Detective Conan Forum

Passo dopo passo, Sequel de "Un posto nel mondo"

« Older   Newer »
  Share  
DarkSwann
view post Posted on 17/6/2013, 13:32 by: DarkSwann     +2   +1   -1
Avatar

The Dark One

Group:
Member
Posts:
11,839

Status:


buon pomeriggio a tutti.........che caldooooooooooooooooooooooo
sembra sia scoppiata l'estate qui. beh, io non mi lamento^^

come andiamo? prima che mi dimentico, sul topic "la forza di un sogno" ci sono le varie date ed orari delle trasmissioni che ho registrato per la promozione del libro. se avete sky e volete dargli un'occhiata.......avete letto il mio libro, comunque?????????

passiamo alla posta!

calvin: gli insegnanti di rossana!!!!! :asd: :asd: :asd: abbiamo pure il nostro akito, se serve^^

harry: adesso usi anche i mibbi per minacciare chi ronza attorno a shiho-chan?

nico: stai leggendo il mio libro? ti piace? riguardo ai prof.....beh, magari sono travestiti^^

haibara san: bentornata a commentare! in bocca al lupo per gli esami!!!!

grazie per i suggerimenti per il titolo della fic, continuate a spremervi le meningi e proporne altri mentre l'autrice se ne sta bella spaparanzata sul suo lettuccio senza pensare a ciò

ehm....passiamo alla rubrica nun ce pò fregà de meno. gli sgherri hanno scoperto che......ebbene si, il prof di inglese e di matematica hanno una relazione, ma non tra loro!!!!! :o: il professore di matematica ha una relazione con la preside(ed infatti nell'albergo si aggirava una donna travestita con occhiali da soli e fazzoletto in testa, e per un attimo si è pensato che fosse vermouth in incognito, che svolgeva una missione per il boss. anche se lei adotta travestimenti migliori). mentre la professoressa di inglese ha una relazione con.......uno studente!!!!! e chi sarà mai questo studente???????? l'abbiamo scoperto, ma non possiamo dirlo *l'autrice guarda la foto di classe che usagi tsukino le ha mandato, ridacchiando* :ph34r:

scemenze a parte, ultima parte di questo capitolo osakiano. e come avrete capito, entra in scena lui....

CAPITOLO SEI- GITA AD OSAKA


Terza Parte



“Zio Heiji!” Shiho volò tra le sue braccia tese, baciandolo con affetto. Heiji Hattori, una volta rivale di Shinichi Kudo, era un punto fermo della sua vita. Era in tutti i suoi ricordi di bambina, e nel periodo delle medie aveva avuto anche una cotta per lui. “Hai visto che sono venuta a trovarti?”
“Sono contento di vederti.” L’uomo la strinse a sé, ripensando con nostalgia a quando era bambina e la portava al parco. “Però, la prossima volta che vieni in gita ad Osaka, nascondi il telefono a tuo padre...è da ieri che mi telefona, non lo sopporto più!”
“Se non avesse il telefono, verrebbe di persona.”
Heiji emise un sospiro esasperato. “Per carità, no! Ma dimentichiamoci di tuo padre...entrate pure, ragazzi, prima che mia moglie mi rimproveri per le mie maniere!”
“La ringraziamo per l’ospitalità, signor Hattori.” disse Kanzaki, educatamente.
“Per me è un piacere conoscere gli amici di Shiho- chan. Chiamatemi pure Heiji, qui non servono formalità!”
L’uomo di Osaka li guidò attraverso un elegante salone, arredato con molta semplicità e buongusto, fino ad una grande vetrata che dava su un giardino: in un angolo, due ragazzini simili ad Heiji stavano radunando un mucchio di foglie, ma si fermarono immediatamente quando si accorsero degli ospiti.
“Ciao Shiho- chan, sei arrivata!” esclamò il più grande, Shinji, correndole incontro. Il fratello minore, Kazuki, lo seguì più lentamente, quasi fosse indifferente alla loro presenza. “Zia Yurika non ti ha dato niente per noi?”
Shiho ridacchiò, maliziosa. “Ed io che pensavo foste felici di vedermi!”
“Certo che siamo felici...vero, Kazu?” esclamò Shinji con un gran sorriso, cingendo le spalle del fratello con un braccio.
“Come una Pasqua.” replicò il più piccolo degli Hattori, e Shiho ebbe l’impressione di rivedere sua sorella Akane.
“Ragazzi, non fate i maleducati.” Una donna bruna uscì dalla cucina, venendo loro incontro con un dolce sorriso e gli occhi pieni di gioia. “Shiho, tesoro, che bello rivederti!”
“Ciao, zia Kazuha.” Shiho abbracciò la donna, stando ben attenta a non schiacciarle la pancia. “Come stai? E la bambina?”
“Cresce sempre di più.” sospirò Kazuha, accarezzandosi la pancia. Sorrise ai ragazzi, specialmente ad Hotaru, che la fissava ad occhi sgranati. “Siamo molto felici di avervi con noi. Heiji, tesoro, perché non prendi gli zaini e li fai accomodare in giardino? Se vi serve il bagno, è la prima porta a sinistra...io intanto vado a prendere la torta ed i biscotti che abbiamo fatto per voi. Shin, Kazu, date una mano alla mamma?”
Trascorsero un paio d’ore piacevoli, a casa Hattori. Heiji era in gran forma, ed intrattenne i ragazzi con le sue avventure giovanili e con i casi risolti insieme a Shinichi, mentre Kazuha li riempì di attenzioni e premure; Nagase apprezzò i suoi biscotti alle mandorle, e ne ebbe perfino un sacchetto in regalo. Poi l’esuberante Shinji trascinò i ragazzi ed Hotaru in una guerra con le pistole d’acqua, mentre il più posato Kazuki mostrava ad Yuri e Saori la sua collezione di libri. Shiho rifiutò l’invito a giocare e si sistemò sul dondolo, osservando i suoi amici che davano la caccia ad un abilissimo Shinji. Sembravano divertirsi davvero, e le si scaldò il cuore nel vedere il sorriso di Kanzaki e l’espressione distesa del suo volto. Adesso che si era resa conto di essersi davvero innamorata di lui, non riusciva a smettere di guardarlo e scoprire nuovi particolari: il modo in cui si spostava i capelli dalla fronte, la piccola fossetta che si formava sulla guancia sinistra, la piccola ruga che gli attraversava la fronte quando rifletteva. Eh, si. Sono proprio innamorata...
“E così è lui il bellimbusto che ti ha rubato il cuore, piccola Shiho?”
La ragazza sorrise all’uomo, seduto accanto a lei. “Sei geloso, zio Heiji?”
“Un po’.” borbottò lui, incrociando le braccia sul petto. “Una volta ero io il tuo eroe.”
“Lo sei ancora.”
“Non fare il bambino, Heiji.” La moglie gli posò la mano sulla spalla. L’uomo le sorrise, alzandosi dal dondolo e baciandola sulla guancia. Kazuha si sedette al suo posto, mentre lui prendeva una sedia vicina. La donna sorrise a Shiho, con espressione complice. “Hai fatto qualche progresso con lui?”
“Qualcuno, si. Abbiamo cominciato a parlare di più, anche di cose importanti...ed ho scoperto che c’è una ragazza che gli piace.”
“E chi sarebbe?” chiese Heiji, diffidente.
“Non lo so. Ma...forse...” Arrossì, timidamente. “Potrei essere io.”
“Te l’ha detto lui?” borbottò Heiji, comportandosi esattamente come suo padre.
“Heiji, non impicciarti!”lo redarguì la moglie, bonariamente. Poi prese le mani della ragazza, stringendole con complicità. “Comunque sia, io faccio il tifo per te. Sono sicura che riuscirai a conquistarlo.”
“Shinichi sa di questo Kanzaki?” le chiese Heiji, divertito.
“Oddio, no! Non mi lascerebbe più uscire di casa e mi sequestrerebbe il cellulare!” esclamò Shiho, scoppiando a ridere. “Ma se fossi in te, zio, non lo prenderei tanto in giro...molto presto avrai una bambina, e prima che te ne renda conto sarà già in età da marito!”
“La chiuderò in casa.”
“Non te lo permetterò mai, mio caro.” replicò Kazuha, con un’occhiataccia. Poi sorrise, maliziosa. “Hai davvero buongusto per i ragazzi, tesoro. Kanzaki è molto bello...ma io preferisco l’altro. Quello con l’aria un po’ truce.”
“Chi? Saito?” Shiho fece una smorfia. “Lo sai che è il mio nemico mortale?”
“Si. Ma è tremendamente carino!”
“Ma anche tremendamente antipatico.” sentenziò Shiho, con un’altra smorfia che fece ridere gli Hattori. Mezz’ora più tardi furono costretti a salutare, era tempo di tornare in albergo per la cena, i professori erano un po’ pignoli riguardo alla puntualità. Ognuno si ritirò nella propria stanza, per rinfrescarsi. Shiho fu l’ultima ad usare il bagno, poi ricevette la telefonata di suo padre e fece segno alle amiche di precederla. Terminato di parlare con tutta la famiglia, si accorse che era in ritardo e si affrettò a correre al piano di solito, certa che il professore l’avrebbe sgridata: ma complice la fretta, mentre scendeva l’ultima rampa di scale, il piede le scivolò, e sarebbe certamente caduta se qualcuno non l’avesse afferrata con una presa salda.
“Ka...Kanzaki!” esclamò, imbarazzata, quando si ritrovò davanti ai suoi occhi azzurri. Che figuraccia!
“Stai bene?” le chiese il ragazzo, corrugando la fronte. Lei annuì, troppo emozionata per riuscire a fare altro. Era tra le sue braccia, sentiva sotto i palmi la solidità del suo petto ed attorno alla vita il calore delle sue mani. “Non dovresti correre sulle scale.”
“Lo so. Ma ero in ritardo.” mormorò lei, con un filo di voce.
“Non preoccuparti, i professori non sono ancora arrivati.”
“Ah, meno male.” Shiho sospirò, poi si sentì delusa quando Kanzaki la lasciò andare. “Ma cosa fai qui? Sgrideranno anche te, se ti trovano a gironzolare.”
“Stavo...” Fu sul punto di dire qualcosa, poi cambiò idea. Shiho si accorse che era a disagio, poi dimenticò ogni cosa quando lui la prese gentilmente per un polso. “No. Niente...andiamo, o ci metteremo nei guai.”
Si, questa gita è decisamente la cosa migliore che mi sia mai capitata...


che pizza heiji, esattamente come kudo!!!!!
mi fa impressione quando leggo le mie fic e vedo kazua e ran tanto dolci e carine....... :ph34r:
il secondo figlio di heiji mi fa morire dalle risate! tale quale ad akane....ognuno ha i suoi, allora! anche se akane, essendo figlia della puccia...... :wub: :wub: :wub:


quiss!

- cosa avrà detto kudo durante le mille telefonate al suo amico hattori?
- chi ha vinto nella guerra delle pistola ad acqua?
- ma soprattutto, perchè i professori erano in ritardo? :shifty:


vi aspetto come sempre per il prossimo aggiornamento, giovedì. mi raccomando, non dovete assolutamente mancare, perchè.....beh, perchè ci sarà una svolta importante :shifty: :shifty: :shifty: sarà un capitolo bello tosto, per cui.....
 
Contacts  Top
664 replies since 31/3/2013, 22:29   24342 views
  Share