Salve a tutti! *fa un respiro profondo*
Questa è la mia prima fanfiction su DC incentrata sulla trama. Nasce come seguito del Volume 78 e si colloca in particolare dopo il file 827 (“La chiave per risolvere il mistero”). Ci troviamo quindi in piena Saga di Bourbon (del quale si è appena scoperta l’identità) e ovviamente sono presenti anche Masumi Sera e Subaru Okiya.
Tutto ciò che è successo nell’opera di Gosho fino al file 827 è come se fosse accaduto anche nella mia storia, a eccezione dell’intero caso di Londra.Prima che qualche ShinRan mi punti addosso un fucile, lasciate che vi spieghi: avevo bisogno che le cose tra Ran e Shinichi rimanessero incerte per creare questa storia (nella quale, tra l'altro, ho cercato di mettere in primo piano la componente investigativa). Ciò comporta anche alcune piccole modifiche nei volumi successivi al 72, perché Ran continua a chiedersi cosa provi effettivamente Shinichi per lei, come succedeva un tempo
Sia chiaro, questa fanfiction è un esperimento: se mi rendo conto che non sono in grado di portarla avanti (i gialli non sono esattamente il mio forte!), o non ho lettori, io la tronco.
Per il momento mi limito a un breve prologo, spero di postare il primo capitolo al più presto.
Buona lettura! (A tutti coloro che saranno abbastanza coraggiosi da voler leggere quest’esperimento
)
NeiroIndice capitoli (inseriti i primi sedici quando la fanfiction è arrivata più o meno a metà
)
Prologo1) Un risveglio come tanti2) Villa Suzuki3) Due casi da risolvere4) Le soluzioni5) Imprevisti6) Pericolo mortale7) Ferite del fisico e dell’anima8) Mantenere la calma9) Il dubbio che non si scioglie mai10) Il sopralluogo11) Donne in azione12) Una nuova pista13) Sentimenti contrastanti14) La scomparsa15) Le informazioni di Sakè16) Minaccia dietro l’angolo17) Rottura dell’equilibrio18) Riflessioni19) Ciò che un’impronta può dimostrare20) Lo scontro si avvicina21) La storia di Masumi22) I cinque corvi23) Fratelli, amici e persone amate24) Andare allo sbaraglio25) Giù la maschera26) Giocarsi il tutto per tutto27) Non è ancora finita28) Un'altra tappa29) Visite30) Notizie da miss Jodie31) Legami perduti e un'ultima verità da portare alla luce32) Corsa contro il tempo33) ReduciEpilogoPrologoLa conversazione telefonica andava avanti da qualche minuto e il giovane uomo biondo era comodamente seduto a gambe incrociate, di fronte a un tavolino di legno chiaro.
“… Ti ho detto che è una specie di curiosità, no? E dopotutto, l’Organizzazione non ha alcun lavoro per me al momento, quindi posso prendermi una piccola pausa”.
Dall’altra parte, la voce suadente di una donna replicò: “Se la pensi così, Bourbon… Alla fine sono affari tuoi. Io ho fatto la mia parte finché è stato necessario”.
“Naturalmente, naturalmente…” rispose il biondo con calma. “Piuttosto, quand’è che mi farai rivedere il filmato della morte di Shuichi Akai?”
“Quando ti pare. Anche se non mi sembra poi così urgente… Sbaglio, o te l’avevo già mostrato una volta?”
“Sì, ma in ogni caso ci terrei”.
“Capisco. Be’, allora a presto”.
“A presto, Vermouth”. Il biondo chiuse la comunicazione e posò il cellulare sul tavolino, un’espressione meditabonda sul volto abbronzato dai lineamenti marcati. Fino a poco tempo prima era convinto che Shuichi Akai, il suo vecchio rivale, fosse morto davvero; ma ora, dopo quello che era avvenuto sul
Bell Tree Express, non ne era più tanto sicuro. Possibile che quella persona che aveva intravisto in mezzo al fumo fosse proprio lui?
Si alzò lentamente in piedi, aggiustandosi il colletto della maglia nera che indossava. Era più che intenzionato a indagare sulla faccenda e, se Akai si fosse rivelato essere ancora in vita, avrebbe provveduto a stanarlo il prima possibile. Quell’uomo aveva procurato solo guai all’Organizzazione, non meritava che la morte… e lui, Bourbon, sperava quasi che fosse vivo e vegeto per avere il piacere di ucciderlo personalmente. Quanto al resto… be’, stare alle costole di Kogoro l’addormentato era una cosa che avrebbe continuato a fare, dato che prometteva di portarlo verso alcune scoperte piuttosto… 'stuzzicanti', per così dire. Non gli importava che Vermouth si fosse ormai lavata le mani dell'intera faccenda.
Ripensò all'ultima occasione in cui si era ritrovato accanto al detective Kogoro, durante un caso di omicidio, e un sorriso gli increspò le labbra: quando lo aveva visto la prima volta non credeva che sarebbe diventato così interessante ai suoi occhi... Col tempo, però, le cose erano cambiate e ora come ora non si sarebbe mai sognato di abbandonare la sua postazione, non avrebbe mai smesso di fare l'allievo del famoso investigatore che 'cadeva in trance'.
Sempre col sorriso stampato in faccia, guardò il suo orologio da polso: bene, era giunto il momento di riprendere a lavorare al
Caffè Poirot.
Edited by Neiro Sonoda - 3/8/2015, 15:39