buon pomeriggio a tutti! in attesa che si carichi il nuovo episodio di OUAT, ne approfitto per aggiornare!
dove eravamo rimasti? ah, si. di nuovo quella rompibip di uehara, che a quanto pare non ha ancora finito di infastidire la nostra povera shiho....il suo san valentino sarà rovinato?
(ringraziate hikaru per questo, è lui che complotta contro la nostra piccola puccia
)
FEBBRAIO- SAN VALENTINO
Quinta Parte
Dimenticandosi della ragazza, scese velocemente le scale, senza perdere di vista il sacchetto che veniva trascinato dalla corrente: sapeva che qualche metro più avanti il fiume si restringeva e il livello si abbassava notevolmente, perciò poteva esserci la possibilità che il suo sacchetto rimanesse impigliato o bloccato in qualche ramo o roccia. E se c’era la minima possibilità, doveva tentare.
Arrivata al punto più basso, si tolse le scarpe e le calze, ed entrò in acqua.
“È gelata!”
Rabbrividì, ma scosse la testa e avanzò, determinata a cercare il suo prezioso regalo per il ragazzo a cui voleva bene. Era così concentrata che quando il cellulare squillò, si spaventò e scivolò su una roccia umida, cadendo in acqua.
“Accidentì!” borbottò, affrettandosi a rialzarsi e prendere il cellulare, mentre si massaggiava il fondoschiena dolorante. “Pronto?”
“Ma dove sei?”
“Oh, Akira, sei tu.”
“Chi pensavi che fossi? Non avevamo un appuntamento noi due? C’è un cioccolato che mi aspetta.”
“Oh, si...io...”
“Ma dove sei? Io sono già alla fermata.”
“Ecco, io...io ho avuto...un imprevisto! Un imprevisto, si!” esclamò lei tutto d’un fiato, asciugandosi le lacrime che le rigavano le guance. “Purtroppo...purtroppo all’Associazione è uscita fuori una grana, e...e dobbiamo risolverla entro oggi, altrimenti...”
“Certo, capisco.” Ci fu una breve pausa. “Sei ancora a scuola?”
“Si.”
“Allora ti raggiun...”
“No!” lo interruppe lei, un po’ troppo precipitosamente. “Cioè, non...è una cosa che dobbiamo fare solo noi dell’Associazione, e...e poi tra qualche minuto saremo in giro per...per fare queste cose, perciò...”
“Sei sicura?”
“Si, si. mi dispiace, Akira, ma...”
“D’accordo, ho capito. Vorrà dire che festeggeremo domani.”
“Si, è un’ottima idea. Non ci saranno sorelle che compiono gli anni, e avremo tutto il pomeriggio per noi.”
“Perfetto. Mi dispiace molto per quello che è successo.”
“Non è colpa tua.” mormorò Shiho, trattenendo un singhiozzo.
“Ci vediamo domani, allora? Non vedo l’ora di mangiare il tuo cioccolato.”
“Eh? S-si, certo...certo. a domani.” sussurrò la ragazza, stringendo il telefono con dita tremanti.
La colpa è solo mia, riesco a rovinare sempre tutto. Ho fatto il duetto con Taiga e gli ho permesso di baciarmi. La vigilia di Natale ti ho illuso che volessi farlo, e poi mi sono tirata indietro. Al compleanno ti ho lasciato ad aspettarmi al freddo per ore e ti sei preso l’influenza. E adesso, mi faccio rubare il cioccolato da Uehara e finisco a mollo nell’acqua gelida...sono davvero una frana!Una raffica di starnuti le suggerì che forse era meglio uscire da fiume, ma continuò testardamente a cercare il suo prezioso sacchetto finché il suo corpo prese a tremare in maniera incontrollabile.
“Accidenti!” sbottò, e starnutì per l’ennesima volta.
Sconfitta e infreddolita, decise di tornare a casa. Non c’era più niente che potesse fare, la corrente doveva aver portato chissà dove il suo cioccolato.
Dopo la festa di stasera ne farò dell’altro. Akira avrà il suo cioccolato di San Valentino!Quando varcò la soglia di casa, starnutiva senza sosta e le gocciolava il naso.
Splendido! Anche il raffreddore! Sgattaiolò in camera sua prima che qualcuno potesse vederla in quello stato e si infilò sotto la doccia. Il tepore dell’acqua calda riuscì a dissolvere il gelo che sentiva nelle ossa, ma non fu in grado di farle passare il raffreddore e il mal di testa.
Ma si sentiva un po’ meglio, o almeno in grado di affrontare la serata.
“Ehi, tesoro, quando sei tornata?” la accolse sua madre, quando entrò in cucina. la signora Kudo era intenta a sorvegliare il contenuto del forno, mentre Jodie e Akane sistemavano la tavola in attesa degli ospiti.
“Mezz’ora fa. Dovevo andare in bagno.” si giustificò la ragazza, sorridendo. “Allora, cosa posso fare?”
“Aiutami con il dolce, ci sono le decorazioni da aggiungere. Com’è andato il tuo pomeriggio romantico?”
“Benissimo.” mentì Shiho, accentuando il sorriso e sperando di essere credibile. Non voleva rovinare quella serata allegra con i suoi drammi.
“Hai gli occhi rossi.”
“Mi è andato il sapone negli occhi, mentre mi lavavo. Dov’è la glassa?”
“Shiho, tesoro, va tutto bene?”
“Certo, mamma. Preoccupiamoci di Aki, adesso. È la sua festa, no?” Corrugò la fronte, sbirciando nel salotto. “Ma dove sono papi e lo zio Shu?”
“Saranno qui a minuti.”
Shiho fece una smorfia. “Non sanno proprio resistere al richiamo del crimine, eh?”
Yurika Kudo scoppiò a ridere, poi Shirai entrò in cucina annunciando che aveva fame, e l’argomento San Valentino venne dimenticato. Qualche minuto dopo arrivarono anche Ran e Sonoko, con le famiglie, seguite a breve dai Kudo, da Agasa, da Shinichi e Akai, e la cena per il compleanno di Akemi cominciò.
Shiho si sforzò di partecipare all’allegria generale, ma il raffreddore e il mal di testa non le davano tregua, perciò prima del dolce si scusò e salì al piano di sopra. Prese una pastiglia e la buttò giù, si sciacquò la faccia e poi si stese sul letto, al buio, chiudendo gli occhi.
Chissà cosa sta facendo Akira. Mi sa che stasera non riuscirò a fargli il cioccolato, dovrò alzarmi presto domani mattina...ma non so se ne avrò le forze...lo zio shu!!!!
scusate, vaneggiamenti dell'autrice dichiaratamente di parte
dunque, niente san valentino per i nostri due innamorati? povera la nostra piccola puccia.
ma forse.......
lo scopriremo lunedì prossimo con l'ultima parte.....