Detective Conan Forum

Volume 90

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view post Posted on 27/8/2017, 18:45     +5   +1   -1
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Detective avanzato

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Però quando il volume è bello non c'è gusto a fare la recensione dei singoli casi, credo che questa volta non la farò!

Insomma, dopo 90 volumi Gosho fa immediatamente un salto indietro nel 2002-2003 e ci ricorda che è possibile vedere:
- casi con trucchi coerenti e non impossibili (il primo in realtà funziona solo se la grondaia è veramente in discesa, forse in Giappone lo sono, la mia non lo è e da piccolo buttavo sempre sul tetto una pallina che ci rimaneva dentro )
- azioni misteriose da parte dei personaggi legati alla trama principale, come Sera, che non rivelano tutto a parole e richiedono deduzioni al lettore e a Conan. Insomma, questo è ancora un manga giallo
- qualcosa di nuovo: nessun personaggio aveva mai scoperto il modo in cui Conan risolve i casi senza scoprire (o almeno dire di aver scoperto) che è Shinichi
- accenni di chiarimenti sul fatto che l'FBI potrebbe conoscere l'identità di Conan
- suspence e imprevedibilità: veramente non sappiamo lo scopo di Mary
- sviluppo dei misteri legati a Vermouth e all'APTX
- una Ran in grado di pensare con la sua testa che ha un ruolo non passivo nella trama
- i MIB, e ho detto tutto
- rivelazioni sul passato dei personaggi dopo accenni nei volumi precedenti (Scotch) anziché tirarla per le lunghe
- niente coppie

Akai sta praticamente diventando un personaggio principale e la cosa non mi dispiace, ha ancora molto da dire come personaggio. Unica pecca lo scarso coinvolgimento di Ai in tutto questo. Abbiamo recuperato la Ran dei bei tempi, spero che si farà la stessa cosa con Ai.

Ovviamente mi riferivo solo ai primi 9 file. Negli ultimi due vediamo il classico (da qualche anno a questa parte) caso con Heiji e una presunta creatura soprannaturale. Il caso probabilmente sarà godibile ma è monotono il fatto che Heiji è sempre associato a casi del genere. E ritorna pure un accenno a una coppia, quella Heiji-Kazu, e sappiamo che tanto non sarà la volta buona della dichiarazione, ma ora ogni volta che quei due appaiono Gosho deve farci vedere un tentativo -_- Credo che il Nue sia il golden retriever che sembra nero e più grande per un gioco di luci.

Speculazioni: se Sera ha incontrato Shinichi da piccolo e sa che esiste l'APTX è un attimo fare 2+2, e probabilmente lei o Akai hanno visto pure la lista delle persone uccise dall'APTX cercando informazioni su Haneda, e hanno visto il nome di Kudo, che quindi Sera è andata a cercare. Quello che è strano è Conan che non si ricorda di lei, ancora più strano è che lei e Akai non collaborino. Il modo in cui lavora Conan l'hanno scoperto Mary e Sera stando vicino a lui, e la conferma è arrivata quando hanno trovato il modulatore vocale. Anche Akai lo sta scoprendo ma la cosa più probabile è che le due cose siano indipendenti. L'apparente odio per Ai (di cui quindi saprebbe l'identità) potrebbe essere dovuto al fatto che è colei che ha creato il veleno che ha fatto diventare così sua madre.
Vermouth potrebbe essere qualcosa come la sorella di Mary o addirittura sua madre (tette confermano, il fatto che in famiglia ci sarebbe più di un ringiovanimento pure), che magari vuole distruggere dall'interno l'organizzazione ma ha avuto un qualche disaccordo con la famiglia Miyano, disaccordo ereditato dalla figlia o sorella
 
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view post Posted on 28/8/2017, 15:00     +1   +1   -1

Garalla

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CITAZIONE
Speculazioni: se Sera ha incontrato Shinichi da piccolo e sa che esiste l'APTX è un attimo fare 2+2, e probabilmente lei o Akai hanno visto pure la lista delle persone uccise dall'APTX cercando informazioni su Haneda, e hanno visto il nome di Kudo, che quindi Sera è andata a cercare.

La lista delle persone uccide dall'APTX contiene Shinichi Kudo da troppo poco tempo. Akai era già fuori dai MIB e Sera perché dovrebbe aver accesso a quella lista?

CITAZIONE
E nel finale, non capisco perché Conan e Shu vadano ognuno per i fatti propri: gli alleati non dovrebbero condividere in fretta tutte le informazioni?

Questo è attualmente il più grande difetto di Detective Conan.
Gli alleati non sono in grado di condividere le proprie informazioni e ognuno agisce di testa propria. Certe situazioni si sarebbero risolte in quattro secondi e invece vanno avanti da interi volumi...
 
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view post Posted on 29/8/2017, 21:21     +1   -1
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Detective avanzato

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CITAZIONE (Garalla @ 28/8/2017, 16:00) 
CITAZIONE
Speculazioni: se Sera ha incontrato Shinichi da piccolo e sa che esiste l'APTX è un attimo fare 2+2, e probabilmente lei o Akai hanno visto pure la lista delle persone uccise dall'APTX cercando informazioni su Haneda, e hanno visto il nome di Kudo, che quindi Sera è andata a cercare.

La lista delle persone uccide dall'APTX contiene Shinichi Kudo da troppo poco tempo. Akai era già fuori dai MIB e Sera perché dovrebbe aver accesso a quella lista?

siamo certi che Akai sia uscito dai MIB prima che Conan diventasse Shinichi? Si dice solo "pochi mesi fa" quando si racconta dell'errore di Camel. È probabile che nel periodo fra quando Conan prende l'APTX e quando Akemi viene uccisa, Akai fosse ancora nei MIB e potesse vedere quella lista, se non addirittura il fatto che Shiho abbia aspettato un po' prima di scriverci "morto". Insomma, Akai potrebbe aver scoperto lì dell'esistenza di Conan e questo spiegherebbe il motivo per cui si fida così tanto di un bambino. Certo, rimane da capire perché in quel periodo comunicasse con Mary o Sera e ora non più.
 
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view post Posted on 30/8/2017, 08:21     +1   +1   -1

Garalla

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Secondo questa time line Akai ha "lasciato" i MIB 2 anni fa.
 
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view post Posted on 30/8/2017, 17:46     +5   +1   -1
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The Dark One

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già tornare dalle vacanze è un trauma, poi ritrovarsi davanti il brutto muso del gurzo non aiuta certo. meno male che c'è akaiokiya...

volume 90... che dire?
niente, và, partiamo con il commento.


FILE 1- 2: AGGIUNGI UN RUM A TAVOLA...

due mesi fa, avevamo lasciato il nostro inedito duo alle prese con l’ennesimo caso di omicidio. Che viene risolto con uno schiocco di dita, e buona pace del megurone, sempre più insofferente a queste imbucate sulle scene del crimine (e takagio sempre più schiavetto).
Alla fine, si torna a parlare di rummolo, che a quanto pare esiste ancora, non è un'allucinazione collettiva


Caso piuttosto semplice e lineare, nulla di nuovo, anche se io trovo il trucco della palla davvero molto forzato. E se la palla cadeva da un’altra parte?
Poi il tizio si è addirittura spogliato, fatto una doccia e rivestito, ma prego, fai come se fossi a casa tua che hai tutto il tempo che vuoi.
Ordinaria amministrazione, insomma. Le note più o meno interessanti stanno nella scoperta fatta nell’ultima pagina, e nel coinvolgimento di rummolo nella morte dell’haneda non accoppiato a yumi.
il più o meno è doveroso, perché a sto punto mi aspetto ben altro.
Come bonus, si parla anche del padre di akai, ennesimo membro dell’invadente parentame della vampirella masumi. Ci mancava solo lui.

E si, anche a me viene da storcere il naso su akai e conan che collaborano per la risoluzione di un omicidio qualsiasi, e poi non condividono informazioni che in teoria dovrebbero essere importanti. specialmente ora che tra di loro giocano a carte scoperte.
Questo credo sia l’ennesimo esempio di come certe questioni più o meno banali si sarebbero chiuse in due pagine (coff coff famiglia di sera coff coff), se le parti in causa affrontassero seriamente il discorso invece di limitarsi a scambi di sguardi fintocattivi o parole buttate li a caso.
E noi ci saremmo evitati volumi e volumi di nulla cosmico (coff coff babbon coff coff)
 
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view post Posted on 1/9/2017, 18:28     +6   +1   -1
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The Dark One

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attenzione, possibile malori multipli per possibile inserimento di "vera" trama in un caso di DC. astenersi deboli di cuore e bimbiminkia.


FILE 3- 5: LA (FALSA) NANA CHE SUSSURRAVA AI DETECTIVE

Finalmente il gurzo ha finito i compiti a casa e sembra deciso a indagare un po' sul rummolo. Con un colpo di fortuna dei suoi, gli inciampa tra i piedi un tizio che potrebbe aiutarlo, se non fosse che inciampare nei piedi del gurzo significa morte certa.
E infatti, il tizio schiatta male. E c’è la masumi con la nana. il postino bussa sempre due volte, ma pure la sfiga non scherza.

Dopo una serie di nuove possibili discipline olimpiche (lancio del cellulare, nascondino con la nana, indovina chi è lo scemo che perde il papillon cambiavoce), il caso viene risolto. Ma non dal nano. Dalla nana. Che è la mammina di sera/akai/haneda. Però, si mantiene bene la signora, và che non dimostra per niente la sua età. complimentoni.
Gran finale con ginnolo e voddy che gironzolano in macchina consumando benzina e segnando tutto sul conto spese del boss. che poi magari alla fine si scoprirà non esistere, e quindi ginnolo dovrà vendersi pure voddy per recuperare tutti i soldi spesi in benzina, esplosivi e balsamo, e ripagare i suoi debiti.


Caso che segue il classico schema della porta chiusa + unico sospettato sulla scena del crimine. Sul trucco ho dei dubbi, davvero un pizzico di sale può fare una cosa simile? Prima o poi dovrò decidermi a provare personalmente questi fantomatici trucchetti ideati da gosho.

Ma il nostro sensei deve aver avuto un calo di zuccheri, oppure ha perso qualche scommessa, perché improvvisamente si scopre prodigo di info! Attenzione, chiamate il CENTODIGIOTTO!!!!
come dice il buon vecchio megurone, ricapitolando:
- Rummolo è asaka, che potrebbe essere una donna. Opzione B, asaka potrebbe essere la falsa nana. ma facendo uno più uno, e volendo fare i complottisti, la falsa nana potrebbe anche essere rummolo!!! (non nego che questa ipotesi potrebbe piacermi un sacco).
- La nana è la mammina del fantastico trio, presumibilmente ridotta dall’atpx. Cosa che si sospettava (ha le stesse occhiaie dei figli), ma avere la conferma ufficiale prima del 2023 è un evento storico da festeggiare per una settimana.
- La falsa nana picchia duro stile EFFEBIAI. considerando che pure il marito dovrebbe bazzicare quel tipo di gente, gli akai/sera/haneda (sceglietevi un cognome unico, però!!!) sono tutti scritturabili per lavorare con la benson in law e order. a parte la pecora nera haneda, che si è dato all'uncinetto.
- Masumi e la falsa nana hanno effettivamente incontrato queen kudo dieci anni prima, quando era un vero nano (conferma che si poteva avere subito se il gurzo o la cornuta facevano due domandine semplici semplici).
- La falsa nana ha ottime capacità deduttive (non ne dubitavo, visto che tutta la famiglia è così), ed ha capito perfettamente che il gurzo è il demone della scarogna nera.
- Ginnolo l’ha giurata al detective baffetto, cosa che potrebbe portarlo moooolto vicino al gurzo (e sarebbe anche ora, basta girare in tondo e ascoltare i ricordi d'infanzia di voddy, che cmq sarebbero sempre più interessanti delle lovestory che ci propina gosho).

Diciamo che cose del genere mi entusiasmerebbero di più se fossimo al volume 20/30, ma dopo gli all you can eat dei DB, le fintediete di chiba e i fintimatrimoni di yumi, ci si accontenta.
Il problema vero sarà che gosho tornerà presto ai barbecue, alle coppiette e ai film di serie B di yoko okino, fingendo che tutto questo non sia accaduto e riprendendolo in mano quando perderà la prossima scommessa o avrà un altro calo di zuccheri.
 
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view post Posted on 1/9/2017, 23:07     +8   +1   -1
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"Homo sum, humani nihil a me alienum puto"

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Numero novanta. Gosho ha finito i numeri della tombola, e procede spedito verso il prossimo traguardo, il numero 100. E di sto passo, se la Star continua a pubblicare a questa cadenza folle, riusciremo a leggerlo prima che esca l’ultima stagione di Game of Thrones. E pensare che anni fa si parlava di volume 100 come di fantascienza. Ma evitiamo di pensare a futuri distopici, e torniamo sul pezzo.

I primi due file concludono quanto iniziato nell’89. Le indagini e la risoluzione del caso d’ordinanza scivolano via, ormai Gosho in questi casi va col pilota automatico. La dinamica e il trucco, come avete già detto tutti, sono piuttosto forzati. Caso mediocre, insomma, che acquista un qualche peso solo per la rivelazione finale su Asaka-Rum. È effettivamente un tassello in più che va ad aggiungersi al mosaico che Gosho sta costruendo – quando si ricorda e non è impegnato nelle love story – attorno a Rum, quindi per una volta non è tutto fumo, e direi che per un caso da tre file può andare. Peccato però per l’infelice scelta di separare senza motivo Akai e il nano proprio nell’unico momento in cui avrebbero dovuto collaborare: perché insistere in questo spezzatino di personaggi che si ostinano a fare indagini ed elucubrazioni da soli, invece di condividere le informazioni, dal momento che sono dichiaratamente dalla stessa parte e c’è fiducia reciproca? Non solo non ha senso a livello diegetico, è pure controproducente come stratagemma narrativo, dato che DC dà il meglio di sé proprio negli scambi tra personaggi sull’organizzazione (il dialogo Conan-Ai all’inizio di questo caso ne è l’ennesima dimostrazione). E tutto solo per mantenere lo status quo e allungare il brodo.

Il caso successivo (file 3-5) procede nel felice solco tracciato dal precedente: il nano, senza marmocchi, unicorni e rotture di mar**i varie al seguito, riflette su Rum e sull’organizzazione alla luce delle recenti scoperte – rievoca addirittura il primissimo file del manga! – tanto da far pensare di essere in pieno volume 30 più che 90. Persino il caso d’ordinanza per una volta non è del tutto slegato dalla trama. Nonostante l’iniziale apparenza da caso standard che più standard non si può (non manca nemmeno il sempreverde FiloDaPesca™), sorprende in positivo per diversi motivi. Tanto per cominciare, Gosho dimostra di saper fare ogni tanto un ragionamento piuttosto semplice: Ran non serve, quindi Ran non c’è. Ma l’idea più riuscita è sicuramente quella di lasciar usare il papillon ad Ermafrodito. Sorprende come un’intuizione di per sé tanto semplice, eppure ancora inesplorata dopo novanta volumi, riesca a rendere dinamica e interessante la solita piatta risoluzione del caso, e possa rappresentare qualcosa di genuinamente nuovo e fresco nel manga e nei rapporti tra i personaggi. Il tentativo di fuga del colpevole è certo un pretesto per far dedurre a Conan le abilità da “agente dei servizi segreti” (e ti pareva) di Ermafrodito, ma contribuisce a tenere alto fino alla fine il ritmo.
Il caso, questa volta possiamo dirlo senza troppe condizionali, non delude né in quanto a dinamismo né sul fronte trama: in tre file abbiamo la conferma che Asaka è una donna, scopriamo che Ermafrodito è la madre di Sera e non si fida del nano (come biasimarla?), e c’è pure il tempo per un veloce cameo sui titoli di coda di Gin e Voddy, con tanto di minaccia random a Kogoro, che verrà sicuramente ripescata nel volume centoemai. Onestamente, l’idea di un altro personaggio andato incontro alla cura APTX mi fa un po’ storcere il naso, più che altro per il timore che anche questo aspetto sfugga di mano a Gosho e tra qualche volume ci si ritrovi con dozzine di personaggi ringiovaniti dal farmaco, ma sospendo il giudizio fino a quando tutte le carte saranno state scoperte e si saprà dove Gosho voglia andare a parare.

E arriviamo al caso migliore del volume (file 6-9). C’è parecchia carne al fuoco, e non potrebbe essere diversamente, con Akai, Vermouth e Amuro Rei Zero José Santiago Francisco Ruiz y Picasso detto Babbon, tutti nello stesso posto. A farla da padrone sono i flashback che ci svelano la fine di Scotch, senza menarcela per centinaia di file come praticamente qualsiasi altra storyline del manga. Peccato però che Babbon si sia fabbricato la sua verità sul ruolo di Akai nella morte di Scotch, e che i due invece di affrontare la questione da persone adulte preferiscano lanciarsi occhiate e battutine. D’altra parte, per risolvere l’equivoco basterebbero cinque minuti, con occhiate e battutine invece si può andare avanti all’infinito.
E poi c’è la Belmotta, che è sempre gradita – pure travestita (e troppo vestita) da Azu(cchero)sa –, anche se questa volta la giustificazione che ci viene data della sua presenza pare un po’ pretestuosa. Pur confinata in un ruolo più marginale, le bastano pochi interventi per dare il suo contributo – per quanto mi riguarda, già il momento in cui carpisce al nano il cognome di Azusa vale da solo il prezzo del biglietto –, e riesce persino nell’impresa di riaccendere le sinapsi di Ran. La cornuta, infatti, per una volta non è spettatrice passiva e inutile delle vicende, ma dimostra di avere facoltà di pensiero e di saper fare due più due, e siccome capisce che non le ricapiterà presto un simile affanno cerebrale, ci tiene addirittura a farlo sapere alla diretta interessata. Certo, come ha già sottolineato Tochiro, non si capisce perché uno debba andare a dire in faccia ad una tizia su cui nutri dei dubbi “ascolta, non è che tu per caso sei la tipa che quella volta mi ha minacciato di morte? Così sai, per sapere, senza rancore…”, ma facciamo finta che sia normale e lodiamo gli sforzi della ragazza, dopotutto le si è appena riavviato all’improvviso il sistema operativo, è normale che sia un po’ spaesata.
Persino il caso, pur presentando, al solito, un trucco un po’ troppo macchinoso (ma sull’Espresso Albero Campana, tanto per fare un esempio a caso, abbiamo visto di peggio), riserva delle sorprese: il twist finale del suicidio sinceramente non me lo aspettavo. Riuscire a stupire in positivo su più versanti, in quattro file, non è da poco per il Gosho di oggi. Per una volta, chapeau.

Negli ultimi due file si torna alla grigia routine degli ultimi tempi, e anche se a riportarci alla normalità è Heiji, che è sempre meglio di Chiba e Naeko o del gelataio (a proposito, è un pezzo che non si vede: dobbiamo cominciare a tremare?), lo stacco c’è e si sente. Il caso, al netto di improbabili guizzi nel prossimo volume, pare il solito caso con l’abbronzato e la cavallina storna di Osaka: mostri, fenomeni paranormali, leggende nipponiche e scenette romantiche che non portano da nessuna parte. Nella fattispecie abbiamo un nue, che con ogni probabilità si rivelerà essere il cane, reso mostruoso da qualche improbabile effetto ottico miracolosamente più realistico degli effetti speciali di un film ad alto budget. Non vedo l'ora di scoprire come andrà a finire.

Il volume 90 è, dunque (e finalmente), un bel volume, tanto da rendere imbarazzante il confronto con i precedenti. Senza megacasi superpompati – poi rivelatisi magari totali delusioni (qualcuno ha detto Mystery Train?) – senza chissà quali fuochi d’artificio, Gosho trova il giusto compromesso tra il caso d’ordinanza (perché DC è sempre stato anche e soprattutto quello: un’antologia di gialli autoconclusivi) e le storyline orizzontali più succulente e legate all’organizzazione.
Ovvio, non si tratta certo di una svolta nell’andamento del manga e nel modus operandi di Gosho, quanto piuttosto di un’eccezione (e gli ultimi file lo confermano). Ma è un’eccezione che sta lì a dimostrare come, se volesse, il nostro avrebbe tutti i margini per riportare la storia sui giusti binari, non tanto per tornare ai fasti del passato – sarebbe ormai impossibile, certe cose semplicemente non tornano più –, quanto per avviarsi con ritrovata lucidità verso un epilogo dignitoso. In fondo, è tutto quello che sarebbe auspicabile aspettarsi: casi più o meno riusciti che portino avanti seriamente le storyline che contano. Se le cose si muovono, non importa più di tanto che si muovano lentamente, meglio così che rischiare di fare pasticci per andare in fretta a tutti i costi. Però che non facciano finta, che si muovano per davvero, e con costanza, non una tantum. E che tutto il resto, a partire dalle love story, diventi al massimo una distrazione occasionale ed eccezionale, non l’ingrediente principale.
 
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view post Posted on 5/9/2017, 18:21     +4   +1   -1
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I quattro file centrali sono sicuramente quelli più importanti di questo volume 90, e meritano un commento diverso dal solito. Quindi andiamo di schemino, come quando a scuola eri costretto a studiare vita, morte e miracoli di giacopo leopardi, e già al “nato nell’anno…” non ti ricordavi una beata mazza di niente.

FILE 6- 9: ONCE UPON A TIME…

ricapitolando, in pieno stile megurone:

- Il file si apre con la belmotta che gironzola in macchina col barbone fintomibbo, è già questo ti fa venire l’acquolina in bocca, tipo quando passi davanti alla vetrina di una pasticceria, e ti mangi con gli occhi pure la commessa :ph34r:

- Purtroppo la commessa avverte il pericolo e tira giù la serranda, quindi ti toccano le due donzelle relegate a far le pulizie in casa kudo/okiya, perché i kudo/okiya hanno tanti segretucci, e le due donzelle non brillano certo per capacità intellettive e intellettuali. Per fortuna, l’idea di akai che spazza e ramazza ti fa spanciare così tanto da dimenticare tutto il resto

- Tanto per tenere viva la tradizione, si va a rompere il piffero all’ennesimo trio + morto della settimana. Alla gitarella si unisce anche amuro, vestito che enzo miccio proprio levate, e la zuccherosa azusa...che però non è lei. È la belmotta tra-vestita. Gioia e giubilo in tutto il regno
L'esaltazione è talmente tanta che ti dimentichi pure come ti chiami, e chissenefrega del tizio accoppato. anche se devo dire che questo caso non è stato male, e la soluzione del suicidio è stata parecchio inaspettata. Credevo fosse ormai una leggenda metropolitana, ma a quanto pare esiste ancora :o:

- L’attenzione viene però focalizzata tutta sul magnifico trio presente in scena... e no, non sto parlando delle outer senshi, ma di akaiokiya- babbon- belmotta. Il tutto condito da un flashback che ci illustra il motivo per cui il barbone ce l’ha tanto su con lo scuffiato/okkiatrattino.

- Motivo che scopriamo subitissimo, e stavolta va dato merito a gosho per averlo svelato in quattro e quattr’otto e non averci costruito sopra una saga lunga sette anni. Motivo che non s’ha da fare (cit.) perché in DC non esistono zone d’ombra, ma solo bianco e nero, quindi se ti chiami akai e sei nel #teambuoni, non puoi certo aver accoppato il BBF del biondo lampadato.

- La questione potrebbe essere risolta anche qui in uno schiocco di dita, ma meglio non esagerare, quindi amurone si fa i suoi filmini mentali, e due uomini adulti preferiscono lanciarsi occhiatine e battutine, ma non sedersi due minuti e parlare seriamente. E poi troppi suicidi non sono credibili, quindi meglio tenere un low profile (ma quellovero, non modalità gurzo)

- Parte il totoscommesse su quanto tempo gosho impiegherà a svelarci cosa c’era scritto nel cellulare di scotch.

- Nota dolente: il modo in cui amuro collega chi ha ucciso il suo BBF ad akaiokiya è Molto meh!, a mio avviso. Perché capire che sono la stessa persona dal fatto che sono entrambi mancini è davvero molto meh! Mica akai è l’unico mancino al mondo?
Sarebbe stato meglio e più credibile se avesse fatto il collegamento per una parola o una frase pronunciata sul luogo del fantomatico delitto e poi ripetuta nel caso odierno.
(ps. meh! è una nuova unità di misura per definire certe scelte di gosho).

- Passano gli anni, ma una cosa rimane costante: Ran ha sempre problemi di memoria. E non si ricorda di akai (vabbè), e non si ricorda della masumi, e non si ricorda chi l’ha chiamata angelo... direi che è proprio ora di correre ai ripari, eh?
Ma l’atmosfera stile natalizia del caso (gosho ci ha fatto tanti regali) deve aver risvegliato pure il neurone solitario della bella addormentata, perché i noti problemi di memoria fanno ciaone, e la cornuta riesce a ricordarsi pure che nel lontano 19XX ha lasciato una caramella mangiuccchiata nel cassetto della sua scrivania.

- Ordunque, premesso che trovo forzata qualsiasi soluzione che cerca di legare ran alla trama principale (quellavera) e ai personaggi che ne fanno parte (quelliveri), questo “riconoscimento” appare più un errore da principiante della belmotta, piuttosto che un merito della cornuta. Una come lei, abile nell’arte dell’inganno e del doppio/triplo/quadruplo gioco, non si farebbe mai scoprire da una come ran, che non brilla certo per intelligenza.
Nota di merito per la cornuta, comunque, che appena ha quest'epifania, vola dalla diretta interessata per chiederle se era proprio lei quella che ha cercato di accopparla con i due rEgazzini. Beh, è pur sempre ran, no?
C’è da sperare che la belmotta abbia in mente qualcosa, e farsi smascherare dalla cornuta faccia parte del grande piano che la porterà ad avere finalmente la ricetta segreta del balsamo di ginnolo. datemi questa speranza, plz.


Diciamo che per una volta gosho è promosso, via. Nonostante un paio di cose, che possiamo mettere da parte, per concentrarci su akaiokiya, amuro (anche se continuo a pensare sia totalmente inutile come personaggio, per ciò che ha mostrato finora) e la belmotta, che è sempre un bel vedere, ed è sempre la benvenuta. Sarebbe stato carino qualche scambio di battute tra akaiokiya e la fake azusa, ma è chiedere troppo.
E anche qualche delucidazione sul perché la belmotta tenga tanto a quei due (cosa che non mi spiego, ha già voddyno, il best dei best), oppure l'ha già detto e la mia memoria ha fatto reset perchè fottesega.

E adesso mettiamoci comodi, prendiamo i popcorn, facciamo l’abbonamento a netflix, inventiamo nuovi insulti per ciccio martin che non esce almeno winds of winter (maledetto), e aspettiamo che gosho ci riveli cosa c’era sul cellulare di scotch. d'altronde, quanto ci ha messo per rivelarci il ps di akemi?
 
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view post Posted on 6/9/2017, 17:55     +4   +1   -1
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oggi mi sono svegliata coraggiosa, e quindi ho deciso di leggermi ben DUE file di seguito...me ne sono subito pentita.
non ho più la forza mentale per fare una cosa del genere.


FILE 10- 11: SCOOBY DO E IL MISTERO DELLA DICHIARAZIONE AL CHIARO DI LUNA SOTTO IL BIG BANG

Dopo i fasti e i lazzi dei file precedenti, torniamo bruscamente con i piedi per terra. Azucchero non è più la belmotta, ma quellavera, e i due tipi strani da lei visti non sono ginnolo e il suo toyboy, ma i due simpaticoni di osaka.
E quando ci sono loro, la tendenza degli ultimi anni è:
- salmificazione del tizio di turno con contorno di supernatural ma senza winchester. La creatura mostruosa si rivelerà essere la solita baggianata (qualcuno avrà conciato il povero cagnetto per l’occasione), e tanti saluti. Ma forse, e sottolinearlo è d’obbligo, almeno stavolta ci risparmiamo il babbeo di gunma.
- Donzelle impaurite che non richieste si accodano ai boys per mostrarci la loro straordinaria mimica facciale.
- Fintedichiarazioni e finterisposte annesse, con bonus di faccine e scenate fintogelose.


Chiaramente, il caso non è ancora concluso, ma ormai conosciamo a memoria questo ennesimo schema di gosho, che comprende la presenza degli osakiani associati a casi stile supernatural, scenette comico romantiche e dichiarazioni fasulle. E non serve certo l’oracolo di delfi per prevedere come si svolgerà e come andrà a finire.
Purtroppo, dopo salti nel passato, bocce della belmotta e ginnoli vari, gosho rinsavisce e torna nella sua zona di sicurezza, agli schemi ripetuti, alla solita solfa. L’hattori, personaggio forte e valido alleato nella lotta ai mibbi, con l’arrivo dell’effebiai e del barbone, è stato declassato a macchietta e detective dell’occulto. E questo dispiace molto, perché come personaggio mi è sempre piaciuto, e ha sempre dimostrato di essere una spanna superiore a queen kudo in quanto a caratterizzazione, potenziale e umanità.
C’è da sperare che prima o poi gosho esaurisca l’elenco delle creature soprannaturali di jappolandia.
Ciò che non finirà mai invece è l’eterna lotta tra bene e male quale lovestory sia più piatta e insulsa: tra una che deve rispondere alla dichiarazione della queenie (cosa che poteva benissimo fare direttamente in quel di londra senza fracassarci i maroni ogni due per tre) e l’altro che deve fare la dichiarazione più spettacolare del suo amante/alleato (cosa che potrebbe fare prendendo la cozza di osaka e portandola a un appuntamento normale, non a caccia di fintimostri), datemi una martellata in testa che fa meno male, e almeno perdo conoscenza e non sono costretta ad assistere volontariamente a ste sceneggiate.


Dunque, per concludere e commentare in generale il volume, finalmente non devo fare copia e incolla della solita frase “volume vuoto e privo di spessore, uno dei peggiori negli ultimi anni”. Stavolta Gosho merita una stretta di mano, una pacca sulla spalla, dieci e lode e bacio accademico.
Niente DB, e questo è un bene. Tanta trama mibbica. Possibili intrecci e ipotesi interessanti, anche se quella che davvero potrebbe dare una svolta e una ventata d’aria fresca al manga (rum=mamma akai) non ci sarà mai, sempre per il solito discorso o bianco o nero.
Ma non ci allarghiamo. Resta comunque troppo poco, al punto in cui siamo arrivati. Il problema di questi file con trama attualmente è stato ben descritto dal mio collega, quindi mi permetto di quotarlo.

CITAZIONE
Se le cose si muovono, non importa più di tanto che si muovano lentamente, meglio così che rischiare di fare pasticci per andare in fretta a tutti i costi. Però che non facciano finta, che si muovano per davvero, e con costanza, non una tantum. E che tutto il resto, a partire dalle lovestory, diventi al massimo una distrazione occasionale ed eccezionale, non l’ingrediente principale.

Il volume comunque non è esente dai soliti schemi tanto amati da gosho, e da qualche difetto.
Gli alleati si alleano solo a parole, ma agiscono in singolo. Non c’è comunicazione tra il nano e akaiokiya, e almeno tra di loro a questo punto me la aspetto.
La diatriba tra amuro e akai, (entrambi dalla stessa parte, entrambi con lo scopo di distruggere i nero vestiti) risolvibile con due minuti di seria conversazione, ma ogni scusa è buona per allungare il brodo e costruirci sopra saghe su saghe.
L’ennesimo tentativo di dare alla cornuta un ruolo che non sia quello dell’eterna penelope, andando a sminuire un personaggio che per quel poco che si conosce di lei potrebbe superare in intelligenza perfino sua maestà queen kudo (e ribadisco che di lei si conosce davvero troppo poco, al punto in cui siamo arrivati).

Comunque, gosho promosso, caso chiuso, ci si rivede a dicem... ah, no. quest’anno la starcomics ha deciso di farci fare gli straordinari. Quindi tempo di mettere il piumone sul letto, e saremo di nuovo alle prese con il gurzo e le sue fantastiche avventure.
 
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