Detective Conan Forum

Complotti Weasley

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 26/7/2015, 21:29     +1   +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Moderatore
Posts:
9,494

Status:


COMPLOTTI WEASLEY – CAPITOLO 6



Novembre aveva portato con sé una folata di vento freddo e lentamente la pioggia si era andata trasformando. Era il quinto giorno del mese quando Lauren Weasley aveva potuto ritrovare una sua vecchia e cara amica: la neve. Quel periodo dell’anno le riportava alla luce dei bei ricordi passati, quando i suoi nonni, Molly ed Arthur Weasley, avevano deciso di adottarla e portarla a vivere con loro alla Tana. Grazie a quella scelta la bambina ebbe la possibilità di crescere circondata dall’affetto e ciò le permise di conoscere un’incredibile numero di cugini. La ragazza sarebbe sempre stata grata alla sua famiglia per averle permesso di entrare a farne parte. Questi però non erano gli unici motivi per cui amava l’inverno e la neve. Infatti Lauren adorava stare seduta sotto le coperte, davanti al camino, e godersi il tepore del fuoco scoppiettante e della lana. Amava i maglioni caldi e comodi, le piaceva il Natale e fare a palle di neve.

«Come mai così allegra Lau?» chiese James Sirius Potter, sentendo la Grifondoro canticchiare mentre scendeva le scale a chiocciola, per passare dal dormitorio femminile alla Sala Comune.
«E me lo chiedi anche? Ovviamente per la neve» gli rispose la ragazza dai capelli corvini.
«Ah, giusto, la neve. Comunque Logan ha lasciato un bigliettino con su scritto che ti avrebbe aspettato direttamente a lezione, perché prima doveva parlare un attimo con Leanne».
I due cugini continuarono a parlare per un po’ fra di loro, fino a che non si resero conto di essere leggermente in ritardo per la colazione. Allora si precipitarono giù dalle scale per raggiungere la Sala Grande prima che tutto fosse finito.

Logan Weasley quella mattina si era svegliato presto, aveva puntato una sveglia per essere sicuro di non fare tardi ed alle sei e mezza del mattino era già in piedi. Si vestì in fretta, raccolse i libri, inchiostro e pergamene dalla confusione del suo comodino e li travasò in quello della sua sacca. Quando il ragazzo dai capelli rossi scese nella Sala Comune vi trovò alcuni studenti intenti a fare i compiti già di primo mattino, affidò loro un foglietto di carta, dicendo di consegnarlo a sua cugina Lauren quando sarebbe scesa, se fossero stati ancora lì, ed in caso contrario di lasciarlo sul secondo gradino della scala a chiocciola che portava al dormitorio femminile. Il Grifondoro poi si affrettò ad uscire dalla stanza e fece una piccola corsa fino al piano terra sperando di arrivare in tempo. Leanne Baston era solita fare colazione molto presto e lui, per poterle parlare, si era dovuto adeguare ai suoi orari. Logan andò a sedersi al fianco della ragazza nella tavolata dei Serpeverde, che a quell’ora era completamente vuota.

«Buongiorno» disse la bionda salutandolo con un sorriso.
«Buondì, non riesco a capire come fai a svegliarti così presto ogni giorno della settimana» ricambiò, dopodiché il rossiccio si servì nel piatto una decina di fette di bacon croccante, una porzione abbondante di uova strapazzate e tre fette di pane tostato, che iniziò subito ad addentare.
«Mi sveglio presto perché così posso ripassare prima dell’inizio delle lezioni o posso portarmi avanti con i compiti assegnati. Quando arriverai anche tu al sesto anno mi potrai capire. Comunque, come mai avevi così urgenza di parlarmi? Avresti potuto aspettare l’ora di cena, di solito non scappo a tutta velocità dalla Sala Grande, mi fermo sempre a chiacchierare con qualche amica e di norma faccio un giro insieme a James».
«Preferisco togliermi il sassolino dalla scarpa, così potrò smettere di assillarmi con quella domanda».
«Ah, ti riferisci a quello che ti ho detto di Morgana? Non preoccuparti, rimarremo amici anche se l’hai fatta soffrire. Lei ti ha perdonato, quindi posso farlo anche io. Il mio era solamente un avvertimento per il futuro».
«No, voglio sapere cosa intendevi quando hai detto che non dovevo tenere il piede in due scarpe».
«Mi sembra abbastanza chiaro, no? Non devi correre dietro ad altre ragazze mentre sei impegnato con un'altra… Anche se propriamente tu e Morgana non stavate insieme, però la situazione era pressoché quella» spiegò la Serpeverde.
Dopo un attimo di silenzio, riprese, con un bagliore di comprensione negli occhi: «Ah, ho capito! Tu non sapevi che lei era una Occlumante, una Legilimens. Sapeva sempre a chi stavi pensando mentre eri con lei, perché in quei momenti eri troppo assorto, i tuoi pensieri superficiali sfuggivano al tuo controllo e lei anche senza volerlo riusciva a captarli».



*



Le prime settimane del mese di Novembre passarono molto velocemente per gli studenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, in quanto il carico di studio e compiti era aumentato per tutti quanti, non solo per gli studenti degli ultimi anni. Un gran numero di Serpeverde, circa una ventina, avevano abbandonato il Castello a fine Ottobre senza avvisare i loro compagni di Casa, nemmeno gli amici più stretti, e si erano fatti sentire via gufo dopo più di una settimana dal loro trasferimento. Le lettere che avevano inviato erano più o meno tutte uguali e dicevano che i loro genitori avevano preferito mandarli nell’Istituto di magia Durmstrang senza dare loro il minimo preavviso.

La neve aveva iniziato a cadere regolarmente almeno un paio di giorni a settimana, depositandosi con delicatezza dapprima sui prati, sugli alberi e sulle tegole del castello, poi sulla coltre preesistente andando ad inspessirla placidamente. Fu nell’ultima settimana del mese che il clima si irrigidì ulteriormente a causa di un vento gelido proveniente dal nord. La delicata neve che scendeva in grossi e lenti fiocchi si trasformò improvvisamente in una bufera, che rendeva difficile persino arrivare dal portone di ingresso del Castello fino alle Serra di Erbologia. Si erano formati dei grossi cumuli bianchi e soffici alla base degli alberi, davanti alle porte ed in punti sparsi nel prato circostante ad Hogwarts. Appena la tormenta sarebbe cessata sicuramente gli studenti si sarebbero divertiti un mondo a lanciarsi sopra di essi ed a fare a palle di neve. Un grosso inconveniente di questo improvviso peggioramento delle condizioni atmosferiche era il rallentamento, se non il completo blocco, delle comunicazioni via gufo. I maghi e le streghe in queste situazioni solitamente usavano la Metropolvere per scambiarsi i messaggi più urgenti fra di loro, ma ad Hogwarts tutti quanti i camini erano stati incantati in modo che nessuno potesse entrare ed uscire dal Castello senza essere controllato e ciò impediva il funzionamento della polvere magica. Per Logan e Lauren Weasley quello era un grosso problema visto che stavano aspettando una lettera molto importante. Morgana, da quando si era trasferita a Durmstrang, li aveva contattati solamente una volta dicendo loro che avrebbe spedito una lettera con maggiori informazioni verso la fine del mese. Ma con quella forte tempesta di neve nessun gufo si sarebbe arrischiato a compiere una traversata così lunga. Nessuno sapeva esattamente l’ubicazione del Castello di Hogwarts, ma sicuramente molto lontano da dove si trovava la loro amica.

«Quando pensi che arriverà la lettera?» chiese Lauren al cugino.
«Immagino che l’abbia già spedita, ma che il gufo o la civetta che ha usato si sia fermato al riparo da questa tormenta per evitare di andare a sbattere contro alberi, case o altro durante il volo» rispose il ragazzo.
«Ah, Log, tu cosa pensi che voglia dirci la McGranitt questa sera?»

I due Grifondoro si stavano dirigendo verso l’ufficio della Preside perché erano stati chiamati con urgenza, pochi minuti prima, dal Patronus della strega: un gatto tigrato identico a quello in cui l’insegnate di Trasfigurazione era in grado di trasformarsi. Logan e Lauren avevano già finito di cenare da più di un’ora quando l’evanescente felino era comparso attraversando il ritratto della Signora Grassa per riferire il suo messaggio. Subito i giovani Weasley avevano interrotto la loro snervante attesa della lettera di Morgana per correre ad ascoltare cosa aveva da comunicare loro la McGranitt. Arrivati davanti alla porta d’entrata dell’ufficio furono bloccati dai due Gargoyle di pietra che stavano a guardia.
«Animagus» dissero in coro i due studenti, ricordandosi la parola d’ordine che gli era stata rivelata dal Patronus. Le due grosse statue si spostarono immediatamente lasciando passare i due cugini.
Appena aprirono la porta la professoressa di Trasfigurazione li invitò ad accomodarsi ed iniziò a parlare, spiegando loro che il motivo della loro comunicazione era estremamente serio e che per questo non aveva potuto aspettare fino al giorno seguente. Poi indicò una lettera sulla scrivania dicendo che avrebbero dovuto leggerla e poi bruciarla.

«C’è un infiltrato qua ad Hogwarts, non possiamo permetterci di correre il rischio che senta quello che c’è scritto in quella lettera. Mi è stata consegnata da vostra zia Hermione, che ha ricevuto la notizia questo pomeriggio. È giunta nel mio ufficio sfruttando il collegamento Metropolvere di emergenza che ho attivato per scambiare comunicazioni finché questa tempesta persisterà. Mi è sembrato opportuno farla leggere anche voi, dopotutto ormai siete coinvolti pienamente nelle faccende dell’Ordine» disse la Preside.
Lauren e Logan Weasley presero la lettera dalla scrivania ed iniziarono a leggerla.

Buonasera Minerva,
anche se sono qua di persona preferisco parlarti per iscritto di questa faccenda per evitare che venga origliata dall’infiltrato che si aggira per il Castello. Ormai è certo che ce ne sia uno e non mi sento ancora di escludere la possibilità che ce ne siano degli altri. Harry ha scoperto, tramite una delle nostre fonti sicure, che il piano dei Mangiamorte prevede di impossessarsi della Bacchetta di Sambuco. Ti prego di controllare che si trovi ancora al suo posto. So benissimo di starti chiedendo davvero molto, ma sei l’unica nelle condizioni di poterlo fare. È anche tuo compito, e di Neville, proteggere quella bacchetta da intrusioni future. Ti prego anche, e questo te lo chiedo come favore personale, di tenere d’occhio Logan e Lauren. Da quando hanno scoperto dell’Ordine della Fenice e dei Mangiamorte si sono buttati a capofitto in ogni incarico che gli è stato assegnato ed anche in loro missioni private, non vorrei che si facessero male.


Terminata la lettura i due cugini Weasley si scambiarono un’occhiata d’intesa e poi rilessero nuovamente tutto quello che c’era scritto per essere sicuri di aver capito il significato della lettera per intero.
«Quindi è vero?» chiese la strega dai capelli corvini.
«Sì è vero. Vi dico anche che prima di ricevere questa lettera ho avuto un brutto presentimento al riguardo e quindi sono andata a controllare voi-sapete-cosa durante il banchetto di Halloween. Era ancora al suo posto. Però, dopo aver ricevuto il messaggio da parte di vostra zia Hermione, ho ampliato le protezioni che la tengono al sicuro da possibili furti» spiegò la Preside di Hogwarts.
«E noi cosa dovremmo fare?» domandò il giovane mago.
«Assolutamente nulla. Voi dovete solamente comunicarmi ciò che vi dirà la nostra amica, ovviamente non tutto quanto, ma solo le informazioni importanti. Dovete anche continuare a tenere d’occhio Scorpius Malfoy e anche sua sorella Kimberly, perché a questo punto non mi posso più di fidare di nessuno».



*



A cinque giorni dall’inizio della fastidiosa tormenta di neve il cielo si calmò, i fiocchi tornarono a cadere lentamente ed infine si fermarono del tutto. Tuttavia il sole continuava a rimanere coperto da un denso strato di nuvole grigie che non sembrava intenzionato a dissiparsi in tempi brevi. Gli studenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, finite le regolari lezioni del mattino e dopo aver pranzato, si buttarono fuori dal Castello ed iniziarono una grandiosa battaglia a palle di neve utilizzando ogni sorta di incantesimo di levitazione che conoscevano per attaccare di sorpresa i loro amici. James Sirius Potter era stato messo alle strette da un’azione coordinata della sua fidanzata Leanne Baston e di sua sorella Lily. Vicino a loro, Hugo Weasley e sua sorella Rose stavano dando guerra ad Albus e Lucy, mentre ormai Tammy McLaggen aveva completamente sommerso di neve il povero Lysander, che però trovò rapidamente la sua vendetta con l’aiuto di suo fratello maggiore Lorcan. Nel frattempo, nella Sala Comune di Grifondoro, Logan e Lauren Weasley stavano leggendo la lettera ricevuta da Morgana Wilson, che li informava di aver incontrato Pansy Parkinson e che lei in persona le aveva affidato il suo primo incarico da Mangiamorte. Inoltre la ex Serpeverde era riuscita a scoprire che né Scorpius né Kimberly erano in qualche modo coinvolti in questa faccenda e che quindi l’infiltrato doveva essere per forza qualcun altro. Però era stato proprio loro padre, Draco Malfoy, che aveva condotto gli studenti di Hogwarts attraverso una Passaporta fino all’Istituto Durmstrang. Lauren, dopo aver finito la lettura, prese la busta, la gettò nel camino e sussurrando «Incendio» la bruciò riducendola in cenere.





Angolo dell'autore: Utilizzo questo angolo dell'autore per rispondere alle domande
Prima però vorrei dire due cosette sul capitolo appena postato. Diciamo che è un capitolo relativamente piatto rispetto ai precedenti, ma allo stesso tempo è importantissimo perchè vengono fatte due rivelazioni abbastanza succose.

CITAZIONE
letto anche il capitolo 5. sono sempre più incuriosita da quello che stanno tramando malfoy, pansy e tutta la combriccola dei serpeverde!
come si suol dire, le vecchie abitudini non muoiono mai!

Nella prima versione della storia loro comparivano molto poco, succedevano le cose ma non si vedevano praticamente mai. In questa versione ho preferito lasciare spazio anche ad i cattivi, che si meritano le loro attenzioni.


CITAZIONE
leanne baston è figlia di oliver baston, il capitano dei grifondoro, vero?

Oh yes, proprio lui.

CITAZIONE
oh, cielo, sto immaginando il natale in casa weasley. già prima era caotico, immagino che adesso sarà ancora peggio visto che la famiglia s'è allargata parecchio!!!

Ti informo che il Natale a casa Weasley è già stato scritto e che quindi sarà caotico, ma non troppo. Lo scoprirai continuando a seguire questa storia

CITAZIONE
ho finito i capitoli a disposizione, mur (messaggio poco subliminare )

Oggi ho postato il 7 su EFP, domani lo posto anche su qua, così le due pubblicazioni torneranno in pari! In settimana dovrei anche riuscire a postare il capitolo numero 8 u.u sicuramente prima del 30 luglio, perché parto per le vacanze
 
Top
view post Posted on 27/7/2015, 17:14     +1   -1
Avatar

The Dark One

Group:
Member
Posts:
11,839

Status:


letto il capitolo 5.
commento veloce che ho poco tempo

come hai detto tu, mur, ci sono delle rivelazioni molto succose: stanno mirando alla bacchetta di sambuco!!!!! :o:

e morgana legge i pensieri del suo ex...ora però son troppo curiosa, chi era la ragazza a cui pensava quando stava con lei? ho un'ipotesi :shifty:
 
Contacts  Top
view post Posted on 27/7/2015, 17:37     +1   +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Moderatore
Posts:
9,494

Status:


COMPLOTTI WEASLEY – CAPITOLO 07


Il mese di Dicembre era iniziato all’insegna del bel tempo, il sole era riuscito a sgominare il pesante strato di nubi che lo opprimeva. Nonostante ciò, sia all’interno che all’esterno del Castello di Hogwarts, le temperature erano molto rigide. Gli studenti più impavidi però non si tiravano indietro da una buona e sana battaglia magica con la neve.

«Prendi questo!» gridò Tammy McLaggen, facendo levitare con la sua bacchetta una decina di piccole palle ghiacciate. Logan Weasley, dovette rotolarsi sulla candida e bianca coltre per evitare tutti quei colpi.
«Ci sai fare» si complimentò il Grifondoro mentre si rialzava, scagliando a sua volta un colpo ben assestato che però mancò la ragazza di qualche centimetro. La strega rispose con un’ulteriore offensiva lanciando un proiettile di neve che centrò in pieno il mago dai capelli rossicci.
«E pensa che non si sta nemmeno impegnando! Ieri mi ha sconfitto dopo una lunga sfida, devo ammettere che nemmeno Fred ai tempi d’oro era così bravo» disse Lauren.
«Voi non avete lezione questo pomeriggio?» chiese la Tassorosso ricordandosi improvvisamente di che ore fossero, preoccupata di fare tardi e di causare ritardi ai suoi amici.
«Sì, abbiamo due ore di Trasfigurazione. Infatti ora dobbiamo scappare, Tam» disse la strega rendendosi conto che la lezione probabilmente fosse già cominciata. Cercando di affrettare i tempi, la giovane dai capelli corvini prese per mano il cugino e lo trascinò verso il portone della scuola di magia e stregoneria.

«Sbrigatevi, se no la McGranitt vi toglierà ancora dei punti» li incitò la loro amica, che a sua volta si diresse verso l’entrata di Hogwarts.

I due Grifondoro corsero a perdifiato per tutto il cortile esterno del Castello, arrivati al portone si scrollarono di dosso i residui di neve che avevano sul loro cappotto, sulle sciarpe e sui cappelli e poi entrarono e si misero nuovamente a correre per raggiungere il dipartimento di Trasfigurazione, che era situato al piano terra. Appena misero piede nella stanza la voce della loro professoressa annunciò che erano in ritardo di ben cinque minuti e che quindi, essendo loro in due, avrebbe tolto dieci punti alla sua stessa Casa. Dopodiché rincominciò a spiegare.

«Ora, per i ritardatari, ripeterò quello che ho già detto. Ovvero che quest’oggi ripasseremo un incantesimo essenziale, imparato da voi durante il vostro secondo anno di studi e che vi servirà ancora, durante questa settimana, per specializzarvi in più complessi tipi di magia, ovviamente sempre nel campo della Trasfigurazione. Lo specifico perché sembra che la signorina Phell abbia confuso il saggio che le assegnerò io per punizione con quello di Difesa Contro le Arti Oscure, assegnatole dalla professoressa Zeller, che sta scrivendo in questo momento sotto il banco. Cinque punti in meno a Corvonero e che non accada più, intesi?» disse l’anziana strega. Dopo queste parole estrasse dalla tunica verde smeraldo la sua bacchetta magica con la quale toccò per tre volte di fila, in rapida successione, un piccolo canarino azzurro che era stato messo in una gabbietta in metallo situata sopra la cattedra. Al terzo tocco, la donna esclamò «Feraverto» e per magia il canarino azzurro si tramutò in un calice di vetro. La McGranitt continuava a far levitare all’interno della gabbia il fragile bicchiere per evitare che si rompesse, e poi lo trasformò nuovamente nel suo stato originale.

«Ora avete assistito ad un perfetto esempio di incantesimo di Trasfigurazione, che voi dovreste conoscere già a menadito, in caso però che non ve lo ricordiate vi informo che i possibili errori sono i seguenti: il calice da voi creato presenta ancora delle piume oppure mantiene la colorazione dell’animale, l’oggetto emette versi o si muove» elencò la strega.

«Entro la fine di quest’ora voglio vedere sul vostro tavolo un calice perfetto come lo era il mio. Per ogni errore toglierò cinque punti alla vostra Casa di appartenenza, per ogni successo invece aggiungerò un punto. Ora prendete le vostre bacchette e ricordate: un, due tre, Feraverto!» e con un gesto della sua stecca fece comparire sui banchi degli studenti dei canarini azzurri identici a quello nella gabbia.



*



Albus Severus Potter era il secondo figlio maschio di Ginny Weasley, ma della madre non aveva preso assolutamente nulla. Infatti era identico a suo padre da piccolo: una folta e ribelle chioma di capelli neri, occhi verdi ereditati dalla defunta nonna, Lily Evans, ma nessuna cicatrice sulla fronte e nessuna infanzia infelice. Infatti, a differenza del padre, era stato allevato con amore dai suoi genitori. Inoltre, al compimento dei tredici anni, i geni degli Weasley, che non avevano influenzato il suo aspetto fisico in alcun modo fino a quello momento, si risvegliarono dal loro torpore e nel giro di pochi mesi il giovane Potter guadagnò più di una decina di centimetri in altezza e le spalle gli si allargarono di molto. Anche se non era sicuramente ai livelli di suo fratello maggiore James e del suo fisico da portiere di Quidditch. Il primogenito di casa Potter in realtà aveva ereditato ben poco dai genitori. Infatti assomigliava molto di più ai nonni, con la sua folta chioma di capelli castani e gli occhi azzurri. Albus non aveva nemmeno ereditato dai genitori il loro talento sulla scopa, ma era un accanito tifoso. Nemmeno James era bravissimo negli sport, ma il suo fisico lo aveva aiutato ad entrare nella squadra di Grifondoro. L’unica dei figli di Ginny ed Harry ad essere spiccatamente sopra la media degli altri giocatori era stata la più piccola, Lily Luna Potter. Durante il suo primo anno nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts si era distinta moltissimo nella lezione di Volo e quindi Minerva McGranitt aveva deciso di farla entrare nella squadra della sua Casa. In tutta la storia del Quidditch era la seconda più giovane cercatrice della Gran Bretagna, seconda solamente a sua padre, che era entrato nel team di Grifondoro alla sua stessa età. Invece, attualmente la minuta furia dai capelli rossi e gli occhi verdi giocava come cacciatrice, ruolo che le piaceva di più rispetto a quello della cercatrice. Nel primo weekend di Novembre, come da tradizione, si era tenuta la prima partita di Quidditch dell’anno, quella fra la squadra della Casa di Serpeverde, che vedeva in formazione d’attacco Leanne Baston e Scorpius Malfoy, e quella di Grifondoro, che contava in porta James Potter ed in attacco sua sorella Lily. Lo scontro si era concluso con una schiacciante vittoria da parte della squadra rosso-oro, poiché la loro bravissima cacciatrice li aveva portati alla vittoria segnando circa una ventina di goal.

Tutti quanti gli studenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts attendevano con ansia la seconda partita dell’anno scolastico: Corvonero contro Tassorosso. Tammy McLaggen ed Albus Severus Potter, i più accaniti tifosi del Castello, erano quelli con più ansia, perché l’esito dello scontro avrebbe stabilito l’andamento della classifica per la prima parte dell’anno. La partita, che normalmente si teneva nell’ultimo weekend di Novembre, era stata rinviata a causa delle tremenda tormenta di neve che si era abbattuta sulla Gran Bretagna in quei giorni. L’eccitazione per lo scontro di Quidditch era andata via via aumentando con l’avvicinarsi del fine settimana. Il sabato mattina, all’ora di colazione, tutti i giovani maghi e streghe delle varie Case non facevano che parlare del tanto atteso incontro che si sarebbe tenuto da lì a meno di un’ora. Quando furono le dieci, le torri campanarie riempirono con i suoni dei loro rintocchi dapprima il cortile vicino alle serre di Erbologia, poi il resto dell’area circostante il Castello ed infine tutte le stanze di Hogwarts, indicando agli studenti che era l’ora del Quidditch. Più o meno ordinatamente, il folto gruppo di maghi e streghe iniziò a defluire dalla Sala Grande verso lo stadio e, nel giro di una ventina di minuti, i giovani studenti di Hogwarts avevano occupato tutti gli spalti. I membri delle Case di Tassorosso e Corvonero erano, ovviamente, muniti di cappelli, sciarpe e maglie con i colori delle loro squadra. Inoltre i maggiori tifosi di Quidditch si erano portati dietro dei cartelloni con scritte cangianti che incoraggiavano i propri giocatori e, quando i professori non guardavano, screditavano quelli dell’altra squadra con frasi poco lusinghiere.

Alle dieci e mezza spaccate le due formazioni si alzarono in volo. Lucy Weasley, primogenita di Percy, già dai primi minuti di gioco si distinse per la sua bravura. Infatti, volando a grande velocità, riuscì ad intercettare parecchi passaggi dei Tassorosso, impedendo loro di arrivare davanti alla porta.

«E ancora Lucy Weasley blocca un altro passaggio da parte dei cacciatori di Tassorosso! Immagino che i battitori dovrebbero iniziare a prenderla un po’ più di mira» gridò nell’altoparlante Tammy McLaggen.

«Non essere troppo di parte!» la rimproverò Minerva McGranitt che era seduta di fianco alla postazione del commentatore per tenere d’occhio l’operato della ragazza ed intervenire in caso di necessità.

«Vediamo che il cercatore dei Corvonero sta andando in picchiata verso il basso, forse è già riuscito a vedere il boccino d’oro! Ma sembra che sia una finta, visto che Marcus Spinnet si sta lanciando dalla parte opposta! FORZA MARCUS!»

«SIGNORINA MCLAGGEN! Sia dia un contegno».

«Scusi, professoressa. Comunque, a quanto pare, entrambi i cercatori hanno provato contemporaneamente una finta per distrarre l’avversario, una cosa davvero incredibile! Ma ora vediamo che la formazione d’attacco dei Tassorosso sembra essersi ripresa rispetto all’inizio della partita e goal! Anne Froggatt, dopo aver intercettato brillantemente un passaggio diretto a Mike Corner, segna e porta a casa i primi dieci punti per la nost… Ehm, sua squadra! Anche se sono ben pochi rispetti ai quaranta dei loro avversari» commentò Tammy.

Dopo quaranta minuti di gioco la situazione era arrivata ad un punto di stallo. Infatti i portieri delle due squadre avevano parato quasi tutti i tiri che avevano subito. La vera sfida, in quel momento della partita, era tra i quattro battitori, che continuavano a bersagliare i cacciatori avversari deviando i bolidi nella loro direzione. I due cercatori continuavano a volare intorno al campo alla ricerca dello sfuggente boccino d’oro, ma a quanto pareva entrambi non riuscivano ad individuarlo, perciò si limitavano a guardare in ogni direzione percorrendo il campo da Quidditch sia ad alte che basse quote.

«Ahia, che colpo scorretto! MADAMA BUMB, QUELLO È FALLO» protestò la commentatrice, dopo aver visto lanciare un bolide direttamente in faccia alla cattrice di Tassorosso, che sarebbe inesorabilmente caduta a terra se il portiere della sua squadra non l’avesse presa al volo.

«MI CONSEGNI SUBITO QUEL DANNATO MEGAFONO» la riproverò la Preside di Hogwarts.

«Scusi, professoressa, mi lascio prendere troppo la mano quando si tratta di Quidditch, soprattutto se si sta giocando la prima partita dell’anno per la mia Casa» disse la ragazza.

L’anziana strega alzò un sopracciglio squadrando la sua interlocutrice con sospetto, notando che non aveva fatto alcuna promessa riguardo al cambiare modo di commentare, ma d’altro canto non poteva sostituirla nel bel mezzo della partita. Senza contare che non c’erano molti studenti di Hogwarts intenzionati a prendere il posto di commentatore, tutti preferivano godersi la partita in libertà, con il pieno diritto di fare il tifo per la loro squadra. Inoltre, nessuno di quelli che si erano proposti aveva anche solo un decimo della conoscenza del Quidditch della Tassorosso.

«Per questa volta te la cavi così, ma alla prossima esuberanza toglierò cinquanta punti alla tua Casa».

Tammy deglutì sonoramente, comprendendo quanto aveva fatto arrabbiare la McGranitt, e poi ricominciò a fare la telecronaca della partita in modo più pacato, per quanto le fosse possibile. Dopo che le torri campanarie del Castello annunciarono che erano ormai passate le undici, Marcus Spinnet si lanciò a tutta velocità verso terra perché aveva avvistato il boccino d’oro sul prato, alla base degli anelli della squadra di Corvonero. Sfortunatamente per lui, la sua azione fu notata anche dal cercatore avversario, che si lanciò al suo inseguimento, raggiungendolo velocemente, visto che si trovava in una posizione avvantaggiata. I due giocatori di Quidditch iniziarono un testa a testa spericolato, incuranti del rischio di schiantarsi al suolo. Alla fine fu Robert Dockery ad avere la meglio, acciuffando il boccino un istante prima dell’arrivo del cercatore della squadra di Tassorosso. Infatti il mago si era sporto dalla sua scopa in modo da poter raggiungere la minuscola palla dorata prima del rivale, anche se così facendo aveva rischiato di finire a terra, visto che si stava reggendo solamente con la forza delle gambe, mentre le braccia erano protese in avanti, alla ricerca disperata della vittoria. La partita quindi si concluse con la vittoria della squadra di Corvonero con duecentoventi punti contro i novanta degli avversari.

Gli studenti della Casa vincitrice si allontanarono dallo stadio urlando di gioia e cantando inni alla loro squadra, spesso con toni poco lusinghieri verso i giocatori rivali. Dopo aver aspettato una ventina di minuti che i propri beniamini uscissero dagli spogliatoi, li portarono in esultanza fino al Castello dove, da lì a poco, li avrebbe attesi il pranzo. Nel frattempo i Tassorosso, mesti per la sconfitta, tornarono pressoché in silenzio verso la Sala Grande, dove si sedettero nell’attesa dell’inizio del pasto. I Serpeverde e i Grifondoro erano invece intenti nel fare calcoli per stabilire quale fosse la loro posizione in classifica nel torneo di Quidditch di Hogwarts.





Angolo dell'autore: Così si conclude questo settimo capitolo, che è decisamente un "capitolo di transizione", spero che la partita di Quidditch sia scritta in modo decente e che la telecronaca della nostra Tammy vi sia risultata simpatica!

CITAZIONE
e morgana legge i pensieri del suo ex...ora però son troppo curiosa, chi era la ragazza a cui pensava quando stava con lei? ho un'ipotesi :shifty:

Sono contento che ti sia piaciuto questo capitolo, cooomunque ipotizza pure, sono cuorioso
 
Top
view post Posted on 28/7/2015, 16:14     +1   -1
Avatar

The Dark One

Group:
Member
Posts:
11,839

Status:


letto il capitolo 7!

la mcgranitt è sempre la miglior prof di hogwarts!!!! :wub:

e anche qui, non può mancare il quidditch, quindi vai con le telecronache! tammy ricorda molto lee jordan, ma....mi aspettavo un figlio/a del caro lee!!!
adoravo le sue telecronache poco di parte!

attendo allora il prossimo capitolo


CITAZIONE
cooomunque ipotizza pure, sono cuorioso

no ho tenuto conto delle età, ma secondo me a logan piace kimberly, la sorella di scorpius :shifty:
 
Contacts  Top
view post Posted on 28/7/2015, 20:04     +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Moderatore
Posts:
9,494

Status:


CITAZIONE
e anche qui, non può mancare il quidditch, quindi vai con le telecronache! tammy ricorda molto lee jordan, ma....mi aspettavo un figlio/a del caro lee!!!
adoravo le sue telecronache poco di parte!

Troppi personaggi xD non ho fatto figliare Lee perché la Rowling non ha dato informazioni al riguardo - il posto di telecronista se lo sono giocate Tammy e Leanne, ma alla fine la figlia di Baston l'ho fatta giocare a Quidditch mentre quella di Cormac è diventata telecronista

CITAZIONE
no ho tenuto conto delle età, ma secondo me a logan piace kimberly, la sorella di scorpius :shifty:

Non faccio spoiler quindi non dico niente
ma è tutto già scritto u.u

Se tutto va bene domani posterò il capitolo numero 8 sia su qua che su EFP
 
Top
view post Posted on 28/7/2015, 20:07     +1   -1
Avatar

The Dark One

Group:
Member
Posts:
11,839

Status:


CITAZIONE (Amuro94 @ 28/7/2015, 21:04) 
Non faccio spoiler quindi non dico niente
ma è tutto già scritto u.u

eh, ma non è giusto!!!!!!!
 
Contacts  Top
view post Posted on 28/7/2015, 20:14     +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Moderatore
Posts:
9,494

Status:


Gli spoiler sono altamente poco raccomandati, visto che Logan è una sorta di protagonista, la sua dolce metà sarà sicuramente coinvolta in avvenimenti più grandi più in là nella storia. Rivelando la sua identità si potrebbe rovinare la sorpresa
 
Top
view post Posted on 29/7/2015, 14:35     +1   +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Moderatore
Posts:
9,494

Status:


COMPLOTTI WEASLEY – CAPITOLO 8



Le vacanze di Natale erano alle porte per gli studenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, la maggior parte di essi aveva già deciso di ritornare a casa per festeggiare con i propri genitori e godersi una piccola pausa, lunga poco più di due settimane, dall’ambiente dal Castello. In generale durante le festività pochissimi maghi e streghe rimanevano ad Hogwarts, perfino alcuni professori preferivano andare a trovare i loro parenti più prossimi. Quell’anno però, c’era stata una vera e propria fuga generalizzata. Infatti sarebbero rimasti solamente dieci studenti: Logan Weasley e sua cugina Lauren erano gli unici della Casa di Grifondoro, Scropius Malfoy, Anne Somerville e Amanda Crawley di Serpeverde, Lorcan Scamando era il solo Corvonero che sarebbe rimasto del Castello, anche suo fratello Lysander della casa di Tassorosso avrebbe passato le vacanze ad Hogwarts, insieme ad altri tre studenti della sua Casa, tra cui Tammy McLaggen. Moltissimi insegnanti, in conseguenza di ciò, avevano deciso di tornarsene a casa, vista la scarsa necessità di sorvegliare un numero così ridotto di studenti. Quindi all’interno della scuola di magia e stregoneria sarebbero rimasti, oltre ai quattro direttori delle Case ed i membri dello staff ausiliario del Castello solamente il professor Ruf, legato al luogo della sua morte, e la professoressa Pomona Sprite. Quest’ultima, nonostante fosse in pensione, continuava ad occuparsi della gestione dei Tassorosso, della loro Sala Comune ed anche delle serre di Erbologia, ovviamente aiutata da Neville Paciock che occupava la cattedra di quella materia al suo posto.

L’ultimo giorno di lezione, prima dell’inizio delle vacanze natalizie e del rientro dei giovani maghi e streghe ai loro nidi, non fu una giornata particolarmente piacevole per gli studenti del quinto anno di Hogwarts, in quanto i professori li avevano completamente sommersi di compiti da svolgere durante la pausa. James Sirius Potter, che sperava di passare un felice Natale in compagnia dei suoi cugini, Victoire, Louis e Dominique, che non aveva la possibilità di vedere spesso, subì una doccia fredda al termine della prima ora della giornata. Infatti la professoressa di Aritmanzia aveva assegnato due saggi, una pergamena intera di calcoli da svolgere e la lettura facoltativa di un libro intitolato “Aritmanzia una divertente magia”. Solo dal titolo del libro assegnato dalla Hughes, il Grifondoro capì subito che sarebbe stato un mattone insormontabile.

«Dai, James, non fare così» disse Leanne Baston, vedendo il suo ragazzo accasciarsi disperato al banco. I due studenti seguivano entrambi il corso di Aritmanzia che, essendo poco frequentato, si teneva due volte alla settimana ed in cui erano presenti maghi e streghe, dello stesso anno, di tutte e quattro le Case.
«Ma io volevo divertirmi con i miei cugini durante queste vacanze! Da quando Victoire ha finito il suo settimo anno qua ad Hogwarts non la vedo praticamente mai, è sempre impegnata con il suo lavoro oppure esce insieme a Ted andando chissà dove. In quanto a Dominique e Louis, non li vedo quasi mai perché hanno deciso di andare a studiare a Beauxbatons» spiegò il maggiore dei Potter.
«Sì, lo so, ma non mi sembra il caso di farne un dramma e ti consiglio di iniziare questi compiti già nel viaggio di ritorno sul treno. Io farò così, se vuoi ti posso dare una mano».

I due studenti, insieme al resto della classe, si diressero verso le scale che portavano dal quarto al terzo piano e lì si divisero: i Serpeverde ed i Grifondoro proseguirono il loro cammino fino a raggiungere l’aula di Difesa Contro le Arti Oscure, dove la professoressa Zeller li avrebbe attesi per due ore di lezione, mentre i Tassorosso ed i Corvonero continuarono la discesa fino al primo piano del Castello per una noiosissima e sfinente ora di Storia della Magia.
Nel frattempo, non solo gli studenti del quinto anno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts furono sommersi dai compiti per le vacanze natalizie, ma tutti quanti compresero che non avrebbero avuto molto tempo per riposarsi in questa pausa invernale. Durante il pranzo prima della partenza non si faceva che parlare d’altro se non dell’incredibile mole di lavoro assegnata dai vari professori. Imprecazioni ed epiteti poco lusinghieri volavano per tutta la Sala Grande. Terminato il banchetto di mezzogiorno, i giovani maghi e streghe si riunirono davanti all’ingresso, dove gli Elfi Domestici avevano già trasportato le loro valigie, suddividendole per Casa in modo da non fare confusione.

«Siete proprio sicuri di rimanere qua per le Vacanze?» chiese Rose Weasley ai suoi due cugini.
«Sicurissimi» risposero in coro Logan e Lauren.
«Proprio non ho voglia di andare a Villa Conchiglia per Natale» spiegò il rossiccio, mentre si copriva la bocca per trattenere uno sbadiglio. «Comunque non saremo mica da soli: Scorpius rimane al Castello, Tammy ha detto che ci terrà volentieri compagnia, Lorcan e Lysander beh, siamo già d’accordo con loro per andare a fare a palle di neve appena voi ve ne sarete andati».
«Secondo me, semplicemente, non vuoi vedere Louis perché ti fa uno strano effetto» ghignò la minore dei Potter, scappando da possibili ripercussioni per la sua battuta.
«Va bene, ho capito» disse sbuffando la ragazza ai capelli rosso fiamma, poi abbracciò i due pestiferi Weasley e corse fuori dalla scuola di magia e stregoneria, salì su una delle carrozze trainate dai Thestral che l’avrebbero condotta fino alla stazione di Hogsmeade, dove l’espresso per Hogwarts era pronto per tornare a Londra. Al suo rientro a casa l’avrebbero attesa i suoi genitori, Ron ed Hermione, una piccola cena di benvenuto per lei ed Hugo e poi sarebbero inevitabilmente iniziati i preparativi per la grande cena di Natale. Perché, anche se non avrebbero mangiato alla Tana, nonna Molly avrebbe sicuramente cucinato una marea di prelibatezze da portare a suo figlio Bill e sua nuora Fleur.



*



La mattina della Vigilia di Natale, Logan Weasley si svegliò con una strana sensazione di peso sul suo corpo, aperti gli occhi scoprì che Tammy McLaggen stava dormendo con la testa appoggiata sulla sua pancia. La sera prima, lui e Lauren, si erano messi d’accordo con la Tassorosso, Lysander e Lorcan di riunirsi nella Sala Comune di Grifondoro, che durante quelle vacanze aveva una scarsissima sorveglianza, per organizzare quella che i due cugini amavano chiamare “La corsa pazza”. Durante il loro quinto ed ultimo anno di scuola il padre di Logan, George Weasley, ed il suo gemello Fred subirono il regime dittatoriale di Dolores Umbridge, inviata dal Ministero della Magia per tenere sotto controllo Silente e limitarne il potere. Esasperati da quella tremenda strega con la faccia da rospo, dopo aver già deciso di abbandonare gli studi per aprire un negozio di scherzi a Diagon Alley, ebbero la brillante idea di scappare facendo il botto. Infatti decisero di farsi inseguire per il Castello dalla Umbridge e Gazza lanciando ogni genere di diavoleria che avevano inventato durante l’anno scolastico. Da quando Lauren e Logan si erano iscritti ad Hogwarts, ogni anno, al rientro dalle vacanze natalizie, organizzavano una gara, con partenza nei sotterranei e arrivo alla Guferia, per celebrare quella gloriosa fuga. Quest’anno però, siccome sarebbero rimasti al Castello durante la pausa, avevano deciso di organizzarla il giorno della viglia, quando la sorveglianza sarebbe stata minima e loro avrebbero potuto scorrazzare per l’intero edificio senza essere notati più di tanto. Alla fine, verso le tre di notte, si erano addormentati tutti quanti sulle grosse e comode poltrone rosse situate davanti al camino centrale. Il giovane mago cercò di alzarsi dalla poltrona senza svegliare la ragazza, ma il suo tentativo fallì miseramente, infatti la strega si alzò dalla poltrona sbadigliando.

«Buon giorno» li salutarono i due fratelli Scamandro.
«Come potete vedere non siete gli ultimi a svegliarsi, Lau sta ancora dormendo» precisò il minore indicando la giovane strega dai capelli corvini che era ancora immersa in un sonno profondo.
«Abbiamo provato a svegliarla ma è stato inutile».
«Ci penso io» disse Logan trattenendo uno sbadiglio.

Dopo aver svegliato Lauren ed essersi scambiati reciprocamente gli auguri di Natale, tutti e cinque, si diressero verso la Sala Comune dove avrebbero fatto colazione insieme ai professori. Siccome il numero degli studenti era estremamente ridotto, in quei giorni, avevano deciso di sedersi tutti quanti sulla grande tavolata che di solito era riservata ai docenti. Lorcan e Lysander furono i primi a servirsi e si riempirono il piatto di bacon croccante e pancakes ancora caldi, mentre i due Weasley optarono per un’abbondante porzione di uovo strapazzato. Tammy, invece, prese solamente una tazza di tè caldo con i biscotti.

«Hai bisogno di energia, mangia di più» le suggerì il ragazzo dai capelli rossicci.

Terminata la colazione, corsero nei rispettivi dormitori per scartare i loro regali di Natale arrivati via gufo quel mattino o la sera precedente. Logan e Lauren, come ogni anno, scartarono per primo il tipico regalo di nonna Molly: un maglione di lana fatto a mano. Quello del mago era di colore blu scuro, con al centro ricamata una grossa “L” beige, mentre quello della strega era rosso con la lettera al centro blu. Poi scartarono una fornitura di scherzi proveniente dal negozio “Tiri Vispi Weasley”, regalata dai genitori di Logan e che avrebbero dovuto condividere. Entrambi ricevettero da zia Hermione e zio Ron un grosso libro sulla responsabilità, mentre da tutti gli altri parenti, che erano numerosissimi, ricevettero una marea di dolci di vario genere. Finito di scartare i regali i due cugini scesero dal settimo piano, dove si trovava l’ingresso della Sala Comune di Grifondoro, fino ai Sotterranei del Castello dove avevano stabilito il punto di partenza per “La corsa pazza”.

«Bene, come vi abbiamo spiegato ieri sera, questo è il punto da cui inizieremo a correre, l’obiettivo è arrivare fino in cima al Castello, nella Guferia, senza essere fermati dai professori. Il primo che arriva vince. Di solito facevamo questa gara il primo giorno del rientro dalle vacanze di Natale, quando c’erano tutti quanti i professori e gli altri studenti giravano per la scuola, quindi era difficilissimo arrivare al traguardo senza aver fatto perdere almeno cinquanta punti alla propria Casa. Quest’anno sarà sicuramente più semplice. C’è altro da dire, Log?»
«Tutto è lecito» asserì il ragazzo.
«Giusto, vale ogni cosa, lanciare trappole, cacca-bombe o altro, usare incantesimi, fare sgambetti, spingere, tirare… insomma vale davvero tutto quanto. Ovviamente nei limiti della competizione corretta» concluse la strega dai capelli corvini con un ghigno sul volto. Quando terminò la frase alzò in aria la sua bacchetta facendo fuoriuscire una piccola sfera di luce rossa che lampeggiò tre volte e poi esplose, segnando l’inizio della gara.

Tammy McLaggen, che era più atletica rispetto agli altri quattro corridori, scattò subito in avanti, portandosi in vantaggio sulla rampa di scale e sbucando per prima nell’ingresso del Castello, estrasse la sua bacchetta e chiuse la porta di accesso ai Sotterranei e iniziò a salire verso il primo piano. Il suo impedimento però durò molto poco, infatti gridando «Alohomora» il Grifondoro aprì la porta e con un balzo fu anche lui al piano terra, seguito a ruota da Lorcan e Lauren, mentre il piccolo Lysander arrivò per ultimo, perché era stato fermato da una piccola esplosione degli spari standard della linea Fuochi Forsennati Weasley, che aveva provato a far sparire dicendo «Evanesco», ma causando solamente la loro moltiplicazione.
Infuriato e determinato a vincere, il Tassorosso gridò «Glisseo» trasformando le scale su cui gli altri quattro stavano correndo in un grosso scivolo e, di conseguenza, facendoli ruzzolare fino al piano terra. Un secondo dopo i gradini ricomparvero e Lysander vi si gettò sopra raggiungendo il primo piano del Castello.
«Maledetto, me la pagherai!» esclamò Lauren Weasley infuriata. Correndo a perdifiato raggiunse il rivale e dicendo «Confringo!» creò una piccola esplosione all’interno di un’armatura che si scompose in pezzi cadendo addosso al minore di casa Scamandro. Nel frattempo la ragazza dai capelli corvini fu raggiunta alla base del primo piano di Hogwarts dagli altri tre gareggianti, allora si affrettò a rincominciare la sua corsa. «Petrificus Totalus» pronunciò Tammy McLaggen paralizzando Lorcan ai piedi delle scale che conducevano al secondo piano. «Bel colpo» si complimentò il ragazzo dai capelli rossicci, che si dovette chinare per evitare di essere bloccato dallo stesso incantesimo che aveva immobilizzato il suo amico. «Ah, Tamm, pensavo di doverti trattare con i guanti, ma a quanto pare te la cavi fin troppo bene» disse Logan Weasley e con un ghigno estrasse della Polvere Buiopesto Peruviana dalle sue tasche e la scagliò contro la Tassorosso che, istantaneamente, fu avvolta dalle tenebre.
Il Grifondoro, arrivato al quarto piano, vide Lauren che era ancora in testa alla gara. La ragazza, accortasi di avere qualcuno alle calcagna, si voltò e bacchetta alla mano gridò «Reducto!» facendo crollare due armature per rallentare il cugino, che però le scansò agilmente e proseguì nella sua corsa. Nel frattempo Tammy, Lorcan e Lysander erano riusciti a liberarsi dai vari impedimenti che li avevano fermati durante il tragitto e giunti al quinto piano del Castello intravidero i due Weasley salire sulle rampe di scale successive alle loro. Con un balzo, la Tassorosso, superò gli altri due gareggianti e dicendo «Protego» lì bloccò dietro di lei. Il Corvonero, che aveva provato a fare la stessa mossa, si schiantò a mezz’aria contro la parete invisibile, causando ilarità nel fratello minore. Entrambi provarono a rompere l’incantesimo scudo bombardandolo con una serie di schiantesimi, ma vi riuscirono quando ormai era troppo tardi.
I due cugini erano in testa, troppo vicini per bersagliarsi con degli incantesimi e troppo impegnati ad evitare quelli che Tammy scagliava loro addosso. Il mago provò ancora una volta a sfruttare la Polvere Buiopesto Peruviana, ne estrasse una piccola manciata dalle sue tasche e la lanciò in aria, sopra la sua testa, in questo modo tutti e tre furono avvolti dall’oscurità mentre si trovavano sulle scale che portavano al settimo piano. Logan e Lauren, essendo Grifondoro, conoscevano quel tratto del Castello come le loro tasche e, nonostante la totale assenza di luce, riuscirono facilmente a trovare la giusta via. Usciti dalla nube di polvere magica ripresero la loro corsa, strattonandosi e spingendosi per raggiungere la Guferia.
«Incarceramus!» gridò la strega evocando delle corde che immobilizzarono le gambe del suo rivale, che però dicendo «Diffindo» riuscì a tagliare i fili che erano avvolti intorno ai polpacci, ma fu comunque troppo lento. Logan cadde a terra e Lauren ne approfittò per raggiungere il traguardo per prima. «Ho vinto!» esclamò la ragazza raggiante.
Dopo qualche minuto, tutti i partecipanti della corsa arrivarono fino in cima al Castello, nella Guferia, dove i due cugini Weasley li stavano aspettando.
«Ha vinto Lau» disse il mago dai capelli rossicci, con tono rassegnato.
«Voleva dire, anche quest’anno ha vinto Lauren» commentò la strega con un ghigno.





Angolo dell'autore: In questo capitolo finalmente c'è un po' di azione, anche se demenziale, sempre azione è e spero sia stata gradita. Il grande Natale a Villa Conchiglia si avvicina sempre di più e nel prossimo capitolo porterà molte sorprese e verranno presentati gli altri personaggi mancanti all'appello - dei buoni.

Fra, sei sempre sicura che sia la piccola Kim la fiamma di Logan?
 
Top
view post Posted on 29/7/2015, 16:27     +1   -1
Avatar

The Dark One

Group:
Member
Posts:
11,839

Status:


ma che bella questa corsa pazza!!!!!
in onore dei grandi fred e george (lacrimuccia), e di una delle loro trovate che mi fece più ridere, leggendo i libri.
ho solo avuto qualche difficoltà a leggere questo pezzo perchè era tutto appiccicato, dovresti andare più a capo, anche in altri pezzi ho riscontrato questa difficoltà.

comunque, bel capitolo. certo che se sei un weasley, ne devi spendere di soldi per fare i regali di natale!!!
oddio, aspetto il natale a villa conchiglia, caos puro!


CITAZIONE
Fra, sei sempre sicura che sia la piccola Kim la fiamma di Logan?

eh, se mi dici così, però......ora mi viene il dubbio. sarà forse lauren? ho appena realizzato che non ci sono legami di sangue tra loro, essendo stata adottata. o tammy? :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko:

quindi, se ho capito bene, questo è l'ultimo capitolo, ora pausa estiva?
 
Contacts  Top
view post Posted on 29/7/2015, 18:35     +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Moderatore
Posts:
9,494

Status:


CITAZIONE
ho solo avuto qualche difficoltà a leggere questo pezzo perchè era tutto appiccicato, dovresti andare più a capo, anche in altri pezzi ho riscontrato questa difficoltà.

Uhm ci sono un sacco di punti e capo, ma senza lo spazio di interlinea perché il tutto fa parte di uno stesso spezzone, per il futuro cercherò di staccare di più, ma tecnicamente non è un errore.
CITAZIONE
eh, se mi dici così, però......ora mi viene il dubbio. sarà forse lauren? ho appena realizzato che non ci sono legami di sangue tra loro, essendo stata adottata. o tammy? :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko:

L'ho scritto solo per mettere dubbi

CITAZIONE
quindi, se ho capito bene, questo è l'ultimo capitolo, ora pausa estiva?

Yep, pausa estiva, ma non ne sono sicuro . La pausa estiva è data dall'assenza di connessione e tempo perché sarò al mare, però forse la connessione ci sarà e quindi potrei trovare il tempo di scrivere i capitoli 12-13-14 e poi postare il 9.
 
Top
view post Posted on 29/7/2015, 18:47     +1   +1   -1
Avatar

The Dark One

Group:
Member
Posts:
11,839

Status:


Nono, forse non mi sono spiegata, e non si tratta sicuramente di un errore.
Per fare un esempio di quello che intendo, prendo un pezzo a caso

qui è come hai scritto tu

CITAZIONE
La mattina della Vigilia di Natale, Logan Weasley si svegliò con una strana sensazione di peso sul suo corpo, aperti gli occhi scoprì che Tammy McLaggen stava dormendo con la testa appoggiata sulla sua pancia. La sera prima, lui e Lauren, si erano messi d’accordo con la Tassorosso, Lysander e Lorcan di riunirsi nella Sala Comune di Grifondoro, che durante quelle vacanze aveva una scarsissima sorveglianza, per organizzare quella che i due cugini amavano chiamare “La corsa pazza”. Durante il loro quinto ed ultimo anno di scuola il padre di Logan, George Weasley, ed il suo gemello Fred subirono il regime dittatoriale di Dolores Umbridge, inviata dal Ministero della Magia per tenere sotto controllo Silente e limitarne il potere. Esasperati da quella tremenda strega con la faccia da rospo, dopo aver già deciso di abbandonare gli studi per aprire un negozio di scherzi a Diagon Alley, ebbero la brillante idea di scappare facendo il botto. Infatti decisero di farsi inseguire per il Castello dalla Umbridge e Gazza lanciando ogni genere di diavoleria che avevano inventato durante l’anno scolastico. Da quando Lauren e Logan si erano iscritti ad Hogwarts, ogni anno, al rientro dalle vacanze natalizie, organizzavano una gara, con partenza nei sotterranei e arrivo alla Guferia, per celebrare quella gloriosa fuga. Quest’anno però, siccome sarebbero rimasti al Castello durante la pausa, avevano deciso di organizzarla il giorno della viglia, quando la sorveglianza sarebbe stata minima e loro avrebbero potuto scorrazzare per l’intero edificio senza essere notati più di tanto. Alla fine, verso le tre di notte, si erano addormentati tutti quanti sulle grosse e comode poltrone rosse situate davanti al camino centrale. Il giovane mago cercò di alzarsi dalla poltrona senza svegliare la ragazza, ma il suo tentativo fallì miseramente, infatti la strega si alzò dalla poltrona sbadigliando.

ti metto le freccette io andrei a capo, per dare respiro alla lettura e non far sembrare il testo troppo appiccicato.


CITAZIONE
La mattina della Vigilia di Natale, Logan Weasley si svegliò con una strana sensazione di peso sul suo corpo, aperti gli occhi scoprì che Tammy McLaggen stava dormendo con la testa appoggiata sulla sua pancia.
----->La sera prima, lui e Lauren, si erano messi d’accordo con la Tassorosso, Lysander e Lorcan di riunirsi nella Sala Comune di Grifondoro, che durante quelle vacanze aveva una scarsissima sorveglianza, per organizzare quella che i due cugini amavano chiamare “La corsa pazza”.
------>Durante il loro quinto ed ultimo anno di scuola il padre di Logan, George Weasley, ed il suo gemello Fred subirono il regime dittatoriale di Dolores Umbridge, inviata dal Ministero della Magia per tenere sotto controllo Silente e limitarne il potere. Esasperati da quella tremenda strega con la faccia da rospo, dopo aver già deciso di abbandonare gli studi per aprire un negozio di scherzi a Diagon Alley, ebbero la brillante idea di scappare facendo il botto. Infatti decisero di farsi inseguire per il Castello dalla Umbridge e Gazza lanciando ogni genere di diavoleria che avevano inventato durante l’anno scolastico.
------>Da quando Lauren e Logan si erano iscritti ad Hogwarts, ogni anno, al rientro dalle vacanze natalizie, organizzavano una gara, con partenza nei sotterranei e arrivo alla Guferia, per celebrare quella gloriosa fuga. Quest’anno però, siccome sarebbero rimasti al Castello durante la pausa, avevano deciso di organizzarla il giorno della viglia, quando la sorveglianza sarebbe stata minima e loro avrebbero potuto scorrazzare per l’intero edificio senza essere notati più di tanto.
------>Alla fine, verso le tre di notte, si erano addormentati tutti quanti sulle grosse e comode poltrone rosse situate davanti al camino centrale. Il giovane mago cercò di alzarsi dalla poltrona senza svegliare la ragazza, ma il suo tentativo fallì miseramente, infatti la strega si alzò dalla poltrona sbadigliando.

CITAZIONE
L'ho scritto solo per mettere dubbi

Ma che c****

sai che per un settimana non ci sarò, quindi al massimo leggerò e commenterò al mio ritorno.
 
Contacts  Top
view post Posted on 29/7/2015, 19:02     +1   +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Moderatore
Posts:
9,494

Status:


Ah, ho capito quello che intendi, prima non avevo capito bene!
Ne prenderò atto per i capitolo successivi, effettivamente si poteva tranquillamente andare a capo
CITAZIONE
Ma che c****



CITAZIONE
sai che per un settimana non ci sarò, quindi al massimo leggerò e commenterò al mio ritorno.

Se posterò lo farò comunque che già sarai tornata
 
Top
view post Posted on 29/9/2015, 19:28     +1   +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Moderatore
Posts:
9,494

Status:


COMPLOTTI WEASLEY – CAPITOLO 9



Il giorno di Natale il cielo era grigio ed il clima molto umido, il mare era calmo e piatto e sulla spiaggia vicino a Villa Conchiglia alcuni gabbiani cercavano di procacciarsi il cibo tentando degli agguati ai pesci che nuotavano vicino alla riva, dove l’acqua era più bassa. Albus Severus Potter stava passeggiando poco distante dal bagnasciuga con Rose Weasley, sua cugina e migliore amica, discutendo animatamente di tutto quello che non erano riusciti a dirsi durante il periodo scolastico. I due studenti appartenevano a due Case diverse ed avevano poco tempo per parlare dei vari accadimenti e quindi finivano per raccontarsi solamente l’essenziale. Per questo approfittavano delle vacanze per recuperare il tempo perso ed aggiornarsi sulle rispettive vite. Nel frattempo all’interno del grande edificio fervevano i preparativi per il grande pranzo di Natale. Gli ospiti erano arrivati lì già il giorno della Vigilia e da quel momento l’infaticabile Molly Weasley, madre, nonna e cuoca provetta non si era fermata nemmeno un secondo. Sua nuora, Fleur Delacour, aveva provato in tutti i modi a farle capire che la situazione era sotto controllo, ma la donna non aveva voluto sentir ragioni ed aveva iniziato a lavorare per il giorno seguente. La conseguenza di tutta questa grande attività fu un grandissimo ampliamento del menù inizialmente previsto. Ginny, Hermione, Angelina e Penelope, per gentilezza e per non sfigurare, si misero anche loro all’opera per aiutare loro suocera e la padrona di casa nelle numerosissime faccende domestiche che si erano prefissate.

«Non lavorate troppo» le riproverò Bill Weasley quando si accorse dell’incredibile quantitativo di cibo che era stato preparato per il pranzo.
«Non dire sciocchezze William!» lo rimbeccò la madre, tornando a concentrarsi sul pasticcio di carne.
«Fleur, cara, non è che mi faresti la cortesia di sistemare sui piatti da portata gli altri quattro sformati che sono già stati cotti?»
«Certo, Molly, con piacere».

Inizialmente la signora Weasley non era per niente entusiasta di sua nuora perché pensava che fosse una strega superficiale interessata solamente al bell’aspetto di suo figlio Bill, ma poi, dopo che il mago era stato ferito da un licantropo il giorno della morte di Albus Silente, si era dovuta ricredere. Da quel momento i rapporti fra le due donne erano andati via via migliorando fino ad arrivare alla situazione attuale, dove Molly Weasley si era decisa a svelare i segreti della sua cucina alla nuora.

«Sono solamente le dieci del mattino ed in cucina c’è già una quantità enorme di cibo che basterebbe per sfamarci tutti quanti per un mese!» esclamò James Sirius Potter, che era seduto su un divano in compagnia dei suoi cugini ed amici.
«Sai com’è fatta la nonna, per lei il cibo non è mai abbastanza» disse Dominique Weasley, ridendo.
«Sicuramente si lamenterà della mia magrezza e continuerà a dire che a Beauxbatons non ci danno abbastanza da mangiare» asserì suo fratello Louis.
«Sarà contentissima quando a tavola annuncerete a tutti quanti che vi trasferirete ad Hogwarts. Ha sempre trovato discutibile la vostra scelta di studiare in un scuola diversa» commentò sua sorella Victoire.

I tre figli di Fleur Delacour avevano preso molto da lei, il colore dei capelli balzava subito all’occhio, erano gli unici Weasley a non avere i capelli rossi. Inoltre avevano ereditato dalla madre l’eleganza dei lineamenti, il naso aggraziato e la carnagione chiara. Le due femmine avevano il fisico del padre, in quanto erano entrambe molto alte, mentre Louis era leggermente più basso per lo standard dei maschi Weasley, ma raggiungeva anche lui un’altezza notevole.

«Credo che potrebbe iniziare a fare i salti di gioia» disse Ted Lupin con una risata che mostrò ai presenti il suo smagliante sorriso.

Il ragazzo era sempre stato invitato durante le festività ed ogniqualvolta si presentasse l’occasione a casa dei Potter, spesso si fermava anche a dormire per la notte, mentre altre volte a casa dei Weasley. Durante la battaglia di Hogwarts aveva perso entrambi i genitori e per questo Harry, Ron ed Hermione si sentivano in parte responsabili. Quindi per onorare la morte di Ninfadora Tonks e Remus Lupin, decisero di prendersi cura del loro unico figlio, ormai orfano. Il bambino fu affidato alla nonna, ma in realtà crebbe in una grandissima famiglia allargata composta dagli amici dei suoi genitori. Quando iniziò a frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, conobbe Victoire Weasley di cui si infatuò. Durante il suo quarto anno il ragazzo trovò il coraggio di dichiararsi e la strega, come risposta, gli saltò al collo stampandogli un bacio sulle labbra. Finiti gli studi la professoressa McGranitt propose al ragazzo di intraprendere una carriera di insegnate di Cura delle Creature Magiche, in modo da poter sostituire Rubeus Hagrid quando sarebbe giunto all’età del pensionamento. Ted accettò volentieri la proposta dell’anziana strega ed iniziò a lavorare come aiuto guardiacaccia ed assistente professore all’interno di Hogwarts. Anche lui, come la sua fidanzata, era molto attraente, aveva un viso bello come quello della madre, un portamento elegante come quello del padre ed il suo corpo era stato modellato prima dalla sua carriera di portiere della squadra di Tassorosso e in seguito dal duro lavoro di assistente guardiacaccia, la sua pelle scurita dal sole faceva risaltare i profondi occhi blu. Inoltre il mago aveva ereditato le capacità di metamorfomagus della madre e quindi riusciva a cambiare a suo piacimento alcune parti del suo corpo, come ad esempio il colore del capelli, che normalmente sarebbero stati di colore castano scuro, ma che al momento erano neri come la pece.

Albus Severus Potter e Rose Weasley rientrarono dalla loro passeggiata molto infreddoliti e avvisarono i loro parenti che di lì a breve avrebbe iniziato a piovere. Infatti pochi minuti dopo iniziò a soffiare un tremendo vento, di forte intensità, che con le sue raffiche generava dei piccoli turbini di sabbia sulla spiaggia e che increspava la superficie del mare rendendolo agitato. Poi arrivò la pioggia.

«Che tempaccio» disse il mago dai capelli corvini.
«Per fortuna che siamo rientrati, se no ci saremmo completamente bagnati».
«Siete tornati giusto in tempo per l’inizio del pranzo» disse loro Lucy Weasley, mentre correva in direzione del salotto, che per l’occasione era stato adibito a sala da pranzo.
«Ma sono solo le undici e mezzo!» esclamò Kimberly Malfoy, che era stata invitata a passare le vacanze di Natale con la famiglia Weasley dalla sua migliore amica, Lily Potter.
«Lo so, Kim, lo so, ma devi capire che per mia nonna il pranzo di Natale è molto importante e soprattutto molto abbondante, quindi prima si inizia e prima si finisce» spiegò la Grifondoro.



*



Erano le due pomeriggio ed il pranzo di Natale preparato da Molly Weasley con l’aiuto delle sue nuore non era ancora giunto al termine. Tutti quanti erano abbondantemente sazi, ma per non offendere le cuoche che avevano faticato tanto per cucinare quelle leccornie si sforzavano di assaggiare tutte le portate che continuavano incessantemente ad arrivare sulla grande tavolata. Pasticci, sformati, creme di verdure, carne, pesce, frittate continuavano ad uscire dalla cucina, come se nella stanza accanto fossero stati stipati centinaia e centinaia di Elfi Domestici messi al lavoro. Quando ebbero terminato l’ultima portata dei piatti salati, Molly Weasley concesse a figli, nipoti e nuore una piccola pausa da quell’interminabile pranzo natalizio. Dominique Weasley, prima che tutti quanti si alzassero da tavola per andare a sgranchirsi le gambe, approfittò di quel momento di quiete per parlare. La ragazza dai ricci capelli biondi si alzò in piedi per attirare l’attenzione, si schiarì la gola ed iniziò il suo piccolo discorso.

«Ho un annuncio importante da fare a tutti voi, in realtà alcuni già lo sanno, per esempio mia mamma e mio papà e anche James, Victoire, Teddy ed ovviamente Louis» disse la bella Weasley.
«Quando ricevemmo la lettera di iscrizione alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, sia io che mio fratello, decidemmo di iscriverci a Beauxbatons, perché ci sembrava la scelta migliore per noi: un clima meno rigido, meno piovoso, niente divise scure, un bel palazzo, la possibilità di studiare alcune materie che ad Hogwarts non si studiano ed altre piccole cose. Tuttavia, con il passare degli anni, ci siamo resi conto che parlare una lingua per nove mesi e poi, durante le vacanze, parlarne un’altra non era una cosa così semplice. Alla fine, sia io che Louis abbiamo scelto corsi opzionali di materie presenti anche ad Hogwarts. Inoltre sentivamo entrambi la mancanza dei nostri cugini» spiegò la strega che, dopo una piccola pausa, riprese a parlare.
«Per questi motivi, prima delle vacanze di Natale, abbiamo fatto richiesta di trasferimento ad Hogwarts e pochi giorni fa, la professoressa McGranitt, ci ha risposto dicendo che avremmo potuto trasferirci all’inizio del prossimo anno scolastico».

Come previsto da Ted Lupin, quando Dominique terminò il suo discorso, Molly Weasley iniziò a piangere commossa ed andò ad abbracciare i suoi due nipoti e li liberò dalla sua stretta molti minuti dopo, mentre gli altri commensali, sfruttando il momento di distrazione, ne approfittarono per fuggire dalla tavolata. Sfortunatamente però il brutto tempo persisteva e quindi nessuno poté uscire da Villa Conchiglia per sgranchirsi le gambe e fare una passeggiata.

«Come mai non hai voluto passare le vacanze a casa tua?» chiese Albus Severus Potter rivolto alla secondogenita della famiglia Malfoy.
Lui e Kimberly si trovavano al piano superiore di Villa Conchiglia, erano seduti sopra il letto di Dominique, mentre, di fianco a loro, sul letto di Victoire, stavano lei ed il suo ragazzo, che si erano appisolati un secondo dopo aver appoggiato la testa sul cuscino.
«Mio padre e mia madre avevano degli impegni e non sarebbero stati a casa durante le feste. Scorpius ha deciso di rimanere al Castello, non so bene per quale motivo, mentre io ho accettato l’invito di Lily. Siete stati molto gentili, non capisco come mai mio fratello non sia voluto venire. Sei il suo migliore amico, avrebbe dovuto fare i salti di gioia per essere stato invitato. A volte non lo capisco».
«Scorpius è fatto così, talvolta ha bisogno di rimanere un po’ da solo, anche se, con Lauren e Logan che sono rimasti ad Hogwarts per le vacanze, dubito che rimarrà effettivamente da solo per molto tempo. A meno che non decida di barricarsi all’interno della Sala Comune di Serpeverde» disse il ragazzo ridendo.
«Scelta che potrebbe rivelarsi molto saggia» aggiunse la bionda.
«Probabilmente ci converrebbe cambiare stanza, Kim. Tu aspettami qui, io vado a controllare se nelle altre c’è qualcuno che sta dormendo o se possiamo andare a parlare».

Il minore dei maschi di casa Potter uscì dalla stanza senza svegliare i due cugini addormentati e andò a controllare se la stanza di Louis Weasley fosse libera, ma scoprì che era occupata da Rose, immersa in un sonno profondo. La ragazza dai capelli rosso fiamma era completamente addormentata, Albus rimase fermo un attimo a fissarla, poi richiuse con delicatezza la porta. Il mago sapeva già che la stanza degli ospiti era occupata da Molly e Lucy, che si erano chiuse dentro a chiave fingendo di dormire, per evitare di essere obbligate a ritornare a tavola per mangiare anche i dolci, quindi l’unica camera che rimaneva da controllare era quella degli zii Bill e Fleur, che sicuramente sarebbe stata libera. Per sicurezza il ragazzo dai capelli corvini aprì il più delicatamente possibile la porta della stanza, cercando di non emettere il minimo rumore, e tenendo la porta leggermente socchiusa controllò se vi fosse qualcuno al suo interno.
Il letto matrimoniale era vuoto ed in ordine, ma vicino alla finestra, in piedi l’uno davanti all’altra, stavano James Sirius Potter e Dominique Weasley. I due non si erano accorti che Albus aveva aperto la porta e quindi di essere osservati perché erano troppo concentrati su loro stessi. I due cugini si stavano infatti scambiando un tenero bacio. Le braccia robuste del ragazzo cingevano dolcemente la vita della strega, mentre le braccia esili di lei erano strette intorno al collo del mago. Entrambi avevano gli occhi chiusi ed erano completamente persi l’uno nell’altra. Quando riaprirono gli occhi e le loro labbra si staccarono, la porta della stanza era nuovamente chiusa ed i due non si accorsero di essere stati visti.



*



«Lauren, devo dirti una cosa» disse Logan Weasley, passandosi una mano sui capelli rossicci.
«Non credo sia necessario, Log».
«Invece sì, è una cosa abbastanza importante».
«Ieri sera, dopo che Tammy ti ha aiutato con i compiti delle vacanze natalizie, tu l’hai baciata e lei ti ha ricambiato. Non sono sciocca, si capiva che sarebbe successo, era nell’aria. Inoltre, a differenza tua, capisco i segnali. Stava aspettando questo momento da un sacco di tempo, me ne aveva parlato dopo la festa di Halloween. Secondo te perché ti dava una mano con i compiti? Perché appena saltava fuori il nome di Morgana lei scappava via? Diciamo che era abbastanza palese come cosa, anche se non me ne avesse dato conferma lei stessa, io l’avevo già intuito» spiegò la ragazza dai capelli corvini.
«E non me lo hai detto?»
«Assolutamente no, attendevo nell’ombra che tutto andasse per il verso giusto. Sai che non mi è mai piaciuto il modo in cui tu e Morgana stavate insieme. Tutto segreto, nessuno lo doveva sapere. Tu uno Weasley, lei una Wilson. Bah, non vedo che problemi ci fossero. Tutti i vecchi conflitti fra le Case sono stati risolti tempo fa, ma a lei importava lo stesso. D’altro canto non mi sembrava giusto spingerti verso un’altra relazione, dopo che quella precedente era finita da così poco. Anche se…» Lauren si interruppe.
«Anche se?» domandò il cugino.
«A te piaceva Tammy già da prima. Si era avvicinata a te nella speranza che tu la notassi, non solo come amica, ma come qualcosa di più ed è pienamente riuscita nel suo intento. Quando era presente, tu non avevi occhi che per lei, ma la stessa cosa valeva anche per Morgana ed alla fine lei è stata la prima a farsi avanti, così avete iniziato ad incontrarvi in segreto. Per questo Tammy ha iniziato ad allontanarsi, aveva capito che c’era qualcosa che non andava, però nonostante questo, non si è mai arresa perché ogni volta che la guardavi ti si illuminavano gli occhi» spiegò la strega.



___
Angolo dell'autore: Ed ecco, leggermente in ritardo, il capitolo numero 9. Da questo momento in avanti la situazione inizierà a complicarsi sempre di più!
Il prossimo capitolo verrà pubblicato intorno al giorno otto ottobre, il mese prossimo cercherò di postare tre capitoli come da programma iniziale.
 
Top
view post Posted on 30/9/2015, 17:53     +1   +1   -1
Avatar

The Dark One

Group:
Member
Posts:
11,839

Status:


oh, si torna a leggere delle avventure della numerossisima famiglia W e parenti vari!!!!

caspita, ma quanta roba hanno preparato per il pranzo di natale? mi è venuta l'indigestione solo a leggere!!!!
certo che ce n'è di gente a villa conchiglia, cugini di qua, cugini di la, sbaciucchi di qua, sbaciucchi di la!!! ma come fanno a starci tutti????

leggere di tonks e lupin mi fa sempre venire le lacrime agli occhi :cry: :cry: :cry:

non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli!!!
 
Contacts  Top
view post Posted on 14/10/2015, 19:47     +1   +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Moderatore
Posts:
9,494

Status:


COMPLOTTI WEASLEY – CAPITOLO 10



Era notte fonda, il cielo era completamente ricoperto da grosse nuvole che oscuravano sia la luna che le stelle, rendendo i corridoi dell’istituto di magia Durmstrang ancora più tetri e bui. Il castello si presentava come era sempre stato dal momento della sua fondazione: un massiccio edificio in mattoni di quattro piani, con poche finestre, dotate di pesanti inferriate, una fitta merlatura proteggeva il tetto da cui spuntavano quattro piccole casupole di forma rettangolare che terminavano con un grosso pennacchio. Un unico grande portone di legno rinforzato ne costituiva l’entrata. Davanti ad esso era presente un ponte levatoio, che in caso di pericolo, una volta sollevato, avrebbe fornito il castello di un’ulteriore barriera fisica. Intorno alle mura di delimitazione della massiccia struttura era stato scavato un profondo fossato, in cui in passato si faceva scorrere dell’acqua, ma che in tempi più moderni era stato svuotato ed al suo interno avevano iniziato a crescere funghi e licheni, fino a ricoprirlo completamente. Pansy Parkinson camminava all’interno dell’edificio facendosi strada nelle tenebre, apparentemente incurante del rumore provocato dalle sue scarpe. La strega indossava un elegante cappotto, ampio e caldo, per proteggerla dal clima estremamente rigido del nord-est. Mentre procedeva per la sua strada estrasse la bacchetta magica dalle tasche e la sollevò in aria. Assicuratasi che nessuno la stesse spiando e che nessuno l’avesse seguita, svoltò a destra e poi si diresse verso una rampa di scale, che salì giungendo al primo piano del piccolo castello. Con un rapido movimento della bacchetta magica, la donna aprì il grosso portone di legno che le sbarrava la strada ed entrò in una piccola stanza, spoglia e polverosa, illuminata da un focolare posto al suo centro con all’interno un fuoco scoppiettante che tinteggiava le pareti ed il pavimento con dei lampi di luce rossa e gialla. Intorno alla brace si trovavano tre scure figure: due ragazze molto simili fra loro ed un mago di bell’aspetto.

«Buona sera» disse atona la strega appena arrivata.
«Benvenuta, mia Signora» le risposero in coro i suoi adepti, chinando la testa in segno di rispetto.

Le due ragazze erano entrambe magre, una era parecchio alta ed aveva una folta chioma castana gonfia e riccia, mentre l’altra era più minuta ed aveva capelli castano scuro lisci e leggermente più lunghi, ma tutte e due possedevano un viso molto elegante. Il giovane mago invece era molto alto ed aveva le spalle larghe, gli occhi azzurri tendenti al grigio ed i capelli biondo cenere. Tutti e tre sembravano molto tesi per la presenza di Pansy Parkinson, la cui pelle diafana riluceva perfidamente ad ogni guizzo delle fiamme.

«Non ho molto tempo da dedicarvi, mi sono recata qua molto di fretta, quindi non indugiamo oltre. Alyssa, dimmi, come procede l’incarico che ti ho affidato all’inizio di Dicembre?» chiese la strega dalla faccia simile a quella di un carlino, mentre osservava i tre fedeli Mangiamorte.
«Tutto secondo i piani, nessuno sospetta ancora nulla».
«Massima riservatezza, mi raccomando».
«Assolutamente» asserì la riccia.
«Zach, Morgana, le vostre consegne?»
«Gli oggetti incantati sono stati già venduti da ormai una settimana, entro metà Gennaio dovrebbero finire in commercio ed iniziare a creare scompiglio tra i vari uffici del Ministero» rispose il mago.
«Mia Signora, sono riuscita a scambiare la merce che mi è stata consegnata, ho ritirato gli incassi e, come avrà notato dagli articoli della Gazzetta del Profeta, moltissimi manufatti di magia nera sono scomparsi nel nulla durante le scorse notti» spiegò Morgana Wilson.
«In quanto a Lucius Malfoy?»
«Ancora nulla» risposero in coro le tre scure figure.

Così come era arrivata, Pansy Parkinson, uscì dalla stanza e richiuse la porta alle sue spalle degnando però le vecchie pareti polverose di un ultimo sguardo disgustato. Uscita dall’istituto Durmustrang si smaterializzò con un sonoro “pop”.

«In che cosa consiste il tuo incarico, Alyssa?» chiese Zach Zabini con una nota di curiosità nella voce.
«Non posso rivelartelo, mi spiace. Il tutto deve rimanere segreto fino all’ultimo, non possiamo permetterci che qualcuno dei nostri si lasci sfuggire il segreto con qualcuno legato all’Ordine e che, in questo modo, venga a conoscenza del nostro piano. Tranquillo però, sarai informato a tempo debito di quello che succederà, penso mi servirà il tuo aiuto» rispose la strega dai capelli ricci.

Morgana Wilson si congedò dai due interlocutori ed uscì sbadigliando dalla stanza, appena si fu assicurata di essere ad una buona distanza dai Mangiamorte iniziò a correre il più rapidamente possibile per raggiungere il suo dormitorio. Cercando di non svegliare le studentesse del suo anno tirò fuori inchiostro, penna e pergamena dal comodino situato di fianco al suo letto ed iniziò a scrivere forsennatamente una lettera. Doveva assolutamente avvisare i suoi amici in tempo, doveva svelare loro quale fosse il terribile piano architettato da sua cugina Alyssa per conto di Pansy Parkinson. Grazie alle sue doti di Legilimens era riuscita a captare tutti i non detti della conversazione avvenuta fra le due malvagie streghe. La situazione era disperata. Morgana Wilson chiuse la busta con un sigillo in ceralacca e poi corse sul tetto dell’edificio, facendo attenzione a non fare rumore, entrò nella piccola casupola adibita a Guferia, scelse un gufo, gli legò la lettera alla zampa e lo spedì verso Hogwarts sperando ardentemente che arrivasse al Castello entro una settimana, prima che l’Espresso partisse dal binario nove e tre quarti.



***



Il sole splendeva alto nel cielo, riscaldando delicatamente la coltre di neve che iniziava lentamente a sciogliersi regalando agli occhi degli studenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts uno spettacolo incredibile di luci e colori. Kimberly Malfoy era seduta all’interno di uno scompartimento molto affollato. Infatti erano presenti suo fratello Scorpius che, qualche giorno dopo il Natale, aveva deciso di raggiungere la sorella e la fidanzata alla Tana, per trascorrere le vacanze con loro, Roxanne Weasley, che per l’occasione si era tinta i capelli di un colore molto simile al blu elettrico, Leanne Baston, Albus e James Potter. Lily, la sua migliore amica, l’aveva abbandonata per andare a discutere di Quidditch con alcune sue compagne di squadra e Rose, per evitare di stare in presenza di Scorpius, per il quale nutriva una forte antipatia, l’aveva seguita a ruota, anche se a lei dello sport non interessava poi molto. Kimberly, aveva deciso di starsene comoda a pisolare nello scompartimento insieme a suo fratello Scorpius ed agli altri, ma la luce che entrava attraverso il grande finestrino dell’Espresso per Hogwarts le dava così fastidio da non lasciarla dormire nonostante la stanchezza causata dalla levataccia di quel mattino.

Il tempo trascorse incredibilmente veloce per gli studenti in viaggio verso Hogwarts ed il cielo, con il passare del giorno e l’avvicinarsi della sera, iniziò a tingersi di rosso fino a che il sole non fu completamente tramontato. La luna era già alta nel cielo quando le prime stelle iniziarono a splendere. Alcune nuvole, trasportate dal vento, oscuravano di tanto in tanto la falce splendente e la volta celeste. Una decina di nere figure incappucciate stava volando, a bordo di scope, a tutta velocità nel freddo clima di Gennaio per raggiungere l’Espresso. Quando gli incappucciati furono arrivati abbastanza vicini ad esso, iniziarono a scendere di quota, e poi tutti insieme alzarono le bacchette e le puntarono contro il vagone in testa. Dei lampi rossi si andarono ad infrangere contro l’abitacolo del capo treno, che fu scagliato fuori. Il treno, spinto dalla forza dell’urto dei dieci schiantesimi, deragliò e si capovolse. Gli studenti al suo interno furono completamente sbalzati dai loro sedili e si colpirono a vicenda, molti caddero a terra svenuti, altri, invece, dopo essersi accertati di non essere feriti in modo grave, cercarono di guardare attraverso i finestrini per capire che cosa avesse causato l’incidente.

«Ricordate» disse una voce femminile da sotto uno dei neri cappucci.
«A bordo ci sono degli ospiti speciali che non vanno sfiorati nemmeno con un dito, fate attenzione o dovrete risponderne direttamente a Lei».

Le nere figure, dopo essersi accertate che il capo treno fosse stato neutralizzato, fecero saltare la porta del secondo vagone ma, quando provarono ad entrare al suo interno, furono bloccate da un incantesimo scudo che sbarrava loro la strada. Poi l’aria vibrò e i Mangiamorte vennero sbalzati via da un serie di lampi gialli e rossi.

«Ottimo lavoro» si complimentò Leanne Baston con i suoi amici.

Le figure incappucciate si ripresero subito dall’attacco a sorpresa e nel giro di pochi secondi erano già in piedi, bacchette alla mano, pronte a sferrare il loro prossimo attacco. Un lampo verde sfiorò la spalla del maggiore di casa Potter, scatenando l’ira della strega dai capelli biondi che gridando «Incendio» diede fuoco al cappuccio di un Mangiamorte. Alyssa Wilson si gettò a terra rotolandosi per spegnere le fiamme che avvolgevano la sua testa, ma tutto fu inutile, cercando di recuperare la calma disse «Diffindo» e si strappò il cappuccio prima che anche tutto il resto del suo abbigliamento prendesse fuoco.
«Pessima mossa» disse ringhiando, poi alzò la bacchetta e colpì in pieno petto la strega che l’aveva sfidata, che fu scaraventata all’interno del treno.
«Bombarda!» gridò Roxanne Weasley, mirando al terreno sotto i piedi di un gruppo di Mangiamorte che furono sbalzati via dall’esplosione causata dall’incantesimo.
Nel frattempo una ventina di studenti, tra quelli che non si erano feriti e non erano svenuti a causa dell’incidente, uscirono dal treno per vedere che cosa stesse succedendo ed iniziarono a combattere per difendersi dai lampi verdi che partivano dalle nere figure che avevano fatto deragliare l’Espresso per Hogwarts. Incantesimi scudo, lampi gialli, rossi e verdi partivano dalle bacchette magiche dei maghi e delle streghe coinvolti nel tremendo scontro, ma i Mangiamorte erano più abili della maggior parte degli studenti della scuola di magia e stregoneria e quindi, nonostante fossero in minoranza, riuscivano a tenere testa a tutti quanti senza nemmeno molta difficoltà.

«Confringo» disse Albus Severus Potter, generando in questo modo una piccola esplosione a mezz’aria che respinse due Mangiamorte che stavano attaccando sua cugina Rose.
«Come stai?» chiese il giovane mago, ma non fece in tempo a sentire la risposta, perché dovette buttarsi a terra per evitare una maledizione scagliata da una delle figure incappucciate.

Correndo il più velocemente possibile i due Malfoy, che erano stati scagliati lontano dai loro amici da una serie di schiantesimi, raggiunsero i pochi studenti che erano rimasti illesi dallo scontro e che continuavano a difendersi ed attaccare. «Everte Satim» gridò la minuta strega bionda, spingendo via la mangiamorte dai capelli ricci, che aveva perso il suo cappuccio.
Leanne Baston, che si era ripresa dall’attacco subito, fu aiutata ad alzarsi dal suo ragazzo, uscì dal vagone del treno e, con qualche piccola difficoltà, riuscì a reggersi in piedi.

«Non ti conviene tornare dentro? Lì sarai più al sicuro» disse James Potter, fissando intensamente la Serpeverde.
«No, non sarò più al sicuro, anzi c’è il rischio che facciano saltare l’intero treno» rispose la bionda.
Il discorso dei fidanzati dovette però interrompersi, perché entrambi si trovarono a gridare una serie di incantesimi per difendersi dalla pioggia di lampi rossi che i Mangiamorte avevano iniziato a scagliare a raffica contro gli studenti di Hogwarts, che più volte furono costretti a trovare riparo dentro i vagoni rovesciati dell’Espresso. «Aqua Eructo» pronunciò il maggiore di casa Potter, spingendo via una figura incappucciata che stava attaccando sua sorella Lily, la quale, però, fu scagliata a terra da un incantesimo lanciato da quella che sembrava il capo di tutta l’operazione. Adirato, Albus Severus, puntò la bacchetta contro la strega dai capelli ricci e gridò «Stupeficium!», ma Alyssa Wilson, con un balzo, evitò il lampo rosso e si spostò correndo per attaccare un altro gruppo di studenti, che in breve tempo non furono più in grado di contrastare la raffica di maledizioni scagliate dalla loro malvagia avversaria.

«Non reggeremo a lungo» disse Scorpius Malfoy, mentre si asciugava il sudore dalla fronte.
«Anche se sono solo in dieci, sono molto più forti» asserì sua sorella.
«Kim, a te non sembra che stiano prendendo di mira tutti quanti, meno che noi?»
«Sì, l’ho notato anche io. Dobbiamo sfruttare questa cosa a nostro vantaggio».

Dopo queste parole, la minuta strega dai capelli biondi, a fianco di suo fratello e di Roxanne Weasley, si lanciò contro una coppia di Mangiamorte, leggermente separati dal grosso del gruppo, e tutti e tre iniziarono a bombardarli con lampi di luce rossa e gialla, fino a che entrambi non furono disarmati delle loro bacchette e scagliati qualche metro indietro dagli schiantesimi.

«Questa tattica sembra funzionare» si complimentò la ragazza dai capelli blu.

Infuriate come non mai, le nere figure, si radunarono davanti agli unici studenti rimasti in piedi per combattere e gridarono «Bombarda!». I dieci incantesimi si fusero fra di loro aumentando di gran lunga la loro potenza. Infatti, un’intera porzione delle pianura circostante venne completamente lacerata dall’esplosione creatasi. I giovani maghi e streghe furono sbalzati in aria, a circa tre metri di altezza, alcuni svenuti, altri feriti. Da lontano si sentì una voce severa gridare «Aresto Momentum» e gli studenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts furono bloccati a mezz’aria, fermando in questo modo la loro rovinosa caduta e, con delicatezza, furono adagiati al terreno.

 
Top
30 replies since 24/4/2015, 14:55   409 views
  Share