cretino!- Lui alzò gli occhi, per fissare stupito la ragazza che stava stringendo i pungni, cercando di trattenere qualcosa che sembravano decisamente lacrime.
Era davvero arrabbiata, poche volte l'aveva vista così e mai per questioni così stupide.
Perché di una questione stupida si trattava, infondo era una cosa che le aveva anche già detto..
-Davvero, davvero un cretino!- Continuò lei sbraitando e afferrandolo per la maglietta -Cioè, vengo considerata una civetta perché ho riso un po' con una persona che non sei tu? Tu davvero non stavi scherzando, dovrei davvero avere occhi solo per te e parlare solo con te?- Ora le lacrime iniziavano a scendere davvero da quegli enormi occhioni verdi.
Heiji si sentì morire, morire davvero, perché piangeva?
L'idea di avere occhi solo per lui le dava così fastidio?
-Sai solo in che eventualità questo dovrebbe accadere, Heiji?- Continuò lei urlando tra le lacrime -..Questa predica tu potresti farmela solo se noi fossimo fidanzati, fidanzati! E noi non lo siamo, vero, Heiji?- Altre enormi lacrime scesero da volto di Kazuha che spinse via il ragazzo in stato di shock. -Già, non lo siamo proprio per niente..-
Ed Heiji, il giovane detective di Osaka dall'eccezzionale intuito, si accostò risentito e preoccupato all'amica, tendendo la mano e cercando di sorridere.
-Hei, Kazuha, aspetta, perché piangi? Dai, io scher..-
Il ceffone lo colpì in piena faccia. Così come lo colpirono le lacrime e le tracce di mascara della ragazza che lo guardò, arrabbiatissima.
-Non mi interessa, sei un idiota! Io sono davvero stufa di te! Heiji io.. Ti odio!-
Cosa stai dicendo?
Cosa stai dicendo, perché stai piangendo?
Sono stato forse io? Sono davvero così idiota?
Cos'è che non riesco a capire, cos'è che da sempre non riesco a esprimerti?
Per quanto abbia fatto male lo schiaffo non è paragonabile alla fitta al cuore che ho ricevuto vedendo queste lacrime, le tue salate e tristissime lacrime.
Perché ti stai allontanando da me? Perché stai correndo via?
Non voglio, non voglio assolutamente che tu ti allontani da me.
Non voglio che qualcuno ti porti via.

La Pelle, quella calda, bianca e morbidissima pelle da accarezzare, da baciare.
I suoi capelli, quei mori capelli lisci quasi sempre legati in una coda. Non avrei mai pensato di provare tanto piacere nello scioglierla e vedere scendere quella cascata sulle sue spalle.
Gli occhi, i suoi verdi, enormi e bellissimi occhi, che mi guardano supplicanti, inebriati dal piacere.
-Heiji..-
La bocca, diamine la bocca, può essere una bocca così rossa, così dannatamente morbida?
Può ogni parte del suo corpo prendere tanto fuoco non appena le deposito un bacio, scendendo, scendendo sempre di più..
Accarezzandole il viso, la vita, le cosce.. Bacio il suo mento, il suo perfettissimo mento cavolo, il collo, con una mano slaccio il suo fastidiosissimo reggiseno e le lecco i capezzoli, sprigionando qualche gemito di piacere, poi scendo a baciarle quel bianco e piatto ventre.
-Heiji, ti prego..-
La zittisco infilandole la lingua quasi ingola, la voglio tutta, voglio ogni minima parte del suo corpo.
Lentamente la mia, perché cavolo se è mia, ragazza apre le cosce seguendo le mie mani e ricambia il bacio passionale, abbassandomi i pantaloni.
Mi sposto di nuovo a baciare il collo e, sorridendo nelle suo bianche e perfette clavicole, inizio ad entrare in lei.
Cavolo quanto mi fanno piacere i gemiti spezzati che emette, pregandomi di continuare.
-Heiji, io..
..Io ti odio!-


Heiji si svegliò in un bagno di sudore, urlando.
Cosa aveva fatto? Cosa diamine aveva appena sognato?
Cavolo se Kazuha aveva ragione, era un cretino, un enorme cretino.
Cercò di sollevarsi appoggiandosi ai gomiti e si prese la testa fra le mani, cercando di pensare.
Occhei, aveva appena sognato la sua migliore amica, la sua amica d'infanzia diamine, nuda sul suo letto, e aveva sognato di baciarla e di farci l'amore..
Non era poi un così grande guaio.
Ma che diceva? Era enorme!
Aveva sognato di fare l'amore con Kazuha, Kazuha!
Perché aveva sognato di andare a letto proprio con lei? Se doveva proprio fare questo genere di sogni poteva immaginarsi con qualche ragazza più carina, ce n'erano a centinaglia!
Ne sei proprio sicuro?
Si, cavolo, certo che ne era sicuro! Quella ragazza non aveva assolutamente niente di eccezzionale. Era carina, tutto qui..
Era molto carina. Era terribilmente bella, ed era adorabile, ed era matematicamente impossibile starle lontanto, ed era morbida..
Heiji scosse violentemente il capo arrossendo, doveva assolutamente togliersi quel sogno dalla testa, ecco.
Non era una cosa che sarebbe mai successa, né sarebbe mai dovuta succedere.
Insomma, lei era Kazuha! Non provavano assolutamente niente l'uno per l'altra, erano solo cari e vecchi amici.
Cioè, occhei, da piccolo era stato innamorato di lei ma adesso era tutta un'altra cosa.
L'unico e solo motivo per cui era stato geloso di Kurokawa (O di Hashikawa tempo prima) era perché era la sua dipendente, non ce n'erano altri.
"Dovrei avrei occhi solo per te?"
Perché Kazuha considerava ciò una cosa così inconcepibile? Infondo era così che funzionava, di solito, no?
Una dipendente non dovrebbe essere così civettuola con altri uomini in presenza del suo capo, fa parte del codice morale.
"..Questa predica tu potresti farmela solo se noi fossimo fidanzati, fidanzati!"
Heiji arrossì, ma cosa aveva detto, quella stupida?
La conosceva da una vita, ovvio che cercava di proteggerla da uomini disgustosi come quel Kurokawa.. Insomma, oltre che il suo dovere di capo lo era anche inquanto fratello maggiore.
Di quasi fratello maggiore, non lo sei realmente, ricordi?
Diamine, perché quel giorno aveva tante voci in testa?
Certo, certo che sapeva di non essere davvero suo fratello, ma era come se lo fosse.
E inquanto fratello maggiore e capo non poteva permettersi di fare certi sogni giusto perché la sera prima avevano avuto una discussione un po' diversa e più accesa del solito.
E, dato che non poveva assolutamente rischiare di farne un altro simile, decise che il giorno dopo sarebbe andato di corsa da Kazuha per chiarire, e se necessario scusarsi, quell'assurda situazione.
Non poteva assolutamente permettere a quella stupida di invadere anche i suoi sogni.
Anche se, ammise Heiji con un leggero imbarazzo mentre si risistemava sotto le coperte, era stato un sogno niente male.



________________






Note esplicative!
*: Mi riferisco, ovviamente, alla gita a Kyoto che fanno nel 7° film. Conan andò con Ran, Goro e Sonoko, mentre i giovani detective per essere accompagnati dovettero rispondere a un indovinello di Agasa, quello che c'è all'inizio, per l'appunto.
**: Altra scena basata sul 7° film, Heiji infatti conosce il suo primo amore a Kyoto quando era piccolo, la ragazzina era una bambina in kimono che giocava a palla nel giardino del tempio e che cantava una strana canzoncina. Heiji la cercò per anni per poi scoprire con grande stupore che la bambina non era altri che Kazuha.
***: Qui invece Heiji si riferisce all'episodio L'isola delle sirene. In questo episodio Heiji cade in un burrone ma Kazuha riesce a salvarlo con una presa molto alla matrix ma, purtroppo, cadendo lei stessa. Lui riesce ad afferrarla ma, stando per rompersi il legno a cui sono aggrappati Kazuha ferisce la mano di Heiji con cui la tiene per lasciarsi cadere e farlo salvare.
****: SPOILER(In quanto non ancora arrivato in Italia) Questo pensiero si riferisce a un episodio tratto dal IIII Magic File cioè, il magic file dedicato al XIV film. In questo episodio una mamma che deve andare in bagno affida a Kazuha il proprio figlio e lei si diverte tanto da esclamare, rivolta all'amico "Heiji, voglio un bambino!" con tanta nonchalance. Per tutta risposta lui arrossisce moltissimo e Conan intanto se la ride. <---- *Stima*
*****: Heiji con "Quella volta con Hoshikawa" si riferisce all'episodio L'illusionista quando Kazuha afferma che il mago Hoshikawa non può essere l'assassino di una tizia perché lei gli era rimasta avvinghiata tutto il tempo, essendo soli (lei, lui e Ran) al buio ed avendo paura.
In quell'occasione Heiji si rende conto di provare fastidio quando Kazuha parla con altri uomini e pensa che questo succeda perché lui è il suo capo etc. etc..
Oh, lei in quel caso dice "Quindi dovrei avere occhi solo per te?" e lui risponde "Certo che si!" Occhei che non intende in quel senso, ma sono carinissimi comunque! *^*


ele No Sekai - Again!
Eccomi tornata, minna!
Ohohoh, quanto adoro questa coppia, quanto l'adoro!
Quindi? Cosa ne pensate di questa storiella?
Spero che questo primo capitolo non sia troppo lungo.. Purtroppo il mio nuovo coso per scrivere sul computer (-.-) non mi da le pagine quindi non so regolarmi.
Sapete, ieri sera mi è venuta inmente anche una fanfic che riguarda un po' tutti ma soprattutto riguarda Kid-sama.. *____*
Che dite, la scrivo? E' un po' strana, c'è un nuovo personaggio, varie situazioni..
Bah, vediamo, se mi viene proprio l'ispirazione giusta la scrivo. ^^
Ora vi ringrazio molto per l'attenzione, spero di rivedervi nel prossimo capitolo.
Un bacio a tutti:
ele;

Edited by Mìele; - 25/10/2011, 23:11
 
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Kazuha_97
view post Posted on 25/9/2011, 14:01     +1   -1




Ma che bella *_______*
Io li adoro!!
Kazuha_97 vedrai xD
Nononononononono la devi continuare per forza capito? Per forzaaa!
Non posso aspettare una settimana!!!
Non posso!!
Sappi che io sono sempre stata una fanatica di HeijixKazuha e non sarà facile battermi quindi xDxDxDxDxD Stai attenta avversaria xD
Una ff a capitoli su Heiji e Kazuha che bello!! Che bello!! *saltella canticchiando*
Che bellooooooooooo.
Brava brava brava brava!!
Bellissima!!! *diventa pazza*
Ok... Adesso serietà serietà e serietà ( si, ma quando mai)
Allora... Stai attenta alle virgole e agli errori di battitura, però per le altre cose, essendo la tua prima fan fiction sei stata davvero brava!!
Continua così e...


P.S= Non mi batterai mai muahahahahahah


_Kazuha_
 
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view post Posted on 25/9/2011, 15:00     +1   -1
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Ice for Ace.
Cit. by Erisshi.

Ci piace giocare a un nascondino in cui nessuno conta, e perciò nessuno ci verrà a cercare.


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Mìele, sei davvero bravissima *-*
Il tuo modo di scrivere è scorrevolissimo, il capitolo l'ho letto in poco tempo ed è stato davvero piacevole x3
Per quanto riguarda la tematica, ff HeijiXKazuha ne ho lette molte, ma ognuna non ripete mai le altre, perciò leggendo la tua, leggerò qualcosa di sicuramente nuovo :DD
Spero che aggiornerai presto, mi hai incuriosita decisamente tanto :3
 
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Mìele;
view post Posted on 25/9/2011, 20:17     +1   +1   -1




Oh, ma del tipo me sviene!
Vi ringrazio tantissimo, prometto solennemente di non avere buone int cioè, di aggiornare il prima possibile! x'D

CITAZIONE (Kazuha_97 @ 25/9/2011, 15:01) 
Sappi che io sono sempre stata una fanatica di HeijixKazuha e non sarà facile battermi quindi xDxDxDxDxD Stai attenta avversaria xD
(...)
Allora... Stai attenta alle virgole e agli errori di battitura, però per le altre cose, essendo la tua prima fan fiction sei stata davvero brava!!
Continua così e...
P.S= Non mi batterai mai muahahahahahah

Ahahah, batterti in cosa?? Io sono una persona pacifica. U.U

Ace spero vivamente di non deluderti! *___*

Grazie ancora davvero! :3
Mìcchan
 
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Mìele;
view post Posted on 27/9/2011, 16:04     +1   -1




ele No Sekai!
Yoyoyo! Salve a tutti! Me è tornata, visto? Non ve l'aspettavate, eh..
Eggià, in effetti è strano che io aggiorni qualcosa, di solito le mie fanfic cadono nel dimenticatoio.. ^^'
Bah, premetto che questo capitolo fa schifo, schifo sul serio.
Non so come mi sia venuto, e soprattutto come mi sia venuto così male, ma mi è preso di farlo dal più o meno punto di vista di Kazuha ed è stato il mio più grande errore.
Lei è incoerente e sembra una bambinetta, poi si riprende e sembra un'Emo.
Bah, davvero, potete anche prenderla ed accartocciarla nel cestino, non mi offendo.
Forse giusto un pochino, dai, ma ci passerò sopra. x'D
Un bacio, ci si vede a fondo pagina!





II Capitolo
- Catena grigia del destino -
Che so, mangiati il braccio, basta che ti stacchi!

Kazuha's POV
Genere: Romantico, Commedia
A tratti introspettivo.
Raiting: Sempre verde, tentativo di giallo malriuscito.
Avvertimenti: Spero di non andare troppo OOC,
Kazu-chan è difficile. >.<
Couple: HeijixKazuha, ovvio. u.ù

Dedicato a te, con cui adoro tanto litigare.







"Le parole che usiamo per nascondere il nostro imbarazzo,
I momenti in cui ci fissavamo,
Il tempo che ho trascorso con te..
..Vorrei che fossero durati di più."



-Forza, Kazuha, ascoltami!-
-No e poi no, cretino! Dammi solo una ragione per farlo!-
Erano precisamente le 10 e 42 minuti del mattino ed Heiji e Kazuha erano già inpiedi e giravano e rigiravano (correndo, o, meglio, camminando molto velocemente) per casa Toyama come se nulla fosse, svegliando tutta la famiglia della ragazza, i due assonnati ospiti Ran e Conan ed i decisamente-poco-pazienti vicini.
Ma era tutta colpa di quello stupido!
Come gli era saltato in mente, mezz'ora prima, di andare lì e scusarsi?
Come gli era proprio saltato in mente di andare lì?!
Quello stupido detective abbronzato! Lo odiava, si, lo odiava con tutta se stessa.
Poteva una persona essere tanto cretina?!
"Io sono il tuo capo, che figura ci faccio?"
Idiota, idiota, mille volte idiota!
-Dai, Kazuha, ti vuoi fermare?- Le urlò l'idiota cercando di raggiungerla nello stretto corridoio -Sono qui per scusarmi, anche se non capisco bene il motivo della tua..-
-E' per questo che sei un'idiota!- Gli urlò lei, inchiodando -Anzi no, sei un idiota al cubo, un fottutissimo idiota!-
L'idiota si bloccò, anche perché altrimenti le sarebbe finito addosso, con gli occhi sgranati, terribilmente stupiti ed ora anche vagamente infastiditi.
-Hei, ora non ti pare di esag..- Per tutta risposta scansò agilmente il pugno della ragazza, che lo scrutava, arrabbiatissima.
-Baka, baka, baka Heiji! Come ti permetti di presentarti qui?! Il mio schiaffo di ieri non è stato abbastanza chiaro? Nel caso non l'avessi capito era un invito gentile a non farti più vedere!-
Heiji sbuffò, nervoso -Chiamalo gentil.. Ok, ok, scusa! Dai Kazuha, fermati!-
La ragazza si era infatti voltata ed aveva ripreso a camminare, furiosa.
Idiota, si, quel ragazzo era un emerito idiota!
Per carità, geniale e tutto quando si parlava di casi d'omicidio, ma in quanto a ragazze o sentimenti puf.. C'aveva un buco nero nel cervello quello!
Ma proprio di un tizio del genere doveva andarsi a innamorare lei?
Cioè, insomma, di tanti e tanti uomini belli e gentili che c'erano al mondo, perché proprio a lei era toccato il cretino rompipalle con tanto romanticismo in testa quanto sale in una torta?
O in zucca, la metafora è la stessa..
-Tsk, dovresti imparare un po' da Kurokawa..-
Punto, frena, lingua sfuggita, stupidaggine sparata, bomba azionata.
Pronti ad esplodere tra meno 3, 2, 1..
-Scusa, cosa hai detto?-
Il ragazzo la afferrò velocemente per le spalle e la sbattè al muro, furioso e soffiò -Ripetilo..-
Ah, adesso era lui quello arrabbiato? Ma che cavolo!
Lei si liberò velocemente della sua presa e, anche se un tantino spiazzata e imbarazzata da quella reazione, gli urlò di rimando.
-Che dovresti imparare la gentilezza da Yusaku, lui si che sa come si trattano le ragazze!-
-Ah, adesso lo chiami anche per nome?- Urlò anche lui, paonazzo in volto.
-Certo, io chiamo per nome chi mi pare, deficiente! Vuoi capirlo che tu non sei il mio capo?!-
Continuarono ad urlarsi più o meno le stesse cose per tutta la giornata, era praticamente impossibile sopportarli.
A colazione si tirarono riso, sardine, qualche piatto e Kazuha cercò di schiacciare Heiji con una sedia. La signora Toyama, esasperata da quella situazione, non vide altra alternativa se non quella di cacciare di casa i due ragazzi con la scusa di far fare il giro turistico di Osaka a Ran e Conan.
Beh, quella geniale trovata di mamma Toyama salvò la casa e i due genitori, ma servì su un piatto d'argento la più brutta giornata che il bambino e la diciassettenne avrebbero potuto mai passare.
Infatti i due cretini, perché ormai abbiamo appurato che sono entrambi irrimediabilmente stupidi, non si rincorsero e presero a parolacce solo per la strada, ma anche in autobus, al ristorante, al cinema..
E inutile era cercare di dirgli che la gente li squadrava terribilmente male, continuavano imperterriti a discutere su un argomento finché uno dei due non trovava un'altro oggetto di lite.
E, soprattutto, guai a cercare di farli ragionare. In quel caso il proverbio "Tra moglie e marito non mettere dito" era decisamente azzeccatissimo, dato che se anche solo ci provavi te lo staccavano a morsi, il dito.
E così passò la giornata.
Nel pomeriggio i quattro ragazzi tornarono a casa nelle stesse identiche condizioni di quando erano usciti. Inutile dire che non appena misero piede dentro casa i coniughi Toyama annunciarono in tutta fretta di avere una misteriosa cena di lavoro e si dileguarono.
-..Perché possibile che tu la mattina non riesci mai ad alzarti puntuale? Mai! Non c'è stata una fottutissima volta in diciassette anni di vita che sei riuscito ad alzarti puntuale da solo!-
-Beh, cretina, nessuno ti ha mai chiesto di aspettarmi!-
-Nessuno mi ha mai chiesto di aspettarti? Ma sei stupido?! Sono per caso io quella che si infuria se una certa persona non è sotto casa tua ogni mattina alle 8?-
-Che cosa centra, quello..-
No, era davvero troppo. Stavano decisamente esagerando.
-Basta, basta, vi prego, basta!-
Tre volti sbalorditi si voltarono verso un'esasperatissima Ran dai capelli dritti.
-Non ce la faccio più con voi due!- Urlò sbattendo le mani sul davolo dove erano seduti quasi distruggendolo -Vi rendete conto che questa storia va avanti dalle 10 di questa mattina? Dalle 10! E sono.. Le cinque! Scusatevi entrambi e fatela finita!-
I due la guardarono, con gli occhi sgranati, poi si fissarono e ripresero ad urlare.
-Ma cosa, io? E' lei la cretina che non spiega niente!-
-Come ti permetti, stupido?! Sei solo tu il deficiente che non capisce mai nula!-
-Basta ho detto, per favore!- Ritentò Ran, poi, notando che non le prestavano ascolto, annunciò -Occhei, hei? Aspettatemi qui!- E si allontanò velocemente dalla stanza, nello stupore generale.
-Hei, e adesso che le è preso, Conan?-
Il ragazzino scosse la testa, proprio non ne aveva idea.
Diviso tra il desiderio di spaccare la faccia a tutti e due i ragazzi con una pallonata e quello di scappare via urlando il bambino tentò di allontanarsi, per non doverseli sorbire, ma tornò improvvisamente Ran, nascondendo qualcosa dietro la schiena.
-Hei, voi due, piantatela e ascoltatemi!-
Kazuha ed Heiji si voltarono all'unisono verso di lei, paonazzi in volto e con la gola secca per le urla.
-Ran-neechan, cosa nascondi lì dietro?- Chiese Conan curioso, scendendo dalla sedia per avvicinarsi alla ragazza e guardare. Non appena vide ciò che Ran teneva in mano spalancò gli occhi e la guardò tra lo stupore e lo spavento -A-aspetta, non farai sul serio?!-
Lei sorrise e si avvicinò lentamente a Kazuha ed Heiji che la guardavano decisamente confusi e un tantino spaventati.
Dovevano ammettere che quando Ran era arrabbiata era decisamente inquietante..
-Ahh, lì!-
Improvvisamente Ran indicò qualcosa sul soffitto, urlando e causando grida di stupore da parte dei due che guardarono spaventati in alto e non si accorsero che Ran si era fiondata velocemente verso di loro e con un gesto fluido aveva appeso qualcosa ai loro polsi.
-Eh?- Fecero i due ragazzi voltandosi verso di lei.
Balbettando come pesci spostarono lo sguardo da Ran che sorrideva, a Conan che sospirava, alle manette che avevano ai polsi, poi di nuovo a Ran e alle manette ed alla fine urlarono.
-Eeeeeeh?!-
Un momento, un momento, Ran stava scherzando, si?!
Non intendeva veramente tenerli lì legati, giusto? Stava sicuramente scherzando.
-Ehm, Ran..- balbettò Kazuha cercando di sorridere ma visibilmente preoccupata -Cosa stai facendo?-
La ragazza sghignazzò orgogliosa, mani sui fianchi.
-Prima all'entrata ho visto queste, probabilmente sono di tuo padre Kazuha, e dato che io e Conan non vi sopportiamo più ve ne resterete per un po' così appiccicati finchè non vi sarete calmati, ok?-
Ok? Okay proprio per niente! Diamine, cosa cavolo le era saltato in mente?!
Fu quello che le urlò quel cretino di Heiji, beccandosi in tutta risposta un'occhiata assassina da Conan.
Che carino, il mondo in cui proteggeva la sua sorellona era adorabile..
-No, a parte gli scherzi Ran, slegaci dav.. Aspetta! Dove diamine stai andando?-
Urlò Kazuha alzandosi di scatto dalla sedia e, di conseguenza, trascindandosi dietro Heiji che perse l'equilibrio e le cadde addosso. Una scena abbastanza comica, si.
-Levati subito, cretino!- Urlò Kazuha rossissima per la vicinanza del suo viso con quello di lui e della posa decisamente equivoca in cui erano capitati.
-Ci sto provando, stupida!- Soffiò lui imbarazzato perlomeno quanto lei e cercando di snodarsi da quel groviglio di corpi -Ma che ti credi ovvio che ci sto provan..-
-Ahi! Dove tocchi, maniaco! Vedi Ran, ti prego, liberaci!-
Intanto Ran e Conan erano sullo stipite della porta e ridevano vivacemente, gustandosi la scena. Poi la ragazza fece l'occhiolino al bambino e facendo finta di guardare l'orologio esclamò -Oddio com'è tardi! Papà, Sonoko e gli altri ci aspettano per passare insieme un po' di tempo ingiro per Osaka, noi dobbiamo proprio andare..-
E ripresero a ridere tra le urla di preghiera dei due adolscenti ancora a terra.
-Ah, e, ragazzi?- Riprese Ran mostrando con un ghigno una piccola chiavetta grigia -Misà che questa qui per un po' la terrò io, occhei? A stasera..-
E prendendo Conan in braccio si diresse con molta nonchalance verso l'ingresso.
-Hei, Ran, Ran ti prego aspetta! Non puoi lasciarci qui!-
Urlò Kazuha quasi in lacrime prendendo a pugni Heiji dal nervoso.
-Guarda che se n'è già andata, stupida- borbottò lui cercando di evitarli, ma da quella distanza era parecchio difficile.
Kazuha non riusciva a crederci.
Ran se n'era davvero andata, lasciando lì da soli lei ed Heiji, per di più incatenati l'uno all'altra!
In circostanze normali ne sarebbe stata anche contenta, in circostanze normali. In quel momento quell'idiota era l'ultima persona al mondo che voleva vedere.
E con cui, in assoluto, voleva essere incatenata con a malapena 10 centimetri di spazio libero tra di loro. In quel momento anche tre metri le sembravano troppi, figuriamoci 10 centimetri!
-Tu piuttosto pensa a staccarti, stupido!- Urlò lei cercando di spingerlo via ed ottenendo solo di farlo di nuovo cadere con lei sopra. Stupido, stupido Heiji, quella situazione era tutta colpa sua!
-E come dovrei riuscirci, scusa?- Sospirò lui esasperato. Cavoli quanto lo odiava quando usava quel tono saccente!
-Che so, mangiati il braccio, basta che ti stacchi!- Urlò di nuovo lei, come una bambinetta viziata. Come una terribile bambinetta viziata..
E allora Ran che ruolo aveva avuto? Ran era forse stata la mamma? La mamma che mette in punizione i bambini quando si comportano male?
Forse era così, forse Heiji non era l'unico stupido e immaturo lì, anche lei si stava comportando male.
Doveva calmarsi.
Sospirò e lentamente si mise in ginocchio -Va bene- sussurrò a capo chino stupendo Heiji -Per prima cosa cerchiamo di alzarci.- Aggiunse sollevandosi sulle ginocchia e invitandolo con lo sguardo a fare lo stesso.
Si, aveva ragione Ran, avevano esagerato, aveva esagerato.
Heiji era un irrimediabile stupido e non si meritava un bel niente, ma infondo era sempre stato così, no? In diciassette anni l'aveva sempre sopportato ed accettato senza dire niente e non poteva adesso prendersi la libertà di arrabbiarsi senza dargli spiegazioni e pretendere che capisse così, all'improvviso.
Anche se lei aveva pienamente ragione, ecco.

"Terekakushi na serifu mo,
Mitsumeau shunkan mo,
Anata to iru jikan mo..
..Tarinai kedo."


-Hei Kazuha, mi spieghi perché è la quarta volta che rimetti questa canzone? Cioè, fai come vuoi, ma è triste..-
Perché almeno lei mi fa sentire qualcosa. Mi fa sentire che c'è, mi da un po' di calore.
Perché almeno lei mi dice ciò che voglio sentire e che da te non sentirò mai.

-Così..- Fu tutto ciò che riuscì a dire, con lo sguardo basso, come era rimasta sin da quando si erano alzati dal pavimento.
Sul divano a fare niente, con Kazuha che sfogliavana distrattamente un libro ed Heiji che leggeva un fumetto ed ogni tanto lanciava qualche occhiata preoccupata alla ragazza.
Era così che stavano, da più di due ore, in silenzio.
Erano incredibili, avevano passato più di sei ore a sbranarsi per stupidaggini ed ora che c'erano cose davvero importanti da dire se ne stavano zitti, senza sapere da dove o da chi cominciare.
Dal canto suo Kazuha, al contrario di Heiji, sapeva benissimo quel che avrebbe dovuto dirgli, solo che non le andava per niente giù. Insomma, non era per niente giusto che doveva essere lei a scusarsi, infondo era lui lo stupido che non aveva capito niente di ciò che lei provava!
Ma era anche vero che non gli si poteva affibbiare tutte le colpe solo perché era un tantino ottuso con tutto ciò che riguardava i sentimenti.
Alla fine toccherà a me per forza rompere il ghiaccio, sospirò.
-Ecco, hei, senti Kazuha..-
La ragazza si girò stupita verso Heiji, ritrovandoselo improvvisamente e vertiginosamente vicino.
Entrambi arrossirono e si allontanaro di scatto, imbarazzati. -Si, dimmi..-
Lui era lì, difronte a lei, imbarazzato e sforzandosi di trovare le parole per scusarsi, di nuovo, come un cagnolino bastonato.
E questa volta fu il turno di Kazuha di sentirsi morire davvero, guardandolo.
Come aveva fatto ad odiarlo per tutta la durata di quella giornata? Era impossibile, lui era adorabile e, a modo suo, così dolce..
Sentì gli occhi riempirsi di lacrime salatissime. No, non voleva proprio piangere, non lì davanti a lui, si sarebbre preoccupato e si sarebbe sentito in colpa.
Stupida canzone triste, stupido mondo.
Perché il computer non si rompeva mai quando serviva?
-No, aspetta Heiji, guarda che sono io a dover..-
Già, era lei, pensò cedendo alle lacrime che cominciarono a scendere incessabili.
Lui si considerava il suo fratellone, il suo capo, le voleva molto bene, ma che l'amasse era decisamente fuori discussione.
Che stupida che era stata, era ovvio che non capisse perché lei si fosse arrabbiata, infondo non aveva mai pensato a lei come ragazza in quel senso..
Non le avrebbe mai voluto bene come desiderava lei, come glie ne voleva lei.
-..Tu non hai fatto proprio niente..- Continuò singhiozzando, abbandonandosi nel tutto alle lacrime -Sono io che non riesco a dirti..-
Non riusciva a continuare, quel groppo in gola, quelle lacrime le impedivano di parlare.
-Kazuha, ti prego..- Lei alzò il volto per guardare il ragazzo a cui voleva tutto quel bene. Era lì, decisamente preoccupato e triste, non voleva che lei stesse male.
No, ti prego, non sentirti in colpa.. -Perdonami, io..-
Ti ho detto di non farlo. -Ti giuro che non volevo, se c'è qualcosa..-
Smettila, smettila. Si tappò le orecchie, scuotendo la testa, non voleva sentirlo.
-Kazuha, scus..-
Idiota, ti avevo detto di non farlo.
Ti avevo detto di non scusarti, di non guardarmi con quella faccia.
Ti avevo detto di non venirmi a cercare, di non farti più vedere.
Lo sapevo, non avrei più dovuto vederti.
Non avrei mai dovuto innamorarmi di te, non avrei mai dovuto conoscerti.
Perché sto facendo così? Forse perché tu continui a scusarti..
Perdonami, non so cosa mi sia preso.
Ti ho afferrato per la maglietta, con forza, forse troppa.
Non avrei dovuto, così come non avrei dovuto baciarti.
Lì c'eravamo solo noi. Te, io e le nostre bocche.


Ecco, le tue labbra.
In realtà io non desideravo altro.




__________________________





ele No Sekai- Again!
Yeye, niente note esplicative oggi! Mmh, strano.. Forse mi sono fatta sfuggire qualcosa, se lo notate segnalatemelo perfavore! ^^
Obbè, che ne dite di questo capitolo?
Strano strano e brutto brutto a mio parere.
Non so perché ma non mi piace per niente, tranne il finale. Il finale si, mi piaciucchia abbastanza.

Ecco, le tue labbra. In realtà io non desideravo altro.
Soprattutto questa frase. *^*
Inoltre amo moltissimo la canzone che ho messo, sia in italiano che in Giappo. Si chiama Jikan Yo Tamare di Azu feat Seamo ed è l'End dell'anime Itazura Na Kiss. E' una canzone molto bella, ascoltatela se vi va. ;)
Olè, finalmente in questo capitolo Kazuha si muove!
Dopo una giornata di incazzatura si rende conto che per quanto Heiji sia tonno non se la può prendere con lui, perché un tonno resta un tonnò. è_è
E così decide di cambiare tattica e incupirsi (Ahah, sto sminuendo tutto ciò che ho scritto con tanto impegno in tre giorni) e quando lui si mette a scusarsi di nuovo le parte la brocca e lo bacia. O____O
Come reagirà Heiji?
Ahah, chi lo sa, chi lo sa, lo so solo iooo!
Non è vero, non lo so manco io che ancora non l'ho scritto il capitolo. Vedremo vedremo, grandi colpi di scena? Una bella scopata degna dei più zozzi film hot? x'D
Tutto nella prossima puntata! U.U
Al prossimo capitolo mie cari!
Vostra

ele!


P.s. Bella bella l'immagine, eh?! *-*
 
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view post Posted on 27/9/2011, 21:52     +1   -1
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Ice for Ace.
Cit. by Erisshi.

Ci piace giocare a un nascondino in cui nessuno conta, e perciò nessuno ci verrà a cercare.


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Ahah, chi lo sa, chi lo sa, lo so solo iooo!
Non è vero, non lo so manco io

Ahahahahah che mito x°D

Ma, passando al capitolo, ho i minuti contati. Diciamo che ho qualche secondo per scrivere questo commento D:
Cercherò di essere concisa, molto concisa xD
Se a te non piace, non ha importanza. Perchè? Perchè io invece lo amo. ù-ù
Scritto benissimo, come il primo e anche molto ma molto scorrevole.
Hai delle gran doti :DD Sono felice che hai scritto il secondo capitolo e anche nel giro di così poco tempo *-* non vedo l'ora di un terzo.
Anche perchè, ci lasci così.. Cioè, no D:
Voglio sapere che cassspiterina succede xD
Mi dilungo troppo D: Fuggo và x°D
Al prossimo aggiornamento **
 
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view post Posted on 28/9/2011, 13:44     +1   -1
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Super detective

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ho letto entrembi i capitoli e devo dire che sono fantastici!
il titolo della fanfiction mi piace molto anche se non so il perchè.
del primo capitolo mi sono piaciuti molto i pensieri di Heiji dopo il sogno.
il secondo lo trovo bellissimo, e secondo me Kazuha non è affatto OOC anzi questo comportamento è adatto a lei. concordo con te che la scena finale e l'ultima frase sono bellissime!. mi sono innamorata dell'immagine all'inizio di questo capitolo.
la canzone l'ho appena sentita e mi è piaciuta molto.
bravissima! scrivi in modo eccezionale e la scrittura è molto scorrevole.
non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo e sapere cosa succederà in particolare cosa farà Heijino.
aggiorna prestissimo!
 
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Mìele;
view post Posted on 28/9/2011, 15:27     +1   -1




Oddio vi ringrazio tutti moltissimimo! Sto scrivendo proprio in questo momento e giuro di aggiornare o stasera o domani. U.U
Sperò davvero che questo seguito non vi deluderà, chi lo sa, chi lo sa..
Chi sa se vi piacerà, chi lo sa. ^^
Grazie ancora a tutti. *^*

P.s. Ace scusami, ma dove l'hai preso il bannerino con scritto ShinichixRan fan?? *^*
P.s.s. Atp..etc Se vuoi che ti metto l'avatar devi mandarmi un MP con il link dell'immagine e le dimensioni. Comunque tanti auguri! *^*
 
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aptx8909 2
view post Posted on 28/9/2011, 15:55     +1   -1




non ne ho bisogno più, come vedi ci sono riuscito da solo
 
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view post Posted on 28/9/2011, 18:40     +1   -1
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Ice for Ace.
Cit. by Erisshi.

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P.s. Ace scusami, ma dove l'hai preso il bannerino con scritto ShinichixRan fan?? *^*

Quello che ho io e molti altri (suona tanto da pubblicità x°D) li trovi in Annunci e F.A.Q., più precisamente qui. ^-^
 
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aptx8909 2
view post Posted on 28/9/2011, 19:30     +1   -1




wow, ma certo che heijuccio si sa fare con le femmine, soprattutto con kazuha dandogli un bacio poi, woooooooooooooooooooooooooooooooo
 
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Mìele;
view post Posted on 28/9/2011, 19:50     +1   -1




Ti ringrazio un sacco Ace. <3
 
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view post Posted on 28/9/2011, 20:15     +1   -1
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Ice for Ace.
Cit. by Erisshi.

Ci piace giocare a un nascondino in cui nessuno conta, e perciò nessuno ci verrà a cercare.


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Figuarati! ^^
 
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Kazuha_97
view post Posted on 30/9/2011, 12:48     +1   -1




Mannaggia o.o
Me lo sono perso O.O
Ma che bello!!!
Mi piace davvero tanto!! Che bello bello bello
E se a te non piace, non ti preoccupare che piace a me!!!
Scrivi presto il prossimo capitolo ç_____________________ç
Bellissima l'ultima parte... Ora me la sento subito la canzone...
Brava brava brava brava brava brava brava!!!
Continua cosììììì!!!
_Kazuha_
 
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Mìele;
view post Posted on 1/10/2011, 19:05     +1   -1




ele No Sekai!
Hei hei! Eccomi tornata dopo un bel po' di tempo, chiedo venia! ç-ç
Comunque, questo capitolo è venuto troppo corto per i miei gusti ma vabbè vabbè, in compenso amo l'immagine che ho messo e la canzone iniziale e centrale.
Si chiama Silky Heart di Yui Horie. E' la seconda Opening dell'anime Toradora! se vi interessa.. Penso sia davvero azzeccatissima per questo capitolo, quindi, se vi va, ascoltatela mentre leggete, a me ha aiutato molto per entrare nel vivo della storia. ^^
Beh, ora vi lascio al capitolo, ci si vede a fondo pagina!
Un bacio



III Capitolo
- Una volta e poi basta -
Ma allora perché aveva quella voglia pazzesca di farlo di nuovo?


Kazuhei's POV
Genere: Romantico, Malinconico
A tratti introspettivo.
Raiting: Sempre verde.
Avvertimenti: Nessuno, ma spero di rispettare il genere malinconico
che mi sono ripromessa di far risaltare in questo capitolo.
Couple: HeijixKazuha, ovvio. u.ù

Dedicato a te, che non sarai mai mio.







"Sarebbe più semplice se ti dicessi che ti amo e basta,
Ma quando tu appari davanti a me
La mia personalità si risveglia ed interferisce."



Era un qualcosa di impossibile quello che stava accadendo.
Qualcosa di incredibilmente e dannatamente impossibile.
E di assurdo. Si, di decisamente assurdo.
Dopo tutte le di pippe mentali che Heiji si era fatto quella notte per cacciarsi dalla testa quella dannata immagine del corpo di Kazuha, nudo, sul suo letto che cosa andava a fare quella stupida?
Lo baciava. Cazzo.
Heiji Hattori, sdraiato sul suo letto e con le braccia dietro alla testa, guardò il soffitto cercando di riordinare le idee.
Kazuha lo aveva baciato. Lo aveva baciato, in lacrime.
Kazuha Toyama, la sua più cara amica, la persona che conosceva da sempre, quella che aveva giurato di proteggere ad ogni costo da tutto e da tutti(*), la bambina del suo primo amore l'aveva baciato.
La bambina di cui mi ero innamorato..
Non era possibile. Non era assolutamente possibile.
Che cosa significava quel gesto? Perché l'aveva fatto?
Che davvero Kazuha di lui fosse..
No e poi no, era una cosa del tutto impensabile!
Eppoi se fosse stato così per lui sarebbe stato solo un problema. Lei era praticamente sua sorella, sorella, e i fratelli non si innamorano delle proprie sorelline.
Ma allora perché aveva quella voglia pazzesca di farlo di nuovo?
Perché quelle labbra gli erano parse così buone, accoglienti e morbide, tanto da sentire di volere restare lì a baciarla per sempre?
Lui non avrebbe dovuto provare certe cose, no? E allora perché le aveva provate? E perché, poi, era scappato?

-Che cosa.. Cosa significa questo, Kazuha?-
Chiese Heiji esitante quando, dopo un lungo silenzio post evento interrotto solo dai piccoli singhiozzi di Kazuha, prese il coraggio per parlare.
-Tu.. Se volevi zittirmi c'erano mille altri modi. Potevi sceglierne uno di quelli! Insomma, questo.. Cioè, queste cose dovresti farle solo con le persone che ami davvero..-
E si era zittito, imbarazzato, non sapendo bene cosa dire, cosa fare..
Kazuha lo aveva baciato. Non ci credeva.
E quella stessa Kazuha se ne stava lì immobile, occhi sgranati, indecisa se mettersi a piangere o a urlare.
Alla fine aveva abbassato la testa e, con un sospiro, aveva sussurrato -Si, hai ragione..-
Erano rimasti in un silenzio tesissimo fino al ritorno di Conan e Ran, e quest'ultima, seppur parecchio confusa, li aveva liberati.
E così i due si erano allontanati, ad occhi chini e senza dire una parola.
Heiji era salito in camera sua e Kazuha era tornata a casa e tutti e due si erano buttati sul letto sfiniti, uno a pensare, l'altra a piangere.

"Tu..Se volevi zittirmi c'erano mille altri modi. Potevi sceglierne uno di quelli!"

Si certo, ahah, complimenti grande investigatore.
Kazuha cercò inutilmente di asciugarsi le lacrime che stavano macchiando il cuscino di mascara ormai da un po', ma più le asciugava più le sembrava che queste aumentassero così lasciò il cuscino al suo destino.
Si, Se volevi zittirmi, davvero complimenti Heiji, sei un grande attore.
Come se non se ne fosse accorta, lei, che lui stava fingendo.
Certo, in fatto di sentimenti lui era stupido come pochi, ma non così stupido, diamine.
L'aveva capito benissimo che lei l'aveva baciato perché lo voleva (più di ogni altra cosa al mondo, in effetti) e semplicemente aveva fatto ciò che Kazuha si aspettava facesse:
L'aveva respinta.
Ovvio, perché lei era la sua sorellina, lui le voleva bene, certo, ma non nel modo che chiedeva lei.
A Kazuha parve, per l'ennesima volta in quella serata, di morire, mentre le lacrime continuavano ad essere inarrestabili. L'aveva baciato, aveva baciato Heiji.
Era una cretina. Perché diamine l'aveva fatto? Il loro rapporto non sarebbe più stato lo stesso..
Era solo che in quel momento le era sembrato tutto così terribilmente confus, e lui non accennava a smettere di scusarsi.. E lei non resistesa più, non voleva più sentirlo parlare a vanvera, non voleva più nascondegli quello che provava, pensò che un bacio sarebbe stato il modo più veloce e indolore per farglielo capire.
Indolore, già, eppure aveva fatto male. Male da morire.
Ed anche per questo aveva una terribile voglia di rifarlo, sempre sempre.
Di averlo sempre lì, vicino a lei, sotto qualsiasi figura lui volesse assumere.
Ma non era giusto. Lui non doveva più far parte della sua vita.
Lei doveva andare avanti. E si addormentò con questo pensiero.
La mattina dopo la ragazza si svegliò sentendo le urla dei genitori.
-Ma ha solo 17 anni, non puoi neanche pensare ad una cosa del genere!-
Gridò la signora Toyama dalla cucina, probabilmente rivolta verso suo padre, così camminando piano per non farsi sentire uscì dalla sua stanza e si diresse verso il luogo in cui erano i suoi genitori, per ascoltare.
-Questo lo so, che ti credi, ma è l'unica soluzione! Comunque sia glie ne parlerò e le chiederò se è daccordo.-
-Parlarmi di che cosa?- Chiese Kazuha entrando nella stanza e guardando confusa i genitori.
Loro all'inizio non volevano parlare ed avrebbero voluto aspettare, ma alla fine le preghiere di Kazuha li convinsero e il signor Toyama raccontò tutto alla figlia che ascoltò, attenta, fino all'ultima parola.
Si, avrebbe dovuto dimenticarlo, ormai Heiji per lei non era niente d'importante e doveva assolutamente andare avanti.
Kazuha, dopo qualche minuto di riflessione a capo chino, annuì e guardò i genitori.
-Va bene- Disse sorridendo -Lo faccio.-
Entrambi i genitori restarono a bocca aperta leggermente preoccupati e cercarono, la signora Toyama, di dissuaderla e, il signor Toyama, di capire il perché di questa scelta.
Ma Kazuha continuava a sorridere per tranquillizzarli. Si, doveva andare avanti.
-Tranquilli, io credo che potrebbe aiutarmi.- Disse piano -Quindi va bene, dopodomani sposerò Yusaku Kurokawa.-

"Suki to ieba kantan nanoni,
Kimi ga mae ni kichauto..
Kyara ga sobie watashi no koto wo jamashiteru."


Heiji continuava a passeggiare senza una meta precisa per le stradine di Osaka.
Cercava di pensare, ci provava davvero, ma in quel momento la sua mente era completamente vuota.
L'unica cosa che riusciva a ricordare era il calore delle mani di Kazuha, sul suo petto, quando l'aveva afferrato per la maglia, e la morbidezza della sua bocca quando.. Beh, quando l'aveva baciato.
Heiji si sfiorò distrattamente le labbra, avevano ancora il sapore di Kazuha.
Arrossì, comunque non era una cosa importante, lei l'aveva fatto per tutt'altro motivo, quindi non aveva senso stare lì a farsi problemi.
Senza accorgersene era arrivato in un parco non molto lontano da casa sua, si ricordò che da bambini lui e Kazuha andavano spesso a giocare lì perché quando era primavera ed i ciliegi erano in fiore c'era sempre un'atmosfera bellissima.
A Kazuha quell'immagine dei petali di ciliegio che volteggiavano nell'aria piaceva moltissimo, ed anche a lui. Gli era sempre piaciuta.
Quel giorno che Heiji Hattori tornò lì, dopo anni, più grande e con molti più pensieri per la testa era primavera inoltrata e nell'aria c'era quella bella atmosfera romantica che tanto piaceva alla sua amica d'infanzia.
La sua..
-Heiji Hattori, che sorpresa!-
Heiji si girò di scatto e si ritrovò davanti lui, il pompato biondo di nome Kurokawa.
-Oh, beh, già..- Borbottò irritato, quel tipo non gli piaceva per niente.
Quello, in tutta risposta, sorrise -Ah, hai visto che bello questo posto? Mi piacciono moltissimo i ciliegi in fiore, creano un'atmosfera magica..-
Poi, sorridendo se possibile ancora di più, guardò il giovane detective di Osaka con uno sguardo strano. -Sai, una volta da piccolo sono venuto qui con Kazuha-chan, è stato bellissimo.-
Allora quello voleva proprio essere menato.
Heiji non seppe davvero cosa lo trattenne dal metter mano alla spada e decapitare lì sul posto il pompato, forse fu giusto un po' di sale in zucca, abbozzò e borbottò, con una vena che gli pulsava più che mai sulla fronte. Una vena parecchio pericolosa:
-Si, anche io, un sacco di volte.-
Tra i due calò un silenzio tesissimo, interrotto solo dai rumori di sottofondo del parco, così Heiji era pronto per salutare cortesemente e andarsene ma quello lo precedette.
-Beh, ti chiedo scusa, ora devo proprio andare. Comunque ci vedremo di certo dopodomani, no? Dato che sei tanto amico di Kazuha-chan..-
La vena di Heiji ricominciò a pulsare pericolosamente, Kazuha-chan di qua, Kazuha-chan di là.. Come si permetteva quell'idiota di chiamarla per nome?
Inoltre, che storia era quella? Perché mai avrebbe dovuto riincontrarlo così presto?
Notando la sua faccia confusa il ventenne sorrise. -Come, non te l'hanno detto?- Gli chiese -Sai, il signor Toyama mi ha chiamato giusto pochi minuti fa per confermarmelo, non sai come sono stato felice! So che è perfetta..-
Perfetta? Chi, cosa?
Se parlava di Kazuha no, per lui, perfetta non lo era per niente.
Ma comunque, perfetta per cosa?
-Quindi, dicevo, verrai al nostro matrimonio, si?-
Matrimonio..
-Che cosa hai detto?- sibilò Heiji afferrando il ragazzo per la maglietta. Fortunatamente (O sfortunatamente) non aveva una katana a portata di mano, altrimenti quel giovane futuro poliziotto avrebbe fatto davvero una brutta fine.
Yusaku se lo scrollò di dosso, aggrottando le ciglia. -Si, ma come, davvero Kazuha non te l'ha ancora detto?- Disse, abbozzando un sorrisetto di sfida -Spero non ti dispiaccia, io e lei ci sposeremo dopodomani.-
Yusaku ebbe appena il tempo di finire la frase che il giovane detective dell'ovest era sparito, letteralmente volatilizzato, lasciando alle sue spalle una nuvola di polvere.
-Cavoli- Borbottò sorridendo Yusaku -Che ragazzo impulsivo.-
Intanto Heiji correva per il parco, schivando piccioni, ragazzini che giocavano a palla e biciclette.
Stupida, Kazuha era una stupida. Cosa diamine era quella quella storia del matrimonio?
Quel tizio neanche lo conosceva, inoltre era ancora minorenne! E poi, come poteva anche solo passarle di mente di sposare così di punto in bianco un tizio del genere?
Che cosa cavolo era successo? Non poteva essere vero, Kazuha non si sarebbe sposata, era troppo assurdo.
Heiji attraversò velocemente il cancello di casa Toyama e si fiondò sulla porta, bussando incessantemente e rischiando di romperla.
-Kazuha, Kazuha ci sei, vero? Aprimi perfavore!-
Per un po' il ragazzo non ricevette risposta ma alla fine la porta si spalancò mostrando il volto della furiosa, e bellissima diamine, Kazuha.
-Che cosa vuoi, Heiji?- Sibilò. Ahi, era decisamente arrabbiata, brutto segno.
Lui la fissò, intensamente, aspettando di rivedere la sua Kazuha, quella che lo prendeva ingiro, con qui litigava per scherzo, che si imbarazzava e che lo faceva sempre ridere.
Aspettava e aspettava, ma in quello sguardo di ghiaccio Kazuha non c'era.
Quello sguardo non conteneva solo rabbia, c'era anche tanta stanchezza, delusione, tristezza e rassegnazione. C'erano tutti i brutti sentimenti che non avrebbe mai voluto che Kazuha provasse.
Quella volta lei li stava provando tutti insieme, e per colpa sua.
Heiji avrebbe voluto prendersi a pugni.
-Allora, Heiji?- Disse lei appoggiandosi allo stipite della porta -Sai, ho parecchio da fare..-
Kazuha, Kazuha, Kazuha, che cavolo di fine aveva fatto? Chi era quella lì davanti a lui?
Heiji abbassò la testa e strinse i pugni -E' vero?- Sussurrò stupendo un po' la giovane -Che cos'è questa storia, Kazuha? Dimmi che quel cretino mi ha preso ingiro.-
La ragazza lo guardava, con gli occhi leggermente sgranati, sembrava essere tornata.. Poi quell'espressione di sfida e sdegno che non apparteneva per niente alla sua amica ricomparve sul suo volto insieme a un tono sprezzante.
-Ahah, perché, te ne importa forse qualcosa?-
Che cosa stava dicendo, quella stupida? Che cosa stava facendo?
-Ovvio che si!- Sbraitò Heiji, stringedo i pugni fino a farsi male -Sei la mia più cara amica, non puoi sposare un uomo che non conosci per niente!-
-Lo conosco sin da bambina, in realtà.- Ribatté lei, alzando un sopracciglio.
-E allora?- Continuò ad urlare lui, alzando finalmente la testa e guardando Kazuha in faccia -Non lo vedi da secoli e sei ancora minorenne! Come può anche solo passarti di mente di sposarti con un tizio che neanche ti piace?-
Aspetta, lui però che cosa ne sapeva? Che neanche ti piace, e se invece non fosse stato così? Se a lei, in realtà, quel tipo piaceva molto? Se a quel tipo voleva più bene che a lui?
E se quel tipo era, effettivamente, per lei più importante di lui, Heiji, il suo semplice amico d'infanzia?
Heiji riabbassò la testa, senza sapere cosa dire, e Kazuha sorrise. Era uno di quei sorrisi che si fanno quando si sa di avere ragione, come quelli che sfoderava Heiji quando spiegava la dinamica del caso che aveva appena risolto. Solo che, a differenza di quello di Heiji, il sorriso di Kazuha aveva una risonante nota di malinconia.
-Esatto, Heiji, proprio così. Sai, Yusaku mi vuole bene ed ha bisogno di me.-
Ed io? Io che ho bisogno di te più di tutti?
-Inoltre è molto buono ed io sento che con lui potrei essere davvero felice.-
Che cosa dici? Che cosa cavolo dici? Non è lui che ti rende allegra ogni giorno, che ti fa ridere, che ha giurato di proteggerti, che ti starà sempre accanto. Quello sono io, non lo capisci? Io ti voglio molto più bene di lui.
-E' vero, sono minorenne e non lo conosco da molto, ma mi sembra già una vita. Una vita è tanto tempo, Heiji.- Kazuha sfoderò quel suo sorriso triste, quello che la faceva sembrare sull'orlo delle lacrime.
No, non è così. Conosci me da una vita, non lui. Lui lo conosci da qualche giorno, sono io quello che è sempre stato al tuo fianco, io!
-E tu mi farai da testimone, vero Heiji?-
Avrei dovuto urlarti di no. Avrei dovuto imprecare, prendere a pugni il muro e tuo padre che permetteva una cosa del genere.
Avrei dovuto, avrei voluto diamine, afferrarti per le spalle e risvegliarti da quel sogno, facendoti capire che non era giusto quello che stavi facendo.
Avrei dovuto ma non lo feci.
Perché infondo infondo non era affar mio, no?
Quello era il tuo passo importante, la tua decisione, e nessuno avrebbe dovuto decidere della tua vita a parte te stessa.

E se tu avevi deciso di trascorrerla senza di me andava bene.
Davvero. Io sarei di certo sopravvissuto.
In qualche modo.





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Note esplicative:
*: Heiji si riferisce sempre all'episodio "L'isola della sirena". Dopo l'evento di cui vi ho parlato nel primo capitolo (Ricordate? Heiji cade da una rupa e Kazu lo salva con una mossa strafiga) lui dice di aver finalmente capito quanto le vuole bene e di voler proteggerla per sempre, o una cosa del genere..
Peccato che non ha ancora capito che il bene che le vuole lui è più forte di un semplice desiderio di proteggerla. :3


ele No Sekai! - Again!
Heilà, minna!
Come va, come state? Tutto bene?
Oggi è stata una giornata bellissima, finalmente sono andata al Romics! Non vedevo l'ora! *^*
Mi sono vestita da Ciel versione donna e mi hanno fatto un sacco di foto, è stato bellissimo!
Ho comprato un sacco di roba! Un enorme pupazzo di Ciel, il suo anello, la colonna sonora di Kingdom Hearts, il calendario di Kuroshitsuji, la collana giratempo, la borsa con su stampato un bellissimo e dolcissimo Elle, il portafoglio di Kid (**) e, soprattutto, udite udite.. I quattro numeri di Kaito Kid! *_____*
Finalmente posso iniziare a scrivere la fanfic che volevo su Kid, ora sono ben informata. Eheh. U.U
Beh, tranquilli, non abbandonerò questa ff (Ci mancherebbe), comunque con questo terzo capitolo siamo arrivati a metà.
Eggià, mancano due o tre capitoli, dipende da quanto li farò lunghi..
Consiglio! Secondo voi sono meglio due capitoli lunghi lunghi o tre più o meno medi?
Si vedrà, si vedrà, intanto già so cosa mettere nel prossimo..
Eheh, questa volta io lo so cosa succederà. Ohohoh.
Bene, credo di aver esaurito gli argomenti, quindi vi lascio, sempre che ci sia ancora qualcuno.. C'è? C'è nessuno?
Obbè, io spero proprio di si, e spero anche moltissimo che il capitolo vi sia piaciuto nonostante sia stato, diamine, me ne sono accorta praticamente solo ora, parecchio noioso. ^^'
Scusate, eh, la prossima volta cercherò di essere più divertente. Promesso. u.ù
Come piccolo regalo per il ritardo.. Anticipazione scritta ora di sana pianta ma che di sicuro ci sarà nel prossimo cap:


Il bambino sospirò -Sai di essere un idiota, vero?-
La figura moribonda di Heiji nascosta sotto le coperte si girò per dargli le spalle e fissò il muro -Si, lo so.- Borbottò.
Nessuna incazzatura, nessun insulto, nessun "prenderlo per la collottola e scuoterlo peggio di un pupazzo". Assolutamente niente di niente.
Shinichi Kudo miniatura aggrottò le sopracciglia, quel ragazzo era davvero messo male.

Ohohoh, lascio tutto il resto in sospeso.. Tutto nella prossima puntata cari!
Au revoir minna! (Misto di lingue incomprensibile)
Vostra devotissima

ele!
 
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100 replies since 24/9/2011, 16:31   4449 views
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