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Il fatto che Akemi non sappia nulla dei MIB mi pare eccessivo. Non ha mai conosciuto grandi segreti, ma sicuramente qualcosa sapeva. Lavorava per loro, la sua famiglia ci è invischiata da tempo, è impossibile non sapesse nulla di nulla.
Magari teneva un diario segreto, ha annotato luoghi in cui li ha incontrati, potrebbero esserci delle spiegazioni del perché volessero che facesse la rapina, potrebbero trovare un numero di telefono che usava lei per contattarli.

E a parte i MIB, Haibara avrebbe potuto trovare un ricordo, una foto, un oggetto della sorella che sicuramente non le sarebbe dispiaciuto.

Non è tanto cosa avrebbero trovato, ma il fatto che non lo cerchino proprio.
Che in quella casa non ci fosse nulla di utile era accettabilissimo, ma un detective degno di questo nome non trae conclusioni a priori.

Non sapeva nemmeno i nomi Gin e Vodka? Le tenevano segreti i nomi in codice che servono per non usare i propri nomi? Non sapeva che usano nomi di alcolici? Non sapeva che il nome di sua sorella era Sherry? Non sapeva nulla delle ricerche dei suoi genitori? Nulla di quelle di sua sorella? Neanche che lavorava ad un farmaco? Non sapeva che facevano esperimenti scientifici di qualche tipo? Non sapeva che uno dei membri si chiamava Rye? Non ha sentito nulla delle cassette della madre?

Che nel volume 2 dica che non sa nulla conta zero. Sappiamo tutti che la storia è cambiata molto. La differenza è che quando ha scritto questo caso tutte queste aggiunte c'erano già, quindi pretendo che vengano calcolate.
Non mi sono mai messo a considerare quella frase tanto un errore e da un punto di vista narrativo l'ho sempre visto come un tagliare corto giustificabile dal fatto che stia per morire da lì a 30 secondi.
Ma la trama attuale non può accettare Akemi ignara di qualunque cosa.