CITAZIONE
Il passaggio non è stato così brusco, ci sono stati molti casi in cui Ai ha mostrato il suo interesse per cose un po' frivole e questo già prima del Mistery Train. Quello che è stato brusco è stata la sua relegazione a personaggio allo stesso livello dei Detective Boys, comunque fino ad un certo momento, anche nel post Mistery Train, aveva un suo ruolo abbastanza definito. Ora semplicemente è compartecipe di gag, scenette e quant'altro.
Ma ribadisco che questo non significa snaturare il personaggio.
Io invece sostengo che il personaggio è stato assolutamente snaturato.
Ai è un personaggio nato con uno scopo di trama ben preciso e il ruolo peculiare nel mondo di DC è sempre stato quello del personaggio tormentato. Ai è l'unico personaggio che pare veramente sofferente, piena di traumi terribili nella sua vita e che erano la base della sua caratterizzazione e ciò che lo facevano spiccare tra tutti gli altri (sempre stati molto più bidimensionali).
Ora, il fatto che Ai si senta più a suo agio è un concetto che prenderei con le pinze.
Punto 1: le regole valgono sempre o non valgono mai. Nel manga è sempre passato "qualche mese" dall'inizio. Va bene modificare il proprio carattere, ma qui il tempo è veramente troppo poco. Infatti Gosho è coerente con tutti gli altri personaggi, che comunque son sempre rimasti loro stessi a discapito di tutto quello che è successo. Non capisco perchè con Ai il ragionamento non dovrebbe essere valido.
Punto 2: Ma perchè son tutti convinti che ora Ai sia più rilassata? Shiho è ancora bambina, non può tornare adulta e se scoprono che è viva la ucciderebbero subito. Se Ai avesse deciso, dopo il Mistery Train, di andarsene forse ora sarebbe libera, ma visto che rimane attaccata a Conan, all'FBI e compagnia bella, le probabilità che i MIB scoprano la verità rimane comunque alta. A questo sia aggiunge che lei sa che Vermouth conosce la sua identità e siamo quasi sicuri che non sa della promessa fatta a Conan dalla WIB. Ai non mi pare abbia molti motivi per vivere serena. Al massimo è leggermente meno sotto pressione del volume 18.
Andando avanti, non capisco poi perché, se prendessimo buona l'involuzione dovuta all'età, perchè ciò non abbia mai affetto Conan. Shinichi non ha mai avuto comportamenti da bambino e i comportamenti stupidi che ha sono esattamente gli stessi che ha da adulto (il volersi far vedere, chiedere antidoti a caso etc sono tutte cose tipiche da Shinichi, non degenerazioni di un bambino di 6 anni). Questo considerando che Shinichi è un personaggio sicuramente più solare di Ai, quindi avrebbe avuto molto più senso vedere lui per primo che degenerava, non certo Ai.
In ultimo mi spengo un attimo a definire il concetto di evoluzione di un personaggio.
Un personaggio evolve quando la sua caratterizzazione fa passi coerenti in avanti. Ora, il fatto che ad Ai possa piacere un giocatore è perfettamente accettabile, che gli piaccia come una 14enne ormonata no. Ai, ha 18 anni, ma soprattutto ha una mente molto più matura. Questi comportamenti non sono coerenti, sono esagerazioni insensate, che servono solo a fare siparietti comici, ma che poi lasciano cicatrici profonde sul personaggio.
Io ho capito che Gosho pensa che Ai possa fare i siparietti e contemporaneamente il personaggio tormentato e introspettico. Ormai vede i casi a compartimenti stagni, non come una sequenza ordinata di eventi. Son sicuro che nel prossimo caso potremmo tranquillamente vedere Ai terrorizzata che pensa ai MIB e a sua madre, con la stessa naturalezza con cui ce la potrebbe mostrare a vedere un concerto di Yoko.
Come mi significa fare un caso in cui Ai strenuamente rifiuta di dare l'antidoto a Conan, cosa che dovrebbe fornirci un dato caratteriale ben preciso, per poi distruggerlo 2 pagine dopo? Questo non è caratterizzare, è labirintite.
Il personaggio sono riuscito a seguirlo fino ad un certo punto (sostanzialmente fino a BI), poi ha cominciato a degenerare, con comportamenti talmente assurdi che infatti portano i fan a dover pensare le peggio teorie per dare un senso a cose che evidentemente non ne hanno.
Se 10 persone hanno 10 opinioni diversi su l'evoluzione del personaggio è chiaro come sia colpa di questa evoluzione, partorita male e quindi illogica. Una buona storia risulta naturale, non dovrebbe essere un quiz in cui mi devo chiedere perché tizio fa una cosa che dieci secondi prima non avrebbe fatto.