buon pomeriggio a tutti!
dopo il week end dei torino comics e la mia elezione a regina di spade, eccoci qui per un altro aggiornamento.
avevamo lasciato akira alle prese con la sua famiglia......
MARZO- WHITE DAY
Quarta Parte
Shiho osservò i due allontanarsi, con la signora Yoko che sospingeva il nipote e gli faceva una bella ramanzina. Poi i suoi occhi si spostarono su Akira, ma lui parve non vederla. Fissava il giardino, assorto nei suoi pensieri. Shiho avrebbe voluto che si confidasse con lei, che le dicesse cosa aveva provato davanti alla nonna e al cugino, sapendo che c’era anche il resto della famiglia. Ma non osò tornare sull’argomento, notando l’espressione accigliata sul suo volto, e quando arrivarono le ordinazioni cominciò a parlare dei loro amici e dell’ultima trovata di Hotaru.
Dopo pranzo, decisero di fare una passeggiata in città. Comprarono qualche souvenir per amici e parenti, visitarono il tempio; Shiho non accennò mai alla nonna e alla famiglia, perché in quei mesi aveva imparato a conoscere Akira, e sapeva che se anche non mostrava alcuna reazione, il suo animo era turbato.
Ma quando rientrarono in albergo, la prima persona in cui si imbatterono fu Sousuke. Il giovane aveva un asciugamano al collo, ed era accompagnato da una graziosa ragazza con i capelli biondi.
“Oh, eccovi. Avete fatto un giro in città?”
“Si.” rispose Shiho, visto che Akira non si decideva a parlare, fissando il cugino con espressione immobile. “È davvero molto pittoresca. Abbiamo comprato un sacco di souvenir.”
“Anch’io. Non sono riuscita a trattenermi!” esclamò la ragazza, sorridendo con simpatia. “Io sono Pam, un’amica di Kei, il fratello di Sou.” Guardò Shiho con i grandi occhioni blu spalancati. “Anche tu sei americana? Io sono di Boston!”
Shiho sorrise, toccandosi i capelli. “No, mia nonna materna era irlandese. Mio padre è giapponese.”
“Il Giappone è così bello, per questo ci vengo ogni volta che posso. E queste terme sono fantastiche. Pensa che...”
“Dai, Pam, a loro non interessa.” la interruppe Sou, sbadigliando. “Sono stanco, e ho voglia di rilassarmi alle terme. Perché non venite con noi?”
Shiho guardò Akira, il quale non rispose.
Oh, al diavolo! Se vuoi fare il musone, cavoli tuoi!Rivolse un gran sorriso all’altro ragazzo.
“Molto volentieri. Tanto anche noi stavamo andando la. Perché non mi precedi, Akira? Io intanto porto in camera questi sacchetti e telefono un attimo a mia madre per dirle che va tutto bene. Vuoi che chiami anche tuo padre?”
“È di turno adesso. Lo chiamerò stasera.” borbottò il ragazzo, con sguardo truce. Ma si incamminò comunque dietro il cugino e la ragazza americana, che parlava a raffica.
Non so cosa sia successo in passato, ma è tempo che la famiglia Saito torni unita, decise Shiho mentre saliva le scale.
La nonna mi sembra molto dolce, e vuole bene ad Akira. E il cugino è simpatico. Quindi che si tolga quel muso e si sforzi di essere più accomodante!Le terme erano affollate, quando Shiho entrò. Riuscì comunque a individuare Akira e gli altri due ragazzi, e li raggiunse subito.
“Ah! Finalmente un po’ di riposo!” stava dicendo Sou, a mollo nell’acqua calda. “Il nonno è davvero uno schiavista! Pretende che ci guadagniamo il soggiorno qui, ogni volta che veniamo, lavorando gratis e spaccandoci la schiena! La prossima volta me ne resto a casa!”
“Stai sempre a lamentarti! Un po’ di lavoro non ha mai fatto male a nessuno!” lo rimproverò Pam. “Anch’io mi guadagno la permanenza qui!”
Sou fece una smorfia. “Ma tu sei una ragazza! Ti affidano solo compiti leggeri!”
“La verità è che sei un pigrone!” esclamò Pam, roteando gli occhi al cielo. “È talmente pigro che gli pesa anche respirare!”
“Non dire sciocchezze! Il nonno che è un despota!”
“È così severo?” chiese Shiho, curiosa. Akira se ne stava silenziosamente seduto sul bordo della vasca con aria assente.
“Oh, non ne hai idea! Pretende sempre di comandare tutto e tutti, e guai se lo fai arrabbiare! Hanno tutti paura di lui, perfino la mamma non osa mai contraddirlo!”
“Anche la mamma di Sou è un po’ severa.” disse Pam, in tono confidenziale.
“È una rompiscatole come il nonno! Papà dice sempre che sono uguali in tutto e per tutto, anche quando piegano la fronte così e gli viene questa faccia.”
Sou fece una smorfia, facendo ridere Pam. Anche Shiho rise. Akira rimase impassibile.
“Avete altri cugini, oltre Akira, Yuri e Kaoru?” domandò Shiho, tentando di intavolare una discussione che coinvolgesse anche il suo fidanzato.
“No. C’è mia madre, poi lo zio Keiji e lo zio Sochiro, il papà di Akira. Però il nonno ha tanti fratelli e cugini, c’è perfino uno zio centenario! Tutti pesanti e noiosi come lui, le riunioni di famiglia sono uno strazio! E il nonno ci obbliga a partecipare.” Scosse la testa, con espressione afflitta. “Sei fortunato a non venirci, Akira... oh, ecco Kei. Ehi, Kei!”
Un altro ragazzo bruno si avvicinò al gruppo. Anche lui somiglia a Sou e al cugino Kaoru, ma aveva un’aria più seria e matura.
“Lui è Kei, mio fratello maggiore. Fa il primo anno alla Todai, è il secchione di famiglia.” disse Sou, mentre l’altro si sedeva sul bordo della vasca e immergeva le gambe in acqua. Per un momento, sul suo volto serio apparve un’espressione beata. “In realtà il suo nome è Keitaro, ma a lui non piace e si fa chiamare Kei. Solo il nonno lo chiama Keitaro. È stato il nonno a imporgli quel nome, era il nome di suo padre, il nostro bisnonno. Eravamo piccoli quando è morto, non mi ricordo di lui. Fortuna che il mio nome l’ha scelto mio padre!”
“Tu parli troppo.” disse Kei, lanciando un’occhiataccia al fratello. Questi non si fece intimidire.
“Lui è Akira, nostro cugino. Lei è Shiho, la sua ragazza. Ti secca se ti chiamo Shiho?”
“No, affatto.” rispose lei, conquistata dall’irruento Sousuke.
“Sai che è la nipote di Yukiko Fujimine e Yusaku Kudo? Ha detto che mi farà avere il loro autografo!”
“Allora sei la figlia della professoressa Kudo.” disse Kei, improvvisamente interessato.
“Kei da grande vuole fare lo scienziato. Non si perde una lezione della prof Kudo, è la sua preferita.” le rivelò Sou, con espressione maliziosa. “Pensa che ha partecipato a tutti i suoi seminari, e...”
“La smetti?” lo interruppe il fratello, rifilandogli una gomitata nel fianco. “Devi toglierti il vizio di spiattellare i fatti miei a tutti!”
“Ma cosa c’è di male?” chiese Sou, massaggiandosi le costole con una smorfia. “Non sono mica degli estranei. Sono della famiglia.”
Shiho sbirciò Akira. Nessun reazione a quelle parole, anche se nei suoi occhi vide balenare una strana scintilla. Poi si accorse che Kei stava fissando il cugino.
“Che ci fai qui? Ti ha invitato il nonno?”
“No.” rispose Akira, poi fece uno dei suoi sorrisetti sardonici. “Ho pagato fino all’ultimo yen.”
Kei fece una smorfia. “Avrei preferito pagare anch’io, piuttosto che lavar piatti e spazzare pavimenti.”
“Visto? Che vi dicevo?” Sou lanciò cenni d’intesa a Shiho e Akira. “Il nonno ci schiavizza!”
“Beh, non ti fa male lavorare un po’.”
“Allora facciamo cambio! Tu lavi i bagni, io la cucina.”
“Nemmeno per sogno.”
i cugini saito tutti insieme. che cosa succederà? lo scopriremo lunedì prossimo, quindi non mancate^^
intanto mi diverto a scrivere dei battibecchi tra sousuke e suo fratello kei (non chiamatelo keitaroXD)