buonasera! oggi sono in ritardo....confesso che mi stavo dimenticando di aggiornare!!!
allora, da voi è già scesa la neve? qui non ancora, ma domani dovremmo essere sommersi! e le scuole sono chiuse fino a martedì, quindi sto a casa anche io....e riposo anche mercoledì e giovedì, mentre venerdì mi aspettano i cartoni demenziali
voglio detective conan!
dansherry: anche io ho la ristampa, ovviamente deluxe(per sailor spendo anche un euro in piùXD), ma ho anche la prima edizione!!!!!!!! l'ho comprata su ebay a novanta euro, affarone, gli altri volevano dai 200 euri in su
si, sono follie che faccio solo per sailor moon
hikaru: sei sempre poetico...anche io adoro miti e leggende grecheXD a proposito, la seconda prova la fai in settimana, o sei tra quelli a cui l'hanno rinviata per maltempo? fammi sapere poi^^
harry: mi sono persa il tuo commento!!!! non me n'ero accorta! la parte del bigliettino c'era pure ne "un posto nel mondo", quindi l'ho dovuta riprendere qui^^
era da un bel pò che non commentavi, eh?
capitolo nuovo!
avevamo lasciato shiho nella mani rapaci di eric. riuscita la nostra puccia a resistere alle avances del bell'americano?
scopriamolo subito...
TERZA PARTE
Due
“No.” sussurrò con voce strozzata, voltando appena la testa ed impedendo a quella bocca sconosciuta di toccare la sua. “Scusa, ma...non posso.”
“Perché?” le chiese Eric, ritraendosi con un sospiro.
“Non posso.” ripeté lei, stringendosi nelle spalle. I suoi occhi si posarono sul laghetto, ma in realtà non lo vedeva. Ricordi, voci, sorrisi, sensazioni del passato si rincorrevano frenetici nella sua testa, ed a quel fiume che scorreva impetuoso non riusciva a porre limiti.
Non voglio baciare un altro...“È ora di tornare a casa.” disse Eric, alzandosi e stirando le braccia verso il cielo.
“Già.” rispose Shiho con un sussurro, e rimase silenziosa per tutto il ritorno. All’agriturismo, c’era il pienone anche per cena, e Shiho non ebbe un attimo di tempo libero per pensare a quanto era successo con Eric, ed alle emozioni che aveva risvegliato in lei. Era grata ad Eric per averle dato un lavoro, e si trovava bene in sua compagnia...ma niente di più. Non voleva complicazioni, non voleva coinvolgimenti.
Le uniche volte che mi sono lasciata trascinare dalle emozioni, ho finito per combinare un pasticcio...ma posso considerarla un pasticcio?“Ehi, Helena! Helena!”
La vocetta della piccola Meg la fece sussultare. Il turno era finito, e le cameriere si apprestavano a pulire la sala, preparandola per l’indomani.
Un’altra giornata, come le altre. Chissà come staranno. E se anche loro avranno una routine da seguire. Sveglia al mattino, colazione, asilo...“Helena? Helena, mi ascolti?”
“Eh?” Shiho scosse la testa, scacciando il pensiero di una bimba in grembiule rosa che teneva per mano il suo papà. Gli occhioni di Meg però non l’aiutavano di certo a scacciare il volto sconosciuto di quella creatura che aveva portato in grembo per nove mesi. “Cosa...cosa c’è, Meg?”
“Volevo solo dirti che domani è il mio compleanno, Helena! Compio cinque anni, e papà mi fa una grande festa!”
Cinque anni...lei invece ne compirà quattro. Chissà se anche lui le organizzerà una festa, con i palloncini colorati e la torta...“Helena? Mi ascolti?”
Di nuovo, i ricordi. Non riusciva più ad arginarli. Strinse i pugni, conficcandosi le unghie nei palmi, nella speranza che servisse. “Si, scusami. Dimmi tutto, Meg.”
“Allora, papà mi ha organizzato una festa qui all’agriturismo. Ci saranno tutti i miei amici, andremo a cavallo e mangeremo tanti dolci...vuoi venire, Helena? Mi piacerebbe che venissi anche tu, perché ti voglio tanto bene...sai, anche a papà piaci tanto, ed a me non dispiacerebbe che fossi la mia mamma...”
Una fitta al cuore la straziò nel profondo. Non aveva mai provato niente del genere, nemmeno quando le avevano annunciato la morte della sua adorata Akemi. E guardando gli occhioni sgranati della piccola Meg, comprese che non poteva essere la sua nuova mamma...semplicemente, perché lei una figlia l’aveva già.
“Scusa, Meg...non posso venire.” bisbigliò con voce roca, avvertendo la gola chiudersi fino a quasi impedirle di respirare.
“Perché?”
“Scu...scusa.” mormorò lei, consapevole di averla offesa.
Non posso. Non posso...“Ehi, Helena, che succede?” le chiese Eric, uscendo in quel momento dalla cucina. Corrugò la fronte, fissandola con aria preoccupata. “Stai bene? Sei pallida?”
“Papino, Helena non vuole venire alla mia festa!” esclamò Meg, mettendo il broncio.
“Perché?” domandò Eric, guardandola intensamente.
“Mi dispiace, ma io...” Sciolse il grembiule, togliendolo e passandolo all’uomo. “Scusami, ma...non posso più stare qui. Devo...tornare a casa.”
si torna a casa, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
dai che si torna dalla piccola puccia
alla fine shiho non ha più resistito....mi spiace, eric, ma lei ha già una famiglia
ed ora, che succederà? se volete saperlo, vi aspetto giovedì
non mancate, mi raccomando!!!!! e comprate il mio libro!