E finalmente rispondo allo spunto di discussione proposto da Dwalin
Dunque, io non penso che Shinichi sia una persona fredda, al contrario; secondo me è dotato di una certa sensibilità, anche se più volte tende a mascherarla. Il suo comportamento nei confronti dei vari colpevoli è semplicemente quello di un detective che riesce, in qualche modo, a svolgere la sua professione con il distacco necessario… Non credo che si possano fare indagini se non si riesce a essere il più obiettivi e razionali possibile, anche se naturalmente non bisogna dimenticare che tanto le vittime quanto i colpevoli sono persone.
A me piacciono particolarmente i momenti in cui emerge il suo grande rispetto per la vita, un rispetto che non viene mai meno. Ad esempio, in un episodio in cui è a pesca con i Giovani Detective (non ricordo in quale serie) e un uomo viene avvelenato, lui si precipita a fargli la respirazione bocca a bocca perché sa che è fondamentale per salvarlo, senza porsi il problema di venire “contaminato” dal veleno, che avrebbe anche potuto trovarsi sulla bocca della vittima. Un altro episodio che mi ha colpito è quello in cui compaiono Yoko Okino e alcune sue colleghe, una delle quali cerca di commettere un omicidio e poi tenta di suicidarsi proprio davanti agli occhi di Conan, che poi interviene e addirittura si rimprovera di non aver agito prima, ripetendosi che deve fare il possibile per salvare la vita di quella ragazza. E il caso del sequestro dell’Agenzia Investigativa (Volumi 73-74)? Lì Shinichi fa credere a quel povero uomo disperato che sua sorella si sia suicidata proprio per impedirgli di andare in cerca della vendetta, in modo che, una volta scontata la sua pena per il reato commesso “intrappolando” Kogoro e gli altri, per lui ci sia la speranza di ricominciare daccapo, senza farsi distruggere dal rancore.
Per me questi esempi sono appunto dimostrazioni della sensibilità e dell’umanità del nostro detective E’ vero, a volte appare eccessivamente duro, come per esempio nel delitto in autostrada, dove, come amo dire io, perde tempo a fare la morale quando dovrebbe preoccuparsi di ben altro… Penso che questo dipenda dalla sua giovane età e dal fatto che, fondamentalmente, non conosce il vero dolore. Insomma, credo che tutti siamo d’accordo sul fatto che Shinichi è un ragazzo fortunato, che ha avuto tanto dalla vita e ignora che cosa significhi perdere una persona cara o trovarsi in una situazione davvero disperata, dalla quale sembra non esserci via d’uscita. Se avesse vissuto determinati tipi di esperienze, probabilmente sarebbe più compassionevole con alcuni tipi di colpevoli, quindi credo che su questo debba ancora “maturare” un po’.
Alla fine, la sua concezione è che l’omicidio rappresenta comunque uno sbaglio e, fondamentalmente, io sono d’accordo con lui. Ci sono casi in cui purtroppo diventa inevitabile, in cui si è disperati e non si vede altra soluzione, in cui tutti possono, bene o male, comprendere le ragioni per cui si uccide una persona… ma, in generale, credo che togliere la vita non sia mai giustificabile al 100%.
Dal mio punto di vista, quindi, Shinichi non è freddo, cinico, insensibile o cose del genere. Ogni tanto vorrei che imparasse a mettersi un po’ più “nel cuore” dei colpevoli e non solo nella loro testa (ossia che fosse capace di comprendere meglio le loro emozioni, non soltanto i processi mentali che li portano a ordire un piano omicida); vorrei che mostrasse compassione in più in determinati momenti (nel già citato delitto in autostrada, afferma chiaramente di non provarne, ma sono certa che se considerasse per un attimo l’idea di perdere la sua Ran per mano di qualcuno, comprenderebbe parte della frustrazione e del dolore della donna che quella volta era colpevole!). Però ripeto che, trattandosi di un ragazzo che ha avuto tanto dalla vita, fondamentalmente convinto che il bene debba sempre trionfare… è difficile per lui concepire l’idea che si possa uccidere una persona, capite? Non per niente lo ripete spesso… Cito la frase della Saga del Cavaliere Nero, che mi colpisce sempre quando la rileggo:
“Ogni caso è come un puzzle ideato dal colpevole… basta spremersi un po’ le meningi perché una risposta logica prima o poi venga fuori.
L’unica cosa che proprio non capisco è come una persona possa ucciderne un’altra… Non la capisco né la posso accettare… per niente…”Personalmente, credo che Gosho ci abbia dato diverse prove della sensibilità di Shinichi. Poi, è chiaro che ognuno la vede a suo modo… Per quanto mi riguarda, aspetto solo un piccolo “impulso” alla maturazione del nostro protagonista, anche se, a livello sostanziale, trovo già abbastanza ammirevole che un ragazzo tanto giovane sia così “attaccato” alla verità e abbia le idee piuttosto chiare sul bene e sul male, sebbene a volte questa sua visione risulti un po’ “semplicistica” (distinzione netta tra “bianco” e “nero”, con poche sfumature… Penso che diventare amico di Ai sia stato un bene per lui, che gli abbia mostrato nuovi “lati” dell’esistenza).
Spero di essermi spiegata
P.S. Per la faccenda dei video: ho visto che Sakura ne ha postati parecchi e vorrei gentilmente chiederle se può metterne ognuno in un post separato… Infatti, ho pensato che tutti i soci del Fan Club potrebbero esprimere il proprio apprezzamento tramite un +1; alla fine, si conterà il video che ne ha ricevuti di più e sarà eletto “vincitore”. Se addirittura è uno dei soci a realizzarlo, allora io potrei eventualmente fargli/farle un regalo (magari una targa). Che ne dite? Ognuno può “votare” anche più di un video, purché non metta il +1 a tutti i “candidati” (altrimenti credo che sia troppo difficile eleggere il più bello!). Insomma, in linea di massima, questo è il regolamento
P.P.S. Per Kaito...
CITAZIONE (Kaito Kid™ @ 19/4/2014, 06:16)
Le coppie sono chiaramente un pretesto per allungare l’opera, e considerato che Aoyama le ha spesso preferite agli sviluppi riguardanti la trama, tendono ad essere prese di mira.
Soprattutto perché, molte di esse sono impostate in maniera similare, e ironia della sorte, una delle poche che esula dal discorso è considerata quella meglio riuscita da una fetta considerevole di fan.
Questo non significa che Aoyama non sia in grado di produrre uno shojo, bensì che ricorra a degli schemi poco impegnativi e già adottati in precedenza, i quali sa bene che in patria riscuotono successo a prescindere.
Sono d’accordo con te sul fatto che Gosho ricorre a schemi “collaudati” che bene o male funzionano, soprattutto in Giappone, ma a me, ad esempio, le coppie degli ultimi volumi (che sembrano fatte tutte con lo stampino) non tanto piacciono… Non posso dire lo stesso delle prime create, che a mio parere sono state approfondite, in modo da sviluppare delle evidenti differenze fra loro, come la ShinRan e la HeijixKazuha, che si basano sullo stesso principio ma nelle quali io vedo delle diversità importanti
Tu dici che Gosho inserisce coppie per allungare il brodo e a questo punto io mi chiedo: era proprio necessario allungarlo tanto, ‘sto brodo?
Edited by Neiro Sonoda - 21/4/2014, 12:50