Detective Conan Forum

Rock Teitan, kiaretta_scrittrice92 e GabrielStrife

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view post Posted on 24/2/2013, 00:52     +1   -1
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Black Lady

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Bene... Chiunque si diletterà nella lettura di questa nuova fan fiction deve sapere prima una cosa.
Questa non è una collaborazione, ma la sperimentazione di un nuovo metodo di scrittura.
La gente di questo forum che ci conosce sa che io (Kiaretta) e Gabriel siamo fratelli. Questo perciò è un esperimento che vogliamo provare con voi.
Io e lui abbiamo in mente una fanfic, ma sappiamo solo la trama principale. Sta alla nostra fantasia creare l'intera storia, un capitolo alla volta.
Avete capito bene, un capitolo alla volta. Oggi io posterò il primo capitolo, e nel prossimo post mio fratello si dovrà adattare alla mia prima parte, la stessa cosa dovrò fare io per il terzo capitolo e così via.
Insomma nessuno dei due sa cosa scriverà l'altro e viceversa.
Chissà cosa ne uscirà... Lo scopriremo assieme...

AVVERTO che sebbene ci siano i personaggi principali di Gosho, questa storia non ha niente a che fare con DC.

Ora vi lascio quindi al primo capitolo!!

REBEL


Shinichi era uno di quei ragazzi che raramente passano inosservati. Al liceo Teitan era quello a cui tutte le ragazze puntavano e che tutti i ragazzi volevano imitare. Non era sicuramente il più bello della scuola e a parte qualche goal regalato alla squadra di calcio della scuola, non si poteva neanche dire che fosse un talento sportivo. Eppure qualcosa in lui attirava le folle.
Forse quella sua aria da ribelle, quei capelli castani sempre spettinati, quei bellissimi e penetranti occhi azzurri.
Solo una persona non pendeva dalle sue labbra.
"Ehi Ran... Come le hai passate le vacanze?" chiese col suo solito tono un po' superiore poggiando le gambe sul suo banco e stravaccandosi sulla sedia.
La ragazza si voltò scocciata verso di lui.
"Fatti miei!" rispose schietta poi andò a sedersi al suo posto che era due posti dopo quello del ragazzo, in cui la sua amica Sonoko la stava aspettando.
La ragazza grugnì esasperata poggiando la cartella sul banco.
"Non abbiamo neanche cominciato e già non lo sopporto più!" disse poi.
"E' assurdo pensare che da bambini voi due eravate inseparabili..." constatò Sonoko ad alta voce.
"Si vede che il liceo gli ha dato alla testa..." rispose semplicemente l'amica sedendosi al suo posto.
"Ma lui è così carino!" disse Sonoko guardandolo.
"Io lo trovo solo un pallone gonfiato!" rispose lei.
L'amica però non si accorse, che mentre diceva quelle ultime parole, la voce della ragazza si era addolcita e anche lei si era soffermata a vedere la capigliatura ribelle di quel ragazzo che era cresciuto assieme a lei e che fin da quando erano piccoli le aveva rubato il cuore.
Non passò molto che la prima lezione dell'anno comincio, facendo entrare i ragazzi nel pieno delle attività scolastiche.
Il professore finì la sua lezione dieci minuti prima.
"Bene ragazzi, quest'anno il progetto 'School Music' è stato affidato alle terze della nostra scuola, quindi sta a voi decidere lo spettacolo di fine anno e spetterà a voi l'organizzazione, ricordandovi che si coinvolgeranno anche la scuola di Osaka e altre due scuole di Tokyo."
Una ragazza della classe prese la parola alzando la mano.
"Io propongo Shinichi come protagonista!"
A quelle parole Ran scoppiò a ridere.
"Shinichi? Scherzi? Lui è l'anti musica in persona!"
Il ragazzo si girò indietro guardando la vecchia amica con una nota di fastidio. Si chiedeva perché dovesse sempre trattarlo così.
Lei però non lo degnò di uno sguardo, e dopo qualche secondo, mentre la classe continuava a discutere sul da farsi, la campanella suonò annunciando il primo intervallo.
Il ragazzo senza un fiato si alzò, scocciato.
Appena uscito dal corridoio, però, un gruppo di ragazze si avvicinò miagolando come avessero visto un paio di scarpe costose.
"Lasciatemi stare!" le cacciò stizzito il ragazzo, lasciandole un po' deluse.
Si diresse verso la sala di musica che all'intervallo era sempre vuota e si avvicinò alla chitarra elettrica mettendosela a tracolla.
LA DO RE LA DO MIb LA DO RE DO LA
Nessuno conosceva quel suo lato. Neanche Ran. Quella sua passione non era nata all'improvviso.
Fin da piccolo era sempre stato stonato come una campana, ma la musica era comunque riuscita sempre ad attirarlo come un ape verso il miele.
LA DO RE LA DO MIb LA DO RE DO LA
Quella piccola gioia che gli dava poter suonare la chitarra era unica ed indescrivibile. Era come se attraverso le corde che vibravano su quello strumento di un rosso fiammante, potesse sfogare ogni sua emozione.
LA DO RE LA DO MIb LA DO RE DO LA
In quel momento però, c'era solo frustrazione.
In quel momento avrebbe solo voluto che quella bella ragazza dagli occhi celesti e dai lunghi capelli castani, che conosceva fin da piccolo e che gli faceva battere il cuore, si accorgesse di cosa provava e la smettesse di trattarlo come uno qualunque, o che almeno la smettesse di prenderlo in giro.
LA DO RE LA DO MIb LA DO RE DO LA
Erano due anni che la storia andava avanti in questo modo. Da quando entrambi avevano iniziato il liceo.
Quando erano alle medie era tutto diverso. Erano inseparabili, e Shinichi pensava davvero che niente li avrebbe potuti dividere. A quanto pare si sbagliava.
Qualcosa in loro era cambiato. E mentre lui in pochi giorni diventò popolare, lei rimase in disparte a guardarlo e pian piano a disprezzarlo.
LA DO RE LA DO MIb LA DO RE DO LA
In quei periodo la chitarra era la sua unica amica.
Loro due anime ribelli che andavano a ritmo. Quasi in simbiosi. Suonando le prime e famosissime note di quella stupenda ed energica canzone dei Deep Purple intitolata 'Smoke on the water'.
LA DO RE LA DO MIb LA DO RE DO LA

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Bene il mio capitolo è finito...
Vediamo cosa combinerà il mio fratellino...
E' il tuo turno Gabry!
 
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view post Posted on 26/2/2013, 16:51     +1   -1
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Niente male come inizio =P
quindi abbiamo i protagonosti un pò diversi dalla storia originale (ma come già hai anticipato, non ha niente a che vedere con il manga)
bell'idea, originale :)
Anche la scuola di Osaka eh? ne vedremo denne belle *_*
aspetto il prossimo capitolo del tuo fratellino allora ^^
 
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GabrielStrife
view post Posted on 26/2/2013, 20:42     +1   -1




bene a quanto pare tocca a me eccomi ho tentato di darmi da fare ;)

THE BASSIST


Erano le due di notte quando rincasò, girò pian piano la chiave nella toppa e sempre con la stessa attenzione aprì la porta. Un tremendo cigolio scaturì da essa, un rumore quasi impercettibile ma per Shinichi, valeva a dire un altra tremenda strigliata da suo padre.
Yusaku Kudo era uno scrittore di romanzi gialli, aveva sempre tentato di portare il figlio sulla strada del detective ma lui era più interessato alla musica.
“Dove sei stato?”chiese.
Come faceva? Ogni volta che entrava in ritardo lo trovava sempre li, su quella poltrona in velluto, il computer sulle gambe a scrivere. Sempre.
“Non sono affari tuoi”rispose Shinichi schietto. Aveva sempre avuto un rapporto freddo con suo padre, lui detestava qualsiasi cosa avesse a che fare con il rock. Sembrava uno di quegli uomini degli anni '70 fissati con la chiesa e che sostenevano che il rock fosse opera del diavolo. Suo padre ovviamente non la pensava così ma per lui la chitarra elettrica era solo una perdita di tempo.
“Lo sai benissimo che non puoi tornare tardi se il giorno dopo hai scuola. Ora vai in camera tua e vedi domattina di svegliarti presto”

Quando aprì gli occhi suo padre era già uscito, lasciava la casa il mattino presto e tornava sempre verso le quattro del pomeriggio. Shinichi si mise la sua divisa da scuola e uscì di casa. Quando andava alle medie Ran passava sempre per casa sua e poi andavano a scuola insieme. Ma questo oramai non succedeva da tempo.

Arrivò a scuola da solo, le ragazze come sempre lo fissavano affascinate ma lui non ci badava. Cercava solo lei, la cercava tra la ressa scolastica. La vide, quei capelli inconfondibili, sempre vicina alla sua amica.
Assieme a loro c'era un ragazzo, la carangione scura e i capelli castani, portava una divisa che non era della Teitan. Era nera, con il colletto alto e i bottoni gialli che la chidevano sul petto. Le due ragazze gli stavano indicando una delle finestre dell'ala principale. Lui ringraziò e se ne andò. Portava a tracolla la custodia di una chitarra nera.
“Chi era quello con cui parlavate poco fa?”chiese poggiando come il giorno prima i piedi sul banco.
“Non sono cose che t'interessano. Lui al contrario di te fa qualcosa di serio, invece che tirarsela tutto il tempo.” rispose la ragazza sedendosi al suo posto e poco dopo iniziò la lezione.
Erano passati circa venti minuti dall'inizio della lezione, quando il professore pose una domanda. Un colpetto di gomito del compagno di banco di Shinichi gli fece capire che l'insegnate aveva interpellato lui.
“Eh?”rispose lui, togliendosi le cuffie dall'orecchio e fissando con uno sguardo strano il professore. Era nuovo in quella scuola, insegnava letteratura. I capelli corti nascosti da un berrettino. Gli occhi glaciali.
“Signor Kudo per quanto apprezzi la musica che proviene dal suo mp3 preferirei che lei fosse interessato alla lezione” rispose lui facendo scoppiare la classe a ridere
“Mi scusi non accadrà più...” non gli era mai successo di rispondere in modo così pacato ad un professore. Di solito le note comparivano sul registro proprio per colpa del suo tono di voce.

La campanella suonò l'intervallo e Shinichi si alzò in piedi, aspettò che l'intera classe uscisse e si avvicinò alla cattedra del professore
“Signor Akai...lei davvero apprezza quel genere di musica?”chiese quasi dubbioso, in pochi l'apprezzavano in Giappone. Lui aveva pensato più volte di lasciare quell'isola e andare in America o in Inghilterra.
“Certo...ma non gradisco che lei ascolti musica rock durante le mie lezioni. E comunque i piedi sul banco sono da maleducati. Non m'interessa cosa fai durante le lezioni degli altri, durante le mie non voglio vederli” non aveva mai lazato lo sguardo da quel piccolo libro che stava leggendo, mai neanche per un singolo istante.
“Certo signore” rispose Shinichi lasciando l'aula.
Che gli prendeva? Aveva sempre risposto per le rime ai professori che gli davano ordini, teneva i voti altissimi proprio per evitare che venisse bocciato con la sfilza di note che riempivano il registro durante l'anno. Si diresse nuovamente verso la sala di musica, non apprezava particolarmente la chitarra rossa che si trovava li dentro. Un imitazione scadente di una Fender stratocaster, probabilmente costava poco e la scuola aveva deciso di comprarla. Aveva sempre voluto una chitarra vera, vicino casa sua c'era un negozio di musica, vendeva di tutto, ma lui si era innamorato di una Gibson diablo nera. Costava troppo per le sue tasche e di certo suo padre non gli avrebbe mai dato i soldi. L'unica era chiedere a sua madre ma dal momento che era in America anche quest'idea era esclusa.
“Troverò quei soldi” disse tra se e se.
Stava per aprire la porta della sala di musica quando sentì un suono provenire dall'interno, era un basso, qualcuno stava suonando un basso in modo stupefacente. Nessuna canzone che Shinichi avesse mai sentito ma a giudicare dal suono quello era un basso elettrico. Si fermò qualche secondo in attesa che finisse.
Canzone di basso
Poi spalancò la porta.
“Sei bravo”disse Shinichi entrando
“Grazie”rispose lui girandosi verso la porta e iniziando a togliersi il basso da tracolla.
“Cos'era quella roba che suonavi?” chiese nuovamente il ragazzo della Teitan
“Un pezzo per basso che ho scritto io...”rispose lui riponendo al suo posto lo strumento
“Non sei della Teitan vero?”
“No vengo dalla scuola di Osaka. Ero venuto qui per il progetto che quest'anno tocca a voi, volevo vedere l'ambiente della Teitan”
“Beh piacere Shinichi Kudo”rispose lui porgendo la mano
“Hattori Heiji”e strinse la mano.

Ti lascio ampio spazio sorellina vediamo cosa sai fare ;)
 
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view post Posted on 27/2/2013, 23:13     +1   -1
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Molto bravo, complimenti :)
avevo immaginato si trattasse di Heiji xD
devo dire che vedere un Shinici ribelle è strano, è d'effetto ^^
è davvero particolare come fan fic..
bello il modo in cui i due si sono presentati :) ora aspetto il prossimo capitolo di kiaretta!
 
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view post Posted on 1/3/2013, 12:34     +1   -1
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Black Lady

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Bene... Innanzi tutto devo fare i miei complimenti a mio fratello per il capitolo.
Mi è piaciuto molto l'assolo di basso, l'hai scelto bene, bravo.
Poi ringrazio ovviamente la nostra carissima lettrice Aruka, per i bei commenti che ci ha lasciato.
Vi lascio perciò al mio capitolo.

TWINS ROCK



Il ragazzo si era appena seduto al bancone, quando il barista si avvicinò a lui, con un ampio sorriso.
"Ehi Shinichi! Immagino prendi il solito..."
"Sì, Genji. Uno Sherry con ghiaccio." rispose il ragazzo, tirando fuori dalla sua cartella scolastica un blocco note e una matita.
"Un'altro testo?" chiese il barista poggiando il bicchiere contenente l'alcolico roseo vicino al ragazzo.
"Sì, l'altro era penoso e l'ho buttato." rispose il ragazzo scarabocchiando qualche parola a caso sul foglio.
Rabbia
Rock
Solo te
Anima venduta

"Sono sicuro ti verrà una buona idea. Potresti farti venire in mente qualcosa da lui." disse il barman, indicando con il pollice un ragazzo che era appena salito sul palco assieme a una band.
Il ragazzo si voltò incuriosito verso il palco, e mentre sorseggiava il suo alcolico, si godette quella che lui aveva sempre definito musica.
Riptide - Sick Puppies
"E' bravo!" disse Shinichi quando ebbero finito.
"Già, eppure nessuno sembra notarlo. A quanto pare un cantante rock, da solo non può fare successo, soprattutto se è diciassettenne."
"Ma scusa, quella non è la sua band?" chiese il ragazzo stupito.
"Assolutamente no. Suona con loro solo perché il cantante della band si è malato, e dato che lui è il nipote di un mio amico, gli ho proposto di cantare qui per qualche sera con loro."
"Hai detto che ha diciassette anni?"
"Sì, la tua stessa età. Se non sbaglio frequenta una delle due scuole di Tokio del tuo progetto."
Il ragazzo si voltò di nuovo verso il palco.
Era strano, ma gli sembrava quasi di aver trovato un gemello perduto.
Da come si muoveva, da come dimostrava il suo amore per la musica, dalla sua grinta nel cantare, quel ragazzo sul palco gli ricordava lui. Il suo rapporto col microfono che teneva in mano era identico al suo quando suonava la chitarra.
Inoltre, quel ragazzo gli somigliava in modo impressionante. Forse solo i capelli, più chiari e con un taglio diverso. Ma per il resto, sia per i lineamenti del viso, che per gli occhi erano identici.

Shinichi però non poteva sapere, che la vita del ragazzo era completamente diversa dalla sua.
"Ehi, sfigato!" qualcuno passò spintonandolo e la cartella cadde a terra aprendosi e versando tutti i libri per terra, tra l'ilarità della gente che gli stava attorno.
Il ragazzo sbuffò e si chinò a raccogliere tutto.
Gli mancava solo un libro, ma qualcuno lo raccolse al posto suo.
"Kaito, perché ti fai trattare così?" disse porgendogli l'ultimo libro.
Lui alzò lo sguardo e la vide. I capelli castani che le arrivavano appena alle spalle, gli occhi blu e quel viso dolce.
"Perché non si meritano neanche la mia rabbia, Aoko."
"Sì, ma non è giusto. Loro fanno i bulli e tu non gli dici mai niente." protestò lei con aria imbronciata.
A vedere quel viso, il ragazzo scoppiò a ridere.
"Che c'è da ridere?" chiese lei.
"Niente, niente... Dai su, andiamo a lezione. Prima che il prof ci faccia un'altra strigliata come quella di ieri."
Arrivarono fortunatamente in orario e si sedettero ai loro posti.
La lezione iniziò, ma ben presto Kaito, un po' per la stanchezza, un po' per il tardo orario in cui era andato a letto il giorno prima e un po' per la noia incontrollabile durante le lezioni, si addormentò, cadendo nel mondo dei sogni.
Quel momento di riposo però, durò per poco.
"Signor Kuroba!! Se vuole dormire durante la mia lezione, può anche uscire!!" urlò il professore.
Mentre Aoko che era di fianco a lui lo scuoteva leggermente per svegliarlo.
Tra le risate di tutti i compagni di classe il ragazzo alzò il volto stropicciandosi gli occhi e ritrovandosi a pochi centimetri dal professore.
"Che succede?"
Le risate aumentarono.
"Ora basta!! Vai fuori!!"
Il ragazzo sbuffò innervosito e uscì dalla classe, chiudendosi la porta alle spalle. Poi si sedette per terra vicino alla porta, un po' scocciato.
Non passò molto che qualcuno uscì, da qualche classe più in là.
"Ehi Kuroba... Di nuovo fuori? Vuoi battere il record?"
"Lasciami in pace Hakuba..."
Il ragazzo sogghignò e si allontanò, andando verso i bagni.

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Ho concluso...
Spero vi sia piaciuto, e spero anche di non aver scombinato troppo i piani al mio fratellino...
... a cui faccio tantissimi auguri di buon compleanno!!

Edited by kiaretta_scrittrice92 - 8/12/2015, 10:23
 
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view post Posted on 2/3/2013, 01:35     +1   -1
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Auguri anche da parte mia!! Buon compleanno!;)
Bravissima,mi e piaciuto molto,e mi piace come ti destreggi via i vari personaggi e i loro interessi,i loro modi di fare..
Ha,abbiamo un kaito un po insicuro e che si fa mettere i piedi in testa dagli altri eh?che strano!
Sono sicura che i nostri tre protagonisti ne combineranno delle belle e alla fine realizzeranno i propri sogni..^^ molto bella questa fan fic,bravi!!!
 
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GabrielStrife
view post Posted on 2/3/2013, 19:41     +1   -1




Grazie per gli auguri^^ cmq manca ancora un protagonista eccola qui^^

I NEED A HERO



“Ehi Miyano hai fatto la ricerca di storia?”
“Si...ma comunque non te la passerei mai”la ragazza strinse le braccia attorno alla tracolla.
“Andiamo non si da un aiutino ad una compagna di classe?” chiese l'altra avvicinandosi minacciosamente alla prima.
“Vattene non ti darò più nessun compito” Shiho fece per voltarsi ma venne fermata da due ragazzi che gli strapparono dalle mani la tracolla prendendo dalla sua cartella una busta.
“Eccola Ely” i due ragazzi rovesciarono tutto il contenuto della cartella per terra e se ne andarono ridendo.
“Maledetti imbecilli!”sussurrò Shiho chinandosi a raccogliere le sue cose.

Era sull'autobus che l'avrebbe riportata a casa, la solita canzone nell' mp3, quella canzone che sapeva sempre calmarla, quelle semplici parole, quel sound potente avevano la capacità di rasserenare il suo animo per le continue tristezze che subiva a scuola. Era il genio indiscusso della classe e la metà delle persone sfruttavano sempre i suoi compiti, ma quando sentiva quella musica non esisteva più nessuno.
Another Brick In The Wall – Pink Floyd
“Non sono altro che questo...”penso tra se e se “degli insulsi pezzi di un muro che un giorno abbatterò”.
Scese prima dal mezzo di trasporto, aveva voglia di sfogarsi un po' era da tre giorni che non andava al Rapshody, il bar rock del quartiere.

Arrivò in una piazzetta vuota, dinanzi a lei un piccolo pub, l'insegna al neon rosa riportava “Rapshody”. Sorrise ed entrò. Quella musica assordante, il suono della batteria, quello acuto della chitarra elettrica, quello impercettibile e profondo del basso.
“Ciao Gin” disse rivolgendosi al barman dietro al bancone, usando l'appellativo con il quale lo chiamava spesso.
“Come va Shi?”chiese lui rispondendo ugualmente e porgendo un bicchiere alla ragazza che se lo finì in un sorso.
Gin aveva dei lunghi capelli biondi, dirigeva quel bar ormai da tempo. L'attività era della famiglia, nessuno conosceva il suo vero nome tutti usavano quell'appellativo. Gli occhi di ghiaccio freddi e distaccati con chiunque non conoscesse.
“Chi sono?” chiese Shio indicando il palco
“Gli ho assunti da poco, l'altro gruppo voleva troppi soldi...non sono male, non credo abbiano un vero e proprio nome ma il batterista non è proprio il massimo. Se vuoi te li presento, tra poco fanno una pausa”
“Non posso farmi vedere vestita con la divisa da scuola, non da gente del genere almeno”ripose lei fissando l'uomo dietro il bancone con quei suoi occhi azzurro ghiaccio. Quello sguardo che metteva in soggezione tutti ma che comunque non bastava a spaventare i suoi compagni di classe. Non sapeva difendersi da sola, o forse non voleva difendersi da sola. I capelli corti, biondo cenere, portava ancora la divisa da scuola. Quella gonna corta blu scuro, la camicia bianca e quel golfino che tanto odiava.
“Passami la borsa Gin...voglio provarci!” Gin prese da sotto il banco uno zainetto nero e lo porse a Shiho”
“Ecco i tuoi vestiti bellissima”.

Shiho uscì dal bagno, lo zainetto nero in mano con dentro la sua divisa da scuola. Finalmente indossava i vestiti che la caratterizzavano di più. Una gonna tulle a strati di color nero. Una maglietta a vestito con le spalline a palloncino e un fiocco sotto la scollatura, entrmbi neri. Gli stivali scuri con chiusure a cinghia completavano l'opera da gotica. Di sicuro se si fosse mai mostrata così a scuola tutti l'avrebbero presa in giro a vita. Tornò da Gin ridandogli lo zaino e la sua tracolla.
“Come al solito quella maglietta argentata ti dona. Comunque lui è Eisuke. Va in una delle scuole del progetto di cui mi hai parlato. Somiglia molto a te, a scuola è sempre solitario e magari anche imbranato e poi fuori da essa diventa questo. Un emo che canta rock. Lei invece è la batterista di cui ti parlavo.”
“Shiho Miyano” concluse lei stringendo la mano del ragazzo. Portava una camicia nera, dei pantaloni skinny del medesimo colore.
“Beh Gin mi ha detto che sei brava alla batteria...il nostro batterista non è dei migliori, noi possiamo fare ancora una canzone. Dimmi cosa vuoi e vediamo se riusciamo a suonarla”
“Mmmh fammi pensare...ci sono!”
Hero – Skillet

“Sei fantastica!” stavano tornando a casa, Eisuke si era proposto per accompagnare la ragazza a casa.
“Neanche tu sei niente male nel canto”rispose lei dando, scherzosamente, una spinta al ragazzo.
“Beh ma te sei una ragazza”
“E con questo?!”chiese lei squadrandolo
“Niente niente...”rispose lui sorridendo.

Aprì la porta di casa, sua sorella come al solito non era ancora arrivata. Rincasava sempre ad orari assurdi e la mattina si svegliava presto. La vedeva al massimo la domenica se non aveva turni a lavoro. Era ormai l'unica persona che gli era rimasta dopo la morte dei suoi genitori. Si sdraiò sul letto, ogni volta che andava al Rapshody perdeva sempre la cognizione del tempo. Chiuse gli occhi e si addromentò immediatamente per la stanchezza.

Passo il testimone a te sorellina :) adesso che abbiamo finito le presentazioni vediamo cosa t'inventi :)
 
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view post Posted on 4/3/2013, 10:50     +1   -1
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Wow, che capitolo!!
abbiamo una Shino e un Eisuke rokettari, fantastici!!! ** povera Shino,che la maltrattano :(
e il personaggio di Gin è molto originale xD è strano vederlo tra i "buoni", complimenti ^ ^
la canzone Hero la adoro, è la mia preferita *___* <3
bravissimi!!!
 
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view post Posted on 4/3/2013, 23:25     +1   -1
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Appena ho letto il capitolo di mio fratello mi sono detta... "Ho come l'impressione che ad Aru questo capitolo piacerà parecchio!" e non mi ero sbagliata XD.
Gli Skillet sono gli Skillet... Vero Aru??
Beh ora è il mio turno.
Vediamo cosa riesco a fare...

SCHOOL CONCERT



La campanella suonò e tutti i ragazzi si sedettero sul pavimento in legno della grande palestra gialla della scuola.
Quel giorno le quattro terze della Teitan si riunivano per decidere come organizzare il progetto "School Music".
Essendo inizio anno, ancora non erano stati scelti i rappresentanti di classe, perciò ogni terza scelse un portavoce momentaneo per quella mattinata.
Il primo a parlare fu un ragazzo bruno che molto educatamente propose l'idea della sua classe al resto dei presenti.
"Noi avremmo pensato alla rappresentazione di un musical... - un boato di lamentele coprì la voce del ragazzo, che dovette urlare per farsi sentire - Ogni scuola porterà uno spettacolo, che presenterà a fine progetto!"
"E dove la metti la collaborazione tra scuole? - chiese la porta voce di un'altra terza - Questo progetto è stato creato sulla base di una collaborazione tra le quattro scuole. Se ognuno fa lo spettacolo per sé dove sta questa cooperazione?"
Un applauso sentito rimbalzò da un lato all'altro della palestra.
"La nostra idea era preparare uno Show Talent, in cui si possono fare alleanze con le altre scuole." continuò poi la ragazza.
"Oh andiamo! Uno Show Talent? - fu Shinichi a parlare, che era il portavoce della sua classe - Sinceramente, per vedere una cosa del genere posso accendere la TV e starmene stravaccato sul divano. - tutti si zittirono - Il progetto si chiama 'School Music', non 'School proviamo a cantare'. La mia proposta è... Un concerto, organizzato da tutte le scuole in egual misura. Un concerto in cui ognuno esprimerà il suo talento, di qualsiasi genere di musica si tratti. Potremmo passare dal Rock alla Musica Classica, dal Pop al Rap, dal Jazz al Ragge. E ognuno esprimerà il suo essere."
L'applauso questa volta fu più violento, e coinvolse davvero tutti.
Persino Ran, che l'aveva guardato in modo scettico fin da quando aveva aperto bocca, stava applaudendo, con un sorriso stampato sul viso.

Care scuole del progetto "School Music",
la Teitan ha preso la sua decisione.
Per il progetto si quest'anno verrà eseguito un concerto musicale misto. Ogni studente potrà partecipare singolarmente, o in gruppo e potrà collaborare con suoi compagni di scuola o con con quelli delle altre.
L'importante è dimostrare la propria passione.
Buon anno scolastico e buon lavoro.
Preside Jinjo

Questa fu la mail che fu spedita alle altre tre scuole. E la reazione fu la stessa che si scatenò nella palestra della Teitan.

Shinichi era di nuovo seduto al bancone, di quel locale che ormai era diventato un posto migliore di casa e stava sorseggiando il suo Sherry.
Sul palchetto del locale non c'era più il ragazzo che gli assomigliava molto, e la musica noiosa di quella band era solo un sottofondo fastidioso, come una sega che taglia un tronco, usando sempre lo stesso ritmo.
Il ragazzo stava ancora scarabbocchiando sul suo blocco note. Ma stavolta, c'erano già frasi con un significato preciso.
Cado spesso anch'io, come te.
Penso che stasera mi berrò, più di me.
Mangio rabbia anch'io, come te, più di te.
Dormo niente ma, dormi tu.
Questa vita si compra così...
Con l'anima tua, venderò la mia.

"Non sono male queste." disse il barista guardando il foglio, con quella calligrafia confusa, scritta a matita.
"Grazie Genji. Spero ne verrà una buona canzone. Anche se sinceramente non ho ancora pensato alla musica."
"Una cosa alla volta ragazzo. Una cosa alla volta."
Qualcosa distrasse il ragazzo dal suo foglio. La voce del cantante del gruppo stava parlando al microfono.
"Scusate. Interrompiamo un attimo l'esibizione. Qualcuno vuole salire sul palco tra di voi." disse tranquillo.
Il ragazzo sbuffò, e riportò occhi e naso sul foglio del suo testo, ma non ci rimase per molto, perché la sua voce cristallina rimbombò dalle casse, facendolo voltare di botto.
"Voglio dedicare questa canzone a chiunque ami la musica. Parti!" concluse facendo segno al resto della band, mentre lei rimase al microfono.
I love rock 'n roll - Britney Spears
Il ragazzo rimase incantato a guardarla.
Quegli occhi celesti che trafiggevano tutti con la sua passione per la musica, quei capelli scuri che le scendevano sulle spalle ondeggiando, mentre si muoveva a ritmo.
Non l'aveva mai vista vestita così. Indossava un giubbotto e un pantalone di pelle, aderentissimi, che mostravano perfettamente le sue curve.
Quella era davvero lei? Era davvero la Ran che conosceva? Quella perfettina, che andava bene a scuola e che lo trattava sempre male?

----

Io ho concluso... L'ho fatto pure un po' cortino, ma pazienza.
E' il tuo turno Gabry...

Edited by kiaretta_scrittrice92 - 28/1/2016, 09:30
 
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hai detto bene kiaretta xD il cap. precedene miè piaciuto moltissimo, cosi cme questo ^^
grande la proosta di Shinici!
un momento...anche Ran rockettara?? Oo questa poi xD haha! chissà da quano tempo lo è, o se è un improvvisata x il musical =P
bravissima!!!
 
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GabrielStrife
view post Posted on 5/3/2013, 11:45     +1   -1




Okey...dopo essermi quesi rivoltato ieri sera per i love rock'n roll di Britney Spears...posto io...qui però effettivamente c'è qualcosa di peggio di una cover...povero Dickinson

THE BAND TAKES LIVE




Shinichi aprì gli occhi, la sera prima aveva fatto tardissimo non era riuscito a parlare con Ran. Appena finito di cantare la ragazza si era volatilizzata. Si alzò a fatica dal letto e andò a lavarsi.

La stava nuovamente cercando tra la folla, voleva parlargli prima che iniziassero le lezioni.
“Ehi Ran!”la ragazza a sentire quell'odiosa voce si volto già arrabbiata
“Che vuoi?!”rispose bruscamente
“Solo dirti che canti molto bene...”disse Shinichi sorridendo
“E quando mai mi avresti visto cantare sentiamo?”chiese lei alzando gli occhi al cielo
“Ieri all'Oper, cantavi una canzone rock...e ti devo confessare che ti preferivo in quella versione”disse lui senza distogliere gli occhi da quelli della ragazza.
“Tsk...io rock? Ti sarai sbagliato. Ora scusa ma è suonata la campanella” la ragazza lascio Shinichi solo. Perché lo trattava sempre male non riusciva a capirlo. Appena era entrato al liceo lui si era dato da fare per non ridursi come alle medie dove l'unica sua amica era Ran. L'amica invece era rimasta solo con Sonoko innalzando delle mura impenetrabili intorno a se.

Shinichi ascoltava con attenzione la lezione, non gli era mai successo di avere così tanto interesse per una materia, specialmente per la letteratura, ma c'era qualcosa in quel professore dall'aspetto strano che lo attirava. La gamba gli vibrò, il ragazzo prese il cellulare e lesse il messaggio.
Heiji
Scusa se ti disturbo mentre sei a scuola ma questa te la dovevo per forza dire. Abbiamo il nostro primo ingaggio. Questa sera suoneremo al Rapshody.
“Professore, Kudo sta usando il cellulare durante la lezione”Shinichi si voltò adirato verso la ragazza.
“Kudo se non ti dispiace mettere il cellulare sulla cattedra così non avrai altre fonti di distrazione” disse il professore indicando il tavolo dinanzi a lui.
“Si prof...”rispose Shinichi alzandosi e ponendo il telefono sulla cattedra.
Al termine della lezione Shinichi si avvicinò per riprendere il telefono, il professore stava correggendo alcuni compiti
“Mi dica Kudo quali sono i problemi tra lei e la signorina Mouri?”chiese senza distogliere lo sguardo dal testo del foglio
“Non è riuscita farsi degli amici qui alla Teitan ed accusa me perché io ne ho tanti. Ma non penso siano affari di un professore di letteratura. Arrivederci.” concluse in tono scocciato.

Shiho era appena uscita da quell'inferno che chiamavano scuola. Aveva scoperto che Eisuke andava alla Teitan ma quel giorno non poteva uscire. Per lei era sempre stato difficile farsi degli amici, la maggior parte della persone sfruttavano solo la sua intelligenza per copiare i compiti.
Era appena arrivata a casa, nessuno come al solito. Scoccò un occhiata all'orologio sul muro. Erano le cinque e mezzo. La sera non aveva nessuna voglia di rimanere tra quelle mura. Da quando aveva incontrato Eisuke non era più andata al Rapshody.

Kaito era appena uscito da scuola. Mentre stava girando il giorno prima aveva notato un bar dal nome molto strano “Rapshody” a leggere quell'insegna gli era subito venuta in mente la canzone dei Queen e perciò aveva deciso che quella sera sarebbe stato lì.

“Allora dimmi un po' cosa è successo?” Shinichi era insieme a Heiji, il ragazzo di Osaka l'aveva raggiunto con il treno per il concerto
“Allora...un tizio di nome Gin mi contatta, su internet ho scritto che cercavamo un ingaggio, e mi dice che questa sera potevamo suonare al Rapshody. Ci pagherà solo se il pubblico si diverte”disse l'altro.
“E si divertirà...tu sai cantare?”chiese Shinichi preoccupato
“Scordatelo! Io non canto!”
“Allora siamo completamente f*****i... perché io sono incapce... Comunque ci proverò, ma non so come andrà”

“Gin come va?” Shiho era già vestita con i suoi abiti preferiti, si poggio al bancone prendendo il solito drink.
“Bene ho trovato un chitarrista ed un bassista per stasera, Eisuke aveva alcuni problemi a venire. Guardali sono sul palco. Quello al basso si chiama Hattori Heiji e l'altro Kudo Shinichi.”
“Pronto Shin?”chiese Heiji posizionandosi sul palco con il suo basso
“Si ci siamo...grazie ancora per la chitarra. Ne prenderò una mia un giorno.”
“Tranquillo forza gli ultimi preparativi ed iniziamo”

Kaito aprì la porta del bar, si avvicinò al bancone e chiese un Blue Angel. Fissava i due ragazzi pronti a suonare sul palco.

Fear Of The Dark – Xfactor

Shiho si stava sbellicando dalle risate, quel ragazzo era bravissimo con la chitarra ma a cantare faceva proprio pena. Salì sul bancone del bar ed urlò ancora ridendo
“Ferma questo strazio ti prego”
“E tu chi sei?”chiese Shinichi mettendo un tono stufato alla sua voce
“Una batterista ma credo che al microfono me la caverei meglio di te puoi starne certo”
“Allora vieni sul palco” disse Shinichi facendosi da parte e lasciando libero il posto
“Con immenso piacere...”scese dal banco e si diresse alla batteria.
Bad Reputation – Joan Jett

ti lascio un poco all'aria sorellina...vediamo come completi la serata^^
 
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view post Posted on 5/3/2013, 11:59     +1   -1
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bello!!
finalmente i nostri protagonisti si stanno incontrando poco a poco!
certo che Ran è odiosa e antipatica ù.ù
haha, Shin che canta "Fear of the dark" che orrore xD (ma come fa certa gente ad andare a xfactor? ma si sentono?? XD) come rovinare una bellissima canzone...
bellissimo capitolo, bravissimo :)
 
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view post Posted on 8/3/2013, 16:28     +1   -1
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Black Lady

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Ahahahah... che risate mi son fatta a sentire quello di Xfactor cantare ed immaginare Shinichi...
Beh ora è il mio turno, spero vi piacerà questo capitolo...

BAD KISS



Appena la ragazza bionda salì sul palco Kaito mise la mano in tasca ed accese il suo registratore.
Non frequentava spesso quel bar, preferiva mille volte l'Oper, però aveva sentito che il proprietario aveva ingaggiato due ragazzi, uno della Teitan e l'altro della scuola di Osaka, perciò era andato a sentirli.
Non sapeva chi era l'altra ragazza, che era intervenuta prima del completo fiasco, ma appena si mise alla batteria e avvicinò il microfono alla bocca, capì che ci sarebbe stato da divertirsi.

Il ragazzo rientrò a casa più tardi del solito.
"Signorino Kaito, è tardissimo, mi ha fatto preoccupare!"
"Insomma Ji, possibile che ogni volta che torno, venti minuti più tardi, devi fare così?" chiese il ragazzo scocciato, togliendosi il cappotto e dandolo al maggiordomo.
"Veramente sono passate più di due ore e poi..."
"Sì sì, scusa, ora vado in camera mia!" lo interruppe lui, congedandosi.
Salì le scale e appena fu in camera sua chiuse la porta e si buttò sul letto.
Prese il piccolo registratore che aveva in tasca, riavvolse la cassetta e premette il tastino del play.
Ascoltò ciò che aveva registrato quella sera, con gli occhi chiusi, cercando di percepire ogni minimo dettaglio, nella musica.

La mattina successiva era una bella domenica soleggiata e Shiho decise di uscire per farsi un giro.
Stava facendo una passeggiata al parco in centro quando.
"Guarda chi si vede!"
Si girò e vide il ragazzo stonato del giorno prima.
Shiho arrosì violentemente, la sera prima non si era accorta di quei penetranti occhi azzurri.
"Ehm... ciao..." balbettò lei.
"Te la cavi parecchio bene con la batteria sai? Hai mai pensato di far parte di una band?" chiese il ragazzo, con il suo solito tono sfacciato.
"No. E non m'interessa!" rispose lei voltandosi.
Il ragazzo la bloccò prendendole il polso e lei arrossì di nuovo.
"Dai su... Io ed Heiji abbiamo bisogno di una batterista, e poi sarebbe un'idea fantastica se al concerto del progetto andassimo come band."
La ragazza con uno strattone del braccio si liberò dalla sua presa.
"Ci penserò! Ora scusami ma devo andare..." disse e poi si allontanò.
Sperando di averla convinta, Shinichi continuò il suo tragitto verso casa, ma quando arrivò davanti al cancello.
"Ran... Che ci fai qui?"
La ragazza, che stava guardando la villa oltre al cancello, si girò di botto.
"Ah Shinichi... No niente, ero di passaggio e..." si bloccò, perché lo vide sogghignare divertito.
"Dì piuttosto che non riesci più a starmi lontano!" disse lui avvicinandosi.
"Ti piacerebbe, pallone gonfiato..." disse lei con tono superiore, ma anche questa volta il resto delle parole le si strozzarono in gola.
Lui era arrivato addosso a lei e l'aveva bloccata alla colonna del cancello.
"Voglio la verità! Eri tu a cantare l'altro giorno all'Oper, vero?"
"Io... non... Io non... Non devi dirlo a nessuno... altrimenti io ti..."
Il ragazzo non la fece finire di parlare, perché con un gesto veloce le afferrò il mento e la baciò prepotentemente.
Lei cercò con tutte le forze di ribellarsi a quel gesto, ma fu tutto inutile, un po' per la forza maggiore del ragazzo e un po', perché in fondo lo voleva anche lei.
Quando si staccarono però, la sua mano scattò verso la sua faccia e il rumore del palmo della mano che incontrava la carne del ragazzo, risuonò per tutto il viale.
"Mi fai schifo! Ti odio!" disse, già con le lacrime agli occhi, poi scappò via.

Era in camera sua. Si stava chiedendo se aveva davvero sbagliato oppure era lei che stava diventando esagerata. Ogni giorno si scervellava a capire cos'era cambiato tra loro due, eppure non ne veniva mai a capo.
Si mise alla scrivania e prese il blocco, scrivendo altri versi della canzone.
Ci son dentro anch'io senza lei, senza te.
La mia stella brilla, credici.
Mi dileguo.
Sto nel rock, adesso. Non mi cambierai mai.
Non mollare mai.


----
Bene fratellino lascio tutto a te ;)

Edited by kiaretta_scrittrice92 - 3/5/2016, 09:57
 
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view post Posted on 9/3/2013, 11:03     +1   -1
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bel capitolo!
Shinici ha chiesto a Shiho di far parte della band *-* spero che ne entrerà a far parte anche Kaito!
haha,era Ran! uooooo,si sono baciati!!!
o meglio...Shinici l ha baciata!! e ha ricevuto un sonoro schiaffo...xD poverino!
brava kiaretta!! aspetto il prossimo capitolo da tuo fratello :)
 
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GabrielStrife
view post Posted on 10/3/2013, 09:02     +1   -1




VALENTINE'S CONCERT



Ran non gli parlava da allora. Da quel fatidico bacio. Da quello schiaffo che aveva sentito tutto il vicinato. Aveva più volte tentato di spiegarsi ma se la chiamava lei gli chiudeva il telefono in faccia. A scuola lo evitava in ogni modo. Non aveva più incontrato Shiho. Fino a quel pomeriggio.
Era a casa sua con Heiji, nessuno dei due aveva voglia di andare a scuola quel mattino, Shinichi aveva saltato le lezioni alcune volte nell'ultimo periodo, quel giorno si trovava con il suo nuovo amico quando qualcuno suonò al campanello.
I due aprirono la porta andando verso il cancello, dietro alle sbarre di metallo c'era Shiho, la divisa da scuola immacolata in tutte le sue pieghe. Una tracolla, e un sorrisetto sul volto.
“Che ci fai qui?”chiese Shinichi indicando l'orologio sul polso “dovresti essere a scuola”.
“Potrei farti la stessa identica domanda. Ad entrambi”rispose lei sorridendo.
“Entra, ti offro qualcosa”replicò il giovane ribelle aprendo il cancello.

“Ehi Kaito! Dall'ultima volta che sei andato fuori dall'inizio della scuola non ti avevo più visto mi sentivo solo” Hakuba attraversò il corridoio avvicinandosi beffardo al ragazzo seduto a terra.
“Vattene Hakuba...non sono in vena”rispose lui schietto.
“Perché? Quando mai lo sei stato?”concluse l'altro ridendo e dirigendosi verso il bagno.
Già. Era da parecchio che non andava fuori dalla classe. Quel giorno il professore però aveva esagerato. Solo perché non stava attento non poteva affibiargli la colpa degli altri. Non aveva risposto, come al solito d'altronde. Ma il suo silenzio era stato peggio delle parole. E adesso era di nuovo lì, seduto sul freddo marmo del corridoio. Controllò nelle tasche dei jeans e ne tirò fuori un mp3 e delle cuffie. Accese l'apparecchio e ascoltò quella che lui definiva musica.
Your going down - Sick Puppies
Quando Hakuba stava tornando nella sua classe nelle orecchie ti Kaito passò la frase perfetta della canzone. Ciò che avrebbe voluto fare da molto tempo a quel ragazzo che sempre lo torturava.
“When my fist hits your face, and your face hits the floor”sussurro a se stesso. Un giorno sarebbe stato il migliore e tutti in quella scuola l'avrebbero capito.

“Accetto”rispose Shiho quando Shinichi gli offrì del succo “ma ad una sola condizione, io suono solo la batteria. Non voglio cantare. Quella sera l'ho fatto solo perché mi facevate pena. Ma io non canto. Dobbiamo trovare una voce se vogliamo fare un vero gruppo.”
“Ha ragione”rispose Heiji “lei non è male a cantare ma ci serve qualcuno che sappia farlo per bene”.
“E forse conosco la persona giusta...speriamo di trovarla questa sera”.

Quella stessa sera Shinichi portò tutti all'Oper e si rivolse all'uomo dietro il bancone.
“Ciao come va? Senti...il ragazzo che mi somiglia canta ancora qui?” .
“Si questa è la sua ultima serata...”
“Perfetto...ragazzi”tornò rivolgendosi ai suoi amici “sentite lui e ditemi se non è perfetto”.
Kaito salì sul palco, non pensava più a nulla. Per lui ora esistevano solo quel microfono che teneva tra le mani e la fredda luce bianca che lo accecava.
Always - Bon Jovi

“Ehi! Ascolta!”Shinichi e gli altri avevano seguito Kaito fuori dall'Oper. Finito di cantare le sue canzoni il ragazzo era corso via ma non tanto in fretta.
“Cosa?”chiese girandosi.
“Piacere mi chiamo Shinichi. Loro sono Shiho e Heiji”.
“Kaito...”.
“Senti...noi stiamo formando una band per il progetto scolastico ma...ci manca la voce e amico tu saresti perfetto...che ne dici accetti?”
“Sicuro!”rispose senza pensarci due volte. Quella era la sua occasione per dimostrare a tutti quanto valeva davvero.

Era passato parecchio tempo da quella sera all'Oper quando la band si era unita. Si stava avvicinando il quattordici di febbraio. Il giorno di san Valentino. Il giorno degli innamorati sarebbe stato molto importante per la band. Era il dodici dello stesso mese quando un messaggio arrivo sul cellulare di tutti e quattro.
Gin
Ragazzi Shiho mi ha dato i vostri numeri e mi ha detto che siete bravissimi. Quando vi ho visti sul palco ho visto del talento in voi. Vi voglio il 13 febbraio per il concerto di san Valentino. A presto.


Era notte fonda. Shinichi e Shiho erano davanti alla casa di Ran. Le luci nella dimora erano tutte spente. Non si vedeva nemmeno la corporatura di Kogoro.
“Ma sei pazzo! Perché non citofoni e gli dai il biglietto che senso ha intrufolarsi in casa sua per dargli questa roba?”
“Se gli do il biglietto in mano me lo straccia davanti...se invece vede che è anonimo verrà di sicuro al concerto. Ascolta ho bisogno di sostegno in questo momento e tu fai la acida e mai possibile?” chiese Shinichi fissando l'amica
“Va al diavolo. Vai ti faccio da palo”rispose la ragazza sbuffando.

Shinichi stava osservando tutte le persone al Rapshody, lei non era ancora arrivata. Forse aveva capito che il biglietto era da parte sua e ancora arrabbiata non era venuta. Poi la vide. Quel completo in pelle con cui aveva cantato, i capelli sciolti. Era stupenda come sempre.
“Senti Kaito posso chiederti un favore?”
“Dimmi Shin”chiese l'altro

Ormai mancavano pochi minuti all'inizio del concerto. Erano tutti e quattro agitatissimi. Quando Kaito decise di prendere in mano la situazione.
“Ragazzi ascoltate. So che sono l'ultimo arrivato e forse l'ultimo a dover parlare. Ma sapete che vi dico come vada vada. In compenso the show...”disse ponendo la mano al centro del gruppo
“Must go on”risposero gli altri tre all'unisono mettendo la loro mano su quella del cantante

“Benvenuti a tutti!” urlò Kaito salendo sul palco seguito a ruota dagli altri. Quando i quattro salirono sul palco un ovazione scaturì da pochi del pubblico. Ma presto quei quattro avrebbero conquistato l'intero bar con la loro musica.
“Bene bene...”Kaito prese in mano il micorfono portandolo vicino alla bocca “iniziamo con qualcosa di stupefacente...coraggio” al suono delle bacchette di Shio partì la musica.
No more sorrow - Linkin Park
Subito il pubblico venne conquistato. Lo spettacolo stava piacendo e sarebbe piaciuto sempre più.
War - Sick Puppies

“Benissimo. Vedo che vi state iniziando a scaldare eh?”Kaito stava riprendendo fiato e intanto controllava l'orologio fissato al lato opposto della stanza.
“Beh mancano ormai solo due minuti alla mezzanotte. La canzone che stiamo per cantare non è di certo adatta ad una cenetta romantica ma stringete comunque la persona che amate e continuate a divertirvi”
Two minuts to midnight - Iron Maiden
Oramai mancava poco tempo alla fine del concerto. Ma era chiaro che quei quattro ragazzi avevano conquistato tutto il pubblico. Avevano il talento. Quel talento che solo quattro liceali potevano trasmettere attrverso il rock. Una musica definita troppo potente da chiunque.
Rebirthing - Skillet

“Bene...ascoltatemi tutti...questa è la nostra ultima canzone ma prima...il nostro chitarrista Shinichi avrebbe qualcosa da dire”
Shinichi si avvicinò al microfono.
“Ehila! Allora quest'ultima canzone la voglio dedicare ad una persona molto speciale. Non posso cantarla io perchè come voce faccio pena ma sono certo che Kaito saprà esprimere ciò che provo per questa ragazza. Ran potresti venire sotto il palco per piacere”.
La ragazza rossa come un peperone e con un sacco di domande in testa si avvicinò posizionandosi sotto al palco.
“Questa è per te”concluse lasciando il posto a Kaito.
Valentine's day - Linkin Park

Quando la canzone si concluse Ran salì sul palco e senza pensarci due volte baciò Shinichi. Non ci fu nessuno schiaffo quella volta. E per la prima volta quei quattro ragazzi si sentivano nel posto giusto.
 
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