buon pomeriggio a tutti.
tornata da lucca (e saccheggiato lo stand della bandai), eccomi qui pronta per un nuovo aggiornamento.
eravamo rimasti ad un incontro inaspettato....cosa succederà stavolta? taiga causerà qualche altro problema alla nostra coppietta preferita?
MAGGIO- QUESTIONE DI FIDUCIA
Nona Parte
Raggiunto l’auditorium, discretamente affollato, riuscì a trovare i Saito e si unì a loro.
“Tutto bene?” le domandò Akira, quando si sedette vicino a lui.
“Si. Shizuka dorme.”
“Sei arrabbiata?”
Shiho si sforzò di sorridere. Si era quasi dimenticare che Akira era bravo a leggere il suo umore. “No. Ho solo...credo di aver mangiato un po’ troppo.”
“Beh, non quanto lui.” Akira le indicò il cugino Sou, accanto a lui dall’altro lato, che sonnecchiava. “Non credo guarderà lo spettacolo.”
“No. Mi sa di no.” commentò Shiho, divertita. Akira le prese la mano e lei gli appoggiò la testa sulla spalla, dimenticandosi di Taiga.
Lo spettacolo durò un’oretta, e fu davvero divertente. Sousuke dormì tutto il tempo, e si svegliò solo quando era ormai tutto finito, pungolato da Akira.
“Che mi sono perso?” chiese, sbadigliando.
“Niente di che.” gli rispose il cugino, alzandosi.
“Dai, era carino.” disse Shiho, aggiustandosi il kimono.
“Ho fame.” mormorò Sousuke, guardandosi intorno con espressione un po’ stralunata.
“Ma se ti sei mangiato tutto il ristorante.” fu il commento sardonico di suo fratello.
“Beh, mi è venuta fame.” Sou scrollò le spalle. “Ehi, che ne dite se saccheggiamo il frigobar e facciamo una sfida ai videogiochi?”
“Ehm, io non sono molto brava.” mormorò Shiho, imbarazzata.
“Non preoccuparti, peggio di Kei non puoi essere!” esclamò Sou, improvvisamente sveglio. “Facciamo io e Kudo- chan contro Aki- kun e Kei! Vedrete, sarà divertente!”
Shiho sollevò lentamente le palpebre, e per qualche minuto non capì dove fosse. Poi ricordò. Lei e i Saito si erano sfidati ai videogiochi, e avevano finito per addormentarsi sul folto tappeto del salotto, circondati da resti di lattine, patatine e carte di merendine.
Qualcuno le aveva messo addosso un plaid. Dall’altra parte del tavolino, i due fratelli dormivano profondamente, con Sou che russava come un vecchio trombone.
Ho le ossa a pezzi, pensò trattenendo un gemito, quando provò a muoversi e sentì le diverse fitte di protesta.
Sono troppo vecchia per dormire su un tappeto...
Con cautela, si voltò e vide che anche Akira dormiva, vicino a lei, con una mano sotto la testa e l’altra posata sulla sua spalla. Sorrise, accarezzandogli la guancia. Lui aprì subito gli occhi.
“Scusa. Non volevo svegliarti.”
“Non stavo dormendo.”
“A che ora sono crollata?”
“Mezzanotte, più o meno.”
“Mi dispiace. Volevo solo chiudere gli occhi per un momento...”
“Ti sei addormentata dopo due secondi.”
“Mi hai messo tu la coperta?”
“Si.”
“Grazie.”
Lui si sollevò sui gomiti. “Cavoli. Sono troppo vecchio per queste cose.”
“Siamo fortunati a essere alle terme. Aiuteranno le nostre povere ossa doloranti.” Shiho si voltò sulla schiena. “Sei riuscito a dormire?”
“Insomma. Con Sou che russa come una locomotiva.” Fece una smorfia. “Mi ha svegliato da un bel sogno.”
“Cosa stavi sognando?
“Te.” rispose Akira, chinandosi verso di lei.
“Mi auguro che non fosse un sogno sconcio.”
“Beh, eri vestita. Ma chissà cosa sarebbe successo, se Sou non mi avesse svegliato.” replicò Akira, chinandosi a baciarla. Lei gli appoggiò le mani sul petto, ricambiando il suo bacio. “Uhm. Forse potremmo riprodurre adesso quel sogno.”
“Ci sono i tuoi cugini.”
“Dormono.”
“Dai, Akira.” Gli sorrise, guardandolo negli occhi. “Magari oggi possiamo fare in modo di stare un po’ da soli.”
“Idea interessante. Approvata.”
Shiho si rabbuiò. “Però...prima devo dirti una cosa che ieri...non ti ho detto.”
“Cosa?” domandò lui, accigliandosi.
“Ecco...ieri, prima dello spettacolo, ho incontrato...Taiga. È qui anche lui, con degli amici.” Gli rivolse un’occhiata triste. “Scusami. Non te l’ho detto perché pensavo...che non avresti reagito bene.”
“L’importante è che rimanga ben lontano da te.”
“Non lo prenderai a pugni?”
“Se ti mette di nuovo le mani addosso, farò di peggio.”
“Akira, no.” mormorò Shiho, anche se un po’ era compiaciuta all’idea che lui fosse geloso.
“Non preoccuparti, non lo tocco nemmeno con un dito.” Appoggiò entrambi i gomiti sul tappeto, e lei si ritrovò intrappolata nel suo abbraccio. “Preferisco toccare te.”
“Scemo.” ridacchiò Shiho, cingendogli il collo con le braccia.
“Ehi! Attento! Zombie in arrivo!”
Entrambi si voltarono a guardare Sou. Il ragazzo si mosse di scatto e colpì con una manata in faccia il fratello, che si svegliò di colpo e si tirò a sedere, tenendosi il naso dolorante.
“Accidenti a te, idiota!” sbottò, rifilando un calcio al fratello, che si svegliò immediatamente e si tirò a sedere bruscamente, sbattendo la testa contro il tavolino.
“Ahia!”
“Ben ti sta.” borbottò Kei, massaggiandosi il naso. Shiho e Akira videro che era tutto rosso.
“Eh, ma che vuoi?” sbottò Sou, massaggiandosi la testa.
“Vi conviene metterci del ghiaccio.” consigliò loro Akira, che nel frattempo si era allontanato da Shiho. La ragazza si sollevò, sforzandosi di non ridere.
In quel momento, la nonna uscì dalla sua stanza.
“Non ditemi che avete dormito qui.” mormorò, sgomenta. “Cosa hai fatto al naso, Kei?”
“Sou mi ha dato una manata.”
“Non l’ho fatto apposta!”
“Mi hai fatto male.”
“E tu mi hai fatto sbattere la testa!” protestò Sou, vivacemente.
“Non ho mai visto due fratelli litigare come voi due!” sospirò Yoko, esasperata. “Forza, andate a prepararvi, o per colazione non troverete più niente. Il ghiaccio lo trovate nel frigobar.”
“Come sta Shizuka?” chiese Shiho, piegando il plaid e posandolo sul divano.
“Sta ancora dormendo, ma sembra si sia ripresa. Andate a lavarvi la faccia ora, sembrate davvero degli zombie.”
adoro adoro adoro i fratelli saito!!!
devo scrivere una storia con loro protagonisti
per ora, ancora tutto tranquillo. akira ci prova, ma lui ci prova sempre (e chi non ci proverebbe, con una fidanzata come shiho?), e per il prossimo aggiornamento, appuntamento come al solito domenica prossima.