Non so se ho capito bene cosa fare...
Ecco la mia versione (non è chissà che, anzi, fa proprio schifo, ed è pure senza titolo perché non mi veniva in mente niente, però...)
Il telefono mi cade di mano. In testa ho ancora l'eco delle parole del dottor Agasa "Conan è stato ferito. Lo stanno portando all'ospedale Beika"
<<papa'!!>> urlo.
Lui fa un salto dal divano su cui si era appisolato.
<<eh? Che c'è? E' pronta la cena?>>
<<papà, dobbiamo chiamare un taxi! Stanno portando Conan all'ospedale!>>
Papà chiama subito un taxi.
<<sta arrivando. Ma, Ran, vuoi dirmi che è successo?>>.
<<non lo so, il dottor Agasa mi ha chiamato mentre cucinavo e mi ha detto che Conan...che lui è stato ferito e...>> non riesco a continuare, mi si spezza la voce, la persona che amo in questo momento si trova in ospedale e io non sono lì con lui.
Papà mi accompagna fuori per aspettare l'auto, sono troppo sconvolta per poterlo fare da sola.
Dopo quelli che mi sembrano secoli, finalmente una macchina si ferma davanti a noi.
Saliamo e papà dice in fretta all'autista il luogo della nostra destinazione.
Il silenzio piomba dentro il veicolo. Mi accorgo di stare tenendo le mani strette in un pugno sul grembo, quindi cerco di rilassarle. Piano piano riacquisto un minimo di calma, anche se un solo pensiero continua a tormentarmi la mente: "Ti prego, fa che lui stia bene". Una preghiera silenziosa rivolta a nessuno in particolare, ma fatta con tutto il mio cuore.
Arriviamo all'ospedale e io e papà ci separiamo: lui va incontro al dottor Agasa e i bambini che, ci hanno detto, sono arrivati lì prima di noi, e io vengo accompagnata da Conan, che trovo su una barella che viene spinta su per il corridoio da un medico e un'infermiera, e al cui fianco corre Ayumi, molto pallida per la paura ma che ha ancora la forza di stare vicino a lui. Nel frattempo il medico mi spiega che è successo: Conan è stato colpito da una pallottola sparatagli da un criminale e adesso è in condizioni molto gravi.
<<conan! Svegliati Conan!>> mi ritrovo a urlare, ma Conan non dà nessun segno di avermi sentito.
E poi...
<<dottore! Le riserve di sangue dello stesso gruppo del bambino stanno finendo!>> esclama un'infermiera.
<<non può essere! Shinichi.... Non sono del tutto sicura che le mie supposizioni siano esatte, ma in questo momento Conan ha bisogno di me, ma qualcosa mi dice che è
lui, e per salvarlo l'unico modo è...
<<gli donerò il mio sangue. Io e questo bambino abbiamo lo stesso gruppo sanguigno>>.
I dubbi mi assalgono di nuovo. E se non fosse così?
<<per favore, controllate se il mio sangue va bene...>>.
Devo comunque rischiare. Non posso lasciare che Conan muoia.
L'infermiera mi fa allontanare con lei per controllare.
Dopo il prelievo, il risultato è positivo: io e Conan abbiamo lo stesso tipo di sangue.
Ritorniamo insieme agli altri e Conan viene portato in sala operatoria. Siamo tutti in ansia, tutti hanno gli occhi fissi sulla porta della sala, sperando di vedere finalmente la luce sopra l'entrata spegnersi.
Tutti tranne me. Continuo a guardare il punto da cui mi hanno prelevato il sangue, con un solo pensiero in mente: "Shinichi, ti prego, non andartene".
Edited by I love Shinichi - 27/3/2016, 02:19
,vorrei sapere anche io perché ti chiamano bibbia shinxran?? 
