Detective Conan Forum

La stella nel buio, AixConan

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-Sherry-
view post Posted on 12/11/2011, 03:30     +1   -1




D'accordo, ecco la mia prima Fan Fic, per favore, dite quello che pensate, le critiche serviranno solo a migliorarmi ^^



Capitolo 1
Una sensazione di vuoto. Ecco quello che provava Ai.
<ho passato un anno accanto a qualcuno che mi guarda, che mi parla, e che mi ascolta tutti i giorni, e che non si accorge di quanto io tenga a lui..>
Sono le 6.25 del 23 giugno. Ai è affacciata alla finestra del soggiorno. Pensa al passato, ai suoi ricordi, ai suoi dolorosi ricordi. Guarda fuori dalla finestra, qualche rondine svolazza per il cielo celeste e già illuminato dal sole.
Mille domande e mille dubbi le passano per la mente, e quelle mille risposte non arrivano.
<chissà se se lo ricorda.. Chissà se lo sa..>
Un rumore di passi viene dalla stanza accanto. Un vecchio in ciabatte si avvicina alla finestra.
“Ai, che ci fai qui in piedi a quest’ora?”
“Nulla dottor Agasa, non avevo più sonno..” Rispose la bambina sorridendo. Con un sorriso pieno di ricordi.
Il professore ci riflettè un attimo. Le parole non gli erano arrivate immediatamente, dopotutto era sveglio da appena cinque minuti.
“Beh.. che ne dici di una squisita colazione allora?”
“D’accordo dottore..” Disse abbassando lo sguardo, ma non perdendo il sorriso.
Ai andò ad apparecchiare la tavola, mentre il dottor Agasa preparava un po’ la colazione.
“Ah Ai! Prima che me lo dimentichi..” Esclamò rivolgendosi alla bambina.
“Mh?”
“Ayumi, Conan, Mitsuiko e Genta verranno a pranzo qui, ho avvertito i loro genitori ieri pomeriggio”
“D’accordo dottore, vuole poco caffè stamani?” Chiese Ai col suo solito tono distaccato.
“Mh? No, perché?” Ribattè Agasa un po’ stupito.
“Allora la prossima volta quando mi deve avvertire di qualcosa lo faccia dopo aver tolto la caffettiera dal fornello..” Rispose impassibile la bambina dai capelli ramati.
Il dottore rimase interdetto per un paio di secondi, poi girandosi nuovamente verso i fornelli. Quando si rese conto che il caffè era uscito senza che se ne accorgesse si rassegnò a una mattina lunga e pesante..
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Era suonata la campana alla scuola elementare Teitan. I ragazzi uscivano correndo felici, chi a casa, e chi in braccio ai propri genitori. Ai era appoggiata a un albero che guardava la scena con uno sguardo triste, e un sorriso malinconico sulle labbra.
“Hai intenzione di rimanere lì ancora a lungo?”
Una voce la riportò alla realtà. Era Conan, che l’aveva svegliata dal suo triste letargo di ricordi, che in quel giorno non potevano mancare.
“Ehi Ai! Va tutto bene?” La voce squillante di Ayumi la fece girare. La bambina le sorrideva, facendole scordare per un attimo i pensieri tristi che le affollavano la mente.
“Sì, non preoccuparti Ayumi..” La guardò un istante, pensando a quanto fosse innocente un bambino, e a quanto le sarebbe piaciuto poter essere una bambina vera, senza un passato pericoloso come il suo, per poter giocare con quei ragazzi che ogni giorno la aiutavano per ogni minima difficoltà, che ogni giorno la guardavano sorridenti senza avere la minima idea di che cosa potesse racchiudere quella bambina dai capelli chiari, e un carattere così distaccato..
“E allora dai, andiamo, o il pranzo si fredderà” Disse Conan, dirigendosi verso il cancello della scuola, insieme ai Giovani Detective. Si girò verso Ai, che ancora non si era mossa.
“Ai? Ci sei? Dobbiamo andare” Le disse fermandosi, mentre i tre bambini lo superavano.
“C’è qualcosa che non va?” Le chiese, un po’ preoccupato.
“Non è niente Shinichi, sono solo ricordi..” Detto questo si avvicinò a lui sorridendo. “Beh? Si va?” Gli chiese, guardandolo sorridente, avviandosi verso il cancello, e lasciandolo di stucco. Il ragazzino sbuffò e si apprestò a seguire quella ragazza.
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Il percorso scuola-casa era breve. Durante questo percorso Mitsuiko, Genta e Ayumi rimasero in prima fila parlando del gioco che il dottor Agasa aveva regalato loro durante l’ultimo campeggio. Mentre Ai e Conan rimasero in seconda fila, in un silenzio assordante.
“Hai più concluso niente?” Chiese Conan, accennando all’antidoto.
“No, non è così facile, sai?” Rispose freddamente la ragazza.
“No, certo, ma te lo chiedevo così, per curiosità..” Cercò di giustificarsi Conan.
“Tu vuoi rivederla, non è così Shinichi?”
Preso alla sprovvista, dovette annuire a testa bassa, sorridendo un po’. Lei lo guardò con lo sguardo tipico di chi ha appena perso qualcosa di molto importante.
“Shinichi, puoi dirmi che giorno è oggi?” Chiese lei.
“Il 23 giugno, perché?” Rispose pronto lui.
“Perché temevo di aver perso la cognizione del tempo.. Ma mi sbagliavo..” Gli rispose tristemente.
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Una volta a casa del dottore, dovettero solo mettersi a tavola, che era già tutto apparecchiato, e pronto per essere mangiato. Ai rimase in silenzio per tutto il pranzo. Conan era un po’ preoccupato per lei. La vedeva solitamente distaccata, ma così non l’aveva mai vista.
Una volta finito di mangiare andarono a fare due passi nel parco, dove Ai diede prova del suo silenzio, non dicendo nulla per tutta la durata della passeggiata. Non una parola era uscita dalle sue labbra, non una delle sue solite frasi sarcastiche era stata formulata dalla sua bocca.
Ayumi si fermò a comprare ‘una cosa’ in una bancarella. Fatto ciò, tornarono verso casa.
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Ormai erano le cinque del pomeriggio, e i ragazzi si piazzarono davanti al televisore a provare un gioco del dottore.
Tutti, tranne ovviamente Ai e Conan. Per quanto riguarda la prima, si affrettò ad entrare nella propria camera, mentre il secondo rimase a parlare col dottor Agasa.
“Professore, ha visto lo strano comportamento di Ai oggi?” Chiese il ragazzo.
“Sì, e non so proprio che cosa le sia preso, stamani si è alzata all’alba, e l’ho trovata a guardare fuori dalla finestra.”
“Mh? Quale finestra?”
“Quella lì! Del salott-” Non fece in tempo a finire la frase, che Conan si era fiondato alla finestra per scoprire, o almeno provarci, che cosa avesse tolto la parola alla sua amica.
Dopo qualche minuto alla finestra Agasa si avvicinò al ragazzo con aria interrogativa e chiese
“Scoperto nulla?”
“Niente di niente..”
“Cosa dici che starà facendo Ai?”
“Non ne ho la più pallida idea, professore. Ma scommetto che non sta parlando..”

Contemporaneamente, in camera di Ai
<perché.. perché non si accorge di me? Pensa solo a Ran.. forse.. dovrei farmi da parte, e sparire, una volta per tutte, dalla sua vita, e di tutti loro..>
Stesa sul letto, Ai pensava a cose che non le davano il benché minimo conforto.
Bussarono alla porta. Ai girò la testa in direzione della porta, stupita che qualcuno si ricordasse di lei,e chiese chi fosse.
“Sono Ayumi” Giunse dall’altra parte della porta.
“Oh, Ayumi, entra pure” Rispose tranquillamente Ai.
“Ho pensato di darti questo..” Disse la bambina sorridendo.
“Mh?” S’incuriosì la ragazza dai capelli ramati.
“E’ un regalo, ed è per te!” Sorrise.
A quelle parole Ai scattò seduta sul letto, spalancando gli occhi dalla sorpresa, ma anche dalla felicità.
Prese il pacchetto che Ayumi le porgeva, e lo scartò senza strappare la carta che lo impacchettava. Quando ebbe finito di scartare il regalo, un sorriso le comparve sul volto, e rischiò che una lacrima le scivolasse sulla guancia.
Ayumi preoccupata, voleva chiedere se andasse tutto bene, ma Ai la precedette.
“Non ti preoccupare Ayumi, questa, è una lacrima di gioia..”
La carta rossa aveva scoperto una cornice decorata a brillantini e perline. C’era anche un biglietto sotto il vetro. ‘All’amica migliore che potessi trovare’, ecco ciò che vi era scritto, con un’inconfondibile scrittura da bambina, ma piacevole e simpatica alla vista.
“Voglio che tu ci metta una foto dei Giovani Detective!” Disse convinta e ritrovando il sorriso che aveva sempre sul viso.
“Certo Ayumi, dopo chiederò al dottor Agasa se ha ancora quella foto, dove ci siamo noi su quel suo macinino giallo.” Disse ridacchiando.
Ayumi fece un largo sorriso e uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Ai continuò a guardare sorridendo quella cornice, così semplice, eppure.. così profonda.
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Ayumi era appena uscita di camera, quando Conan le si piazzò davanti.
“Ti ha parlato? Che ti ha detto?” Con fare intimidatorio.
Ayumi fu un po’ sorpresa da quel atteggiamento, ma rispose comunque a Conan, poiché dopotutto, avrebbe fatto tutto per lui.
“Le ho dato il mio regalo” Disse sorridendo e arrossendo un po’.
“R-regalo..?” Chiese stupito.
“Sì, regalo. Oggi è il suo compleanno” Disse felice.
“C-come h-hai detto scusa?!”
“Oggi è.. Ma.. aspetta.. TU! Non te lo sarai dimenticato, vero..?”
“Chi? IO? Ti sembro il tipo che si dimentica dei compleanno della squadra?”
“Sì..” Rispose delusa la bambina. “Ora ho capito perché se n’è stata per conto suo tutto il giorno!! Voi! Non le avete fatto niente!! Né auguri, e né regali!!”
Detto questo, Ayumi, si girò dall’altra parte e se ne andò in salotto, a veder giocare Mitsuiko e Genta, senza spiccicar parola.
“Cos’ha Ayumi, Shinichi?” Chiese il dottore.
“Temo che siamo nei pasticci professore..” Rispose preoccupato il ragazzo.
“Perché?! Che succede?!” Chiese allarmato.
“Oggi.. è il compleanno di Ai..” Rispose a testa bassa.
“Ma.. io credevo che.. OHH!! Dobbiamo farle qualcosa Shinichi! Mi sento in colpa!”
“Lo dica a me dottore..” Dopo un paio di minuti al nostro eroe venne un’idea.
<ok, direi che può funzionare..> “Ehi dottore, si avvicini! Hirseugcherwi”
“D’accordo Shinichi, ma.. e loro?” Chiese, alludendo ai Giovani Detective.
“Non si preoccupi, a loro penso io! Vada, vada! E si sbrighi anche!”
“OKOK!! Ma non spingere!”
Il dottore si armò di portafogli e ventaglio, e uscì di casa.
I bambini si distrassero, nel vederlo uscire e chiesero spiegazioni a Conan.
“Tranquilli, ora facciamo una caccia al tesoro, e logicamente, io non vi potrò assolutamente aiutare..” Disse sorridendo, mentre loro non sapevano se essere felici per caccia, ma tristi, poiché il loro ‘gadget’ per queste occasioni non poteva aiutarli.
Dato loro il primo indizio, disse esplicitamente che la caccia si svolgeva in giardino, per farli stare lontano quando il dottore sarebbe tornato.
Passarono dieci minuti, e il dottore tornò a casa.
“Ci ha messo tanto” Criticò Conan.
“Che vuoi farci, c’era la coda!” Ribattè porgendo una scatola al ragazzo.
“Bene, mettiamo le candele e andiamo a chiamare Ai! Hai portato anche il numero giusto vero?”
“Certo, sia il 7 che l’età vera, non preoccuparti!”
“Bene, mettiamo le candele giuste, dopo le sostituiremo”
Pochi istanti dopo Conan bussò alla porta di Ai.
“Mh? Chi è?” Chiese la ragazza.
“I ladri.. Ai, ma chi vuoi che sia?”
Scese dal letto e andò ad aprire.
“Non si sa mai, potrebbe essere Chianti”
“Guarda che cosa ti h.. abbiamo portato” Disse correggendosi dopo aver ricevuto una fulminata da parte di Conan.
Ai sorrise, ma disse col suo solito tono da presa in giro.
“E pensate che io creda che ve lo siate ricordato?”
“Ehm.. sì?” Azzardò Conan.
“Caschi male Shinichi, comunque entrate pure, non mi pare carino farmi stare in corridoio..”
I due entrarono, facendo attenzione alla torta, che il dottor Agasa teneva in equilibrio precario su una mano sola. Accese le due candele con scritta l’età di Ai, che sorrise nel vedere le due candele.
“Avrei giurato che avresti preso il numero 7, Shinichi..”
“Infatti, eccolo qui!” Disse tirando fuori la candela rappresentante il numero 7.
Ai sorrise, e soffiando sulle candele Conan le disse di esprimere un desiderio.
“Come se potesse avverarsi..” Rispose poco convinta, ma col sorriso sulle labbra.
“Dai! Tentar non nuoce!” Le disse con aria di sfida.
“Questo lo dici tu..”
<beh.. forse non ha tutti i torti..> Pensò. Quindi, soffiando sulle candele, sperò davvero che il desiderio si avverasse.
<accorgiti di chi ti sta intorno, e sii un po’ meno ‘dedito al lavoro’ ogni tanto..>
“Auguri Sherry” Le disse Conan sorridendole.
<mi sta sorridendo.. Tu sì che sei un amico Shinichi, ma perché non diventi qualcosa di più..?>
Mentre lo guardava gli parlò.
“Grazie Shinichi..”
E guardando il dottor Agasa disse “Grazie anche a lei dottore”
Lui sorrise compiaciuto.
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“ Ci ARRENDIAMO!!”
Un urlo familiare arrivò dall’ingresso della casa. Era Genta a urlare così.
Conan si affrettò a cambiare le candele, a andò in cucina insieme al dottore, seguiti da Ai. Alla vista della torta Genta mollò ventaglio e indizi vari, per fiondarsi in cucina, dove lo aspettava la torta. Anche Mitsuiko e Ayumi arrivarono, seguendo a ruota Genta. Dopo che Ai ebbe soffiato di nuovo sulla candela, il dottore tagliò otto fette. Una a testa, più due a Genta, che se le era prenotate già dalla prima tagliata.
Ai ora sorrideva e parlava tranquilla, o quasi.. Ayumi le parlava, e lei le rispondeva, ma non era concentrata sul discorso di Ayumi, riguardante le cavallette e i grilli.
Ai era proiettata su un soggetto ben diverso dagli insetti. Più precisamente, un soggetto che quando voleva, sapeva essere più fastidioso del’intera fauna insettesca.
Eh già, pensava a Shinichi.
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Quella sera i Giovani Detective dormivano a casa Agasa. Messi perpendicolarmente al letto di Ai. Ai era la prima partendo da sinistra, seguita da Conan, Ayumi, Mitsuiko e Genta. Ayumi si era addormentata subito con accanto Conan, che era sicura la proteggesse da qualunque persona dalle cattive intenzioni. Dopo un po’ di chiacchiericcio si addormentarono anche Mitsuiko e Genta.
“Ehi, Ai, tanto lo so che sei sveglia” Disse Conan piuttosto serio.
“Mh?”
“Mi spieghi come faccio a dormire con una cozza attaccata al torace?”
“Mh?” Disse Ai, girandosi verso il ragazzo. Vide che Ayumi si era aggrappata a Conan, e non voleva lasciarlo più.
“Bel problema Shinichi, come pensi di risolverlo?” Disse ironicamente.
“Simpatica.. Mi vuoi aiutare sì o no?”
“Sai già quale sarebbe la mia risposta”
“Sì..”
“Ma siccome oggi è il mio compleanno e mi sento buona ti aiuterò..”
“Ma allora oggi è il mio giorno fortunato? Dai, aiutami!”
Ai si girò completamente verso Conan e si trattenne dal ridere.
“Beh? Che ci trovi di tanto divertente? Vuoi darmi il cambio?”
“Non ci tengo, grazie..” Rispose appena ridendo.
“Ahia!” Sobbalzò Conan.
“Zitto! O li svegli!”
“Ho capito, ma almeno non dare i pizzicotti a me!” Protestò.
“Scusami tanto se, ESSENDO NOTTE, è buio, e ci si vede male”
“La prossima volta dormo sul pavimento..”
“Non fare tanto la lagna, ti vuole bene..” Disse trattenendosi dallo scoppiare a ridere.
“Se me lo volesse veramente non mi stritolerebbe..”
“Gniii” Fu il commento della piccola Ayumi quando riuscirono a staccarla da Shinichi.
“Beh, a questo punto è meglio se ci scambiamo di posto Ai..”
“No grazie, non ci tengo a svegliarmi col segno di una cozza..”
“Ma..”
“Dormi, che è tardi..” Disse girandosi dall’altra parte.
“Vabè, tanto ora si è calmata..”
“Meglio..” Sussurrò.
“Beh.. buona notte socia..”
Ai arrossì, ma ovviamente non se ne accorse nessuno, essendo buio.
“Notte.. Socio..”
<perché ora non mi giro, e gli schiocco un bacio?> Si domandò nella mente. La risposta arrivò immediata.
<perché non sono scema, o almeno, non ancora..>
“Ai..?”
“Mpf.. Cosa c’è Shinichi? Ayumi ti si ha abbracciato di nuovo?” Rispose mezza-seccata, perché non si accorgesse del suo improvviso cambio di umore.
“No, ti volevo solo fare gli auguri.. Shiho Miyano”
Ai arrossì di nuovo, e sorrise.
“Grazie.. Shinichi Kudo”

La notte era serena, e destinata a passare velocemente. La Luna era piena, e non c’era una nuvola in cielo. Si vedevano tutte le costellazioni, più una stella, che fino a pochi mesi prima non si era mai vista solcare quegli scuri, ma sereni cieli. Quella stella brillava, brillava solo per lei, per augurarle buona fortuna, per il nuovo anno cominciato..
Una piccola stella d’argento, sotto una cupola nera e cupa, che splende per vincere le tenebre, del passato, del presente, e del futuro, ormai questa stella brillerà in eterno.
 
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Erik904
view post Posted on 12/11/2011, 15:34     +1   -1




E' davvero molto carina e dolce!! Complimentissimi! :)
 
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-Sherry-
view post Posted on 12/11/2011, 16:03     +1   -1




glaffie ^^
entro oggi dovrei mettere il 2°
 
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Ran e Shinichi
view post Posted on 12/11/2011, 16:14     +1   -1




Wow una nuova ff. Mi piace tanto come inizio. Continua cosi.

Se ti va passa anche da me L'amore inevitabile.
Ancora complimenti.
 
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-Sherry-
view post Posted on 12/11/2011, 16:20     +1   -1




grazie ^^"
va bene, guarderò :3
 
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view post Posted on 12/11/2011, 19:58     +1   -1
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Criminologo esperto

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bellissimo capitolo, la storia mi ha appassionato molto (essendoci anche la mia coppia preferita ShinxShiho) comunque mi è piacuto molto il primo capitolo, e mi piace anche il modo in cui scrivi, continua presto mi raccomando ;)
 
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-Sherry-
view post Posted on 12/11/2011, 21:05     +1   -1




grazie e.. batti il cinque!

tra 20 minuti massimo mando il 2° cap, o mi sparo un colpo in testa u.u
 
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-Sherry-
view post Posted on 12/11/2011, 23:04     +1   -1




d'accordo, ci ho messo un po' di più, ma.. xD

Capitolo 2

Conan aprì gli occhi. La stanza di Ai era illuminata dal sole. Si girò verso Ayumi, che dormiva profondamente. Si girà quindi verso..
<dov’è?!>
Ai era sparita, e Conan, allarmato, aveva già pensato al peggio.
Schizzò seduto sul letto, guardandosi nervosamente intorno, preoccupato. Un’ombra appoggiata all’uscio della porta parlò al ragazzo.
“Sta’ tranquillo, sono ancora viva..”
Furono le parole di Ai, mentre avanzava verso l’amico.
“Mi hai spaventato..” Si giustificò lui.
“Non ti è venuto in mente che se loro fossero DAVVERO stati qui, per prendermi, non ti saresti svegliato, Shinichi?” Chiese seriamente, come al solito insomma.
“E’ una domanda retorica, o sbaglio?”
Non gli arrivò una risposta.
“Dai, aiutami a svegliare questi tre..” Tagliò corto lei.
“Basta dire le parole magiche..”
Ai lo guardò stupita, e attese la “formula magica”.
“La colazione è prontaaa!!!”
Sentite queste parole gli occhi di Genta si spalancarono.
“Cosa c’è di buono??” Disse felicissimo e perfettamente sveglio Genta, pregustando già la colazione.
Sentendo la voce dell’amico, si svegliarono anche Ayumi e Mitsuiko.
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Una volta finita la colazione, Conan organizzò, col dottor Agasa, un campeggio fuori programma. Avvertirono i genitori dei bambini e Ran, che volle venire, seguita a ruota da Sonoko.
“Ma Sonoko, non ti dovevi disturbare..”
“Nessun disturbo Ran! Un po’ di relax ci voleva!” Esclamò Sonoko all’amica.
“E poi ci divertiremo, Ran!”
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“Che cosa?!” Esclamò Sonoko squadrando la macchina del dottor Agasa.
“Ma.. non ci staremo tutti!!” Continuò a protestare la ragazza, mentre Ran ridacchiava vedendo l’amica sbracciarsi davanti al dottore.
Di lì passò Ai e con fare seccato, e rispose agli strilli di Sonoko con la sua solita calma incrollabile.
“Nessuno vi ha chiesto di venire..”
“Ai..!” La guardò male il dottore.
“No, ha ragione, è che ho pensato che potevano servire un paio di mani in più, visto che è stata una decisione presa all’ultimo momento..” Disse un po’ imbarazzata.
Per tutta risposta Ai tornò dentro casa a prendere le chiavi della macchina e la patente del dottore, che altrimenti avrebbe lasciato lì. Notò una torcia e la prese, anche se i Giovani Detective si erano tutti portati dietro il loro orologio-torcia.
Conan uscì velocissimo incrociando Ai che entrava. Ai lo guardò con un pizzico di malinconia, ma si riprese.
Andò in salotto, sentendo la musica del videogioco provenire dalla stanza. Vide Genta ancora al televisore a giocare.
“Genta, dai, prendi le tue cose che si parte” Disse con tono esigente.
Girandosi verso destra vide che Mitsuiko la guardava.
“Hai bisogno di qualcosa Mitsuiko?” Gli chiese.
“Eh? Nono, grazie” Le rispose sorridendo un po’ imbarazzato.
“Allora sbrigati a prendere lo zaino, che si va” Commentò lei.
Uscì di casa per trovarsi di fronte Sonoko e Ran, col dottore che annuivano.
“Beh? Come avete risolto?” Chiese seccata Ai, prevedendo già la risposta.
“Vengono con noi, ed ecco come ci disporremmo: Genta verrà davanti con me, Ran e Sonoko prenderanno in braccio te e Ayumi, e Conan e Mitsuiko staranno accanto a voi..”
Le spiegò il dottor Agasa. Sonoko si girò a contare i bambini, e si accorse che ne mancava all’appello uno, o meglio, una.
“Dov’è Ayumi?” Chiese ai ragazzi, aspettandosi una risposta, che non arrivò.
Conan e gli altri si girarono e cominciarono a cercarla per tutto il giardino.
Ai entrò in casa, forse Ayumi era ancora lì. Infatti era distesa sul divano.
“Ayumi? Ayumi! Ti senti male?!” Chiese allarmata alla bambina.
“No Ai, sto benissimo, ero solo un po’ stanca..” Rispose tranquillamente Ayumi.
Ai tirò un sospiro di sollievo. E la guardò, forse non era il caso di partire solo perché Shinichi doveva farsi perdonare.
“Ayumi, forse è il caso di non..” Non riuscì a finire la frase che Ayumi la interruppe.
“Guarda, sto benone!” Disse schizzando in piedi come una molla.
Ai la guardò un po’ male. <forse è meglio se la faccio stare qui..>
“Dai Ai! Per tutte le volte che lo dici tu!”
Ai rimase di stucco, però in fondo era la verità. Quindi annuì, e uscì di casa insieme ad Ayumi.
Una volta caricati tutti in macchina, con tende e sacchi di tutte le misure, che Conan si era apprestato a controllare appena un attimo prima di partire, il macinino giallo si mise in moto verso i monti.
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Arrivati in un boschetto, con lo spiazzo adatto, si accamparono piantando paletti e pietre ovunque.
Ai, Ayumi, Sonoko e Ran si occupavano della cena, mentre i ragazzi erano immersi nella ricerca ai “bastoncini” per il fuoco.
“Bambini!! Avete preferenze??” Chiese urlando Ran, ai ragazzi che erano piuttosto distanti da lei. Ai la guardò strano, mentre Ayumi era entusiasta a tagliare le carote con Sonoko.
Dai ragazzi giunse la risposta: “Del riso al curry andrà benissimo!”
Solo la protesta di Genta fece cambiare espressione a Conan e Mitsuiko.
“Magari per con delle anguille!!” Urlò in risposta a Ran.
“Genta..” Brontolò Mitsuiko.
Dopo pochi minuti avevano preso molti ramoscelli, ed erano pronti per tornare alle tende.
“Beh.. visto che abbiamo un po’ di tempo, che ne dite di parlare un po’?” Chiese Mitsuiko.
“Parlare di che?” Chiese a sua volta Genta.
“Perché non parliamo di..”
“Di anguille?”
“Genta! Non potrai parlare di anguille al tuo primo appuntamento con una ragazza!!” Esclamò Mitsuiko.
“Perché? E poi chi ha parlato del primo appuntamento? Non è che ti sei innamorato..?” Ghignò Genta con aria complice.
“M-ma no! Che dici Genta!! E se anche fosse comunque?”
“Finitela, dobbiamo fare il fuoco, o chi le sente dopo le ragazze?” Tagliò corto il discorso Conan, che stava già per accendere il fuoco.
“Ok..” Risposero all’unisono i due bambini.
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A cena ultimata Ran propose di fare una bella passeggiatina lì intorno, sotto un cielo stellato.
Conan accettò al volo, e anche il dottore si aggregò. Subito dopo accettarono anche Ayumi, Genta e Mitsuiko. Sonoko fece un profondo respiro e accettò.
L’unica che restava fuori era Ai. I Giovani Detective cercarono di convincerla, ma l’unica che ci riuscì fu Ayumi, non poteva dirle di no dopo il regalo che le aveva fatto. Quindi, sospirando, annuì.
Guardò Conan con uno sguardo triste. Ma lui non se ne accorse nemmeno, era troppo concentrato su Ran per accorgersi che Ai lo stava guardando.
<spero di non dover assistere a una scena romantica.. bleh!> Pensò al volo Ai.
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Avevano appena cominciato a camminare quando Ran si bloccò.
“Una stella cadente!!” Esclamò sorridendo.
“Esprimi un desiderio, Ran!” La incoraggiò Conan.
“Tanto io lo so che cosa hai espresso!” Sogghignò Sonoko.
“Vorresti che il tuo Shinichi fosse qui, vero?” Continuò Sonoko.
“Sonoko, smettila!” Arrossì Ran.
“Ah-ah! Ho indovinatoo!!” Disse sogghignando.
“Sonoko basta! Lo sai che non è vero!” Ribattè Ran.
“Ah no? E allora perché sei tutta rossa?” Rise.
“No!! È.. è colpa dei papaveri!!”
“Ma non ci sono papaveri qui, Ran! Ti sei imbrogliata da sola!!” Scoppiò a ridere Sonoko.
“Come no? E quelli laggiù allora cosa sono?” Disse Ran indicando dei cespugli rossi.
“I papaveri non sono dei cespugli..” Disse Conan.
“Che vuoi tu, pulce?” Lo prese in giro Sonoko.
<uff.. stupida..>
“Conan..”
“Sì Ai?”
“Non c’è qualcosa tra i cespugli?”
“Mh?”
Conan osservò meglio, e vide un ombra tra i cespugli. Che qualcuno li stesse osservando?
“Forse è solo un animale che dorme..” Concluse Conan rivolgendosi all’amica.
“Io vado a prendere un paio di quei fiori!” Disse Ran.
“Vengo anch’io!!” Esclamò Ayumi.
Le due ragazze si diressero verso i cespugli, ma Ayumi notò qualcosa che luccicava, e si fermò a guardare che cos’era. Ran intanto si era avvicinata al cespuglio.
Un urlo squarciò la notte.
Il gruppo, che nel frattempo si era fermato ad aspettare le due, si girò verso l’autrice dell’urlo. A Ran erano cedute le ginocchia. Era immobile, paralizzata dal terrore, fissando un punto ben preciso. Conan si fiondò da lei, seguito tranquillamente da Ai, che veniva seguita a distanza anche da Genta e Mitsuiko.
Quando Conan raggiunse Ran, scoprì il motivo dell’urlo. L’“animale”, era in realtà il corpo morto di un uomo. Pochi secondi dopo giunse anche Ai, che parlò a Ran, con fare sprezzante.
“E’ inutile che urli, ormai quando sono così, non sono più una minaccia..”
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La polizia era arrivata da una ventina di minuti. Conan aveva fato un sopralluogo veloce, prima che arrivassero gli agenti.
Ayumi trovò giusto informare Conan della scintilla che aveva visto nell’erba.
Una volta appreso dell’indizio gli fu chiaro come si fossero svolti i fatti, ma non c’erano indiziati. Dopo pochi minuti arrivò l’ “ispettore” Yamamura, con gli indiziati.
Dopo aver assistito agli interrogatori Conan fu sicuro del colpevole.
Si apprestò ad addormentare Yamamura, prima che dicesse fesserie, ce spiegò l’andare dei fatti. Con parecchi giri di parole, arrivò alla conclusione, che ad essere l’assassina dell’uomo, fu proprio la sorella. Che non riuscendo più a sopportare le sue continue lamentele, decise di farlo fuori. Ma si era tradita, avendo rotto lo specchietto della cipria, un cristallo le era rimasto addosso, e caduto sull’erba, risplendeva a ogni bagliore lunare. Il caso fu risolto con successo. E non davvero grazie a Yamamura.
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Fuori dalle tende erano rimasti solo i Giovani Detective, al completo. Anche se Ayumi iniziava ad accusare una certa stanchezza. Dopotutto, erano le 2 di notte.
Ai si avvicinò a Conan e gli sussurrò alcune parole.
“Allora non è il ‘Grande Detective’ Goro a portare iella, ma sei proprio tu, Conan Edogawa!” Gli disse con un accento provocatorio.
“Fa’ silenzio, Ai Haibara, dovresti starmi alla larga se fosse vero..”
“Al contrario, se ti sto vicina, non rischio nulla, tutti i malintenzionati moriranno a un raggio di cento metri di distanza!” Continuò ridacchiando.
Genta sbadigliò ed entrò nella loro tenda, non reggeva più, e anche Ayumi poco dopo entrò nella tenda delle ragazze.
“Nah, sciocchezze.. e tu ci credi!”
<mah.. forse è vero che porto sfiga?>
Mitsuiko si alzò e seguì Genta, si sentiva un po’ escluso.
“Ti sbagli, io mi fido del tuo sest.. settimo senso, Shinichi..” Disse sorridendo.
“Che simpatica..”
“Grazie.”
Scese qualche attimo di silenzio fra i due.
“Ce l’hai qualche indovinello?”
“Ma come? Sei sempre annoiato da quelli del dottore, e ora ti manca anche?”
“Più o meno..”
“Comunque no, anche se svuotassi il mio arsenale d’indovinelli, non ti scalfirei di un millimetro, e quindi non ci sarebbe gusto..”
“Dai, almeno prova!!”
Ai ci pensò un attimo.
<se lo indovina, penso che gli dirò tutto..>
“Ok, che cos’è che c’è ora nel mio cuore?”
“Troppo difficile, mi arrendo.”
Ai stupefatta si alzò e si avviò verso la tenda, con la paura di tornare indietro e tirargli uno schiaffo. Un attimo prima di entrare nella tenda, si rivolse a Conan.
“Buona notte, imbecille!”
Detto questo entrò nella tenda, e Conan non la vide più uscire.
<che ho detto di male questa volta?>
Riflettè più attentamente all’indovinello. Che fosse un gioco di parole? Tipo quelli del dottor Agasa? Oppure era uno di quegli indovinelli dalla soluzione più complessa, formata da un proverbio?
E se invece Ai avesse voluto dire ‘Che cosa provo ora, Shinichi?’?
Impossibile, anche lei sapeva che era troppo complesso, per un tonno tale.
Infatti nella tenda si domandava se avesse fatto una domanda troppo complessa, ci riflettè un po’, poi giunse alla conclusione che Shinichi avesse occhi solo per lei.. Colei che ora era sdraiata a pochissimi centimetri di distanza da lei.. Ran Mori..
Evidentemente l’aveva sopravvalutato. Non meritava tutta quell’attenzione..
Eppure..
<devo levarmelo dalla testa, è a suo rischio e pericolo!!>
Meditò ancora un po’ su quel ragazzo, così scemo, eppure così.. attraente..
<no.. non posso.. Ormai è troppo tardi..>
Girò la testa verso la cerniera, chiusa, della tenda.
Chissà cosa pensava ora Shinichi di lei..
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<ma che avrà voluto dire??!>
Continuò a pensare a quella domanda, quella insulsa domanda.
Diversi minuti domo decise di andare a dormire, la giornata seguente sarebbe stata lunga, e soprattutto per sopportare Ai, che ce l’aveva sicuramente con lui.
Prima di entrare, lanciò un occhio alla cerniera della tenda, per veder affiorare Ai, per dirle un’ipotesi sull’indovinello.
<no, se poi sbaglio, e si arrabbia di più?>
Pensò un po’ su questa possibilità.
<meglio non rischiare..>
Concluse che era molto meglio non farne parola, nè con lei, nè con altri. Almeno per qualche giorno era meglio starsene zitti, a meno che non avesse tirato fuori lei la questione.
Guardò un’ultima volta la tenda delle ragazze, e alla fine entrò a dormire.
Dormire.. è una parola grossa, visto che non sapeva come riuscirci. Tutta colpa di quell’indovinello, o più che altro, di quella domanda, che aveva ancora capire se fosse diretta a lui, o fosse un indovinello vero e proprio
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Le cicale frinivano, le lucciole facevano festa nell’erba, mentre un unicorno Ran dormiva sonni poco tranquilli, rivivendo il momento in cui Shinichi l’aveva lasciata, al Luna Park.
Ai pensava a quanto potesse essere cieco Shinichi, quando voleva.
E Shinichi si dannava per capire che cosa avesse voluto dirgli Ai in quel momento, pensando a quanto potesse averla ferita.
Il dottor Agasa russava profondamente. Era in assoluto il meno preoccupato di tutti.
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Anche Ayumi si logorava un po’ l’anima, per aver lasciato soli Ai e Conan. Dopotutto era un pochino gelosa, anche se Ai continuava a ripeterle che non le interessava Conan.
Infatti ogni volta che Ayumi si voleva togliere il dubbio e chiedeva ad Ai se li interessasse Conan, riceveva sempre la stessa risposta. E ogni volta Ai pensava:
<ayumi non ha di che preoccuparsi, a me non interessa Conan Edogawa, come potrei innamorarmi di qualcuno che non esiste?>
------------------------------------------------
Intanto la notte si illuminava di stelle, sempre luminose, e sempre splendenti.
E ancora lei, lei brillava, più delle altre. Brillava di speranza. Brillava perché la vedesse, e per portarle fortuna. Brillava per far luce sui misteri in cui si ritrovava il tonno. Ma soprattutto, per farsi vedere da lei.
Sotto a quel cielo stellato, i campeggiatori, tonni inclusi, erano protetti, protetti dall’oscurità più intensa e cupa.
Per quanto preoccupati, ognuno per il proprio problema.
 
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view post Posted on 12/11/2011, 23:19     +1   -1
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Criminologo esperto

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Bellissimo questo 2° chappy Finalmente Conan si accorge di essere un tonno e poi è bellissimo quando Ai dice a Ran:
CITAZIONE
“E’ inutile che urli, ormai quando sono così, non sono più una minaccia..”

te lo giuro stavo per scoppiare a ridere comunque in questo capitolo la frase più bella era
CITAZIONE
Le cicale frinivano, le lucciole facevano festa nell’erba, mentre un unicorno Ran dormiva sonni poco tranquilli, rivivendo il momento in cui Shinichi l’aveva lasciata, al Luna Park.
Ai pensava a quanto potesse essere cieco Shinichi, quando voleva.
E Shinichi si dannava per capire che cosa avesse voluto dirgli Ai in quel momento, pensando a quanto potesse averla ferita.
Il dottor Agasa russava profondamente. Era in assoluto il meno preoccupato di tutti.

mi è piaciuta molto
e la stella continua a brillare sempre più luminosa....
non vedo l'ora di leggere il seguito... aggiorna presto mi raccomando ;)
 
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-Sherry-
view post Posted on 12/11/2011, 23:44     +1   -1




Sì, forse domani vado sotto col terzo, anche io mi sono divertita un mondo a scrivere il capitolo xD, infatti avevo pensato appositamente quella frase da giorni.. quella che Ai dice a Ran
Anche se questa è la mia prima fanfic, pensò che la farò durare un bel po' xD
 
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Erik904
view post Posted on 13/11/2011, 00:35     +1   -1




Bello, bello, bello!!!! Davvero complimenti!!! E' una Fiction davvero niente male!:D
 
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-Sherry-
view post Posted on 13/11/2011, 11:57     +1   -1




grazie, davvero ^^
 
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Kidda ~
view post Posted on 13/11/2011, 13:13     +1   -1




Per essere la tua prima fanfic ti sta venendo proprio bene!!
Mi piace molto, complimenti!! :clap: :clap:
CITAZIONE
Le cicale frinivano, le lucciole facevano festa nell’erba, mentre un unicorno Ran dormiva sonni poco tranquilli

:lollo: Questa frase è stupenda :D
Continua presto!! ^_^
 
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-Sherry-
view post Posted on 13/11/2011, 15:17     +1   -1




grazie xD, il terzo capitolo arriverà temo domani..
 
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JohnStockton
view post Posted on 14/11/2011, 13:19     +1   -1




Molto molto bella la tua storia,bravissima :D
 
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70 replies since 12/11/2011, 03:30   3117 views
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