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Mesi, Shiho chan One Shot

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DarkSwann
view post Posted on 3/3/2014, 18:28 by: DarkSwann     +4   +1   -1
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The Dark One

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buonasera a tutti!
è di nuovo lunedì, pronti a vivere le nuove avventure della nostra shiho-chan?

tranquilli, anche se non riuscite a leggere e commentare subito, avete una settimana intera per farlo!

andiamo con la seconda parte. avevamo lasciato shiho impaziente di rivedere il suo amore bello.... ;)

SETTEMBRE- FRAMMENTI DI FINE ESTATE


Seconda Parte



Era nervosa, quando si ritrovò finalmente nei pressi dell’abitazione di Akira. Era così emozionata che fu costretta a fermarsi prima di girare l’angolo della sua vita, per respirare a fondo e cercare di darsi un contegno. Sono davvero una stupida! Che penserà Akira vedendomi comportare come una mocciosa immatura? Magari potrebbe cambiare idea su di noi...oppure l’ha già cambiata? Si premette la mano sulla bocca, sgranando gli occhi. Nonostante stessimo insieme da poco, io me ne sono fregata e sono partita lo stesso! Ed ho anche saltato il nostro primo mese insieme!
Scosse la testa con forza, per scacciare quei pensieri angoscianti. Ad Akira piaceva ancora, altrimenti non le avrebbe mai mandato quei messaggi e non le avrebbe mai chiesto di vedersi quel mattino. E se volesse vedermi solo per mollarmi? E magari mettersi con Uehara, e... Scosse di nuovo la testa. No, no. Yuri e le ragazze lo hanno tenuto d’occhio per me, lui e Uehara non hanno avuto contatti...e se si fossero visti di nascosto?
“Oh, diavolo! Quanto sei scema!” esclamò, serrando il fagotto che teneva stretto al petto. Prese un bel respiro e si decise a muoversi, non voleva rischiare di arrivare in ritardo il primo giorno di scuola. E voglio avere qualche minuto per stare con lui... Svoltò l’angolo e si diresse verso la casa di Akira. Salì le scale con rinnovato entusiasmo, ma si fermò di colpo quando vide che non era sola.
“Kanzaki!” esclamò, allibita. “Che...che ci fai qui?”
“Saito mi ha chiesto di passare, per evitare che arrivasse in ritardo.” Fece un sorrisetto divertito. “Ma a quanto pare, si è dimenticato di dirmi che lo ha chiesto anche alla sua ragazza.”
“Ma non...”
“Puoi staccare il dito dal mio campanello, Kanzaki? Ho sentito.” la interruppe una voce, e Shiho fu consapevole di essere arrossita davanti alla figura apparsa sulla soglia. Akira Saito, capelli arruffati e divisa spiegazzata, visibilmente di cattivo umore, ma già pronto per andare a scuola.
“Ma non hai dormito stanotte?” lo punzecchiò Kanzaki, mentre l’altro chiudeva la porta.
“Mio padre ha avuto la felice idea di sbattere il ginocchio contro il tavolo, prima di andarsene, così mi ha svegliato. Già che c’ero...” Si strinse nelle spalle. I suoi occhi dorati si posarono sulla ragazza, che si scoprì a trattenere il fiato. “Ciao.”
“Ehm...ciao.”
“Finito di prendere a calci quei poveretti?”
“Io non ho preso a calci nessuno. Facevo solo l’assistente allo zio.” si ritrovò a precisare lei, piccata.
“Per loro fortuna.”
“Ragazzi, su! Non litigate! Vi siete appena visti dopo tre settimane, possibile che non abbiate qualcosa di più bello da dirvi?” esclamò Kanzaki, scoppiando a ridere. Circondò le spalle dell’amico con un braccio. “Saito, le donne vanno trattate con dolcezza!”
“Guarda che è lei quella che tira calci.” sottolineò lui, con una smorfia.
“Appunto! Perciò ti conviene fare poco lo spiritoso!” esclamò Shiho, rifilandogli un’occhiataccia. “Forza, andiamo a scuola! Non voglio arrivare in ritardo per colpa vostra!”
Non era stato esattamente il primo incontro post separazione che aveva sperato- ed era parecchio delusa- ma per il momento non poteva fare altro. All’ingresso del Teitan il resto del gruppo li aspettava, e fu coinvolta dall’allegria di Hotaru, che voleva tutti i particolari sul torneo e sull’affascinante maestro di karate. Al suono della campanella, si divisero per raggiungere le rispettive classi: Shiho, Yuri ed Akira presero la stessa direzione, con il ragazzo che seguiva le sue amiche, e quando giunsero alla loro aula scoprirono che c’era un certo fermento, e che era dato dal ragazzo con la cresta bionda ed orecchini svariati in ultima fila.
“Quello è Hitashi Taiga.” mormorò Shiho, corrugando la fronte. “Ma...cosa ci fa qui? Non era della sezione D?”
“Pare che lo abbiamo cambiato di sezione per alcuni...dissapori con alcuni compagni. Quei due scemi di Sanno e Kitano, del club di kendo.” li mise al corrente Uehara, rivolgendo al trio uno dei suoi sorrisini. “Bentornata nel mondo dei comuni mortali, Kudo. Ho sentito che hai fatto faville ai tornei nazionali di karate.”
“Io facevo solo da assistente.” rispose la ragazza, decidendo di ignorare il suo tono di scherno. “E tu, Uehara? Fatto belle vacanze, in qualunque posto costoso tu sia stata?”
“Scusate.” Akira passò in mezzo alle due, afferrando il bento che la ragazza serrava al petto. “Questo è mio? Spero ci sia carne oggi.”
“Ehi!” protestò lei, dimenticandosi di Uehara e tutto il resto. Raggiunse il banco di Saito, che si stava sedendo al suo posto. “Mi spiace per te, ma niente carne!”
“Mi accontenterò.”
Shiho fece una smorfia ed andò al suo banco, facendo un cenno con la mano all’occhiata divertita di Yuri. A quanto pare, le cose tra noi non sono affatto cambiate nonostante la lontananza. Siamo sempre cane e gatto, anche se ora stiamo insieme... La professoressa di inglese entrò con passo veloce, seguita qualche istante dopo da una ragazza che lei giudicò troppo piccola per essere una liceale. Bassa e minuta, lunghi capelli biondi che portava lisci e trattenuti da un cerchietto rosso, occhioni celeste-cielo, enormi e colmi di paura, mani tremanti che trattenevano l’orlo della divisa, atteggiamento da bambina timida.
“Ragazzi, da oggi avrete due nuovi compagni. Taiga lo conoscete già.” Dal tono della sua voce, tutti compresero che la professoressa non era contenta della sua presenza. “Lei invece è Midori Aino, si è appena trasferita dall’Hokkaido a causa del lavoro di suo padre. Vuoi dire qualcosa ai tuoi nuovo compagni, Aino?” La ragazza scosse la testa, arrossendo fino alla punta delle orecchie. “Bene, allora direi di cominciare con le lezioni. Vediamo, dove puoi sistemarti...”
“Professoressa, Kudo può sedersi vicino a Saito, così vicino a me c’è un posto libero.”
“Ottima idea, Yuri.” approvò la donna con un gran sorriso, e Shiho raccolse le sue cose con il volto arrossato, cambiando banco. Così sono vicina ad Akira, pensò lanciando un’occhiata di gratitudine alla migliore amica. Il ragazzo non ebbe reazione, mortificando il suo entusiasmo. Beh, uno dei suoi mezzi sorrisi poteva starci qui...soddisfazioni zero, eh?
La mattinata trascorse tra lezioni, pranzo ed attività con i club. Non fu semplice per gli studenti riadattarsi ai ritmi scolastici, dopo un mese e mezzo di vacanze, ma a Shiho non dispiaceva essere tornata: c’erano gli amici, l’associazione, il club di tennis...ed Akira, naturalmente. Anche se non aveva avuto ancora un momento per restare sola con lui.
Il ragazzo aveva mangiato il suo pranzo senza battere ciglio- come al solito- e poi era andato al club di basket. Il Teitan era riuscito a qualificarsi ai campionati nazionali di agosto, ma erano usciti al secondo turno contro il forte Ryonan, del mitico allenatore Akira Sendoh; tuttavia si erano distinti in quello interscolastico, arrivando terzi dietro il Kainan e lo stesso Ryonan, ed anche ai nazionali avevano dato il meglio, perciò iniziavano il nuovo anno sportivo con buone prospettive. Da parte mia gli darò tutto il sostegno e l’aiuto di cui avrà bisogno. Assisterò a tutte le partite, e porterò anche Shirai e le mie sorelle...


...per sfigare le squadre avversarie, naturalmente

ed anche la seconda parte è andata. se volete sapere come finirà questo incontro post vacanze e se i due piccioncini avranno un momento love, vi aspetto lunedì 10 marzo con la terza ed ultima parte ;)
 
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