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E. A. Poe, investigatore dell'universo

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"Quella Persona"
view post Posted on 19/9/2020, 23:47 by: "Quella Persona"     +1   -1
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Mente Enigmistica

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Appena ho visto il topic, mi sono emozionato.
Il mio avatar direi che parla in proposito :asd:

Sono un grande fan, nonché studioso di Poe e del genere poliziesco.
La sua personalità era complessa, non facile e fraintendibile. Questo scrittore gode di una fama piuttosto strana rispetto ad altri suoi colleghi del tempo: è stato il primo scrittore commerciale nel suo paese, mentre qui da noi, in Europa, è stato considerato un finissimo letterato e un genio dalla grandissima capacità inventiva.
Poe era un forte amante della scienza ed era interessato a numerosissimi suoi aspetti: partendo dall'anatomia umana, fino, per l'appunto, agli studi sull'universo. Spesso questo suo aspetto viene messo in secondo piano, considerandolo un amante dell'occulto, del paranormale e dell'irrazionale, ma non è così. Poe dava molta considerazione alla logica e i suoi racconti spesso ci insegnano a non credere alla soluzione fantastica, o paranormale, cercando sempre la spiegazione razionale di ogni fenomeno. La sua letteratura è molto simbolica e l'evento spaventoso e inspiegabile viene usato come metafora per contenere la morale della storia. "La Maschera della Morte Rossa" è un'emblema dello stile di Poe. Prospero, arrogante e tracotante, viene punito dalla Morte Rossa, che, pur essendo uno spettro, una creatura irreale, è densa di un significato simbolico profondo e la morte di Prospero è una punizione all'arroganza umana.
I "Racconti del raziocinio" sono una perla. Poe non voleva inventare il genere poliziesco, ma voleva burlarsi della sua epoca e soprattutto dei suoi lettori che tanto erano assetati di cose orribilmente fantastiche ed erano attratti dall'occulto e dal sangue. Quei racconti sono in parte una denuncia a come dietro agli eventi più inspiegabili, crudeli e spaventosi ci siano spesso gli esseri umani. Pure "I delitti della Rue Morgue" sono una denuncia, seppur non eccessivamente severa, alla fallibilità umana. Una svista, o troppa leggerezza, conduce a tragedie dai caratteri eccessivamente sanguinari. "I delitti della Rue Morgue" "Il mistero di Marie Roget" (su cui ci sarebbe da fare un saggio a parte) "La lettera rubata" e "Lo scarabeo d'oro", di mio ci aggiungerei anche "Tre domeniche a settimana" e "Sei stato tu"; pongono le basi e le tematiche del genere poliziesco, che poi si dipaneranno da lì fino ai giorni d'oggi. Poe naturalmente nobilita di molto il genere, in quanto, purtroppo, col tempo, è stato considerato un genere di poca valenza letteraria e molto spesso le trame, le storie e le tematiche non sono di eccellente qualità, facendo scadere quello che noi in Italia chiamiamo "giallo" come genere di serie B, lettura leggera, dalla consistenza letteraria misera, invece, leggendo Poe ci accorgiamo che tramite il poliziesco, e il carattere analitico e logico dei suoi protagonisti, ogni evento nella vita reale può trovare una sua spiegazione e un suo collocamento nel tessuto della realtà, perché le cose più incredibili, misteriose e spaventose le produciamo noi esseri umani, ma non abbiamo la forza di ammettere a noi stessi di contenere al nostro interno un lato così oscuro e profondo, di cui preferiamo celare segretamente la sua esistenza.
 
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6 replies since 1/4/2020, 22:31   200 views
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