e buon pomeriggio a tutti!
qui tempo brutto, ma dicono che da mercoledì arriva il caldo e l'estate...speriamo!
intanto gustiamoci questo aggiornamento. oggi succederà che.....
NOVEMBRE- DUETTO ALLA FESTA DELLO SPORT
Quarta Parte
Era un po’ nervosa ed agitata quando si presentò alle prove del venerdì pomeriggio, sempre al teatro. Avrebbe voluto correre in palestra, dove stava per iniziare la partita di Akira, ma il suo senso del dovere era troppo forte e lei onorava sempre i suoi impegni.
La prossima volta piuttosto sopporterò la senpai Hana, ma non mi farò incastrare di nuovo! Spero solo di riuscire a finire in tempo per vedere almeno l’ultimo quarto, si augurò entrando nel teatro.
E dopo, andrò con Akira in biblioteca, non mi piace che stia con Aino fino a tarda ora...I ragazzi erano già arrivati, ma Taiga mancava. Li raggiunse venti minuti dopo, e Shiho lo accolse con un’occhiataccia.
“Non lo guardi l’orologio?”
“Cos’è, vai di fretta?” le chiese il giovanotto, con un sorrisetto sardonico.
“Si. E non sono affari tuoi, perciò muoviti...ah, domani mia madre verrà a provare, perciò cerca di comportarti bene!”
“Sarò un gentiluomo.” promise lui, con un’espressione solenne che le strappò un sorriso. La prima ora trascorse veloce, Shiho era concentrata, e fu brillante e perfetta. Ma furono costretti a fare una pausa a causa di un guasto all’amplificatore, che ritardò notevolmente la loro tabella di marcia. E sembrava che Taiga non fosse mai contento, perciò li costrinse a ripetere i due pezzi finché Shiho non ne ebbe la nausea e si rifiutò di andare avanti: erano ormai le sette, la partita era finita e sicuramente quei due erano in biblioteca a studiare.
O altrove...“Si può sapere cosa diavolo vuoi da noi?” sbottò, seccata. “Siamo andati bene, le canzoni sono perfette...che cavolo vuoi di più?”
“Sono pessime. Tu eri fuori tempo, e sbagli tutti gli attacchi.”
“Non è vero!”
“È quello che ottieni, quando hai la testa altrove.” Taiga le voltò le spalle, posando la chitarra contro l’amplificatore. “Qualche minuto di pausa, poi riprendiamo!”
Shiho si trattenne a stento dal prenderlo a calci e si chiuse in un ostinato mutismo. I ragazzi andarono a prendere delle bibite e la lasciarono sola con Taiga, ma lei lo ignorò e seguì il corso dei pensieri.
Chissà com’è finitala partita, se hanno vinto o perso. Akira sarà arrabbiato con me? Midori avrà premura di consolarlo? Saranno insieme adesso, ed a quest’ora la biblioteca è quasi deserta...e se Midori ci provasse? Oh, accidenti, io mi fido di lui, ma...sono così confusa in questo momento...“Stai piangendo?”
Shiho si asciugò rabbiosamente le lacrime. “Ed a te cosa importa?”
“Piangi per il tuo fidanzato? Ti ha tradita?”
“Ma...come osi? Tu non sai niente di lui!”
“So che non riesci a fare prove decenti perché pensi a lui.”
“Io...” cominciò la ragazza, con tono battagliero. Poi la rabbia scomparve e rimasero solo le lacrime: le asciugò di nuovo, nascondendo il volto contro le ginocchia raccolte contro il petto. “Non è colpa sua, ma dalla mia insicurezza. So di piacergli, mi fido di lui, ma...”
“Hai mai pensato che forse non siete fatti per stare insieme?” Colse l’occhiata allibita della ragazza e si strinse nelle spalle. “Tu sei qui a lagnarti ed interrogarti sulla sua fedeltà, lui se ne frega e fa il cascamorto con le altre...ho sentito che al Festival Scolastico ha baciato un’altra.”
“Ma...allora non stavamo ancora insieme! E poi, come ti permetti di dire certe cose?” replicò Shiho, seccata. “Tu non lo conosci, e non conosci nemmeno me!”
“Però ora stai qui a piangere. E lui non c’è.”
“Sta studiando!”
“Ma questo non ti impedisce di essere infelice e dubitare di lui.”
“Non...non è vero!” protestò Shiho, arrossendo. “Io mi fido di lui!”
“Non si direbbe.”
“E invece si!”
“Mi chiedo se anche lui si faccia tutti questi filmini mentali su di te.”
“Akira non...”
“Beh, al posto suo non mi sentirei tranquillo se la mia ragazza trascorresse il pomeriggio insieme ad altri ragazzi.” Si infilò le mani in tasca, con atteggiamento noncurante. “D’altronde, lui se ne sta con quell’altra...”
“La smetti?” sbottò Shiho, seccata dalle sue insinuazioni.
“Hai mai pensato di rendergli pan per focaccia?”
“Cosa...”
“Beh, lui è con Aino, tu sei qui con me...chi tradirà per primo?”
“Nessuna tradirà nessuno!” esclamò Shiho, alzandosi di scatto e fronteggiandolo. “Ma ti senti quando parli? Se continui ad essere così arrogante e presuntuoso, non piacerai a nessuno!”
“Nemmeno a te?”
Shiho fece una smorfia, confusa. “Ed io cosa c’entro?”
“Sei davvero carina, sai? Te lo avevo già detto alle terme.”
“E...e allora?” mormorò Shiho, improvvisamente a disagio.
“E mi piacciono quelle di carattere come te.”
“Tu però non mi piaci! Ed io sono già impegnata, grazie!”
“Meriti di meglio.”
“Ora basta! Sono qui per provare, non per sopportare te e le tue sciocchezze! E visto che abbiamo finito, me ne vado!”
“Aspetta.”
“Non intendo ascoltarti un minuto di più!” esclamò la giovane Kudo, furiosa.
Fece per andarsene, ma lui la bloccò prendendola per un polso. Accadde tutto in un attimo: il senso di confusione, la testa di lui che si chinava verso di lei, la sua bocca che la sfiorava...lo stordimento passò in un lampo, quando avvertì labbra estranee baciarla, e come una furia si divincolò dalla sua stretta e lo allontanò con una spinta brusca.
“Che...che diavolo credi di fare?” sibilò con voce strozzata, strofinandosi il dorso della mano sulle labbra. Doveva cancellare quel bacio, doveva cancellare quel tocco estraneo.
“Io...”
“Sta lontano da me! Non ti azzardare mai più ad avvicinarti, o anche solo a parlarmi!”
Afferrò lo zainetto e fuggì via, le lacrime che le offuscavano gli occhi ed il desiderio di scomparire. Era stata baciata da un altro ragazzo, uno che non era il suo Akira.
Non voglio che si arrabbi. E se decidesse di lasciarmi, se non mi volesse più?“Shiho.”
si, hikaru, sei autorizzato ad uccidere
ma chi si crede di essere sto qua???? come osa mettere le mani addosso alla nostra divina puccia jr???
se volete sapere cosa succederà adesso tra shiho e akira, vi aspetto martedì 27 invece di lunedì, perchè sarò impegnata con le votazioni^^