Capitolo 4
-Ran!-
La ragazza rabbrividì,aveva paura,molta paura che una persona che la conoscesse l'avesse vista in compagnia di quegli uomini,probabilmente era così visto che quella persona la stava chiamando,ma lei non riuscì a muoversi,non aveva il coraggio di voltarsi.
-Ran!-si sentì chiamare di nuovo
Quella persona si stava avvicinando,lo capì dal suono della sua voce che si faceva più forte,ormai non aveva scampo e decise di voltarsi...
-Ran...-la persona dietro di lei gli mise una mano sulla spalla
-Sonoko!-esclamò Ran girandosi
-E' da mezz'ora che ti chiamo,sei diventata sorda?-chiese l'amica un po' irritata
-Scusa-mormorò Ran
-Come mai oggi non sei venuta a scuola?Ero preoccupata,ho provato a chiamarti,ma avevi il cellulare spento...-disse Sonoko
L'amica gli mise l'ombrello sopra la testa per coprirla,Ran sembrava che non se ne accorgesse nemmeno,era come in un altro mondo,era terrorizzata e non sapeva cosa dire all'amica.
-Allora?-chiese Sonoko
-Senti Sonoko...neanche domani verrò a scuola,ho un impegno molto importante,quindi evita di chiamarmi per favore...-si limitò a dire Ran
-Va bene,ma...in questi giorni sei strana...chi erano quelle persone sopra la macchina nera da cui sei scesa poco fa?-chiese sospettosa
Ran rabbrividì,il terrore che Sonoko sapesse quella storia la fece agitare molto e d'istinto l'afferrò per le spalle.
-Per favore Sonoko non fare domande e non dire a nessuno di quello che hai visto!-disse tremando
-Ma perchè?-chiese Sonoko spaventata
-Per favore...-disse Ran con le lacrime agli occhi
-Va bene-rispose Sonoko
-Grazie-
Ran lasciò la presa e si allontanò sotto la pioggia battente,con Sonoko che non riusciva a capire lo strano comportamento della sua migliore amica.
Conan tornò a casa.
Senza salutare,andò subito in camera sua e chiuse il dischetto dentro un cassetto.
"Strano che nessuno mi abbia ripreso"pensò uscendo dalla sua stanza
Notò Goro,probabilmente ubriaco,dormire per terra di fianco al tavolo con una tazzina da Sakè in mano.
"Non cambierà mai"pensò rassegnato
Il mini-detective si guardò attorno "Ma dov'è Ran?"
Decise di andare nell'ufficio di Goro,forse Ran era lì...
Aprì la porta e vide la sua "amica d'infanzia" seduta sul divano in lacrime.
-Shinichi-mormorava Ran stringendo un cuscino al petto
Conan decise di chiamarla,non ce la faceva a vederla così,sapeva che era colpa sua se lei soffriva,anche se in realtà non sapeva il vero motivo di quella lacrime.
"Cosa direbbe Shinichi se sapesse che faccio parte di un'organizzazione di assassini"pensò tra i singhiozzi
L'opinione del ragazzo più importante della sua vita la terrorizzava,credeva che se lui avesse saputo una cosa del genere non l'avrebbe più voluta vedere.
Ad un certo punto il cellulare sopra il tavolo davanti a lei squillò...
-Pronto?-disse asciugandosi le lacrime
-Ran sono Shinichi...-
-Shinichi?-chiese stupita
-Stai piangendo?-
-Cosa?-
-Piangi per me Ran?-
-Scemo!Cosa vai a pensare!-
-Scusa,scusa-rispose lui ridendo
Ran non sapeva più cosa dire,non aveva neanche il coraggio di parlare,sentire Shinichi non l'aveva tranquillizzata,anzi...questa era davvero la prima volta in assoluto che lei sperava che lui non tornasse presto...
-Senti Shinichi devo andare-
-Cosa?-
-Ho un impegno,ci sentiamo,ciao!-
Ran chiuse la chiamata,non aveva il coraggio di prolungare ancora...
Conan rimase stupito,sapendo fin troppo bene che Ran non aveva nessun impegno e che aveva troncato apposta la telefonata.
"Perchè?"si chiese il mini-detective
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Hihihi,povero Tonno,se solo sapessi
Spero vi sia piaciuto il capitolo,cercherò di postare il successivo il prima possibile
Edited by Nami - 19/9/2007, 15:54