CITAZIONE
Ma non credo che nessun appassionato vada a comprare i manga nelle librerie... cioè magari funziona per i nuovi lettori, ma a me non verrebbe mai di cercare l'ultimo numero di Conan in libreria ecco.
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Eppure vi dirò che il mio primo manga li comprai in libreria e vi parlo di una ventina di anni fa...
Allora manco sapevo ci fossero le fumetterie e secondo me le librerie possono accogliere una platea più ampia di lettori...
Di necessità virtù
Nelle librerie grandi c'è sempre stato il reparto fumetti, graphic novel e manga e in passato mi è capitato di acquistare lì della roba. In generale prima abitando in un paese piccolissimo prendevo i manga (principalmente detective conan, chi lo avrebbe mai detto?) all'edicola del paese e ho recuperato i volumi che non avevo alle fiere del fumetto e in fumetteria a Lodi (unica fumetteria nel raggio di 30km da dove abitavo) poi iniziando ad andare a Milano in università ho scoperto la mia fumetteria di fiducia e ho scoperto che alla mondadori/feltrinelli c'era la sezione con i manga (e c'erano tutti i volumi di Detective Conan che avevo aspettato MESI in fumetteria)
Quindi non è una cosa nuova vedere manga in libreria, sicuramente ne vendono meno di un negozio specializzato, ma comunque hanno un buono smercio pure loro
Tornando più in topic secondo me il mercato si è espanso principalmente perché c'è stato un caso estremamente fortuito tra numero di appassionati di anime/manga e potere di acquisto, ora cerco di spoegarmi il meglio possibile.
Premessa
madò quanto mi piace specificare le cose, anche le più inutili I Millennials sono quelle persone nate tra il 1980 e il 1995, ma per comodità utilizzerò la parola Millennials in modo improprio perché i
ntendo le persone nate tra il 1990 e il 1998. Le persone nate in Italia in questi anni hanno avuto l'età perfetta per guardare tutti i grandi successi degli anime all'età migliore per poterli apprezzare. Infatti queste persone erano abbastanza piccole per potersi innamorare di Pokémon e Digimon foraggiando franchise ancora attivi adesso, grazie a Mediaset si sono rivisti (molti di questi in replica) Pollon, Hello Spank, Sanpei, Mila e Shiro, Holly e Benji, Anna dai capelli rossi, Lady Oscar, Sailor Moon e Dragon Ball tutto ciò in età abbastanza piccola da creare una sorta di substrato per ciò che arrivato dopo. [non mi ricorso se Gundam era sulla rai o su mediaset, comunque ovviamente pure Gundam e managgia se l'ha visto pure Gosho]
Sto parlando di cose come Doremì, Mirmo, Keroro, One Piece e Detective Conan e altre opere di cui al momento non ricordo, ma ne abbiamo visti a palate solamente perché venivano trasmessi in televisione ad orari compatibili con gli impegni scolastici ed extrascolastici.
Nel frattempo quelli un pochino più grandi 1990-1992, o quelli con i genitori più permissivi hanno potuto guardare anche Ken il guerriero, Lamù, Rocky Joe, Caro Fratello.
Poi crescendo alcuni si sono allontanati, ma statisticamente erano queste le persone che regalavano ascolti molti alti all'anime night di MTV, tanto che hanno anche iniziato a trasmettere anime nella prima fascia serale tutti i giorni e così ci siamo visti Full Metal Alchemist, InuYasha, Ranma 1/2, Full Metal Panic, Nana, Nabari, Death Note, Black Lagoon e altri.
In seguito, per una fortunatissima coincidenza temporale la fascia di persone nate tra il 1990 e il 1998 sono quelli che hanno vissuto in pieno la crisi, ma che i loro momenti di immissione nel mondo del lavoro (fine delle superiori o fine dell'università) sono coincisi con le finestre di respiro lavorativo
*.
In questo modo i più appassionati di anime/manga e giappone sono anche quelli che hanno un potere di acquisto e questo ha portato una crescita del mercato.
In aggiunta c'è stato il fenomeno di YouTube Italia con diverse persone appassionate di Giappone, anime e manga (primo fra tutti mi viene in mente Dario Moccia) che hanno contribuito insieme alla naturale crescita degli acquisti di settore e all'espansione delle fiere del fumetto a rendere anime e manga parte della pop-culture italiana.
In aggiunta abbiamo avuto tantissime altre influenze che hanno portato i Millennials (stavolta in senso letterale, quelli nati tra il 1980 e il 1995) a normalizzare il fanatismo per fumetti, videogiochi e manga
che cercherò di elencare brevemente perché sta uscendo un papiro• Successo di massa del fantasy grazie a Harry Potter
e Twilight, sì pure a lui, lo so soffro a scriverlo, ma è vero• Scarsissimo controllo di YouTube e l'avvento degli anime su YouTube
• Trilogia Batman di Nolan
• Diffusione di internet
• Avvento dei film Marvel Studio
• Uscita di Big Bang Theory
• Avvento delle piattaforme di streaming
• Uscita di Stranger Things
Sono tutte cose che hanno fatto in modo che hanno arricchito l'immaginario pop italiano con fumetti, videogiochi, anime e manga e hanno aiutato a normalizzare l'essere appassionati di queste cose.
Tutte queste cose sommate insieme hanno fatto fiorire il mercato dei manga/anime già in espansione.
*Questo sfortunatamente si applica alla maggioranza, ma non a tutti, ci sono ovviamente persone nate in questa fascia che hanno avuto (o magari hanno tutt'ora) difficoltà con il mondo del lavoro, ma a livello statistico siamo stati quelli più fortunati nella sfortuna.