buona sera a tutti!!!!!!!!! pronti per un nuovo aggiornamento?
stamattina sono andata da simone, una specie di fuoriprogramma, non era previsto, ma mi hanno chiamato.....ed io sono volata con gli occhi più o meno alla nami di one piece $___$
ah, il vile denaro!!!!
si, smetto di vaneggiare e vi lascio con la nostra puccina. è appena nata una nuova creatura, quale sarà il suo destino? e quale sarà il destino della sua mamma?
andiamolo a scoprire, intanto che inizia conan...
SECONDA PARTE
Due
“Signorina, è sveglia?”
Shiho sollevò le palpebre, guardando la donna in camice che armeggiava attorno al suo letto.
“Dove sono?” chiese, con voce impastata.
“In ospedale. Non si ricorda? Ha partorito una splendida bambina.”
“Una bambina?”
“Proprio così. E’ davvero splendida, ha i suoi capelli...vuole vederla?”
Shiho emise un sospiro, chiudendo di nuovo gli occhi. Non era stato un sogno.
Una bambina... La porta della stanza si aprì, ed il dottore che l’aveva fatta partorire entrò con un gran sorriso: teneva in braccio un fagottino rosa, e la ragazza fu subito colta dal panico.
“Ben svegliata. Le ho portato sua figlia, è molto affamata, e...”
“No.” sussurrò Shiho, chiudendo gli occhi e voltando la testa dalla parte opposta. “La porti via. Non la voglio.”
“Signorina.” Il dottore corrugò la fronte, poi passò la bambina all’infermiera e si sedette sullo sgabello accanto al letto. “Mi sta dicendo che non vuole riconoscere la bambina?”
“È un mio diritto.” Shiho rimase voltata, cercando di ignorare i vagiti che sentiva provenire dal fagottino in braccio all’infermiera. “Non...non la voglio.”
“Posso chiederle il motivo?”
“Riporta alla mente qualcosa che vorrei dimenticare.” rispose lei, con un filo di voce.
“Devo chiederle se ha subito violenza o se qualcuno le ha fatto del male.”
“E se così fosse?”
“Dovrei chiamare la polizia. E se non vuole la bambina, anche i servizi sociali.”
“Faccia come crede. E...la porti via.”
Era chiaro che non avrebbe più parlato. Il dottore emise un sospiro, alzandosi dallo sgabello. “Si riposi adesso. Domani mattina tornerò per visitarla...quando si sarà ripresa dal parto, affronteremo il problema. Intanto ci occupiamo noi di sua figlia.”
Finalmente era scesa la sera. I visitatori erano andati via, i pazienti avevano cenato, c’era silenzio e tranquillità. Nel suo letto, Shiho teneva gli occhi chiusi, ma non dormiva. Ascoltava i movimenti, i bisbigli delle infermiere del turno di notte, il respiro regolare della sua compagna di stanza.
Erano passati tre giorni dal parto. Il dottore non le aveva più fatto domande, ma sapeva che presto sarebbe tornato alla carica. E non poteva permettersi il rischio che chiamasse la polizia.
Inoltre, non ho documenti e non posso pagare. Mi arresteranno...Era il momento di agire. Attese che l’orologio sulla parete segnasse la mezzanotte, si alzò dal letto e si vestì velocemente. Controllò lo zainetto, era tutto in ordine. Fuori dalla stanza, regnava il silenzio. Sentiva le voci delle infermiere all’ingresso del reparto, ma erano lontane da lei. La sera precedente aveva studiato la situazione, sapeva come muoversi. Percorse il corridoio senza incontrare nessuno, passando davanti alla nursery. Si fermò, avvertendo una punta di angoscia coglierla davanti alla grande vetrata dietro la quale c’erano culle piene di neonati. Con passo rapido, entrò nella nursery e cercò la culla che le interessava: senza guardare la bambina che dormiva placidamente, depose un bigliettino piegato in quattro.
Ti auguro buona fortuna...E scomparve nella notte.
pezzo super triste, si
la nostra shiho è fuggita di nuovo, ma stavolta si è lasciata dietro un piccolo pezzo di sè....
se vi interessa sapere cosa succederà, e se shiho troverà mai la pace ed un suo "posto nel mondo" vi aspetto con il consueto aggiornamento della domenica