buon pomeriggio a tutti. finalmente qui il caldo esagerato sembra essere sparito, lasciando il posto a temperature normali.
lo stesso non si può dire per quanto riguarda akira e shiho. andiamo a scoprire cosa succederà nel prossimo capitolo, e se quanto può diventare str*** la cara hagino (si, purtroppo è ancora viva)
APRILE- ALLA LUCE DELLE STELLE...
Settima Parte
“Sta zitta.” sibilò Akira, gli occhi dorati che rifulgevano di rabbia.
“In realtà, sono stata anche la seconda, la terza, la quarta...”
“Taci, brutta idiota!” ringhiò Akira, voltandosi verso di lei con espressione minacciosa. “Tieni chiusa quella maledetta bocca, o...”
“Oddio.” sussurrò Shiho con un filo di voce, sentendo le lacrime pizzicarle gli occhi. Akira si voltò di scatto verso di lei.
“Shiho, per favore, non...”
“Oddio.” ripeté lei, come se non fosse in grado di dire altro.
Istintivamente, indietreggiò, sottraendosi alle mani di Akira. Lui la guardò come se gli avesse inflitto una coltellata, ma Shiho era troppo sconvolta per rendersene conto. Le parole di Hagino continuavano a rombarle nelle orecchie.
È stata la sua prima ragazza. È stata la prima con cui...“Kudo- chan! Akira! Attenti! Sopra di voi!”
Entrambi alzarono la testa di scatto, seguendo l’avvertimento di Sou. Attraverso il velo delle lacrime, Shiho vide la neve cadere sopra di loro e sentì il rumore del ramo che si spezzava.
Fu questione di pochi attimi. Qualcuno gridò- probabilmente lei- poi avvertì un peso addosso e vide tutto bianco.
Le sembrava di avere neve dappertutto, e per un lungo momento fu certa di essere morta, schiacciata sotto la massa bianca. Poi udì la voce di Sou e sentì una mano che la afferrava per le spalle, tirandola fuori.
“Kudo- chan! Tutto bene? Ti sei fatta male?”
Shiho scosse la testa, togliendosi gli ultimi residui di neve dalla faccia e dalla bocca. Era un po’ dolorante per l’impatto con il terreno ghiacciato, ma non aveva nulla di rotto e nessuna ferita.
“Sto...sto bene.”
“Meno male! Quel ramo vi è caduto addosso...per fortuna Akira ti ha protetta...”
“Akira!” esclamò Shiho, con voce strozzata. “Dov’è Akira?”
“Qui.” le rispose una voce soffocata, proveniente da un cumulo di neve accanto a lei.
“Akira!”
Si mise subito a scavare, aiutata da Sou, ignorando il freddo che le gelava le mani. Fu con grande sollievo che il ragazzo le indicò il berretto azzurro che spuntava dalla neve, e dopo qualche istante apparve il volto di Akira.
“Akira!” esclamò Shiho, cogliendo la sua smorfia di sofferenza. “Stai bene?”
“Il ramo...credo mi abbia rotto la gamba.” mormorò lui, cercando di sollevarsi. Ma un’altra smorfia gli contrasse i lineamenti. “Non riesco a muovermi. Sono incastrato sotto il ramo.”
“Vado a chiamare Herman!” gridò Sou, dimostrando grande sangue freddo. “Tu continua a scavare e liberalo dalla neve! Hagino, non startene li impalata come una mummia, aiutala!”
Un paio di minuti più tardi, Sousuke Saito tornava in compagnia di Herman, il guidatore della slitta. L’uomo disse di aver già chiamato i soccorsi, poi si inginocchiò per aiutare le due ragazze. Quando ebbero tolto tutta la neve, videro che il ramo gli bloccava entrambe le gambe, ma solo una era piegata in modo innaturale.
“Forza, se ci mettiamo tutti insieme, riusciamo a toglierlo.”
Presero il ramo, e con qualche difficoltà riuscirono a sollevarlo. Akira emise un gemito di dolore. Shiho andò in panico, ma Herman sembrava pratico di quelle cose.
“Il ghiaccio deve averlo reso più pesante.” Si chinò a esaminare la gamba. “Si, è rotta. Ma dovrebbe essere una frattura semplice, non scomposta. Cerchiamo di tenerlo al caldo, fino all’arrivo dei soccorsi.”
Dieci minuti dopo, Akira era stato messo su una barella, con la gamba steccata, avvolto nelle coperte termiche, e caricato sull’elisoccorso; Shiho era salita con lui, mentre gli altri erano tornati in albergo ad avvertire gli amici.
Una volta in ospedale, Akira venne sottoposto ad alcuni esami per capire l’entità della frattura; una volta accertato che si trattava di una frattura semplice, lo ingessarono e lo tennero in osservazione per un paio d’ore.
Shiho rimase accanto a lui, anche se il ragazzo dormì per tutto il tempo a causa del sedativo che gli avevano dato per ingessarlo. Telefonò agli amici per rassicurarli, poi si sedette accanto a lui e gli tenne la mano, finché non si svegliò.
“Come ti senti? Ti fa male la gamba?”
“Dove sono?” le chiese lui, un po’ confuso.
“In ospedale. Ti sei rotto una gamba, ricordi?”
“Ah, si.” Si passò una mano sul volto, mettendosi a sedere. “Tu stai bene?”
“Ho solo qualche livido.”
Lui annuì, poi scostò le coperte. “Voglio tornare a casa.”
“Siamo in montagna, ricordi?”
Lui le lanciò uno sguardo obliquo. “Allora riportami in albergo.”
Probabilmente gli ospedali gli ricordano quando rimase ferito in quella rissa.Shiho parlò con il dottore, che dopo averlo visitato dichiarò che non c’era motivo di trattenerlo, quindi diede loro delle pastiglie per il dolore e firmò il modulo di dimissioni. Herman era venuto a prenderli con la slitta, chiamato da Shiho. Fu lui ad aiutare Kanzaki a portare Akira in camera e a sistemarlo sul letto.
“Ragazzi, non dovete restare qui.”
“Ma che dici? Sei nostro amico, è ovvio che restiamo a farti compagnia!” esclamò Hotaru, con tono che non ammetteva repliche.
“Propongo una bella sfida ai videogiochi!” la appoggiò subito il suo fidanzato.
“E poi, potremmo farci portare la cena in camera e mangiare tutti insieme.” disse Mamoru, cingendo con un braccio le spalle di Saori.
“Vado a dare disposizioni in cucina.” disse Kanzaki, alzandosi. “Che ne dite se ci facciamo fare pizza e hot dog?”
“Cena spazzatura? Ci sto.” approvò Akira, annuendo. Si mosse per mettersi più comodo, e Shiho fu subito pronta ad aiutarlo a sistemargli meglio il cuscino sotto la gamba ingessata. Lui la guardò per un lungo momento. “Grazie.”
“Di...di nulla.” mormorò lei, distogliendo lo sguardo dal suo. C’erano tante cose che voleva chiedergli, che voleva chiarire, ma non poteva farlo finché non fossero rimasti soli. E questo, la faceva sentire a disagio.
“Ci aspetta una bella serata, allora.”
La voce di Hagino sulla soglia della camera fece sussultare tutti. Shiho le lanciò un’occhiata di fuoco, ma lei la ignorò e andò a sedersi sul letto accanto ad Akira.
“Conosco un posto in cui fanno dei dolci buonissimi. Basta una telefonata, e ci portano tutto quello che vogliamo.”
Che faccia tosta! È colpa sua se Akira si è fatto male, e lei si presenta qui come se nulla fosse!Ma nessuno sapeva cosa era successo tra lei e Akira nel bosco, esclusi Shiho e Sou, perciò seppur a malincuore accettarono la presenza e la proposta di Hagino.
ebbene si, hagino è ancora viva
e pronta a combinare guai
ma non sarà di lei che dovremmo preoccuparci la prossima volta. volete sapere di cosa si tratta? vi aspetto come sempre domenica!!!