Buon pomeriggio a tutti!!!
agosto è finito, e anche questa lunga one shot sul compleanno della nostra shiho-chan
siamo infatti alle battute finali, e.........non vi anticipo cosa succederà....anche se.....è giunto il momento (cit.)......
APRILE- ALLA LUCE DELLE STELLE...
Dodicesima Parte
Si scambiarono una lunga occhiata, poi lui la circondò con le braccia e l’attirò a sé.
Shiho si abbandonò al suo bacio e gli circondò il collo con le braccia, stringendosi a lui e trasmettendogli tutti i sentimenti che provava. Voleva che quel momento non finisse mai, voleva restare per sempre tra le sue braccia e dimostrargli quanto fosse profondo il sentimento che nutriva per lui, voleva che Akira capisse quanto fosse importante per lei e che ormai non poteva più fare a meno di lui. Voleva...
“Uh.” mormorò Akira, staccandosi da lei, ma tenendola sempre tra le braccia. “Sarà meglio...smetterla.”
“Eh?” Shiho sbatté le palpebre, confusa. Perché la respingeva? Non stavano forse vivendo attimi magici?
“Non ti sto respingendo.” mormorò lui, come se le avesse letto nel pensiero. “Ma...ho un certo limite. E ultimamente...mi riesce davvero difficile dovermi fermare.”
“Vuoi dire che...”
“Voglio dire che ai miei occhi non sei una bambina. Voglio dire che quando mi abbracci, quando dormiamo insieme, le tue curve le sento. Voglio dire che quando mi stai vicino, anche se non mi tocchi, percepisco la tua presenza e il calore del tuo corpo, e vorrei solo...”
Shiho fissò i suoi occhi. Erano incredibilmente espressivi, cupi, intensi.
“Voglio dire che ti considero una donna. E che questa donna esercita su di me un’attrazione alla quale ultimamente mi è davvero difficile resistere.”
“Davvero...davvero...mi trovi attraente?” mormorò Shiho, incredula.
“Più di tutte.”
“Oh...oh.” Shiho si portò le mani al volto. Bruciava. “Mi dispiace, io...non credevo che...ti ho costretto a dormire con me...”
“Beh, in fondo non è stato un grande sacrificio. Mi piace svegliarmi con te accanto, tutta rannicchiata contro di me.”
“Si, ma...” Sentì le lacrime pizzicarle gli occhi. “Non credevo... pensavo di non essere abbastanza attraente per te...che non volessi...”
“L’unico motivo per cui mi trattengo è perché ti rispetto.” mormorò lui, prendendole le mani tra le sue. “Non voglio costringere la ragazza che amo a fare qualcosa per cui non si sente ancora pronta.”
Il cuore le balzò in gola, il respiro parve fermarsi in petto. Shiho sbatté ripetutamente le palpebre, ma le lacrime proprio non volevano saperne di fermarsi.
“Perché piangi?” le chiese lui, preoccupato. “Ho detto forse qualcosa che...”
“Hai detto...la ragazza...che amo...”
“Si.” rispose lui, semplicemente. “La ragazza che amo. Sei tu.”
“Oh, Akira.” mormorò Shiho, gettandogli le braccia al collo. “Non so davvero... scusami per aver dubitato di te! Sono stata una stupida, una... potrai mai perdonarmi?”
“Solo se lo dici anche tu.”
Shiho si staccò da lui quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi, le guance in fiamme. “Se io...se io sono la ragazza che ami, tu sei...tu sei il ragazzo che io amo.”
“Non avrei saputo dirlo meglio.” sussurrò lui, stringendola a sé.
Le loro labbra si unirono in un bacio che divenne subito appassionato. Shiho avvertì il suo corpo andare in fiamme, e si strinse a lui con forza, come se fosse un naufrago in mezzo al mare in cerca di un appiglio: percepiva con nitida chiarezza il corpo di lui, il profumo della sua pelle, il sapore delle sue labbra, le sue mani sui fianchi...l’ardore e la passione di quel bacio.
Sentì che entrambi scivolavano sul morbido piumone che ricopriva il letto. Sentì il suo corpo su di lei, le loro gambe intrecciate in un’intimità che la rese euforica, le sue mani che la accarezzavano, le loro lingue che si intrecciavano in una danza di fuoco...
“Shiho.” Akira si staccò da lei, guardandola con uno sguardo così intenso da farla tremare. Entrambi erano senza fiato. “Sta diventando troppo...”
“Si.”
“Devo fermarmi...”
“No.”
Non si rese conto di averlo detto a voce alta finché non colse la sua espressione sgomenta.
“No.” sussurrò, accarezzandogli con mani tremanti il petto. Lo sentì irrigidirsi. “Non voglio che ti fermi.”
“Shiho...”
“Non voglio che ti fermi.”
“Sei...sei sicura?” le chiese con un rauco sussurro.
“Si.” bisbigliò lei, facendogli scorrere le mani sulle braccia nude, e cingendogli il collo lo attirò su di sé. Fu un bacio che non lasciò spazio ad alcun dubbio: era pronta, anima e corpo.
È il ragazzo che amo, e io sono la ragazza che ama. Voglio diventa una cosa sola con lui...Il bacio appassionato e la consapevolezza di appartenersi scaldò entrambi. Le mani di Akira la accarezzavano, provocandole brividi in tutto il corpo accaldato e aumentando l’eccitazione che già provava.
Era così stordita da quelle sensazioni che quasi non si accorse quando lui cominciò a spogliarla. Si irrigidì appena sentendo le sue dita sbottonarle i bottoni del maglione, ma non fece resistenza e lo lasciò fare. Il maglione volò lontano, così come i leggins e gli stivali: era consapevole di non indossare biancheria seducente, ma dallo sguardo di Akira capì che non gli importava e che a lui piaceva anche così.
Arrossì di vergogna quando si rese conto che lui la stava fissando, ma non si ritrasse: sapere che lui la trovava attraente, leggere il desiderio nei suoi occhi, la rendeva euforica e sempre più convinta che fosse la cosa giusta.
Con mani tremanti, gli sfilò la maglietta e lo aiutò a togliersi i pantaloni. Akira rimase solo con i boxer, e Shiho lo ammirò affascinata per un lungo momento, prima di tendergli le braccia e attirarlo nuovamente a sé.
Non aveva paura, e i pochi timori che aveva furono dissolti da Akira: fu dolce e tenero con lei, la accarezzò e la bacio con gentilezza e delicatezza, aspettando che fosse completamente pronta prima di sfilarle anche la biancheria. Shiho tremò sotto il suo sguardo ardente, consapevole di essere completamente nuda, ma dimenticò ogni cosa tra le sue braccia.
Akira la baciò e la accarezzò ancora, nulla sfuggì al tocco dolce appassionato delle sue mani e della sua bocca. Esplorò ogni centimetro di pelle: le braccia, il petto, il seno, il ventre, le gambe...
La giovane Kudo sentiva il suo corpo bruciare e pulsare, sensazioni sconosciute che la avvolgevano ed eccitavano. Si sentiva stranamente euforica e stranamente audace. Anche lei lo accarezzò, saggiò i suoi muscoli da atleta, passò le mani sul suo torace, sulla schiena, sul ventre, lo sentì contrarsi sotto i suoi palmi...
E poi, entrambi furono nudi. Entrambi eccitati, entrambi desiderosi di appagare il loro amore. I loro corpi si unirono, diventarono uno. Si trovarono e si intrecciarono in quel magico istante, vivendo appieno tutte le sensazioni e le emozioni che stavano provando, perdendosi nell’estasi del momento.
“Ti amo, Shiho.” le sussurrò Akira sulle labbra, quando il desiderio fu appagato, e si ritrovarono entrambi ansimanti e un po’ storditi.
“Ti amo anch’io, Akira.” mormorò lei, scivolando felice tra le sue braccia, cullata dal battito del suo cuore. Quel cuore che adesso, lo sapeva, batteva all’unisono con il suo.
lascio a voi i commenti su quest'ultima parte che io adoro alla follia
mi emoziona ogni volta che la leggo (non sembra, ma ho il cuore tenero )
e dopo aprile arriva maggio, in cui vi anticipo che ritroveremo di nuovo i nostri akira e shiho, più innamorati e uniti che mai, alle prese con la complicata famiglia saito.
e ci sarà anche una vecchia conoscenza che a molti non farà piacere.....