buon pomeriggio a tutti!
in questa triste domenica di pioggia (sembra inverno, cavolo!), postiamo il nostro aggiornamento. siete pronti a sapere cosa accadrà tra shiho e akira?
scusate, ma non posso fare a meno di ridere ai commenti di hikaru, sapendo cosa accadrà..... #AutriceMaligna
DICEMBRE- UNA VIGILIA SPECIALE
Sesta Parte
Riuscì a calmarsi mentre lui era in bagno, e ne approfittò per sistemare la tavola e darsi un’ultima occhiata allo specchio, prima che lui la raggiungesse.
“Vado bene?” le chiese, con una smorfia.
“Non siamo mica ad una cena di gala.” fu il commento divertito della ragazza. Il giovane Saito aveva indossato una camicia con un maglioncino, e calzoni neri.
“Ti sei messa la gonna.”
“Volevi metterla anche tu?”
“No, intendevo...di solito, ti vesti in modo sportivo.” Si grattò la punta del naso. “Sei...strana.”
“Non vado bene?” mormorò lei, avvilita.
“Strana in senso...positivo. Sei davvero carina, Shiho.” disse, mentre si sedeva al tavolo. La ragazza arrossì ed eluse il suo sguardo, infilandosi in cucina per prendere gli antipasti.
Andrà tutto bene. devi solo stare calma e rilassarti. Andrà tutto bene, tutto bene... Akira elogiò tutti gli antipasti che lei aveva preparato, mangiando con gusto e divorando ogni cosa.
“Potresti lasciare qualcosa a tuo padre.” commentò lei, quando portò la teglia delle lasagne in tavola.
“Lui non sa che sei qui, perciò...non saprà mai cosa si è perso.” Occhieggiò la teglia ancora coperta, incuriosito. “Hai fatto davvero le lasagne?”
“Me l’hai chiesto tu, no?" Si strinse nella spalle, tagliandone un pezzo e mettendolo nel piatto. “Spero sia buona. È la prima volta che la cucino.”
“Vediamo subito.” disse lui, e presa la forchetta ne mise in bocca un boccone. Masticò attentamente, guardò la ragazza che attendeva con impazienza e mangiò un secondo boccone, poi un terzo. Shiho aspettò, ma alla fine non resistette più.
“Allora? Com’è?”
“Credo che me la mangerò tutta.” rispose lui, e la ragazza ne fu davvero compiaciuta.
Per fortuna. Tutto dev’essere perfetto! Akira ne mangiò due pezzi, dimostrando di apprezzare molto, e lei congelò quello che era avanzato, dicendogli che lui e suo padre potevano pranzarci il ventisei. “Mio padre ne sarà felice. Si lamenta sempre del cibo dell’ospedale.”
“Fortuna che ne hai lasciata.”
“Beh, mi serviva posto per il dolce. Cos’hai preparato?” Lei non rispose, limitandosi a mettere il vassoio in tavola. Lui emise un fischio ammirato. “Biscotti ricoperti di crema al cioccolato, con nocciole e scaglie di cioccolato...li hai presi in pasticceria?”
“Scemo!” esclamò lei, facendogli la lingua e servendogli una generosa porzione.
“Uhm...buoni.” fu il suo commento, dopo averne divorato metà. “Sicura che siano opera tua?”
“Dal primo all’ultimo.”
“Mi sa che questi non glieli lascio a mio padre.” disse, con la bocca piena. “E credo che siano diventati anche il mio dolce preferito.”
“Allora te li farò per il tuo compleanno. A proposito, quando viene?”
“A gennaio. Il venticinque.”
“Devo cominciare a pensare al regalo.”
“Mi accontento dei biscotti.”
Shiho scosse la testa, servendogli un’altra porzione, che lui divorò come se finora non avesse mangiato niente. Poi mollò il cucchiaino e si batté la mano sulla pancia, lasciandosi cadere con un sospiro sul pavimento. “Mi sa che ho esagerato.”
“Ti metto quello che è avanzato in frigo. Così tuo padre potrà assaggiarlo.”
“Oppure possiamo mangiarlo domani a colazione.” propose Akira, sbadigliando. Lei arrossì appena.
“Guarda che a colazione non si mangiano queste cose.”
“Allora cosa mi prepari?”
“Possibile che dopo esserti ingozzato a quel modo, pensi ancora a mangiare?”
“Ma domani mattina sarò affamato. E poi, me la prepari tu.”
“Si, ma...” cominciò Shiho, poi arrossì e gli voltò le spalle, iniziando a sparecchiare. Aveva compreso l’implicito messaggio delle sue parole, ed il nervosismo tornò ad assalirla.
Devo stare tranquilla. In fondo ho organizzato io tutto questo, non certo tirarmi indietro e fare la figura della stupida! Si girò nuovamente verso di lui, con espressione decisa. “Allora domani mattina ti preparerò una colazione con i fiocchi!”
“A me piacciono le frittelle.”
“E frittelle avrai!” garantì, mettendosi le mani sui fianchi e rivolgendogli un’occhiata seria. “Adesso...io metto in ordine.”
“Vuoi una mano?”
“No.” Breve pausa, in cui raccolse tutto il suo coraggio. “Perché intanto...non ti prepari?”
“E perché?”
“Insomma, Akira!” esclamò lei, avvampando. “Devi proprio farmi dire le cose esplicitamente?
“Dai, non ti arrabbiare.” replicò lui, divertito.
“E tu non fare lo scemo.” borbottò lei, imbronciata.
“Lo faccio solo perché sei troppo carina con quella faccia.” disse il giovane, ricevendo in pieno viso lo straccio che lei gli aveva lanciato. Si alzò e glielo passò, con un sorriso. “Ogni tuo desiderio è un ordine, padrona. Ti lascio il mio accappatoio ed un asciugamano...non farmi aspettare troppo.”
Lei deglutì a fatica, eludendo il suo sguardo e concentrandosi sui piatti.
Oddio, che agitazione! Se continuo così, mi verrà un infarto! Le mani le tremavano mentre finiva di sistemare le stoviglie lavate sull’asciugatoio. Si tolse il grembiule, sistemò gli avanzi nel frigorifero ed andò in camera di Akira a recuperare il suo zainetto, dove aveva sistemato la biancheria e la camicia da notte che avrebbe usato per il grande momento.
Ho il cuore che batte a mille. E pure le mani sudate...“Ho fatto.” annunciò Akira, comparendo sulla soglia della camera. Indossava un accappatoio blu, e Shiho avvertì una profonda emozione aggredirle lo stomaco. Si affrettò a distogliere lo sguardo, ed afferrata la borsa mormorò che tornava subito, e si rifugiò in bagno.
Mamma mia, che paura! Ora che ci siamo, ed ora che l’ho visto così, non sono più tanto sicura di quello che sto facendo! tutti vorrebbero una fidanzatina come shiho! è bellissima, sa cucinare, e......
cosa succederà la scopriremo domenica prossima. si fa o non si fa?
*e l'autrice ride maligna*